Ricongiunzione contributi INPS: cos’è, come si fa, quando conviene e costi

Con la ricongiunzione dei contributi puoi riunire in un’unica posizione contributiva i versamenti assicurativi e previdenziali ai fini pensionistici. Scopri come funziona e quando conviene.

di Gennaro Ottaviano

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Ricongiunzione contributi
  • La ricongiunzione dei contributi permette di trasferire le diverse posizioni contributive in un unico fondo o cassa previdenziale, semplificando il calcolo per la pensione.
  • Sono previsti dei requisiti differenti in base alla tipologia di gestione verso cui si vuole effettuare il trasferimento.
  • L’operazione è a titolo oneroso, previa richiesta presso il sito dell’INPS nella sezione dedicata.

Se sei un lavoratore dipendente, autonomo o un libero professionista con versamenti ai fini pensionistici eseguiti in diverse casse previdenziali, puoi richiedere la ricongiunzione dei contributi, semplificando così la loro gestione.

Infatti, in vista del raggiungimento dei requisiti per la pensione, questo sistema unisce e trasferisce i versamenti effettuati, in tempi diversi, presso un’unica cassa previdenziale.

L’obiettivo di questa procedura è quello di ottenere un’unica pensione, anche se nel corso della tua attività professionale hai svolto lavori diversi come privato o nel settore pubblico. In questa guida avrai le informazioni su chi può fare la domanda di ricongiunzione contributi, i requisiti necessari e come effettuarla.

Cos’è la ricongiunzione contributi INPS

La ricongiunzione dei contributi è uno strumento attraverso cui puoi accentrare i contributi versati in diverse gestioni previdenziali in un unico fondo pensionistico. Questo sistema è regolato dalla Legge 7 febbraio n. 29/1979 e successive modifiche avvenute con la Legge 5 marzo 1990 n. 45.

La sua caratteristica è quella di trasferire i contributi in un’unica gestione, come se fossero stati versati direttamente in essa. Ciò permette di ottenere la pensione in base ai requisiti previsti dal fondo pensionistico in cui è avvenuto lo spostamento degli oneri previdenziali. Le prestazioni conseguibili sono:

Cos'è la ricongiunzione contributi

La ricongiunzione dei contributi avviene su domanda del soggetto interessato o dei suoi eredi, ed è a titolo oneroso, salvo alcune eccezioni.

Prevede di base la presenza di un periodo di contribuzione accumulato in almeno due diverse forme previdenziali. È indifferente se i contributi sono stati versati a titolo obbligatorio, volontario o figurativo. Inoltre, i contributi IVS di riferimento non dovranno essere stati utilizzati per ottenere una pensione diretta.

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A chi si rivolge la ricongiunzione dei contributi

L’istituto di ricongiunzione dei contributi può essere utilizzato da:

  • lavoratore dipendente pubblico o privato;
  • lavoratore autonomo;
  • libero professionista con partita IVA;
  • gli eredi dei lavoratori.

Per ottenerla, i lavoratori devono rientrare in una delle gestioni interessate da questo istituto, riassunte nella tabella seguente.

Gestioni interessate dalla ricongiunzioneGestione non interessate
Assicurazione Generale Obbligatoria (FPLD e Gestione autonomi)Gestione separata INPS
Fondi sostitutivi come ex Enpals, Fondo Volo, Fondi speciali Ferrovie, Telefonici, Elettricisti ecc.Fondo Clero
Fondi esclusivi Obbligatori, Cps, Ferrovie dello Stato, Poste, Cassa Stato ecc. 
Casse professionali (Cassa forense, commercialisti, ecc.) 

Devi essere quindi iscritto all’AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria) nel quale si includono il FPLD (Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti) e la gestione speciali dei lavoratori. Si includono anche i Fondi sostitutivi dell’AGO e quello esclusivi, oltre alle casse professionali.

Invece, non potrai richiedere la ricongiunzione dei contributi per la Gestione Separata INPS, o se rientri nel Fondo Clero.

Differenza tra ricongiunzione contributi e cumulo contributivo

La ricongiunzione è uno degli istituti previsti al fine di unificare le varie posizioni contributive per ottenere una delle forme pensionistiche. Spesso si confonde con un altro strumento finalizzato a semplificare il calcolo previdenziale: il cumulo contributivo. Tuttavia, le differenze sono sostanziali.

In primo luogo, nella ricongiunzione avviene un trasferimento dei contributi versati da un fondo pensionistico a uno ricevente, mentre nel cumulo si andranno solo a sommare le relative quote contributive versate senza spostamenti. Ciò determina anche un’erogazione diversa della pensione. Di seguito abbiamo indicato le principali differenze tra i due strumenti.

Ricongiunzione contributiCumulo contributo
Trasferimento dei contributiSomma delle singole prestazioni previdenziali
Titolo onerosoGratuita
Il calcolo della pensione avviene in base ai requisiti del fondoLa pensione viene erogata pro quota in base alle regole delle singole gestioni
Non si applica alla Gestione Separata INPSSi prevede per tutte le tipologie di gestione previdenziale
Sono richiesti dei requisiti minimi contributivi 

Inoltre, nella ricongiunzione, il calcolo della pensione viene effettuato seguendo le regole previste dal fondo ricevente, mentre nel caso del cumulo la pensione viene erogata pro quota in base alla singola gestione, utilizzando il metodo contributivo. Infine, il sistema di ricongiunzione è a titolo oneroso, mentre il cumulo è gratuito.

Come richiedere la ricongiunzione contributi

Puoi richiedere la ricongiunzione dei contributi se:

  • sono presenti versamenti previdenziali o assicurativi in due gestioni differenti;
  • rientri tra i soggetti che possono fare domanda;
  • i contributi non sono stati utilizzati al fine di conseguire già la pensione.

Inoltre, sono presenti dei requisiti specifici in base alla tipologia di fondo pensionistico in cui hai versato i contributi. Quindi devi distinguere tra:

  1. ricongiunzione contributi lavoratori dipendenti;
  2. ricongiunzione contributi lavoratori autonomi in fondi diversi dal FPLD;
  3. ricongiunzione liberi professionisti.
Requisiti ricongiunzione contributi

1) Ricongiunzione contributi per lavoratori dipendenti

Puoi trasferire i contributi nel fondo FPLD (Fondo Pensione Lavoratori Dipendenti) gestito dall’INPS in qualunque momento, se:

  • sei stato iscritto per un periodo al fondo FPLD e a una gestione alternativa;
  • hai conseguito contributi in due gestioni diverse da quelle del Fondo Pensione Lavoratori Dipendenti;
  • hai ottenuto contributi previdenziali nella gestione speciale lavoratori autonomi e in parte nel fondo FPLD;
  • hai totalizzato prestazioni contributive nella gestione speciale lavoratori autonomi e in quelle alternative alla gestione AGO.

Come vedi sarà necessario avere un versamento contributivo su due diverse tipologie di gestioni previdenziali. Inoltre, non sono previsti requisiti minimi contributivi.

Tuttavia, nel caso in cui vuoi richiedere la ricongiunzione nel fondo pubblico FPLD dalla gestione speciale dei lavoratori autonomi, in quanto artigiano, commerciante o coltivatore agricolo diretto, devi aver conseguito almeno cinque anni di contribuzione, nel periodo precedente alla domanda di ricongiunzione.

2) Ricongiunzione in fondi diversi da FPLD

Per ciò che riguarda la ricongiunzione in fondi diversi da quello FPLD, devi prendere come riferimento l’art 2 della Legge 29/1979. In base ad esso puoi trasferire i contributi presenti all’interno del FPLD o delle altre gestioni, nelle seguenti casse previdenziali:

  • fondi esclusivi dell’AGO;
  • casse professionali;
  • fondi sostitutivi dell’AGO;
  • gestioni speciali per lavorato autonomi.

Puoi esercitare questa facoltà solo se all’atto della domanda di ricongiunzione sei già iscritto alla gestione in cui vuoi trasferire i contributi da almeno otto anni, con regolari versamenti.

Invece, se intendi ricongiungere la contribuzione o parte di essa presso un fondo diverso da cui sei iscritto, al momento della richiesta, dovrai aver conseguito, nel fondo ricevente, almeno un minimo di versamenti pari a 5 anni.

3) Ricongiunzione liberi professionisti

La legge 45/1990 prevede la ricongiunzione per le attività professionali iscritte a una cassa previdenziale relativa all’Albo di riferimento. In questo caso sarà possibile ricongiungere nelle casse di previdenza professionali i contributi versati presso:

  • il Fondo FPLD;
  • le gestioni speciali per lavoratori autonomi;
  • le forme obbligatorie di previdenza sostitutive;
  • le gestioni previdenziali in altre casse professionali.

In linea di massima le regole sono simili a quelle per il trasferimento dei contributi nei lavoratori autonomi visti prima, salvo alcune eccezioni. Se vuoi approfondire questo argomento leggi la nostra guida sulla “ricongiunzione contributi per professionisti“.

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Ricongiunzione contributi: costo

A partire dal 31 luglio 2010, la procedura di ricongiunzione contributi è a titolo oneroso. Il calcolo del trasferimento varia in base alla collocazione temporale dell’anzianità contributiva, se riconducibile al sistema retributivo oppure quello contributivo.

Nel primo caso la spesa che dovrai affrontare per il trasferimento viene determinata per riserva matematica, ovvero un valore che il lavoratore deve pagare per riscattare o ricongiungere i contributi, calcolato in base a dei coefficienti attuariali.

Per i lavoratori dipendenti devi prendere come riferimento la tabella presente nel DM 31.8.2007, mentre per i lavoratori autonomi quella del DM 22.4.2008. Questi coefficienti variano in base a diversi fattori come:

  • età;
  • sesso;
  • anzianità contributiva.
Costo ricongiunzioni contributi

Invece, se i contributi IVS versati rientrano nel sistema contributivo, il calcolo verrà effettuato in base alla retribuzione di riferimento degli ultimi 12 mesi e dell’aliquota contributiva presente alla data in cui si effettua la domanda.

In ogni caso, hai la possibilità di effettuare il pagamento in un’unica soluzione, entro 60 giorni dall’ottenimento della ricongiunzione, oppure con un piano ratele, con quote non inferiori ai 27€. L’importo potrà essere addebitato direttamente sul tuo conto corrente, oppure potrai eseguire il pagamento sul sito dell’INPS con il sistema PagoPA o presso gli esercenti abilitati.

In caso di prestazioni contributive coincidenti, si andranno a calcolare solo quelle effettive e con somma maggiore. Se hai eseguito dei versamenti volontari sul fondo FPLD e questi coincidono con versamenti obbligatori, la somma ti dovrà essere restituita.

Infine, nel caso in cui gli importi contributivi versati nel fondo ricevente, siano sufficienti a ricoprire le spese di trasferimento, la ricongiunzione contributiva sarà in detrazione.

Come chiedere la ricongiunzione dei contributi

La richiesta della ricongiunzione contributi prevede la compilazione di una specifica domanda. Questa operazione può avvenire in due modi:

  1. presso il sito dell’INPS autonomamente;
  2. rivolgendoti a uno studio di commercialisti o a un patronato.

Questa seconda opzione può essere la soluzione più adatta, al fine di valutare quando conviene effettuare la ricongiunzione contributi. Infatti, devi considerare che si tratta di un’operazione straordinaria.

Quindi, prima di effettuare la domanda, può essere utile farsi supportare da un consulente al fine di eseguire con attenzione i calcoli e valutare i costi che dovrai affrontare, oppure eventuali contributi che non potrai recuperare.

Inoltre, puoi eseguire la richiesta di ricongiunzione solo per una volta, mentre è ammessa una seconda possibilità dopo che sono passati almeno 10 anni di versamenti assicurativi, di cui minimo 5 con contributi per attività lavorativa.

La domanda può essere fatta presso il sito dell’INPS, attraverso l’apposito servizio dedicato, e accettata con un provvedimento che verrà comunicato dall’Ente all’interessato. In linea di massima le tempistiche prevedono 85 giorni, come indicato dal Regolamento INPS sui procedimenti amministrativi con riferimento alla Legge 241/1990.

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Ricongiunzione contributi: quando conviene

Perché valutare di utilizzare la ricongiunzione dei contributi? Il fine di questo istituto è quello di semplificare il calcolo del trattamento previdenziale. Quindi si otterrà un’unica pensione, con un importo mensile superiore rispetto a quello previsto nel mantenere i relativi contributi all’interno di diverse casse previdenziali.

Questo aspetto giustifica anche il versamento oneroso per effettuare il trasferimento. Quindi può essere conveniente nel momento in cui hai avuto un avanzamento di carriera, nel corso degli anni.

Invece, se non vi sono stati cambiamenti dal punto di vista economico, potrebbe essere più utile il cumulo contributivo. Inoltre, quest’ultima opzione è obbligatoria nel caso in cui hai aderito alle Gestione Separata INPS.

Ricongiunzione contributi – Domande frequenti

A cosa serve la ricongiunzione dei contributi?

La ricongiunzione dei contributi è un istituto attraverso cui puoi trasferire tutte le posizioni contributive riunendole in una sola gestione previdenziale, allo scopo di ottenere una pensione unica. Scopri i dettagli qui.

Quando conviene fare la ricongiunzione dei contributi?

La ricongiunzione dei contributi può essere vantaggiosa se nel corso degli anni vi sono state delle variazioni in positivo dal punto di vista professionale. In questo modo potrai ottenere una pensione con un importo più elevato.

Come si fa la ricongiunzione dei contributi?

Per ottenere la ricongiunzione dei contributi devi fare domanda presso il portale dell’INPS. Leggi la nostra guida per scoprire cosa serve e chi può richiederla.

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Gennaro Ottaviano

Esperto di economia aziendale e gestionale

Laurea in Economia Aziendale presso il Politecnico di Lugano, appassionato di borse, mercati e investimenti finanziari. Ho competenze di diritto e gestione societaria, con esperienze amministrative. Scrivo di diritto, economia, finanza, marketing e gestione delle imprese.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 25 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

4 commenti su “Ricongiunzione contributi INPS: cos’è, come si fa, quando conviene e costi”

  1. Buongiorno sono un dipendente pubblico sto valutando di ricongiungere dei periodi assicurativi come dipendente presso uno studio professionale (privato), se opto per la ricongiunzione dei contributi versati all’INPS come dipendente nel privato l’ammontare della pensione sarà maggiorata, implementata dal momento del pensionamento o in caso di rateizzazione quando avrò versato l’ultima rata del costo di ricongiunzione preventivamente calcolato dall’INPS?

    Rispondi
    • Buongiorno,
      è una richiesta molto complessa che richiederebbe un approfondimento con una specifica attività di consulenza personalizzata, in quanto le variabili potrebbero essere diverse.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  2. Buongiorno , non riesco a capire se posso trasferire (ricongiungimento o cumulo) fondi pensionistici parziali da altre casse ( INPS + Inarcassa) su l’ultimo riferimento che è una mia posizione separata , attiva e ancora INPS, che ho dovuto aprire 12 anni fa facendo consulenza aziendale, in corrispondenza del pensionamento con Inarcassa ; questo avverrebbe a fronte della interruzione pensionistica in atto adesso da parte di Inarcassa per causa del lavoro purtroppo persa da parte mia in Cassazione.

    Grazie per l’attenzione

    Rispondi

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