- Entro il 25 dicembre i datori di lavoro devono erogare la tredicesima.
- Complessivamente, in Italia, verranno versati 47 miliardi di euro come gratifica natalizia.
- Il calendario di erogazione è differente per i diversi lavoratori, e alcuni ricevono anche la quattordicesima mensilità.
Nel corso del mese di dicembre arriva la tredicesima. Secondo una recente stima dell’Ufficio Studi della Cgia di Mestre, nel corso dell’ultimo mese del 2022 saranno erogati 47 miliardi di euro, come tredicesima, 11,4 dei quali finiranno direttamente allo Stato.
I primi, in ordine cronologico, a riceverla, sono i pensionati, che l’hanno incassata il primo del mese. I dipendenti pubblici e privati, invece, la riceveranno nel corso delle prossime settimane.
Escludendo i pensionati, non c’è una data unica per il pagamento della tredicesima: i tempi possono variare da azienda ad azienda. Il calendario risulta differenziato per i lavoratori: ci sarà chi la riceve prima e chi la riceve in un secondo momento.
Indice
Tredicesima, quando viene pagata
La tredicesima, sostanzialmente, è una gratifica natalizia. È una somma che deve entrare nella disponibilità del lavoratore entro il giorno di Natale. Quindi entro il 25 dicembre.
Oltre a questa certezza, non vi è alcuna regola che imponga una data precisa entro la quale debba essere pagata: la legge e i vari contratti collettivi di categoria non la prevedono esplicitamente. L’unico riferimento è che questa gratifica consiste in una mensilità aggiuntiva, per i contratti per cui è prevista, che debba essere riconosciuta in occasione delle feste natalizie.
Per i dipendenti statali, a differenza di quanto avviene nel settore privato, il pagamento della tredicesima avviene in una data fissa. Le regole, in questo caso, sono state disciplinate dall’allegato 1 del Decreto Legge n. 350/2001.
Questo decreto ha fissato nella prima metà del mese la data entro la quale deve essere corrisposta la gratifica natalizia per i dipendenti pubblici. In questo caso la gratifica viene corrisposta con le seguenti scadenze:
- 14 dicembre 2022: insegnanti delle scuole materne ed elementari;
- 15 dicembre 2022: personale amministrato dalle direzioni provinciali del Tesoro con ruoli di spesa fissa;
- 16 dicembre 2022: personale insegnante supplente temporaneo e per gli altri dipendenti pubblici.
Come calcolare la tredicesima
La tredicesima mensilità, come abbiamo visto, è una sorta di gratifica natalizia. A tutti gli effetti consiste nella tredicesima parte dell’intera retribuzione annua. Questa somma matura anche quando ci sono delle assenze per malattie o infortuni sul lavoro. Non viene condizionata da un’eventuale maternità.
Per sapere a quanto ammonta la tredicesima è sufficiente fare un calcolo:
Retribuzione mensile X Mesi lavorati / 12 = Importo tredicesima
Sono esclusi dalla tredicesima i lavoratori straordinari discontinui e coloro che svolgono un lavoro notturno e festivo. Non vengono conteggiate ai fini della gratifica le indennità per ferie non godute, le somme una tantum ed i rimborsi spese.
La tredicesima deve essere pagata direttamente dal datore di lavoro, che deve effettivamente calcolarla come una percentuale sulla retribuzione mensile versata. Deve, inoltre, includerla nel calcolo del TFR.
Per quanto riguarda le assenze dal lavoro, alcune sono utili per la maturazione della tredicesima, altre invece non ne comportano la maturazione. In caso affermativo, intervengano al versamento enti come INPS e INAIL.
Il datore di lavoro dovrà applicare le percentuali di lordizzazione previste dalla normativa, perché le quote versate ai lavoratori non sono soggette ai contributi previdenziali. Nel dettaglio devono essere applicate le seguenti aliquote:
- aziende con meno di 15 dipendenti si applica il 1,101201%;
- con più di 15 dipendenti invece è 1,104851%;
- per gli apprendisti l’1,062022%.

Tredicesima per lavoratori part-time e colf
La tredicesima spetta anche ai lavoratori part time. In questo caso l’importo che spetta viene determinato dalla busta paga, ovvero dal numero di ore effettivamente lavorate.
Ricordiamo che la tredicesima può essere erogata solamente nel caso in cui il lavoratore abbia svolto almeno 15 giornate di lavoro.
Lo stesso ragionamento vale per colf e badanti. Nel caso in cui le ore risultino distribuite in più luoghi di lavoro e per più datori di lavoro, si ha comunque il diritto ad ottenere la tredicesima. Il calcolo deve essere effettuato seguendo lo stesso schema previsto per i lavoratori part time.
Come si matura la tredicesima
Gli strumenti necessari ed indispensabili per procedere con il calcolo della tredicesima sono i seguenti:
- premi di produttività annuali;
- indennità per maneggio denaro;
- straordinari forfetizzati o continuativi;
- super minimo;
- assegno ad personam;
- provvigioni;
- cottimo;
- indennità sostitutiva di mensa.
La tredicesima non matura per assenze non utili del lavoratore, come:
- congedo parentale;
- malattia e infortunio oltre il periodo previsto dal contratto;
- malattia bambino;
- congedo straordinario biennale;
- congedo per gravi e documentati motivi familiari;
- sospensione dal lavoro per provvedimento disciplinare;
- assenze e permessi non giustificati.
Tredicesima, la platea dei beneficiari
Secondo i dati della Cgia di Mestre, i potenziali destinatari di questa gratifica sono almeno 33,9 milioni di italiani, dei quali 17,8 milioni sono dei lavoratori dipendenti.
Complessivamente i diretti interessati incasseranno qualcosa come 46,9 milioni di euro, sui quali verranno effettuate trattenute Irpef per 11,4 milioni. Nelle tasche delle famiglie rimarranno unicamente 35,5 milioni di euro.
Buona parte di questa mensilità, con ogni probabilità, verrà utilizzata dagli italiani per pagare le bollette di luce e gas, la rata del mutuo ed il saldo Imu in scadenza questo mese.
Oltre alla tredicesima, in molti casi viene anche erogata la quattordicesima, ovvero una mensilità in più determinata dal tipo di contratto di lavoro particolare.
Tredicesima – Domande frequenti
La normativa non prevede una data fissa, ma deve essere nella disponibilità dei lavoratori entro il 25 dicembre. Ecco tutte le informazioni sulla tredicesima.
Il calcolo per conoscere l’importo che deve essere erogato è molto semplice: basta moltiplicare per i mesi lavorati la retribuzione mensile e dividere per dodici.
Sì, anche a quelli che lavorano part time, alle colf e alle badanti. Ecco come funziona e come il datore di lavoro deve effettuare il calcolo.
Lascia un commento