Fringe benefit 3.000 euro: come richiederli e quali sono i requisiti

Il governo Meloni ha approvato l’aumento del limite del fringe benefit da 600 a 3.000 euro. La misura, prevista del decreto Aiuti quater, è valida per il 2022. Ecco come fare richiesta al datore di lavoro.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Fringe benefit 3000 euro
  • Sale a 3.000 euro la soglia detassata per i fringe benefit ai lavoratori, per fronteggiare il caro vita che comprenderà per il 2022 anche le utenze domestiche di luce e gas.
  • I fringe benefit consistono in un supporto economico erogato dai datori di lavoro ai lavoratori dipendenti.
  • I fringe benefit non fa parte della retribuzione del lavoratore, quindi, non è soggetto a prelievo fiscale.

Il Governo ha stabilito che il limite per i fringe benefit detassati per i lavoratori dipendenti sale da 600 euro fino a 3.000 euro. Tale misura, prevista dal decreto Aiuti quater del governo Meloni, ha come obiettivo quello di offrire maggiore supporto ai lavoratori che affrontano il caro vita, attraverso un supporto economico non in denaro corrisposto dai lavoratori che ne fanno richiesta.

Le novità degli ultimi giorni hanno, quindi, alzato a 3.000 euro l’importo massimo relativo alle voci di welfare aziendale esentasse dedicate al lavoratore e totalmente deducibili per l’impresa.

Ma la novità più importante riguarda i costi che tale fringe benefit andrà a coprire per il 2022, che comprenderanno il pagamento delle bollette di luce, gas e acqua. Questa novità, in via del tutto eccezionale, vale, tuttavia, solamente per il 2022. Vediamo nel dettaglio in cosa consistono i fringe benefit e come funziona il nuovo provvedimento.

Fringe benefit 3.000 euro: cos’è e come funziona

La somma dei fringe benefit concessi dalle aziende private ai propri dipendenti è salita a 3.000 euro. Questa è una delle novità contenute del decreto Aiuti quater recentemente approvato. Si tratta di benefici che fanno parte del welfare aziendale e non saranno soggetti a tassazione.

Il sostegno consiste in un’esenzione fiscale, un supporto economico fornito ai lavoratori per far fronte al caro vita. Il beneficio aiuta i lavoratori a sostenere determinate spese, e consiste nei beni che l’azienda può offrire al dipendente, come: buoni pasto, auto aziendale, cellulare, e in questo caso comprende anche le utenze domestiche di luce e gas.

I fringe benefit fanno parte del welfare aziendale che i datori di lavoro possono o meno erogare nella contrattazione integrativa.

Il limite ai fringe benefit approvato dal Consiglio dei Ministri sarà alzato a 3.000 euro solamente per il periodo d’imposta del 2022 e per le fatture emesse anche nel 2023 purché si riferiscano a consumi avvenuti entro la fine dell’anno precedente.

Tassazione sui fringe benefit

Tali benefici non sono soggetti a tassazione e possono comprendere buoni spesa, buoni benzina, ma anche incentivi economici volti ad aiutare i propri dipendenti o premi aziendali.

Il beneficio corrisposto ai lavoratori per legge è detassato, tuttavia precedentemente l’importo erogabile senza l’applicazione di imposte era molto più basso. Di conseguenza, su questo tipo di benefici non vengono calcolate le normali tasse sul reddito.

La soglia normale di fringe benefit detassati sarebbe di 258,23 euro, che dal precedente governo Draghi è salita fino a 600 euro. Tuttavia attualmente il nuovo governo l’ha ulteriormente estesa, a 3.000 euro.

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Come ottenere il fringe benefit a 3.000 euro

Per ottenere il fringe benefit da 3.000 euro per contrastare il caro bollette di luce e gas, il lavoratore dipendente deve semplicemente fare richiesta al proprio datore di lavoro. Tuttavia, è importante precisare che il datore di lavoro non ha alcun obbligo di fornire fringe benefit. Si tratta quindi di una scelta del tutto volontaria.

Le erogazioni effettuate da parte del datore di lavoro sono deducibili al 100% per le imprese. Se l’azienda accetta la richiesta di concedere il benefit, la legge stabilisce che il datore di lavoro può decidere di erogarlo in due modi:

  • con il rimborso delle spese già sostenute dal lavoratore dipendente che fornisce le fatture;
  • con pagamento diretto da parte dell’azienda delle successive bollette di acqua, luce e gas.

Per quanto riguarda il rimborso delle bollette di acqua, luce e gas, l’Agenzia delle Entrate ha specificato con una circolare che tali utenze possono anche essere quelle del coniuge o dei familiari del lavoratore dipendente. Questo vale indipendentemente dal fatto che il coniuge, i familiari e il lavoratore siano conviventi o meno. Tuttavia, è necessario provare che sia il dipendente a pagare tali bollette.

Fringe benefit 3000 euro richiesta

Per concedere questo benefit il datore di lavoro raccoglie le copie delle fatture e delle bollette dei lavoratori dipendenti, oppure può richiedere un’autocertificazione in cui il lavoratore dipendente attesta tutti gli importi delle fatture e i dati necessari perché il datore di lavoro possa rintracciare la fattura.

È anche necessaria una dichiarazione da parte del lavoratore dipendente che affermi che non ha fatto ulteriori richieste per ottenere il rimborso delle stesse bollette ad altri datori di lavoro.

La scadenza della soglia di fringe benefit a 3.000 euro

I fringe benefit con soglia massima da 3.000 euro sono concessi dal datore di lavoro solamene entro il termine massimo fissato dalla normativa, ossia il 12 gennaio del 2023.

Infatti, nonostante la scadenza sia la fine del 2022, il bonus vale anche per le fatture emesse entro il 31 dicembre 2022 sia per quelle emesse successivamente, ma relative ai consumi avvenuti l’anno precedente. Questo vuol dire che tale misura copre l’anno in corso, ma non è prevista per il 2023.

Oltre tale scadenza, invece, la soglia dal fringe benefit dovrebbe tornare al limite originario, che era ancora inferiore, di 258,23 euro.

Fringe benefit 3.000 euro – Domande frequenti

Come funzionano i fringe benefit in busta paga?

I fringe benefit sono agevolazioni non corrisposte in denaro, ma erogate dal datore di lavoro come contributi che fanno parte del welfare aziendale. Ecco i dettagli.

Come funziona la tassazione dei fringe benefit?

Questi bonus sono esenti dalla tassazione sia per l’azienda che li eroga, che li porta in deduzione, che per il lavoratore dipendente.

A cosa serve il fringe benefit da 3.000 euro?

Il fringe benefit da 3.000 euro serve per aiutare i lavoratori dipendenti ad affrontare il caro vita e a sostenere le spese come le utenze e quindi il pagamento delle bollette di luce, gas e acqua.

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Ilenia Albanese

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.
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Avatar di Giovanni Emmi
Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 19 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

24 risposte a “Fringe benefit 3.000 euro: come richiederli e quali sono i requisiti”

  1. Avatar Mattina
    Mattina

    Buonasera, ma se il dipendente non è l’intestatario delle bollette che sono intestate al convivente (non coniuge) se ne ha ugualmente diritto? La casa è di proprietà di entrambi e il conto corrente per il pagamento è cointestato. Grazie

    1. Avatar Giovanni Emmi

      Buonasera,
      il benefit è ammesso anche nel caso di utenza intestata al coniuge.

      Vedasi https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/cs-4-novembre-2022#:~:text=Bonus%20ai%20dipendenti%3A%20fino%20a,nuova%20disciplina%20del%20welfare%20aziendale

      Grazie per averci scritto.

      Team partitaiva.it

    2. Avatar Pippo
      Pippo

      Buonasera, la domanda che si poneva NON verteva sul coniuge.
      Il chiarimento tendeva ad accertare che fossero utilizzabili anche bollette intestate al convivente NON coniuge.
      In sintesi:
      – bollette intestate al convivente NON coniuge, riferite ad abitazione del dipendente (convivente);
      – Pagamento effettuato dal dipendente, di bolletta riferita ad utenza della sua abitazione.
      Grazie

      1. Avatar Giovanni Emmi

        Buongiorno,
        il vantaggio è per le utenze intestate al dipendente, coniuge e familiari. Leggasi comunicato stampa del 4 novembre 2022 https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/cs-4-novembre-2022

        Grazie per averci scritto.

        Team partitaiva.it

        1. Avatar Leonida
          Leonida

          Buongiorno, è possibile far rientrare anche le bollette pagate dai genitori e non dal dipendente?
          Grazie infinite

          1. Avatar Rosario Emmi
            Rosario Emmi

            Buonasera,
            non è prevista dalla agenzia delle entrate questa opzione.

            Grazie per averci scritto

            Team partitaiva.it

  2. Avatar Marco
    Marco

    Scusate l ignoranza, la mia domanda è questa…. mettiamo caso che un azienda paga 20000 euro di tasse e concede un bonus al dipendente di mille euro, questi mille euro andranno tolti dai 20000 euro e quindi pagherà 19000 ? Grazie

    1. Avatar Giovanni Emmi

      Buongiorno,
      non si tratta di un credito di imposta o di una riduzione sulle imposte, ma di una detassazione e decontribuzione sulle somme erogate ai dipendenti.

      Grazie per averci scritto.

      Team partitaiva.it

  3. Avatar Luca
    Luca

    Buongiorno, io sono intestatario delle bollette e convivo, entrambi proprietari di casa..alcune bollette sono state pagate dal conto corrente della mia convivente..posso inserire anche queste bollette che non sono state pagate direttamente dal mio conto? Ribadisco che sono intestate a me
    Grazie

    1. Avatar Giovanni Emmi

      Buonasera,
      dalla norma e dalla circolare si precisa che le spese devono essere state sostenute direttamente dall’intestatario o dal coniuge o parente.

      Grazie per averci scritto

      Team partitaiva.it

  4. Avatar Luca
    Luca

    Se viene superata la quota dei 3000€ annui a fine anno quanto sarà la tassazione?

    1. Avatar Giovanni Emmi

      Buonasera,
      sarà tassato come reddito da lavoro dipendente in modo integrale.

      Grazie per averci scritto. Team partitaiva.it

  5. Avatar Andrea
    Andrea

    Buongiorno,
    se in busta paga ho una trattenuta di 180 euro al mese per l’auto aziendale ad uso promiscuo nel mese di dicembre in busta paga avro’ indietro 180 euro x 12 mesi = 2160 Euro?
    La mia busta paga del mese di Dicembre sara’ il solito importo + 2160 euro netti?
    Grazie
    Andrea

    1. Avatar Giovanni Emmi

      Buongiorno,
      se il valore complessivo dei Fringe Benefit concessi nell’anno 2022 è pari a 3000 è possibile rientrare nella norma sui FB, se si sfora tale soglia sarà soggetto a tassazione l’intero importo. Per il 2022 resteranno esenti da contribuzione e imposizione fiscale il valore dei Fringe Benefit fino alla soglia di 3.000

      Grazie per averci scritto. Team Partitaiva.it

  6. Avatar Lorenzo
    Lorenzo

    buongiorno,

    se il buono spesa viene acquistato oggi e dato al dipendente, fino a quando può essere speso?

    ha una scadenza?

    Grazie

    1. Avatar Giovanni Emmi

      Buonasera,
      l’azienda deve erogare Il buono entro il 2022, il dipendente può usufruirne anche dopo, deve controllare se il voucher riporta una scadenza.

      Grazie per averci scritto. Team partitaiva.it

  7. Avatar Stefano
    Stefano

    Buongiorno la mia azienda ha calcolato come Fringe benefit il differenziale tra gli interessi passivi di mercato e quelli agevolati applicati in una cessione del quinto MA in in maniera anticipata alla data di erogazione.
    Così il Fringe benefit mi ha fatto superare il mio abituale scaglione di reddito con notevole incremento di tasse . Non mi risulta che analoga procedura sia stata utilizzata x mutui o prestiti diversi dalla cessione del quinto. E corretto?

    1. Avatar Giovanni Emmi

      Buongiorno,
      La normativa fiscale, prevede un meccanismo, che stabilisce che si faccia il confronto tra il tasso BCE vigente alla fine dell’anno e quello pagato mese per mese. Questo fa sì che il conteggio della differenza finisca con l’essere retroattivo, ed essere esteso anche ai mesi precedenti all’aumento del tasso. Per anni il problema non si era posto perché il tasso BCE è stato per anni molto basso o in discesa, arrivando ad essere addirittura negativo.
      La forte ripresa dell’inflazione causata dalla crisi ucraina ha spinto la BCE a decidere di aumentarlo per due volte dalla fine di luglio 2022.

      Grazie per averci scritto.

      Team partitaiva.it

      1. Avatar Stefano
        Stefano

        La cessione mi è stata erogata a fine novembre . L ho avuta x ca 40 GG. E per 62k potrebbe aver causato un Fringe benefit di 2,9 k? La normativa sulla cessione del 5 prevede forse che il beneficio venga calcolato anticipatamente ?

        1. Avatar Redazione Professionale
          Redazione Professionale

          Buonasera,

          il quesito è molto specifico e necessita di un approfondimento professionale. Le consigliamo di approfondire con un consulente del lavoro.

          Grazie per averci scritto

  8. Avatar cristina pizzuti
    cristina pizzuti

    Salve, sarei curiosa di sapere se esistono benefit non tassati per i collaboratori a p.iva di un’azienda. Più in generale mi piacerebbe capire come poter elargire determinati benefit o incentivi ai collaboratori esterni e come funziona la normativa in materia di tassazione.

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buonasera,
      per i collaboratori esterni non vi sono specifiche agevolazioni e benefit. Per i professionisti esiste la possibilità, a certe condizioni, di ottenere un rimborso.

      Grazie per averci scritto

  9. Avatar Isabella Murzilli
    Isabella Murzilli

    Buonasera,
    la scadenza per la richiesta dei fringe benefits (nello specifico del rimborso delle utenze domestiche) di 3000€ è rimasta il 31 gennaio 2023 o è stato prorogata?
    Grazie in anticipo per la risposta.

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buonasera,
      la scadenza per la richiesta dei fringe benefits di 3000€, ad oggi, non è stata prorogata, rispetto ai termini previsti dalla legge.

      Grazie per averci scritto

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