- L’INPS ha comunicato nella circolare 19 del 10 febbraio 2023 la variazione delle aliquote e del calcolo dei contributi INPS per artigiani e commercianti.
- Le variazioni coinvolgono tutti coloro che hanno una Partita Iva con la gestione INPS artigiani e commercianti.
- Le modifiche sono state applicate in base alla variazione dei dati ISTAT per il 2023, che tengono conto anche dell’inflazione.
Per il 2023 cambiano alcune aliquote e il calcolo per il versamento dei contributi da parte di coloro che sono iscritti alla cassa per artigiani e commercianti INPS. Si tratta di tutti coloro che hanno aperto una Partita Iva in particolari settori, e che devono provvedere a versare specifiche somme all’ente previdenziale ogni anno.
Queste categorie di lavoratori autonomi versano ogni anno una quota fissa, calcolata su una specifica soglia di ricavo annuo, più una quota variabile, valutata in base ad alcuni parametri specifici, che vedremo tra poco.
Con la circolare 19 del 10 febbraio 2023, l’INPS ha aggiornato il calcolo e le aliquote da applicare per queste categorie di lavoratori, tenendo presente che esistono condizioni agevolate per coloro che hanno un’età inferiore a 21 anni.
Per i professionisti che vi aderiscono è importante anche verificare l’iscrizione all’associazione sindacale, ed eventualmente revocarne l’adesione. Vediamo nell’articolo tutte le variazioni.
Indice
Contributi INPS artigiani e commercianti 2023: le modifiche
Ogni anno l’ente previdenziale aggiorna il calcolo e le aliquote per determinare quanti contributi dovranno essere versati da parte di chi ha una Partita Iva come artigiano o commerciante. Le variazioni sono determinate dagli ultimi dati ISTAT, che tengono presenti diversi fattori.
Dal primo gennaio 2023 le aliquote contributive sono aumentate dell’1,3%, e successivamente fino ad arrivare al 24%, pur rimanendo attive le agevolazioni al 50% per chi ha più di 65 anni di età.
La rivalutazione delle percentuali e del calcolo è determinata dai dati ISTAT, che tengono conto dell’andamento economico e dell’inflazione registrata negli ultimi anni. Viene modificata anche la soglia del reddito minimo per calcolare l’applicazione dei contributi, che passa da 16.243 euro a 17.504 euro.
Rimangono invariati i metodi per il versamento dei contributi, tramite modello F24, secondo specifiche scadenze trimestrali.
Contributi IVS artigiani e commercianti 2023, gli importi
Vediamo nel dettaglio come dovranno essere versati dal 2023 i contributi INPS da parte di autonomi artigiani e commercianti. Il reddito minimo su cui applicare i contributi viene calcolato secondo la soglia aggiornata di 17.504 euro, per il calcolo del versamento dei contributi IVS, invalidità, vecchiaia e superstiti.
Le nuove aliquote 2024 sono quindi le seguenti.
Soggetti interessati | Artigiani | Commercianti |
Autonomi di età superiore a 21 anni | 24% | 24,48% |
Autonomi di età inferiore a 21 anni | 23,25% | 23,73% |
Di fatto quindi il versamento dei contributi minimi annuale è determinato dalle nuove aliquote, che comportano il versamento delle seguenti somme, per il minimale di reddito, che deve includere la totalità dei redditi di impresa.
Soggetti interessati | Artigiani | Commercianti |
Autonomi di età superiore a 21 anni | 4.208,40 euro | 4.292,42 euro |
Autonomi di età inferiore a 21 anni | 4.077,12 euro | 4.161,14 euro |
Fino alla soglia massima di 52.190 euro vengono applicate le aliquote previste. Oltre questo ricavo annuo invece, le aliquote vengono ulteriormente innalzate di un punto percentuale.

Contributi INPS 2023 e regime fiscale forfettario
Anche per artigiani e commercianti iscritti a questa gestione INPS, è possibile accedere al regime fiscale forfettario, con tassazione agevolata. La soglia è aumentata a 85.000 euro, e la scelta di aderire a tale regime fiscale agevolato è facoltativa.
In questi casi è quindi possibile applicare lo sconto del 35% sui contributi, come specifica l’INPS nella circolare:
“Il regime in parola, che consiste nella riduzione contributiva del 35%, si applicherà nel 2023 ai soggetti già beneficiari del regime agevolato fiscale e previdenziale nel 2022 che, ove permangano i requisiti di agevolazione fiscale per l’anno 2023, non abbiano prodotto espressa rinuncia allo stesso.”
Chi ha quindi già avuto accesso allo sconto, potrà beneficiarne anche successivamente, mentre per le nuove partite Iva è necessario presentare una apposita richiesta di accesso alla decontribuzione, tuttavia la scadenza era entro il 28 febbraio 2023.
Come versare i contributi INPS per artigiani e commercianti
Per ciò che riguarda il versamento dei contributi INPS da parte di artigiani e commercianti, si procede sempre allo stesso modo, ovvero tramite modello F24, secondo le seguenti scadenze:
- 16 maggio 2023;
- 21 agosto 2023;
- 16 novembre 2023;
- 16 febbraio 2024.
I contributi devono essere versati entro le scadenze previste per il versamento delle tasse sui redditi delle persone fisiche, ad esempio sulla quota di reddito eccedente il minimale, come saldo 2022, primo acconto 2023 e secondo acconto 2023.
Adesione all’associazione sindacale e revoca
Artigiani e commercianti hanno la possibilità di iscriversi ad una associazione sindacale, o di revocare questa scelta. La circolare n. 129 del 2021 INPS interviene a chiarire alcuni aspetti sulla riscossione dei contributi associativi. Nello specifico, l’associazione sindacale acquisisce dall’iscritto una delega alla riscossione della quota associativa.
In questo caso le Parti riconoscono che il rapporto associativo intercorre esclusivamente tra l’associato e l’Associazione sindacale. Di conseguenza, ogni eventuale comunicazione dell’associato inerente a questo rapporto deve essere inoltrata all’Associazione stessa.
Nel caso in cui l’iscritto optasse per una revoca, la comunicazione all’Istituto può essere effettuata dall’associato, sia direttamente sia attraverso l’Associazione sindacale.
L’associato può quindi comunicare direttamente all’INPS la sua volontà di revocare la delega per la riscossione della quota associativa, indicando l’Associazione sindacale revocata e allegando copia di un documento di identità in corso di validità.
L’Istituto provvede all’elaborazione della richiesta e alla relativa comunicazione all’Associazione sindacale competente, tramite procedura informatica.
L’Associazione sindacale che acquisisce una revoca deve trasmettere in formato digitale, oltre alla delega, la revoca acquisita e deve conservare entrambi i documenti originali firmati, con una copia del documento d’identità.
La revoca della delega alla riscossione della quota associativa ha effetto a partire dalla prima tariffazione utile (ovvero l’esercizio annuale successivo) dalla data di definizione della richiesta da parte dell’Istituto.
Contributi INPS artigiani e commercianti 2023 – Domande frequenti
Per chi ha più di 21 anni vengono impostate per il 2023 aliquote al 24% per gli artigiani e al 24,48% per i commercianti. Per chi ha meno di 21 anni ci sono aliquote agevolate, come indicato in questo articolo.
Si pagano in concomitanza con il versamento delle somme destinate alle imposte, e secondo i parametri già presenti, ovvero entro queste date.
Per accedervi è necessario presentare una apposita domanda entro il 28 febbraio 2023.
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