- Le aziende pagano per i dipendenti molto più dell’importo netto presente in busta paga, perché devono calcolare anche i contributi, le imposte e altre spese.
- Il RAL è la retribuzione annua lorda, e rappresenta la somma pagata dalle aziende nelle 12 mensilità.
- Oltre allo stipendio netto, le aziende versano anche il TFR, io contributi previdenziali e assicurativi, le quote di tredicesima e quattordicesima e le imposte.
L’importo segnato all’interno della busta paga e quello realmente pagato dall’azienda sono molto diversi. Il datore di lavoro versa diverse somme per poter avvalersi del lavoro di un dipendente, non solamente lo stipendio che eroga al lavoratore. Quanto paga un’azienda per un dipendente?
Le aziende operano come sostituti di imposta, quindi versano per conto del dipendente le imposte e i contributi. In più, le aziende trattengono anche le quote per pagare la tredicesima ed eventualmente, se prevista, la quattordicesima.
Quanto paga un’azienda per un dipendente: i costi
Per calcolare con precisione il costo che una azienda sostiene per ogni dipendente, bisogna considerare non solo lo stipendio netto, ma anche altre uscite.
Tra le principali voci di costo sostenute dalle aziende ci sono:
- retribuzione annua lorda, o RAL;
- contributi previdenziali e assicurativi versati all’INPS e all’INAIL;
- il trattamento di fine rapporto, o TFR, anche detto liquidazione;
- oneri accessori.
Nel momento in cui l’azienda decide di assumere uno o più lavoratori, deve mettere in conto tutte le voci di costo per il dipendente. Ma vediamo nel dettagli i singoli costi.

RAL: retribuzione annua lorda
La RAL è la retribuzione annua lorda di un dipendente. Conoscendo questo dato è possibile capire quanto un’azienda paghi effettivamente il personale assunto.
Questo dato rappresenta la somma degli stipendi riconosciuti al dipendente nel corso di un anno solare. L’importo è, tuttavia, come suggerisce il nome, lordo, quindi comprensivo di tasse e contributi previdenziali. Infatti, la RAL comprende:
- la retribuzione minima prevista da contratto;
- l’importo fisso dello scatto di anzianità calcolato periodicamente sulla base degli anni di servizio maturati dal lavoratore;
- l’indennità di contingenza;
- il superminimo, concordato tra le parti che sottoscrivono il contratto;
- assegno supplementare, o terzo elemento, che può cambiare a seconda della Provincia in cui ha sede il lavoro;
- parte dei contributi previdenziali e assicurativi (INPS e INAIL).
Il calcolo della RAL è il seguente: importo lordo x 12 mensilità + importo di tredicesima e quattordicesima.
Di conseguenza, ipotizzando uno stipendio lordo di 1.800 euro al mese, e una tredicesima di 1.000 euro, la RAL sarebbe di: 1.800 x 12 = 21.600 + 1.000 = 22.600 euro.
Contributi previdenziali e assicurativi
I contributi INPS sono delle somme versate periodicamente all’Istituto nazionale della previdenza sociale, accantonati in modo tale da garantire al lavoratore la pensione. I contributi INAIL vengono versati invece all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, per assicurare il dipendente contro gli infortuni e le malattie professionali.
A differenza dei lavoratori autonomi, i lavoratori dipendenti non devono occuparsi del versamento dei contributi previdenziali all’INPS direttamente. Infatti, al posto loro sarà il sostituto d’imposta, ossia l’azienda, a versare detti contributi, trattenendoli dalla busta paga.
L’azienda, dopo aver trattenuto gli importi, li versa all’INPS e all’INAIL. Tuttavia, non tutti i contributi vengono pagati dal sostituto d’imposta, ma solamente i 2/3 mentre 1/3 viene trattenuto dalla busta paga. La parte a carico dell’azienda (circa 2/3) non è compresa nella RAL.
L’importo di questi contributi versati dall’azienda varia in base alla RAL e a elementi come: la tipologia di attività svolta dall’azienda, le dimensioni e la natura giuridica dell’azienda, nonché la qualifica del dipendente. In media, i costi previdenziali e assicurativi a carico dell’azienda ammontano circa al 31% della RAL.
Invece, nel caso dei contratti di apprendistato, i contributi pagati dal datore di lavoro ammontano all’11,31% dell’imponibile INPS, mentre dalla busta paga viene trattenuto il 5,84% che è a carico del dipendente.
Il pagamento dei contributi viene effettuato dalle aziende mensilmente mediante modello F24 ogni giorno 16 del mese successivo. Di conseguenza, sulla RAL che abbiamo calcolato in precedenza, quindi di 22.600 euro, i contributi versati dall’azienda ammontano a circa 6.696 euro annui.

TFR: trattamento di fine rapporto
Il TFR, o trattamento di fine rapporto, comunemente noto anche come liquidazione, è una parte della retribuzione che viene accantonata, all’interno dell’azienda o presso un fondo scelto dal dipendente, che viene dato al lavoratore appunto al termine del rapporto lavorativo, e quindi nelle seguenti casistiche:
- licenziamento;
- dimissioni;
- pensionamento.
Il calcolo del TFR da accantonare prevede la divisione della RAL per 13,5. Il risultato di questo calcolo dovrà, poi, essere rivalutato annualmente al 31 dicembre, con un tasso fisso dell’1,5% più il 75% dell’aumento dell’indice ISTAT.
Oneri accessori
Oltre al RAL e ai contributi previdenziali e assicurativi, alcune aziende pagano anche alcuni oneri accessori. Questi possono essere, ad esempio:
- fondi sanitari;
- buoni pasto;
- enti bilaterali.
Si possono, poi, aggiungere spese straordinarie da corrispondere in determinate situazioni, come per il pagamento degli straordinari dei dipendenti, ferie non godute e così via.
Quanto paga un’azienda per un dipendente: esempio
Come abbiamo visto, i costi che un’azienda deve sostenere per ogni dipendente è molto superiore all’importo netto che figura in busta paga.
Tra imposte, contributi previdenziali e assicurativi e oneri accessori, le aziende pagano circa il 210% della retribuzione netta per un dipendente.
Ciò significa che per ogni euro guadagnato dal dipendente l’azienda ha pagato circa 2,10 euro. Le imprese devono tenere conto di queste cifre nel momento in cui decidono di assumere, prevedendo le spese nel momento in cui pianificano l’assunzione.
Quanto paga un’azienda per un dipendente – Domande frequenti
Poiché le aziende pagano circa il 210% della retribuzione netta, un dipendente che guadagna 1.200 euro al mese costa all’azienda oltre 2.500 euro al mese.
la RAL, retribuzione annua lorda, equivale all’importo lordo mensile moltiplicato per 12 mensilità, a cui si aggiungono la tredicesima e la quattordicesima. Ecco un esempio di calcolo.
Le aziende riconoscono il trattamento di fine rapporto, o TFR, al dipendente, calcolato nel seguente modo: RAL x 13,5. Il risultato al 31 dicembre si rivaluta con un tasso fisso dell’1,5% più il 75% dell’aumento dell’indice ISTAT.
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