- Leggere la busta paga serve a conoscere diverse informazioni utili al lavoratore dipendente, come lo stipendio mensile e i versamenti delle tasse effettuati dal datore di lavoro.
- I datori di lavoro sono obbligati a consegnare ogni mese la busta paga ai propri lavoratori dipendenti.
- La busta paga presenta anche informazioni sui versamenti dei contributi previdenziali.
La busta paga è un documento importantissimo per un lavoratore dipendente, che ogni mese la riceve insieme allo stipendio. I datori di lavoro sono obbligati a consegnare la busta paga a tutti i lavoratori dipendenti che si trovano all’interno dell’azienda, e questo documento contiene una serie di informazioni utili al lavoratore.
All’interno della busta paga infatti vengono riportati tutti i dati importanti relativi allo stipendio, al rapporto di lavoro in essere, ai versamenti che l’azienda effettua allo stato per le tasse, e sui contributi previdenziali.
Un lavoratore può, andando a leggere la busta paga, sapere con precisione quali sono le somme versate per suo conto allo stato o all’INPS, e quali gli importi netti e lordi dello stipendio. Andiamo a vedere nello specifico come leggere una busta paga e come è strutturata.
Indice
Cos’è una busta paga e modello
Una busta paga è un documento che deve essere consegnato obbligatoriamente dai datori di lavoro ai lavoratori dipendenti, e deve contenere diverse informazioni relativamente ai rapporti del lavoratore con il datore di lavoro, il fisco e gli enti previdenziali (incluso l’INAIL).
La busta paga contiene infatti degli elementi essenziali, ovvero:
- la retribuzione;
- le ritenute fiscali;
- le ritenute previdenziali.
Secondo la legge italiana, è obbligatorio per il datore consegnare questo documento al lavoratore, tuttavia non vi è un unico modello presente in tutta Italia. La busta paga deve comunque avere una struttura che garantisce la presenza di alcuni elementi essenziali.
All’interno della busta paga devono infatti comparire i dati dell’azienda, e del datore di lavoro, e del lavoratore specifico, oltre a tutte le informazioni che, come abbiamo visto sopra, riguardano le somme erogate al lavoratore, al fisco e agli enti previdenziali. Il datore di lavoro conserva le buste paga per un certo periodo di tempo, e lo stesso è consigliato ai lavoratori.
Come leggere la busta paga di un lavoratore dipendente
Andiamo a vedere nello specifico come leggere la busta paga di un lavoratore dipendente. Come abbiamo visto non esiste un modello di busta paga universale, ovvero che si può utilizzare per tutte le aziende e i lavoratori, tuttavia la struttura di questo documento segue alcune importanti sezioni.
Vediamo qui di seguito quali sono le parti che costituiscono una busta paga, tenendo in considerazione che ogni sezione deve contenere determinate informazioni, e che il lavoratore può leggere queste parti per sapere nel dettaglio tutto ciò che riguarda le somme versate dal datore.
1. Testa
La testa è la prima parte del documento, in cui è presente una intestazione con alcuni dati salienti, e a seguire diverse informazioni:
- dati anagrafici della ditta;
- la posizione INPS e la posizione INAIL, come la matricola;
- i dati del lavoratore;
- l’indicazione del rapporto di lavoro: se si tratta di un tempo determinato, indeterminato, oppure se è full time o part time;
- il mese di retribuzione;
- la data di assunzione;
- il contratto di lavoro, con relativa mansione;
- il livello (qualifica), in base al contratto di riferimento;
- la sede di lavoro;
- gli elementi del trattamento salariale e le modalità di pagamento della retribuzione, eventuali scatti di anzianità, la quantità di ferie maturate o godute, permessi specifici, il numero delle settimane retribuite e dei giorni, la paga oraria e giornaliera, oltre a quella mensile.
Tutte queste informazioni si trovano nella prima parte del documento, ed è possibile leggerle in diversi spazi appositi. Questa parte contiene quindi tutti i dati sul rapporto di lavoro in essere, utili al dipendente per verificare diversi aspetti relativi alle modalità previste dall’accordo.
2. Corpo
Nel corpo della busta paga ci sono diverse voci relative alla retribuzione, più nello specifico rispetto alla prima parte. In questa sezione infatti si trovano:
- elementi fissi della retribuzione;
- parte variabile;
- trattenute fiscali;
- trattenute previdenziali;
La retribuzione può essere espressa in paga oraria, giornaliera o mensile, in base al tipo di contratto a cui ci si riferisce. La parte variabile costituisce ad esempio il lavoro straordinario svolto, le indennità o i premi garantiti dal datore di lavoro, le ferie, i permessi o i giorni di malattia.
Questa parte è il cuore della busta paga, in cui è possibile visionare gli elementi specifici che coinvolgono il lavoratore. Qui il dipendente può leggere le informazioni sulle ferie, permessi, malattia, e sulle ore di straordinario effettivamente svolte.
Va ricordato che la retribuzione di divide in:
- parte diretta: la paga base, gli scatti di anzianità;
- parte indiretta: retribuzione spettante per determinati eventi (ferie, permessi, maternità ecc.);
- parte differita: retribuzioni che maturano nel tempo e vengono corrisposte in determinati momenti. Pensiamo al TFR, alla tredicesima e alla quattordicesima.
La retribuzione è considerata al lordo delle imposte e dei versamenti contributivi.
3. Piede
Nella parte finale del documento, è possibile leggere i dati fiscali e previdenziali, ovvero qual è la quota INPS che viene trattenuta al lavoratore dipendente per essere versata all’ente previdenziale. Nella busta paga è possibile leggere “totale contributi”.
Poi sono presenti i dati fiscali relativi al lavoro svolto dal dipendente, ovvero quali sono le tasse che il datore di lavoro ha trattenuto per versarle al fisco. In questa parte sono presenti le seguenti informazioni:
- imponibile fiscale;
- imposta lorda IRPEF;
- imposta netta IRPEF;
- detrazioni di imposta;
- totale trattenute IRPEF;
- addizionali IRPEF.
Da qui è possibile sapere quali e quante tasse sono state versate, e sottraendo tutte le voci dall’importo lordo, si arriva al netto in busta paga.
Come conoscere il totale netto in busta paga
Per sapere qual è il totale netto, ovvero la retribuzione effettiva che viene corrisposta al lavoratore successivamente al pagamento delle tasse e dei contributi previdenziali, è necessario fare un calcolo partendo dall’importo lordo.
Dalla retribuzione lorda vanno infatti sottratti i contributi previdenziali a carico del dipendente, ottenendo l’imponibile fiscale. Da qui vengono calcolate le trattenute IRPEF, ovvero le tasse, in base alle aliquote IRPEF attuali. Dal lordo delle trattenute si tolgono le detrazioni fiscali, che dipendono dal reddito di riferimento annuo e dal tipo di rapporto di lavoro (indeterminato o determinato).
Da qui è possibile ottenere un numero che corrisponde alla paga netta effettiva che il lavoratore ottiene mensilmente. Riportiamo qui di seguito un esempio di calcolo dell’importo netto:
- retribuzione lorda: 1626 euro;
- contributi previdenziali a carico del dipendente (9,19%): – 149,42 euro;
- imponibile fiscale: 1476,58 euro;
- trattenute IRPEF al netto delle detrazioni: – 124,85 euro;
- salario netto in busta paga: 1351,73 euro.
Ogni mese la busta paga può variare leggermente nel contenuto, in base a elementi che possono differenziarsi come: gli straordinari svolti, le ferie, i giorni di malattia, l’erogazione della tredicesima, e così via. Leggere con attenzione la busta paga ogni mese permette di conoscere tutti questi aspetti.
Come leggere una busta paga: le ferie
All’interno della busta paga è possibile leggere nello specifico quali sono le ferie maturate dal lavoratore durante il periodo di lavoro. Annualmente un lavoratore ha diritto a 26 giorni di ferie, mentre i permessi variano in base al contratto collettivo nazionale applicato.
Nella parte in basso della busta paga è possibile leggere tutti i dettagli sulle ferie maturate, godute, non godute. In particolare, il dipendente troverà informazioni su:
- ferie e permessi non goduti l’anno precedente;
- ferie e permessi maturati durante l’anno;
- ferie e permessi goduti durante l’anno;
- ferie e permessi residui.
Le ferie retribuite costituiscono un diritto del lavoratore, oltre al giorno di riposo settimanale. Il calcolo delle ferie dipende dal contratto applicato, tuttavia le ferie minime obbligatorie per legge non possono essere trasformate in retribuzione, mentre quelle aggiuntive in alcuni casi sì.
Ogni mese il lavoratore matura un certo numero di ore o giorni di ferie, in base al contratto, e dalla busta paga è possibile vedere quante sono.
Busta paga e welfare aziendale
Le aziende possono scegliere di erogare ai dipendenti, secondo le normative vigenti, determinati benefit di welfare aziendale. Si tratta di retribuzioni aggiuntive, oppure buoni pasto, premi di produttività e così via, collegati allo svolgimento del lavoro del dipendente.
All’interno delle erogazioni di welfare aziendale ci sono anche i fringe benefit, che possono essere garantiti al lavoratore senza l’applicazione di alcuna tassazione fino alla soglia prevista dalla legge. Attualmente la soglia dei fringe benefit detassati è di 258,23 euro, ma arriva a 3.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli a carico, secondo gli ultimi provvedimenti del governo.
Per ciò che riguarda i buoni pasto, questi benefit sono detassati fino a 8 euro se il formato è elettronico, fino a 4 euro se il formato è cartaceo. Anche smartphone, tablet, computer e auto aziendali rientrano tra i benefit che l’azienda può garantire ai lavoratori.
Sotto i limiti previsti dalla legge, i fringe benefit sono detassati, non concorrono a formare il reddito imponibile e finiscono direttamente nella busta paga del lavoratore.
Come leggere una busta paga agricola
Facciamo un esempio pratico di come leggere una busta paga del settore agricolo. Questo documento è composto dalla struttura che abbiamo visto sopra, ovvero da una introduzione, un corpo e una parte finale. Conterrà quindi tutte le informazioni relative all’azienda, al lavoratore e al lavoro specifico, oltre a quelle sulla retribuzione, le tasse e i contributi versati.
In base al tipo di contratto specifico, questa busta paga può presentare anche diversi elementi, come:
- retribuzione oraria per i florovivaisti e per gli operai agricoli a tempo determinato, retribuzione giornaliera per gli OTD e mensile per gli operai a tempo indeterminato;
- maggiorazione per gli operai a tempo determinato;
- scatti di anzianità previsti;
- maggiorazioni per lavoro festivo, notturno e straordinario;
- permessi e ferie godute;
- integrazione al trattamento di legge;
- riposi annui;
- contributo IVS;
- indennità da trasferta, di cassa, territoriale, di mensa;
- contributi per assistenza sindacale;
- Tfr.
Anche in questo caso è possibile visionare l’importo dello stipendio netto, ovvero la cifra effettiva che il lavoratore riceve ogni mese, tolte le tasse e i contributi.
Tredicesima e quattordicesima in busta paga
Un aspetto da considerare, che viene indicato all’interno della busta paga, è quello che riguarda tredicesima e quattordicesima. Si tratta di mensilità aggiuntive che vengono pagate dal datore di lavoro ai lavoratori dipendenti in base al contratto specifico.
I contratti collettivi nazionali prevedono l’obbligo di erogazione della tredicesima mensilità, nel periodo natalizio, che corrisponde come importo a circa una mensilità di lavoro aggiuntiva. La tredicesima viene tassata attualmente al pari dello stipendio, tuttavia con la riforma fiscale il governo intende introdurre una tassazione agevolata.
La quattordicesima invece non è sempre presente, perché in questo caso l’erogazione è facoltativa per l’azienda, e può essere garantita oppure no, in genere durante i mesi estivi.
Il Tfr in busta paga
In busta paga è anche possibile visionare le informazioni sul Trf, ovvero il Trattamento di Fine Rapporto. Si tratta di una somma di denaro che viene accantonata e poi erogata al lavoratore al termine del contratto, al suo scioglimento, o comunque alla fine del periodo di lavoro svolto.
Si tratta di una liquidazione che viene cumulata e accantonata dal datore di lavoro annualmente in base alla retribuzione lorda, per essere poi versata successivamente. Il lavoratore può vedere nella propria busta paga qual è il Tfr maturato, al fondo del documento, e generalmente corrisponde a circa una mensilità di retribuzione in un anno.
I lavoratori possono decidere se accantonare il Tfr per poi riceverlo alla fine del rapporto di lavoro, o se versarlo in un apposito fondo pensione, comunicando preventivamente la propria scelta.
Come leggere una busta paga – Domande frequenti
Una busta paga contiene tutte le informazioni importanti per il lavoratore sullo stipendio percepito, sui versamenti di tasse e contributi effettuati dal datore di lavoro e altre informazioni rilevanti. Scopri qui come leggere una busta paga.
Una busta paga si compone di una parte introduttiva, un corpo e una parte finale. In queste sezioni è possibile leggere diversi tipi di informazioni sul rapporto di lavoro in essere.
La busta paga contiene tutte le indicazioni sulle ferie maturate dal lavoratore, godute e non godute, anche in riferimento agli anni precedenti.
Redazione
Il team editoriale di Partitaiva.it