Cessione diritti d’autore: come funziona, contratto e limiti

Sempre più spesso si utilizza la forma contrattuale della cessione dei diritti d’autore, in alcuni ambiti, in cui l’autore cede i diritti patrimoniali dell’opera al cessionario. Continua a leggere la guida per sapere come funziona.

revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.
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  • Con la cessione dei diritti d’autore si cedono, dietro compenso precedentemente pattuito, i diritti di sfruttamento di un’opera.
  • La cessione dei diritti d’autore è caratteristica dei rapporti di lavoro non subordinato ed è pattuita da un contratto chiamato “contratto di cessione dei diritti d’autore”.
  • Per chi cede i diritti d’autore non c’è l’obbligo di aprire la Partita Iva, a meno che non si percepiscano altri compensi legati ad altre attività di lavoro autonomo.

In ambito lavorativo, soprattutto per chi è alle prime armi, viene proposto il cosiddetto contratto di cessione dei diritti d’autore. Si tratta di una forma di contratto oggi molto diffusa che regola una collaborazione in cui l’autore cede l’utilizzo economico dell’opera oltre agli eventuali proventi generati.

Questo tipo di collaborazione è molto utilizzato per lavori legati alle traduzioni, all’editoria, al giornalismo, alla pubblicità e al marketing. Oggi questa tipologia contrattuale è sempre più utilizzata perché offre vantaggi fiscali e contributivi sia per l’autore che per il soggetto che commissiona l’opera.

In questa guida vedremo come funziona la cessione dei diritti d’autore, quali sono le caratteristiche di un contratto di cessione dei diritti d’autore e come funziona la tassazione.  

Come funziona la cessione dei diritti di autore

La cessione dei diritti d’autore è una tipologia contrattuale molto utilizzata nei rapporti di lavoro non subordinato. Con questo tipo di collaborazione l’autore dell’opera cede la titolarità e i diritti di sfruttamento della stessa dietro ad un compenso economico pattuito. Il diritto d’autore comprende:

  • diritti morali: sono quelli relativi alla paternità dell’opera, al ritiro dell’opera dal commercio e all’integrità;
  • diritti patrimoniali: sono quelli legati alla pubblicazione dell’opera, al diritto di riproduzione, di trascrizione e di utilizzare economicamente l’opera.

Con la cessione del diritto d’autore si cedono i diritti patrimoniali. Non sono, invece, oggetto di cessione i diritti morali. Di conseguenza, l’autore mantiene il diritto di rivendicarne la paternità in quanto diritto inalienabile.

È quindi sbagliato affermare che con la cessione dei diritti d’autore si cede la paternità dell’opera. Infatti, con questo tipo di contratto si cedono i diritti patrimoniali dell’opera. In questo modo l’autore cede al committente il diritto di pubblicazione, riproduzione, rappresentazione ed esecuzione oltre al diritto di comunicazione, di pubblicità e di diffusione. Viene anche ceduto il diritto di trasposizione, trascrizione e traduzione dell’opera.

Cessione diritto di autore

Cessione dei diritti d’autore senza Partita Iva

Spesso, quando si parla di cessione dei diritti d’autore, il discorso si collega all’apertura della Partita Iva. Infatti, uno vantaggi dei contratti di cessione dei diritti d’autore è l’assenza dell’obbligo di apertura della Partita Iva. Di conseguenza, con la cessione dei diritti patrimoniali non si è soggetti ai limiti della prestazione occasionale.

A disciplinare questo aspetto ci pensano gli articoli 2575-2583 del Codice Civile e la legge speciale n. 633/194. Secondo tale normativa, le cessioni effettuate dall’autore non sono considerate prestazioni di servizi. Di conseguenza, le cessioni sono considerate operazioni fuori campo Iva e soggette ad una tassazione speciale.

Possiamo quindi affermare che, salvo casi particolari, lavorando con la cessione di diritti d’autore non vi è l’obbligo di aprire la Partita Iva.

Cessione dei diritti d’autore con la Partita Iva

Per chi è già titolare di Partita Iva e svolge, quindi, un’attività organizzata professionalmente, e in aggiunta realizza opere con cessione dei diritti d’autore, ci sono due possibili alternative.

Nel caso in cui la cessione dei diritti d’autore non è connessa all’attività professionale, i guadagni rientrano tra i redditi da lavoro autonomo. Di conseguenza è necessario verificare che l’opera realizzata non sia correlata all’attività svolta con la Partita Iva.

Questo è regolato dall’articolo 53 comma 2, lettera b) del DPR n 917/86, che recita:

“I compensi percepiti dall’autore dell’opera (sia essa legata alle scienze, alla letteratura, alla musica, arti figurative, architettura, teatro, cinematografia, ecc), a titolo di corrispettivo per la cessione o la concessione in uso di un’opera dell’ingegno tutelata dalle norme sul diritto d’autore, se non sono conseguiti nell’esercizio d’impresa commerciale, ai fini delle imposte sui redditi, sono classificati come redditi di lavoro autonomo”.

Invece, se la cessione è connessa all’attività professionale i guadagni fanno parte dei redditi professionali e conteggiati nel calcolo delle imposte e soggetti a tassazione in base al regime contabile adottato.  


Ritenuta fiscale e fattura nella cessione dei diritti di autore

Quando si rilascia la ricevuta per diritti d’autore, il compenso viene calcolato al netto della ritenuta d’acconto, pari al 20%, proprio come le normali ricevute di prestazione occasionale. Tuttavia, con la cessione dei diritti d’autore si riduce la base imponibile su cui viene calcolata la ritenuta del 20%.

La base imponibile, infatti, ammonta al:

  • 75% del lordo per gli autori con più di 35 anni d’età;
  • 60% del lordo per gli autori con meno di 35 anni d’età.

Di conseguenza, la riduzione forfettaria è pari al 25% per gli over 35 e del 40% per gli under 35. La ritenuta d’acconto viene emessa sia da chi non è titolare di Partita Iva, sia da chi ha già la Partita Iva ma collegata ad un’attività professionale che non c’entra con l’opera realizzata.

Con la cessione dei diritti d’autore inoltre non è obbligatorio versare i contributi alla Gestione Separata INPS, salvo il caso dei lavoratori dello spettacolo che sono iscritti alla Cassa professionale dei giornalisti. In tal caso, infatti, i professionisti devono versare i contributi all’istituto di appartenenza.

Negli altri casi, i compensi percepiti devono essere inseriti nella dichiarazione dei redditi nel riquadro RL rigo 25, ossia nella sezione “Altri redditi di lavoro autonomo”.

Partita Iva diritto di autore

Contratto di collaborazione con l’autore

Il contratto di cessione dei diritti d’autore è considerato un contratto atipico, vale a dire non disciplinato dal diritto civile, ma creato dalle parti in seguito alla negoziazione delle condizioni.

Ma pur non essendo un contratto disciplinato dalla legge, vi sono alcuni vincoli sulla forma e sulle condizioni che devono essere incluse nel contratto di cessione dei diritti d’autore. Questi vincoli riguardano:

  • la forma scritta del contratto per fini probatori;
  • è nullo il contratto che prevede la cessione dei diritti d’autore di tutte le opere prodotte in futuro senza un limite temporale;
  • la cessione dei soli diritti patrimoniali dell’opera.

Il contratto di cessione dei diritti d’autore è un contratto di collaborazione per cui non regola un rapporto di subordinazione. Con questo tipo di contratto, quindi, si stabilisce l’impegno dell’autore ad eseguire l’opera senza l’imposizione di orari di lavoro o di una sede prestabilita.

Il contratto deve prevedere i seguenti elementi:

  • l’oggetto della prestazione: cosa viene ceduto;
  • il corrispettivo fisso o variabile (o eventualmente a titolo gratuito);
  • le garanzie per la protezione della proprietà intellettuale;
  • gli obblighi dell’autore a non utilizzare l’opera;
  • gli obblighi di protezione del concessionario da parte dell’autore dell’opera;
  • la legge applicabile per la risoluzione delle controversie e il foro di competenza.

Cessione dei diritti d’autore – Domande frequenti

Cosa significa cedere i diritti d’autore?

La cessione dei diritti d’autore è una tipologia di contratto in cui, dietro compenso economico, l’autore cede i diritti patrimoniali dell’opera e di sfruttamento della stessa.

Come cedere i diritti d’autore?

Per cedere i diritti d’autore si stipula un contratto tra il cedente, ossia l’autore, e il cessionario, o editore, seguendo lo schema all’interno dell’articolo.

Con la cessione dei diritti d’autore è obbligatorio aprire la Partita Iva?

La cessione dei diritti d’autore non prevede l’obbligo di apertura della Partita Iva in quanto le cessioni effettuate dall’autore non sono considerate prestazioni di servizi.

Autore
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Ilenia Albanese

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.
Fact-Checked
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 30 Maggio 2023
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

32 risposte a “Cessione diritti d’autore: come funziona, contratto e limiti”

  1. Avatar Domenico Colantuono
    Domenico Colantuono

    Salve, sono un italiano residente all’estero e da poco ho iniziato a collaborare in maniera occasionale con un giornale italiano.
    Avendo un lavoro da dipendente in polonia, paese dove pago le tasse e dichiaro i redditi guadagnati in polonia, non vorrei aprire partita IVA e ho proposto quindi alla redazione in Italia di proseguire con cessione dei diritti d’autore degli articoli da me pubblicati.

    Avendo proseguito in questo modo ed essendo il guadagno annuo inferiore ai 5000 euro, non devo provvedere ad alcuna dichiarazione presso l’agenzia delle entrate?

    Eventuali tassazioni e dichiarazioni, sono a carico della redazione italiana, non mie, vero?

    Chiedo informaizoni poiché ho provato a contattare l’agenzia delle entrate ma non ho ricevuto alcuna risposta.

    Grazie mille per il supporto

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buonasera,
      in ogni caso la cessione dei diritti d’autore non obbliga alla apertura della partita iva. Per un residente in Polonia la questione fiscale sulle attività di lavoro si risolve nello Stato di residenza. La tassazione del reddito è in capo al lavoratore, gli adempimenti a carico del giornale.

      Grazie per averci scritto

  2. Avatar Eliana
    Eliana

    Buonasera,

    chiedo un’informazione tecnica: come collaboratrice di un’associazione culturale che collabora con studiosi e artisti avremmo necessità di stipulare dei contratti di cessione di diritti d’autore e da come leggo nell’articolo rientreremo nei parametri.
    In che modo deve essere redatto tale documento?
    Grazie,
    cordiali saluti,
    Eliana

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      non esiste una precisa forma del contratto, la cui impostazione è libera, a patto che rispetti i principi di base del diritto. Per la redazione di un contratto tipo le consigliamo di rivolgersi a un commercialista o a un avvocato.

      Stiamo inserendo la richiesta per la creazione di un modulo di contratto tra i nostri tool, alla nostra divisione. Nei prossimi mesi potrebbe essere disponibile sul nostro portale.

      Grazie per averci scritto

  3. Avatar Anna
    Anna

    Buongiorno,

    cosa fare quando il datore di lavoro nonostante le numerose richieste non redige il contratto di collaborazione comunque previsto per questa forma di lavoro? A chi rivolgersi o che potere ho per continuare a richiederlo?

    Grazie infinite

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      per tutelare un eventuale diritto le consigliamo di rivolgersi a una organizzazione sindacale, dopo aver esperito tutti i tentativi di conciliare con cordialità.

      Grazie per averci scritto

  4. Avatar Domenico
    Domenico

    Salve, in caso di cessione italiana viene applicata la ritenuta d’acconto del 20% sulla base imponibile ridotta al 75% o 60%.
    Ma come viene trattata fiscalmente la cessione del diritto d’autore da una persona fisica italiana, ad una società extra-UE?
    Grazie mille

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buonasera,
      per la tassazione non cambia sostanzialmente nulla. L’unica differenza sul trattamento della ritenuta di acconto. La società d’estera non è sostituto di imposta e non si applica la ritenuta di acconto.

      Saluti

  5. Avatar Riccardo
    Riccardo

    Buongiorno,
    in qualità di privato ho acquistato il 30% dei diritti di sfruttamento economico del progetto filmico da una casa di produzione italiana, previa sottoscrizione di contratto.
    La casa di produzione inizierà nei prossimi mesi ad incassare le royalties per lo sfruttamento economico del film dai vari distributori (nazionali ed internazionali).
    A chi intesterò io la ricevuta per la mia quota? Alla società di produzione che presumo incasserà il 100% delle royalties? Oppure ai distributori?
    Grazie e saluto cordialmente

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buonasera,
      questo aspetto dovrebbe essere disciplinato dal contratto che ha sottoscritto.

      Grazie per averci scritto

  6. Avatar Marco Tartaglia
    Marco Tartaglia

    Buongiorno,
    Vi scrivo per trovare una risposta ad una domanda di cui diverse persone hanno pareri contrastanti.
    Un elemento singolo, di un insieme di elementi ceduti con diritto di autore (nel caso specifico un’impaginazione artistica), puó essere utilizzato singolarmente? O meglio, l’acquirente del diritto ha la facoltá di poter modificare l’opera artistica e utilizzare solo una parte di essa separatamente dagli altri se non specificatamente accordato?
    Grazie e cordiali saluti.

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      la sua richiesta è molto specifica e richiederebbe un approfondimento con una consulenza professionale. Può chiedere a un avvocato specializzato in diritti d’autore. Per assistenza può compilare il form di richiesta: https://form.jotform.com/222503188166354
      Grazie per averci scritto

  7. Avatar claudia
    claudia

    Buonasera, volevo se possibile un’informazione. Sono un’illustratrice e fin’ora ho sempre lavorato con ritenuta d’acconto e mai superato i 5000. Quest’anno potrei superarli, credo di poco. Qualcuno sa dirmi se mi conviene aprire p.i, e nel caso contrario, come posso fare? Ho letto della cessione dei diritti ma vorrei capire bene come funziona e quali costi comporterebbe, sarebbe una cosa separata dalla ritenuta d’acconto, non soggetta ai limiti dei 5000? I commercialisti nella mia zona sembrano non sapere di cosa parli. Grazie a chi risponderà.

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buonasera,
      la cessione dei diritti di autore è una attività diversa rispetto all’attività di illustratrice. La cessione dei diritti d’autore sconta una ritenuta del del 20% sul 75% o 60% dell’importo lordo erogato.

      Grazie per averci scritto

  8. Avatar Marco
    Marco

    Buongiorno,
    leggendo l’articolo sul contratto non ho ben capito se i sei elementi della compilazione sono necessari e obbligatori. Se ne mancasse uno e il contratto fosse stato onorato, sarebbe nullo e si perderebbero i diritti acquistati?
    Grazie e buona giornata

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      i sei elementi per il contratto di cessione dei diritti d’autore sono indicativi, per una analisi più approfondita può compilare il seguente form di consulenza: https://form.jotform.com/222503188166354.

      Grazie per averci scritto

  9. Avatar Marco
    Marco

    Buongiorno, sono stato contattato da un’azienda che vorrebbe “rilevare” il mio know-how per il suo settore (attualmente io svolgo un’altra professione per la quale percepisco reddito da dipendente) lasciandomi completa autonomia organizzativa e temporale nella redazione di documenti originali che verranno poi usati per la formazione del personale (slide, manuali, ecc…) supportando di conseguenza, ma sporadicamente, alcuni nuovi dipendenti. Queste attività possono reintrare nelle norme che disciplinano il diritto d’autore, quindi dichiarando nel 730 i redditi derivanti da questa attività come “cessione del diritto d’autore”, contando che raramente mi recherò in azienda a lavorare ma fornirò materiale ed indicazioni tecnico/operative?

    Cordiali saluti

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buonasera,
      da come viene prospettata sembrerebbe più un’attività di consulenza. Per dare una risposta esaustiva sarebbe necessario visionare il contratto che intende stipulare con l’azienda. E’ essenziale comprendere quale è l’oggetto della commissione e l’elemento fondamentale per la società che richiede la sua prestazione o attività.

      Grazie per averci scritto

  10. Avatar Edoardo
    Edoardo

    Buongiorno,
    svolgo l’attività professionale di grafico e ho la partita iva con codice ateco 74.10.29 in regime forfettario.
    Sono laureata in grafica e la mia tesi di laurea verrà pubblicata sotto forma di libro tramite un editore, il quale mi corrisponderà una determinata percentuale sul prezzo di vendita del libro per ogni copia venduta (quindi, nel caso in cui non venisse venduta neanche un copia, io non guadagnerei niente).
    Preciso che l’editore si è occupato di tutto, dalla pubblicità fino alla distribuzione, io ho “solo” scritto il libro.
    Preciso, inoltre, che la tesi che verrà pubblicata come libro è un vero e proprio progetto di grafica.

    Vorrei sapere se i compensi che percepirò dall’editore per la vendita del mio libro posso fatturarli con la mia attuale partita iva da grafico (dato che il libro è un progetto di grafica e, quindi, rientrerebbe nella mia “normale” attività) oppure se devo aggiungere alla mia partita iva un nuovo codice ateco come scrittore (90.03.09) oppure se devo emettere una semplice ricevuta con ritenuta d’acconto in quanto la vendita del libro non rientra tra le attività relative alla mia attuale partita iva come grafico e non necessita neanche della partita iva come scrittore con codice ateco 90.03.09.

    Vi ringrazio anticipatamente per la risposta.

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      il quesito posto è abbastanza articolato e si presta a diverse interpretazioni, dovendo ulteriormente approfondire la situazione personale e i tempi dell’attività. A una prima analisi la partita iva come scrittore sarebbe da escludere, la scelta sarebbe tra diritto d’autore e fattura come grafico, probabilmente dipende da un fatto, se era in possesso di partita iva quando ha scritto il libro. Se non aveva partita iva al momento di stesura della tesi, come probabilmente è stato, la soluzione della tassazione come diritto d’autore, senza partita iva, appare la più logica.

      Grazie per averci scritto

  11. Avatar Irina
    Irina

    Buonasera,
    Sono un’illustratrice con sede in Italia, rappresentata da un’agenzia di illustrazione con sede in UK. Nonostante lavori con gli editori, i miei proventi provengono dall’agenzia, che viene pagata dagli editori e mi gira la mia quota. Che tipo di contratto o ricevuta dovrei redigere per fare la dichiarazione dei redditi, lavorando con cessione dei diritti d’autore? Basta la ricevuta con marca da bollo, o mi serve un contratto firmato dalla mia agenzia per ogni prestazione?
    Grazie mille.

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buonasera,
      il contratto è sufficiente che sia stipulato verbalmente, visto che per la cessione del diritto d’autore non è prevista la forma scritta. La ricevuta con marca da bollo è sufficiente, anche se la forma scritta del contratto è sempre consigliata.

      Grazie per averci scritto

  12. Avatar Simone 88
    Simone 88

    Buongiorno,
    per ottenere la riduzione forfettaria del 40% per gli under 35, si considera l’anno compiuto o l’anno solare di riferimento? Mi spiego meglio, in questo momento ho 35 anni e 3 mesi, si ritiene superata la soglia per la maggior riduzione?
    Grazie mille

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buonasera,
      si considera l’età al momento della percezione delle somme per la cessione del diritto di autore.

      Grazie per averci scritto

  13. Avatar Antonio
    Antonio

    Buongiorno, avrei necessità di un chiarimento, se si stipula un contratto con un’azienda in cui testualmente: “Il progettista cede all’azienda, in esclusiva, ogni diritto di sfruttamento, produzione, distribuzione e vendita del prodotto da lui disegnato”, nel caso in cui malauguratamente il prodotto risultasse una copia di qualcosa di già esistente chi ne è responsabile? Il progettista oppure l’azienda che ne ha acquisito i diritti di sfruttamento?

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buonasera,
      probabilmente sarebbero responsabili entrambi, un approfondimento con un avvocato esperto in diritto d’autore sarebbe opportuno.

      Grazie per averci scritto

  14. Avatar Francesca Passerini
    Francesca Passerini

    Buongiorno,
    sto valutando l’apertura della partita iva, ma per capire se posso rientrare nel regime forfetario sto valutando il reddito relativo al precedente anno solare (che deve attestarsi entro la soglia dei 30.000 euro di redditi derivanti da lavoro dipendente). Oltre a quello da lavoro dipendente ho anche un reddito derivante da un contratto di cessione del diritto d’autore (scrittura articoli per rivista settimanale) che nel CU che mi è stato fornito è indicato come “lavoro autonomo, causale B”.
    Tuttavia ho letto che nell’art. 50 lett. c bis del Testo Unico delle Imposte sui Redditi vengono indicati come redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente anche “le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo d’imposta… relativi anche alla collaborazione a giornali, riviste, enciclopedie e simili…”.
    Siccome per me è dirimente capire se devo o meno sommare questo reddito a quello da lavoro dipendente, chiedo: come devo considerarlo? Derivante da lavoro autonomo o assimilato a quelli da lavoro dipendente?
    Grazie!

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buonasera,
      la cessione del diritto d’autore dovrebbe essere classificata come reddito da lavoro autonomo, come indicato nella causale. Per avere un parere certo le consigliamo di verificare la documentazione con un commercialista.

      Grazie per averci scritto

  15. Avatar Sonia
    Sonia

    Buongiorno,
    da qualche tempo lavoro per un blog di cucina dove percepisco dei soldi in cessione diritti di autore , vorrei chiederle se oltre a non essere obbligata ad aprire una partita iva cè anche un limite di entrata da dichiarare nel modello 730 che io però non faccio perchè sono a carico 100% di mio marito e quindi percepisco anche una quota di assegni nella sua busta paga.
    Grazie

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      si consiglia di verificare la posizione con un commercialista, potrebbe essere obbligata a dichiarare il reddito e perdere il diritto di essere a carico fiscalmente. Può optare per il 730 congiunto.

      Grazie per averci scritto

  16. Avatar Monica Perotto
    Monica Perotto

    Buongiorno,
    Scrivo articoli per i quali ricevo compensi a fronte della cessione dei diritti d’autore.
    Vorrei 2 informazioni:
    1) posseggo p.iva per altra attività autonoma totalmente slegata e non in comune con questa. Posso continuare a gestire entrambe separate?
    2) posso superare la soglia dei 5000 euro con la cessione dei diritti d’autore? L’eccedenza deve essere tassata diversamente? È necessario versare la contribuzione INPS?
    Grazie
    Monica

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      se l’attività svolta con la partita iva è completamente diversa e le attività sono qualificabili come cessione di diritto d’autore non sono attività soggette a gestione separata inps e al limite dei 5.000 euro in quanto non classificato come prestazione di lavoro autonomo occasionale.

      La valutazione deve essere effettuata avendo riguardo alla sostanza delle attività, si consiglia di approfondire con un commercialista.

      Grazie per averci scritto

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