Nuove aliquote Irpef, tutte le modifiche con la riforma fiscale

Attraverso la legge delega sulla riforma fiscale, il governo Meloni procederà a ridurre le aliquote Irpef. Ecco come.

di Pierpaolo Molinengo

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  • Viene approvato definitivamente dalla Camera il testo di legge contenente la riforma fiscale.
  • Il governo Meloni ha previsto una riduzione delle aliquote Irpef da quattro a tre.
  • L’ipotesi è di arrivare, gradatamente, ad un’unica aliquota fiscale.

La riforma fiscale, a seguito dell’approvazione definitiva alla Camera, è diventata legge a tutti gli effetti. Con 184 voti favorevoli e 95 contrari, la delega fiscale ha quindi superato l’esame finale in Montecitorio. Tra le novità più importanti introdotte dal governo Meloni con questo provvedimento c’è sicuramente la revisione dell’Irpef, le cui aliquote percentuali verranno ridotte da quattro a tre.

Ora come ora, comunque vada, l’Esecutivo avrà tempo ventiquattro mesi per adottare uno o più decreti attuativi per realizzare praticamente la riforma fiscale.

A spiegare nel dettaglio cosa è previsto è Maurizio Leo, vice ministro dell’Economia, il quale ha spiegato che il primo step prevede il passaggio, nel corso del 2024, ad un sistema a tre aliquote. Ricordiamo che attualmente ne sono presenti quattro. Ma andiamo ad analizzare come cambierà l’Irpef e le aliquote percentuali, e come queste novità impattano direttamente sui contribuenti.

Aliquote Irpef, cosa cambierà dal 2024

A seguito dell’approvazione della legge delega sulla riforma fiscale, il Governo è stato ufficialmente delegato ad adottare, nell’arco di ventiquattro mesi dall’entrata in vigore del testo, uno o più decreti legislativi il cui obiettivo dovrà essere quello di apportare una revisione al sistema tributario.

Nello specifico, il Governo dovrà provvedere ad effettuare una revisione e graduale riduzione dell’Irpef. L’Esecutivo, comunque vada, dovrà rispettare il principio di progressività, con una prospettiva di transizione del sistema fiscale verso un’aliquota Irpef unica.

Le aliquote Irpef attuali

L’Irpef, è bene ricordarlo, è a tutti gli effetti un’imposta progressiva, che si applica sui redditi imponibili con aliquote crescenti, le quali vengono applicate sul reddito del contribuente. A disciplinare l’Irpef è il Testo Unico delle Imposte sui Redditi o TUIR, che è stato approvato attraverso il DPR n. 917 del 22 dicembre 1986.

L’imposta di fondo dell’Irpef è rimasta sostanzialmente immutata, anche a seguito delle modifiche che sono state apportate dalla Legge n. 234/2021, conosciuta anche come Legge di Bilancio 2022, ma le aliquote sono state già rimodulate come segue:

  • redditi fino a 15.000 euro: 23%;
  • redditi compresi tra 15.000 e 28.000 euro: 25%;
  • redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro: 35%;
  • redditi oltre i 50.000 euro: 43%.

Attraverso la Legge n. 243/2021 sono state ritoccate le detrazioni che spettano a quanti producono dei redditi da lavoro dipendente ed assimilati, redditi da pensione ed altri redditi.

Le nuove aliquote Irpef

Quali sono gli scenari attesi per il 2024? Come potrebbero essere ridotte le aliquote Irpef nel corso del prossimo anno? Secondo le ipotesi avanzate dalla Ragioneria di Stato, sono diversi gli scenari a cui si potrà andare incontro con la riduzione del numero degli scaglioni. Il primo di questi è il seguente:

  • redditi fino a 15.000 euro: prelievo Irpef pari al 23%;
  • redditi compresi tra 15.000 e 50.000 euro: prelievo Irpef pari al 27%;
  • redditi superiori a 50.000 euro: prelievo Irpef pari al 43%.

Un secondo scenario previsto, quello più recente, invece, è il seguente:

  • redditi fino a 28.000 euro: prelievo Irpef del 23%;
  • redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro: prelievo Irpef del 35%;
  • redditi superiori a 50.000 euro: prelievo Irpef del 43%.
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Chi ci guadagnerà di più con la riforma fiscale

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Chi ci andrà a guadagnare maggiormente dalle nuove aliquote Irpef? Nel caso in cui dovesse essere adottata la prima ipotesi, a beneficiare maggiormente della riforma fiscale sarebbero i redditi da 35.000 euro a salire.

Con risultati diversi, comunque vada, anche la seconda ipotesi potrebbe portare dei vantaggi a qualsiasi fascia di reddito. Ad essere penalizzati, però, sarebbero i redditi superiori a 50.000 euro, anche se, fondamentalmente, sarebbero sottoposti ad una minore pressione fiscale rispetto a quella che è in vigore oggi.

È importante sottolineare, comunque, che al vaglio risultano esserci anche altre ipotesi di riduzione delle aliquote Irpef. Anche se quelle che abbiamo citato risultano essere le più accreditate dalla Ragioneria di Stato.

La Fondazione Nazionale Commercialisti recentemente ha fatto una stima di quanto andrebbero a risparmiare i contribuenti se le prime due aliquote Irpef attuali venissero accorpate in una sola. Si parla di almeno di 100 euro di risparmio in termini di imposte per la fascia più bassa di reddito, e 250 euro per gli scaglioni più alti.

No tax area: cosa cambierà con la riforma fiscale

Allo stato attuale, sembrerebbe che da questa revisione a trarre i maggiori vantaggi siano principalmente i redditi più alti. Il Governo starebbe pensando anche ad una rimodulazione della No Tax Area: ci stiamo riferendo a quella soglia di reddito al di sotto della quale non viene applicato nessun carico fiscale.

Attualmente la No Tax Area è fissata a:

  • 8.174 euro per i lavoratori dipendenti;
  • 8.500 euro per i pensionati;
  • 5.500 euro per i lavoratori autonomi.

Il lavoro dipendente, inoltre, fino ad un reddito di 15.000 euro all’anno beneficia del trattamento integrativo da 1.200 euro. Almeno teoricamente si presuppone che la soglia della No Tax Area possa essere portata a 8.500 euro annui per tutti. Anche in questo caso sono attese delle conferme.

Rimane invece incerto il destino dell’intervento di riduzione delle tasse sulle tredicesime mensilità dei lavoratori: per il momento non ci sarebbero abbastanza risorse per intervenire su questo punto.

Riforma fiscale – Domande frequenti

Da quando saranno ridotte le aliquote fiscali?

La legge delega sulla riforma fiscale prevede che la riduzione avvenga nell’arco dei prossimi 24 mesi. L’ipotesi è che possa partire dal prossimo anno (il 2024).

Le aliquote Irpef di quanto saranno ridotte?

Le aliquote scenderanno da quattro a tre. L’obiettivo è quello di introdurre un’aliquota unica. Scopri qui tutte le ipotesi per i diversi scaglioni.

Continuerà ad essere presente la No Tax Area?

Sì. Una delle ipotesi al vaglio è che possa essere portata ad 8.500 euro per tutti con la riforma fiscale.

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Ho una laurea in materie letterarie. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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