Come calcolare lo stipendio netto dallo stipendio lordo: esempi e formula

Come si calcola lo stipendio netto? Qual è la differenza con quello lordo? Scopri come funziona, quali valori considerare e usa il calcolatore per scoprire quanto guadagni effettivamente.

di Gennaro Ottaviano

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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calcolare stipendio netto
  • Lo stipendio netto è l’importo effettivo che ricevi dalla busta paga, che si ricava da quello lordo.
  • Il calcolo dello stipendio netto può essere effettuato sottraendo tutti i costi correlati al lavoro, come le tasse e i contributi.
  • Per calcolare il guadagno netto di una partita Iva bisogna tenere presenti le tasse, i contributi e tutte le spese associate allo svolgimento dell’attività.

Come determinare lo stipendio netto reale in busta paga? Quando si stipula un nuovo contratto di lavoro o si discute per un aumento dello stipendio, si parla quasi sempre di somme lorde annue. Queste indicano il totale degli importi che vengono ottenuti per la propria prestazione. 

Però, se osservi la busta paga, ci sono determinate voci che vanno a intaccare lo stipendio lordo da tenere presenti per il calcolo di quello netto. Infatti, vanno scalati i contributi applicati dall’ente previdenziale e bisogna tenere presenti le eventuali addizionali e tutte le tasse. A questo devi aggiungere bonus e detrazioni in busta paga per i lavoratori dipendenti.

Dovrai anche valutare se la tipologia di lavoro prevede o meno la tredicesima mensilità o eventuale quattordicesima, per sapere in quante mensilità va diviso lo stipendio lordo per conoscere il netto. Infine, non sempre è corretto dedurre che uno stipendio netto relativo al lavoro part time sia la metà esatta di un full time.

Il calcolo dello stipendio netto non è un’operazione semplice, ma non dovrai preoccuparti. Di seguito avrai a disposizione l’elenco di tutti i parametri necessari per effettuare questa operazione. Inoltre abbiamo inserito esempi chiari per conoscere subito la tua retribuzione netta mensile e annuale, se sei un dipendete o se hai aperto una partita IVA.

Scopri qual è il tuo stipendio netto reale

Calcolo stipendio netto 2024: cosa vuol dire

La sottoscrizione di un contratto prevede un compenso che viene pattuito tra il dipendente e il datore del lavoro. Il valore indicato prende il nome di stipendio e sarà riportato in un documento fiscale definito busta paga.

Questo elemento corrisponde a un importo in denaro che otterrai mensilmente, con riferimento alla tipologia di attività che svolgi e al CCNL che hai sottoscritto. Si deve distinguere tra:

  • stipendio lordo;
  • stipendio netto.

Con il primo termine si considera l’importo complessivo che otterrai per la tua prestazione lavorativa comprensivo dei contributi previdenziali. Invece, lo stipendio netto è la somma di denaro effettiva che riceverai in busta paga e prevede un importo più basso rispetto al totale stabilito dal contratto.

Perché si verifica ciò? Il valore dello stipendio si ricava attraverso un calcolo, sottraendo delle somme in modo obbligatorio per legge, alcune ai fini del pagamento delle tasse e altre necessarie per accantonare una contribuzione pensionistica. 

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Calcolo stipendio netto mensile dal lordo: cosa valutare

Forse quando hai ricevuto la prima busta paga, sarai rimasto perplesso. Infatti, scorrendo i vari numeri per raggiungere la somma, che ti è stata accreditata sul conto, avrai trovato una serie di voci che hanno ridotto, anche in modo sensibile, l’importo complessivo della tua retribuzione.

Quindi, per calcolare lo stipendio netto sono proprio questi parametri che devi tenere in considerazione e comprendere. Vediamo quali sono:

  1. valore della remunerazione annua lorda (RAL);
  2. contributi previdenziali e assistenziali;
  3. addizionale IRPEF;
  4. IRPEF comunale e regionale;
  5. detrazioni fiscali e bonus.

1. Calcolare lo stipendio netto dalla RAL

L’acronimo RAL è usato per identificare la retribuzione annua lorda, un valore che fa riferimento all’insieme degli stipendi che otterrai per la tua prestazione lavorativa in un anno. È importante precisare che al suo interno vengono considerati anche eventuali tredicesime e quattordicesime. Nella RAL vengono incluse le trattenute fiscali e quelle previdenziali. 

È il punto di partenza per effettuare il calcolo dello stipendio netto mensile o quello annuale. In linea di massima avrai a disposizione questo valore all’interno del contratto.

In ogni caso, se hai effettuato degli straordinari o vi sono state successive modifiche contrattuali, potrai calcolare questo valore con una semplice procedura.

Infatti, ti basterà sommare i singoli importi in busta paga che vengono indicati nella voce “stipendio lordo mensile“, moltiplicandoli per il numero di mensilità lavorative. Se il tuo contratto prevede eventuali tredicesima e quattordicesima dovrai aggiungere anche queste.

2. I contributi previdenziali e assistenziali

Il passo successivo per calcolare lo stipendio netto mensile è valutare i contributi previdenziali e quelli pensionistici che sono a carico del lavoratore e del datore di lavoro per un totale del 33%.

Tipologia di contributiEnte di riferimentoChi pagaImporto
Contributi assistenzialiVersamenti INAIL/INPSDatore di lavoro23,81%
Contributi pensionisticiINPS/Cassa Previdenzialelavoratore9,19%

Cosa identificano questi due termini? Il contributo assistenziale è una somma che verrà versata ogni mese dal datore di lavoro agli Enti Assicurativi sociali, come forma di indennità per eventuali situazioni in cui può incorrere il lavoratore:

  • malattia;
  • disoccupazione;
  • infortunio sul lavoro;
  • invalidità;
  • maternità.

Questi oneri equivalgono a un valore totale del 33% e non vengono percepiti con la busta paga. Se vuoi conoscere il totale dei contributi versati a fini assistenziali, potrai richiedere il modulo 01 M in cui sono indicati tutti i singoli versamenti.

Queste sono somme che saranno sottratte dal tuo stipendio lordo e che andranno a comporre la tua futura pensione, determinando l’importo del cedolino mensile. 

3. Calcolo stipendio lordo e IRPEF

Un’altra voce che determina il calcolo dello stipendio netto è la tassazione, che varia in base allo scaglione IRPEF in cui si ricade rispetto al salario lordo. Questo acronimo identifica “l’imposta sul reddito delle persone fisiche” ovvero le tasse che, in quanto soggetto lavoratore, dovrai obbligatoriamente pagare allo Stato in proporzione al tuo stipendio lordo.

L’importo complessivo viene calcolato quindi sul reddito imponibile, ovvero il valore della tua retribuzione lorda sottraendo i contributi previdenziali.

Inoltre, non dovrai considerare la presenza di eventuali contributi assistenziali come assegni di mantenimento o altre tipologie di supporti economici. Le trattenute IRPEF non sono uguali per tutte le persone fisiche, ma variano in base alla tipologia di reddito, suddivise in precisi scaglioni. Nella tabella seguente abbiamo inserito quelli relativi al 2024.

Reddito imponibileAliquotaCalcolo imposta IRPEF
Fino a 28.000 euro23%Reddito imponibile x 23%
Da 28.001€ fino a 50.000€35%6.440 euro + (35% sul reddito che supera i 28.000 euro e fino a 50.000 euro)
Oltre 50.000€43%14.140 euro + (43% sul reddito che supera i 50.000 euro)

4. Le addizionali comunali e regionali

L’aspetto collegato alla tassazione non si conclude con queste aliquote, dato che dovrai considerare anche le addizionali regionali e comunali. Infatti, sul tuo reddito imponibile, oltre al calcolo della tassazione in base agli scaglioni, si aggiungeranno:

  • tasse a livello nazionale: fino allo 0,9%;
  • addizionali regionali e comunali: fino all’1,4%.

Vengono definite addizionali, dato che sono aggiunte in maniera equiparata in tutto il territorio italiano, mentre ogni singola regione o comune potrà valutare di inserirle ai fini di una tassazione integrata. Queste ultime potranno essere pagate in un arco temporale anche di 11 mesi.

5. Le detrazioni fiscali e i bonus

Infine, altri due fattori da considerare per il calcolo dello stipendio netto partendo dalla retribuzione lorda sono i bonus e le detrazioni fiscali. Infatti, l’ex Bonus Renzi, che prevedeva un’aggiunta di 80€ all’interno della busta paga, è stato trasformato in credito d’imposta e come forma di detrazione fiscale.

Si parla oggi di trattamento integrativo IRPEF, calcolato in base al reddito complessivo annuo. Fino a 15.000 euro di reddito il bonus è garantito per 1.200 euro annui, mentre per redditi da 15.000 a 28.000 euro il trattamento è inferiore e varia in base alle detrazioni fiscali effettivamente percepite dal lavoratore.

Invece, per quanto concerne le detrazioni fiscali, riguardanti lo stato di famiglia e il reddito, di seguito ti indichiamo quelle più rilevanti:

  • per figlio a carico sopra i 21 anni di età (per figli di età inferiore c’è l’Assegno Unico);
  • detrazione per coniuge a carico;
  • detrazione per altri familiari a carico.

Come calcolare lo stipendio netto mensile

calcolo stipendio netto

Una volta che hai a disposizione i singoli valori collegati ai parametri elencati precedentemente, puoi effettuare il calcolo dello stipendio netto. Hai tre opzioni:

  • calcolo manuale;
  • affidarsi a un consulente;
  • calcolo online.

Per il calcolo manuale, potrai utilizzare un semplice foglio di carta o se hai una certa dimestichezza con il computer anche un foglio Excel. Vediamo quali sono i singoli step e la formula da utilizzare:

  1. calcolo il reddito imponibile: retribuzione lorda – contributi INPS;
  2. calcolo imposta IRPEF lorda: IRPEF in base al reddito complessivo + aliquota regionale e comunale;
  3. detrazioni fiscali: somma dei bonus + detrazioni di reddito;
  4. calcolo stipendio netto: reddito imponibile – imposta lorda + detrazioni fiscali;
  5. il valore deve essere poi diviso per il numero di mensilità.

Se non vuoi effettuare personalmente questo calcolo, dato che come hai notato si prevedono diversi parametri, puoi rivolgerti ad un centro CAF o ad un consulente del lavoro e richiedere lo scorporo della retribuzione netta rispetto allo stipendio lordo. Ti basterà portare la busta paga e il contratto con indicato l’importo della tua RAL.

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Calcolare lo stipendio netto online: è possibile?

Rispondiamo subito a questa domanda in modo positivo. Infatti online sono presenti particolari web app, grazie alle quali hai la possibilità di effettuare in pochi minuti il calcolo dello stipendio netto.

Ti basta ricercare quali sono i siti professionali e specializzati in abito di fiscalità e di retribuzione che ti offrono questo servizio.

Alcuni non prevedono la registrazione, mentre per altri dovrai creare un account gratuito. A questo punto potrai inserire nei vari campi pre-impostati i parametri che abbiamo indicato all’inizio del nostro articolo, per ottenere il calcolo della busta pagata netta.

Scopri qual è il tuo stipendio netto reale

Calcolare lo stipendio netto: un esempio

Per avere un’idea approssimativa dello stipendio netto che ti spetta in busta paga, può essere utile un esempio. In linea di massima devi stimare che dalla somma lorda si sottrae tra il 25% e il 40% del totale. Questo valore è variabile in base all’imponibile.

Infatti, le aliquote IRPEF aumentano se hai una retribuzione maggiore e questo implicherà quindi in proporzione più tasse. 

Ovviamente la percentuale indicata tiene conto di tutte le eventuali ritenute oltre alle singole detrazioni. Per fare un esempio, a uno stipendio lordo di 1.500€, corrisponde uno stipendio netto che oscilla tra i 900€ e i 1125€.

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Calcolo stipendio netto e Partita IVA

Cosa succede se si dispone di una partita IVA? In questo caso come soggetto privato o come ditta individuale può essere vantaggioso valutare quali sono gli aspetti legati alla tassazione e quelli contributivi.

Conoscere questi elementi è utile per considerare quali sono i costi che si devono sostenere per l’apertura, il mantenimento della partita IVA e i vantaggi se vuoi iniziare a svolgere un’attività in maniera continuata.

In particolare, con la Legge di Bilancio 2022 sono state confermate le agevolazioni contributive e fiscali per quanto riguarda il regime forfettario. Allo stesso modo per calcolare lo stipendio netto con una partita Iva partendo dal guadagno lordo, bisogna sottrarre tasse, contributi e spese varie per l’attività.

1. Stipendio netto con il regime forfettario

Nel momento in cui effettui l’apertura della partita IVA, hai la possibilità di scegliere come regime fiscale quello forfettario. Per accedervi sono richieste:

  • nuova partita IVA;
  • apertura da parte di persona fisica o ditta individuale;
  • fatturato massimo di 85.000€ annui;
  • requisiti specifici inerenti il datore di lavoro precedente e limiti reddituali annessi.

Dal punto di vista della tassazione, si applica una sola aliquota che è pari al 15% dell’imponibile. Inoltre, al fine di incentivare l’apertura della partita IVA, sono state previste delle agevolazioni fiscali, che ti permettono, per i primi 5 anni, di far scendere questa percentuale al 5%.

Per calcolare la tassazione dovrai sottrarre al valore del tuo fatturato complessivo i contributi versati, in base al codice ATECO di cui disponi. 

Sul totale ottenuto dovrai applicare il relativo calcolo IRPEF. Con il regime forfettario non si applica l’IVA. Infine, al 2024 sei obbligato alla fatturazione elettronica e devi inserire una marca da bollo di 2€ per ogni fattura superiore ai 77,47€.

2. Stipendio netto e regime ordinario

Nel caso in cui la tua attività superi i requisiti economici richiesti per il regime forfettario, non puoi considerare un’unica aliquota pari al 15%, ma si applicano i vari scaglioni previsti per l’IRPEF. Con il regime ordinario infatti la percentuale delle tasse applicata varia in base al reddito complessivo annuo.

Inoltre, dovrai aggiungere anche le percentuali per le tasse regionali e comunali, oltre a considerare l’aspetto previdenziale in base alla cassa di riferimento. In questo modo avrai il calcolo di quanto hai ottenuto dalla tua attività.

Calcolo stipendio netto part-time

calcolo stipendio netto partita iva

Spesso si commette l’errore di considerare che il calcolo dello stipendio netto part-time sia esattamente la metà rispetto a quello di un’attività full time. La realtà è molto diversa. Infatti, ti potrai trovare con una somma superiore alla metà.

Ciò è dovuto per una serie di parametri, tra i quali le aliquote IRPEF, che sono soggette a variazioni in base a precisi scaglioni sull’imponibile. Quindi, con un contratto part-time ti potrai trovare a pagare meno tasse e quindi avere uno stipendio netto superiore. 

Come si calcola allora lo stipendio netto part-time? Basta riprendere la formula di quello a tempo pieno. Facciamo un esempio. Immagina di disporre di una RAL di 15.000€ e di lavorare part-time per 20 ore a settimana per 14 mesi. Vediamo qual è il tuo stipendio netto:

  • reddito imponibile = 15.000 – contributi INPS, pari a circa il 9%= 13.650;
  • calcolo IRPEF lordo =13.650*23% = 3.139;
  • imposta lorda = 3.139 più eventuali detrazioni;
  • stipendio netto mensile = reddito imponibile – imposta lorda + detrazioni fiscali divise le 13 o 14 mensilità = circa 900€.
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Calcolo stipendio netto apprendistato

Se vuoi calcolare lo stipendio netto in caso di apprendistato dovrai tenere presenti i seguenti fattori:

  • durata del contratto;
  • livello di inquadramento;
  • tipologia di contratto.

Infatti, un contratto di apprendistato prevede una durata variabile con uno stipendio che può essere pari dal 45% al 70% di quello definitivo per il primo anno, fino a raggiungere il 100% al termine della fase di apprendistato.

Altro aspetto da considerare è il livello di inquadramento, che varia in apporto alla tipologia di attività che verrà svolta dal soggetto e in base al contratto. C’è differenza tra un apprendistato per un diploma professionale e uno di alta formazione. Per esempio uno stipendio netto metalmeccanico sarà differente rispetto a un’altra attività come quella collegata al commercio.

Per ciò che riguarda i contributi previdenziali e assistenziali questi sono ridotti rispetto a un CCNL ordinario. Infatti, a carico del dipendente vi sarà un contributo pari al 5,84% ai fini INPS, mentre per quanto riguarda quelli assistenziali a carico del datore di lavoro si considera una percentuale dell’11,31%.

Perché è utile calcolare lo stipendio netto

Il calcolo dello stipendio netto è importante per diversi aspetti. In primo luogo, dal punto di vista lavorativo ti servirà a valutare la correttezza della busta paga e se eventualmente nella sua emissione sono stati effettuati errori.

Inoltre, ti potrà essere utile dal punto di vista organizzativo, dato che potrai valutare con precisione la somma di cui disponi al fine di affrontare le spese quotidiane personali e della tua famiglia.

Sapere quanto guadagni è indispensabile anche se vuoi richiedere un prestito o un mutuo, utilizzando un finanziamento come quello della cessione del quinto, dato che ti permetterà di valutare l’importo massimo da richiedere e l’incidenza sulla tua retribuzione.

Calcolo dello stipendio netto – Domande frequenti

Cos’è uno stipendio lordo?

Lo stipendio lordo è il totale delle somme che percepirai dalla tua attività lavorativa, comprensive di contributi previdenziali e di tasse.

Cosa vuol dire calcolare lo stipendio netto?

Calcolare lo stipendio netto vuol dire conoscere l’importo esatto di denaro che otterrai in busta paga sottraendo quanto dovuto ai fini contributivi e di tassazione.

Come si calcola lo stipendio netto?

Per calcolare lo stipendio netto, sarà necessario partire dalla RAL, ovvero la retribuzione annua lorda e sottrarre una serie di aliquote IRPEF e di percentuali contributive.

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Gennaro Ottaviano

Esperto di economia aziendale e gestionale

Laurea in Economia Aziendale presso il Politecnico di Lugano, appassionato di borse, mercati e investimenti finanziari. Ho competenze di diritto e gestione societaria, con esperienze amministrative. Scrivo di diritto, economia, finanza, marketing e gestione delle imprese.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 27 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

2 commenti su “Come calcolare lo stipendio netto dallo stipendio lordo: esempi e formula”

    • Buongiorno,
      per il calcolo può utilizzare il nostro strumento online sul sito partitaiva.it, tra i calcolatori.
      Grazie per averci scritto

      Rispondi

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