Come calcolare lo stipendio netto dallo stipendio lordo. Guida e Calcolatore online

Come si calcola lo stipendio netto? Qual è la differenza con quello lordo? Scopri come funziona, quali valori considerare e usa il calcolatore per scoprire quanto ti resta in tasca

calcolare stipendio netto
  • Lo stipendio netto è l’importo dei soldi effettivi che otterrai in busta paga, che si ricava da quello lordo
  • Il calcolo dello stipendio netto può essere effettuato attraverso l’utilizzo di una serie di parametri.
  • Come calcolare lo stipendio netto se si dispone di partita IVA e la sua importanza ai fini pratici.

Come determinare lo stipendio netto o l’aumento reale in busta paga? Quando si stipula un nuovo contratto di lavoro o si discute per un aumento dello stipendio, si parla quasi sempre di somme lorde annue. Queste indicano il totale degli importi che vengono ottenuti per la propria prestazione. 

Però, se osservi la busta paga, ci sono determinate voci che vanno a intaccare lo stipendio lordo da tenere presente per il calcolo di quello netto. Infatti, va scalata l’aliquota contributiva applicata dall’ente previdenziale e bisogna tenere presenti le eventuali addizionali.

 A questo devi aggiungere eventuali bonus e detrazioni in busta paga per i lavoratori dipendenti. Inoltre dovrai considerare la deduzione per chi lavora con partita IVA se il regime fiscale è forfettario e la quota INPS a carico del lavoratore.

Dovrai anche valutare se la tipologia di lavoro prevede o meno tredicesima o eventuale quattordicesima, per sapere in quante mensilità va diviso lo stipendio lordo per conoscere il netto. Infine, non sempre è accurato pensare che uno stipendio relativo a lavoro part time sia la metà esatta di un full time.

Il calcolo dello stipendio netto non è un’operazione semplice, ma non dovrai preoccuparti. Di seguito avrai a disposizione l’elenco di tutti i parametri necessari per effettuare questa operazione. Inoltre abbiamo inserito esempi chiari per conoscere subito la tua retribuzione netta mensile e annuale, se sei un dipendete o se hai aperto una partita IVA.

Calcolo stipendio netto 2022: cosa vuol dire

La sottoscrizione di un contratto prevede un compenso che viene pattuito tra il dipendente e il datore del lavoro. Il valore indicato prende il nome di stipendio e sarà riportato in un documento fiscale definito busta paga.

calcolo stipendio netto 2022

Questo elemento corrisponde a un importo in denaro che otterrai mensilmente e con riferimento alla tipologia di attività che svolgi e dal CCNL che hai sottoscritto. Si distingue tra:

  • stipendio lordo;
  • stipendio netto.

Con il primo termine si considera l’importo complessivo che otterrai per la tua prestazione lavorativa comprensivo di contributi previdenziali. Invece, lo stipendio netto sarà la somma di denaro effettiva che riceverai in busta paga e prevede un importo più basso rispetto al totale stabilito dal contratto.

Perché si verifica ciò? Il valore dello stipendio netto sarà ricavato attraverso un calcolo, sottraendo una serie di somme obbligatorie per legge, alcune ai fini di tasse altre necessarie per ottenere una contribuzione pensionistica. 


Calcolatore stipendio: da netto a lordo

Usa il nostro tool gratuito di calcolo dello stipendio netto online per scoprire a quanto ammonta il tuo guadagno reale in busta paga.

Calcolo stipendio netto

Retribuzione annua lorda (RAL):
Regione di residenza:
Addizionale comunale (%): % Addizionale comunale cambia in base al comune di residenza. Nel comune di milano Milano è 0,8%
Contratto a tempo indeterminato
Coniuge a carico
Figli a carico (non rientranti nell'Assegno Unico Universale per i Figli):
Percentuale carico bambini %: %
Numero Stipendi/Anno:

Calcolo stipendio netto mensile da lordo: cosa valutare

Forse quando hai ricevuto la prima busta paga, sarai rimasto perplesso. Infatti, scorrendo i vari numeri per raggiungere la somma, che ti è stata accreditata sul conto, avrai trovato una serie di voci che hanno ridotto, anche in modo sensibile, l’importo complessivo della tua retribuzione. Quindi, per calcolare lo stipendio netto sono proprio questi parametri che devi tenere in considerazione e comprendere. Vediamo quali sono:

  1. valore della remunerazione annua lorda (RAL);
  2. contributi previdenziali e assistenziali;
  3. addizionale IRPEF;
  4. IRPEF comunale e regionale;
  5. detrazioni fiscali e bonus.

1. Calcolare lo stipendio netto da RAL

L’acronimo RAL è usato per identificare la retribuzione annua lorda, un valore che fa riferimento all’insieme degli stipendi che otterrai per la tua prestazione lavorativa. È importante precisare che al suo interno vengono considerati anche eventuali tredicesime e quattordicesime. Nel RAL vengono escluse le trattenute fiscali e quelle previdenziali. 

È il punto di partenza per effettuare il calcolo dello stipendio netto mensile o quello annuale. In linea di massima avrai a disposizione questo valore all’interno del contratto. In ogni caso, se hai effettuato degli straordinari o vi sono stati successive modifiche contrattuali, potrai calcolare questo valore con un semplice procedura. Infatti, ti basterà sommare i singoli importi in busta paga che vengono indicati nella voce stipendio lordo mensile, moltiplicandoli per il numero di mensilità lavorative. Se il tuo contratto prevede eventuale tredicesima e quattordicesima dovrai aggiungere anche queste.

2. I contributi previdenziali e assistenziali

Il passo successivo per calcolare lo stipendio netto mensile è valutare i contributi previdenziali e quelli pensionistici che sono a carico del lavoratore e del datore di lavoro per un totale del 33%.

Tipologia di contributiEnte di riferimentoChi li pagaImporto
Contributi assistenzialiVersamenti INAIL/INPSDatore di lavoro23,81%
Contributi pensionisticiINPS/Cassa Previdenzialelavoratore9,19%

Cosa identificano questi due termini? Il contributo assistenziale è una somma che verrà versata ogni mese dal datore di lavoro agli Enti Assicurativi sociali, come forma di indennità per eventuali situazioni in cui può incorrere il lavoratore:

  • malattia;
  • disoccupazione;
  • infortunio sul lavoro;
  • invalidità;
  • maternità.

Questi oneri equivalgono a un valore che è pari al 23,81% e non verranno indicati in busta paga. Se vuoi conoscere il totale dei contributi versati a fini assistenziali, potrai richiedere il modulo 01 M in cui sono previsti tutti i singoli versamenti.

Invece, i contributi previdenziali che vengono pagati direttamente all’INPS per i dipendenti, mentre saranno versati alla Cassa Previdenziale per i liberi professionisti. Sono quelle somme che saranno sottratte dal tuo stipendio lordo e che andranno a comporre la tua futura pensione, determinando l’importo del cedolino mensile pensionistico. 

L’importo previsto è pari al 9,19% e sono a carico del dipendente. La trattenuta previdenziale viene inserita in busta paga e quindi dovrai considerarla come elemento da sottrarre per il calcolo dello stipendio netto.

3. Calcolo stipendio lordo nuova IRPEF 2022

Altra voce che determina il calcolo dello stipendio netto è l’addizionale IRPEF, che varia in base allo scaglione in cui si ricade rispetto al salario lordo. Questo acronimo identifica l’imposta sul reddito delle persone fisiche ovvero le tasse che, in quanto soggetto lavoratore, dovrai obbligatoriamente pagare allo Stato in proporzione al tuo stipendio lordo.

L’importo complessivo viene calcolato quindi sul reddito imponibile, ovvero il valore della tua retribuzione lorda sottraendo i contributi previdenziali. Inoltre, non dovrai considerare la presenza di eventuali contributi assistenziali come assegni di mantenimento o altre tipologie di supporti economici. Le trattenute IRPEF non sono uguali per tutte le persone fisiche, ma variano in base alla tipologia di reddito, suddivisi in precisi scaglioni. Nella tabella seguente abbiamo inserito quelli con riferimento al 2022.

Reddito imponibileAliquotaCalcolo imposta IRPEF
Da 0 a 15.000€23%Reddito imponibile x 23%
Da 15.001€ fino a 28.000€25%3.450€+(reddito imponibile -15.000€) x 25%
Da 28.001€ fino a 50.000€35%6.700€+(reddito imponibile – 28.000€) x 35%
Oltre 50.000€43%14.400€+(reddito imponibile – 50.000€) x 43%

4. Le addizionali comunali e regionali

L’aspetto collegato alla tassazione non si conclude con l’aliquota IRPEF, dato che dovrai considerare anche le addizionali IRPEF regionali e comunali. Infatti, sul tuo reddito imponibile, oltre al calcolo della tassazione in base agli scaglioni, si aggiungeranno delle tasse a:

  • livello nazionale: fino allo 0,9%;
  • addizionali regionali e comunali: fino all’1,4%.

Vengono definite addizionali, dato che sono aggiunte dal punto di vista nazionali in maniera equiparata per tutto il territorio, mentre ogni singola regione o comune potrà valutare di inserirle ai fini di una tassazione integrata. Queste ultime potranno essere pagate in un arco temporale anche di 11 mesi.

5. Le detrazioni fiscali e i bonus

Infine, altri due fattori da considerare per il calcolo dello stipendio netto partendo dalla retribuzione lorda sono i bonus e le detrazioni fiscali. Infatti, dal 1° luglio l’ex Bonus Renzi, che prevedeva un’aggiunta di 80€ all’interno della busta paga, è stato trasformato in credito d’imposta e come forma di detrazione fiscale.

Ciò comporta, per coloro che hanno un imponibile fino a 28.000€, un credito IRPEF pari a 100€. Se il tuo reddito è superiore ai 28.000€, ma rientra nei 40.000€ si avrà una detrazione fiscale variabile da 0 a 100€.

Invece, per quanto concerne le detrazioni fiscali, riguardanti lo stato di famiglia e il reddito, di seguiti ti indichiamo quelle più rilevanti:

  • per figlio a carico;
  • detrazione per coniuge a carico;
  • detrazione per altri familiari a carico.

Come calcolare lo stipendio netto mensile

Una volta che hai a disposizione i singoli valori collegati ai parametri elencati precedentemente, puoi effettuare il calcolo dello stipendio netto.

calcolo stipendio netto mensile

Avrai tre opzioni:

  • calcolo manuale;
  • affidarsi a un consulente;
  • calcolo online.

Per il calcolo manuale, potrai utilizzare un semplice foglio di carta o se hai una certa dimestichezza con il computer anche un foglio Excel. Vediamo quali sono i singoli step e la formula da utilizzare:

  1. calcolo il reddito imponibile = retribuzione lorda – contributi INPS;
  2. calcolo imposta IRPEF lorda = IRPEF + aliquota regionale e comunale;
  3. detrazioni fiscali: somma dei bonus + detrazioni di reddito;
  4. calcolo stipendio netto= reddito imponibile-imposta lorda + detrazioni fiscali.
  5. il valore deve essere poi diviso per il numero di mensilità.

Se non vuoi effettuare personalmente questo calcolo, dato che come hai notato si prevedono diversi parametri, potrai recarti presso un centro CAF o un consulente del lavoro e richiedere lo scorporo della retribuzione netta rispetto allo stipendio lordo. Ti basterà portare la busta paga e il contratto con indicato l’importo del tuo RAL.

Calcolare lo stipendio netto online: è possibile?

Rispondiamo subito a questa domanda in modo positivo. Infatti, grazie a Internet e alla digitalizzazione, online sono presenti particolari web app, grazie alle quali avrai la possibilità di effettuare in pochi minuti il calcolo dello stipendio netto.

Ti basterà ricercare quali sono i siti professionali e specializzati in abito di fiscalità e di retribuzione che ti offrono questo servizio. Alcune versioni non prevedono la registrazione, mentre per altri dovrai creare un account gratuito. A questo punto potrai inserire nei vari campi pre impostati i parametri che abbiamo indicato all’inizio del nostro articolo, per ottenere il calcolo della busta pagata netta.


Calcolare lo stipendio netto: un esempio

Per avere un’idea approssimativa dello stipendio netto che ti spetta in busta paga, può essere utile un esempio. In linea di massima devi stimare che dalla somma lorda si sottrae tra il 25% e il 40% in meno. Questo valore è variabile in base all’imponibile. Infatti, le aliquote IRPEF aumentano se hai una retribuzione maggiore e questo implicherà quindi in proporzione più tasse. 

Ovviamente la percentuale indicata tiene conto di tutte le eventuali ritenute oltre alle singole detrazioni. Per fare un esempio, a uno stipendio lordo di 1.500€, corrisponde uno stipendio netto che oscilla tra i 900€ e i 1125€.

Calcolo stipendio netto e Partita IVA

Cosa succede se si dispone di una partita IVA? In questo caso come soggetto privato o come ditta individuale può essere vantaggioso valutare quali sono gli aspetti legati alla tassazione e quelli contributivi.

Conoscere questi elementi è utile per considerare quali sono i costi che si devono sostenere per l’apertura, il mantenimento della partita IVA e i vantaggi se vuoi iniziare a svolgere un’attività in maniera continuata.

In particolare, con la nuova Legge di Bilancio 2022 sono stati confermate le agevolazioni contributive e fiscali per quanto riguarda il regime forfettario.

Aprire partita IVA con regime forfettario

Nel momento in cui effettui l’apertura della partita IVA, avrai la possibilità di scegliere come regime fiscale quello forfettario. Per accedervi sarà richiesto:

  • nuova partita IVA;
  • apertura da parte di persona fisica o ditta individuale;
  • fatturato massimo di 65.000€ annui.

Dal punto di vista della tassazione, si applicherà una solo aliquota che è pari al 15% dell’imponibile. Inoltre, al fine di incentivare l’apertura della partita IVA, sono state previste delle agevolazioni fiscali, che ti permettono, per i primi 5 anni, di far scendere questa percentuale al 5%.

Per calcolare la tassazione dovrai sottrarre al valore del tuo fatturato i contributi versati, in base alla tipologia di codice ATECO di cui disponi. 

Sul totale ottenuto dovrai applicare il relativo contribuito IRPEF. Avrai accesso anche a una contabilità semplificata, con una detrazione IVA, dato che nell’emissione delle fatture non dovrai calcolarla. Infine, non sei obbligato alla fatturazione elettronica, ma dovrai solo inserire una marca da bollo di 2€ per ogni fattura superiore ai 77€.

Calcolo stipendio netto e regime IVA ordinario

Nel caso in cui la tua attività superi i requisiti economici richiediti per il regime forfettario, non dovrai più considerare un’unica aliquota IRPEF pari al 15% ma si applicheranno i vari scaglioni previsti per il 2022.

Inoltre, dovrai aggiungere anche le aliquote riguardanti regione e comuni con una percentuale dello 9% per quanto riguarda l’aspetto previdenziale. In questo modo avrai il calcolo di quanto hai ottenuto dalla tua attività.


Calcolo stipendio netto part-time

Spesso si commette l’errore di considerare che il calcolo dello stipendio netto part-time sia esattamente la metà rispetto a quello di un’attività full time. La realtà è molto diversa. Infatti, ti potrai trovare con una somma superiore alla metà.

calcolo stipendio netto partita iva

Ciò è dovuto per una serie di parametri, tra i quali le aliquote IRPEF, che sono soggette a variazioni in base a precisi scaglioni sull’imponibile. Quindi, con un contratto part-time ti potrai trovare a pagare meno tasse e quindi avere uno stipendio netto superiore. 

Come si calcola allora lo stipendio netto part-time? Basta riprendere la formula di quello regolare. Facciamo un esempio. Immagina di disporre di un RAL di 15.000€ e di lavorare part-time per 20 ore a settimana per 14 mesi. Vediamo qual è il tuo stipendio netto:

  • reddito imponibile = 15.000 – contributi INPS, pari a circa il 9%= 13.650;
  • calcolo IRPEF lordo =13.650*23% = 3.023;
  • imposta lorda = 3.023 più eventuali detrazioni;- stipendio netto mensile = reddito imponibile – imposta lorda + detrazioni fiscali diviso le 14 mensilità = circa 850€.

Calcolo stipendio netto apprendistato

Se vuoi calcolare lo stipendio netto in caso di apprendistato dovrai tenere presenti i seguenti fattori:

  • durata del contratto;
  • livello di inquadramento;
  • tipologia di contratto.

Infatti, un contratto di apprendistato prevede una durata variabile con uno stipendio che può essere pari dal 45% al 70% di quello definitivo per il primo anno, fino a raggiungere il 100% al termine della fase di apprendistato.

Altro aspetto da considerare è il livello di inquadramento che varia incappotto alla tipologia di attività che verrà svolta dal soggetto e in base al contratto. Quest’ultimo po’ variare da quello di apprendistato per un diploma professionale a quella di alta formazione. Per esempio uno stipendio netto metalmeccanico sarà differente rispetto a un’altra attività come quello collegata ala commercio.

Per ciò che riguarda i contributi previdenziali e assistenziali questi sono ridotti rispetto a un CCNL ordinario. Infatti, a carico del dipendente vi sarà un contributo pari al 5,84% ai fini INPS, mentre per quanto riguarda quelli assistenziali a carico del datore di lavoro si considera una percentuale dell’11,31%.


Perché è utile calcolare lo stipendio netto

Il calcolo dello stipendio netto è importante per diversi aspetti. In primo luogo, dal punto di vista lavorativo ti servirà a valutare la correttezza della busta paga e se eventualmente, nella sua emissione sono stati effettuati errori.

Inoltre, ti potrà essere utile dal punto di vista organizzativo, dato che potrai valutare con precisione la somma economica di cui disponi al fine di affrontare le spese quotidiane personali e della tua famiglia.

A questo si aggiunge che diventa indispensabile anche se vuoi richiedere un prestito o un mutuo, utilizzando un finanziamento come quello della cessione del quinto, dato che ti permetterà di valutare l’importo massimo da richiedere e l’incidenza sulla tua retribuzione.

Infine, se disponi di una partita IVA può esserti molto utile, per valutare esattamente quali sono stati gli introiti netti della tua attività.

Calcolo dello stipendio netto: domande frequenti

Cos’è uno stipendio lordo?

Lo stipendio lordo è il totale delle somme che percepirai dalla tua attività lavorativa, comprensive di contributi previdenziali e di tasse.

Cosa vuol dire calcolare lo stipendio netto?

Calcolare lo stipendio netto vuol dire conoscere l’importo esatto di denaro che otterrai in busta paga sottraendo quanto dovuto ai fini contributivi e di tassazione.

Come si calcola lo stipendio netto?

Per calcolare lo stipendio netto, sarà necessario partire dal RAL, ovvero la retribuzione annua lorda e sottrarre una serie di aliquote IRPEF e di percentuali contributive.

Autore
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Gennaro Ottaviano

Esperto di economia aziendale e gestionale

Laurea in Economia Aziendale presso il Politecnico di Lugano, appassionato di borse, mercati e investimenti finanziari. Ho competenze di diritto e gestione societaria, con esperienze amministrative. Ho lavorato per la testata Money.it, oggi scrivo di diritto, economia, finanza, marketing e gestione delle imprese.

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