Detrazioni fiscali 2023 ridotte per redditi sopra i 60.000 euro. Le nuove mosse del Governo

Sono previsti tagli alle detrazioni fiscali sui redditi più alti per individuare fondi da destinare alle misure per le Partite Iva. Ecco chi coinvolgeranno e quali sono i nuovi provvedimenti.

di Valeria Oggero

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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  • Il nuovo governo ha annunciato tagli alle detrazioni fiscali per i redditi più alti.
  • I nuovi tagli alle detrazioni coinvolgeranno i redditi annui superiori a 120.000 euro, con una riduzione già da 60.000 euro.
  • I tagli andranno a finanziare alcuni provvedimenti per le Partite Iva, come l’estensione della flat tax al 15%.

Al centro dell’attenzione del nuovo governo vi sono le spese fiscali, con la necessità di applicare alcune variazioni all’attuale sistema di detrazioni. In particolare, secondo l’ultima Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (NADEF), lo scenario economico renderebbe necessaria una revisione di queste detrazioni per i redditi più alti.

Si parla quindi di una riduzione delle detrazioni fiscali al 19% di chi riceve un reddito alto, con una discesa del vantaggio fiscale oltre una certa soglia di reddito, che vedremo nell’articolo. La decisione di intervenire su queste detrazioni va di pari passo con l’intenzione di introdurre alcune misure specifiche per le Partite Iva.

Tra queste, ricordiamo l’estensione della flat tax al 15% per le Parite Iva dall’attuale limite a 65.000 euro annui fino a 85.000, oltre alla flat tax incrementale per i lavoratori dipendenti.

Le risorse disponibili al governo saranno indirizzate non solamente alle Partite Iva, ma anche a interventi fiscali per le famiglie, come il quoziente familiare. Vediamo nel dettaglio quali sono i tagli e le misure a tema fisco proposte dal governo.

Detrazioni fiscali: azzerate sopra i 120.000 euro

Il governo ha deciso di applicare una serie di tagli su misure fiscali già presenti, anche al fine di spostare le risorse verso altri provvedimenti. Tra le misure coinvolte dai tagli, troviamo le detrazioni fiscali che vengono garantite per alcune tipologie di spese, per cui i lavoratori possono accedere ad uno sgravio del 19%.

Tali detrazioni erano state al centro dell’attenzione già con il governo Draghi, tuttavia con le nuove direttive, vengono imposti alcuni nuovi limiti:

  • azzeramento delle detrazioni fiscali con redditi annui superiori a 120.000 euro;
  • diminuzione del vantaggio fiscale con redditi annui superiori a 60.000 euro.

Le disposizioni vanno nella direzione di ridurre le agevolazioni fiscali sulle spese per le fasce di reddito più alte, per andare invece a sostenere alcune misure per le Partite Iva.

Tagli detrazioni fiscali Partite Iva


I tagli con il precedente governo

Ricordiamo che attualmente le detrazioni fiscali principali sono al 19%, per cui il precedente governo era intervenuto nella precedente Legge di Bilancio, con azzeramento sopra i 240.000 euro, per le agevolazioni su:

  • spese per le assicurazioni sulla vita;
  • spese per i figli rivolte a istruzione e sport;
  • spese funebri;
  • costi per assistenza personale;
  • spese di intermediazione immobiliare;
  • costi per la locazione fuori sede.

Il prossimo taglio tuttavia sarà più netto, con una discesa delle detrazioni già a partire, come visto prima, da 60.000 euro di reddito. Ma quali sono invece le misure che saranno finanziate dal nuovo governo? Ecco una panoramica.

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Misure fiscali per le Partite Iva

Alcune misure fiscali verranno garantite dal 2023, e il governo intende procedere utilizzando in parte i fondi rimasti a disposizione dal precedente governo, e in parte utilizzando quelli provenienti dai tagli preannunciati sulle detrazioni fiscali.

La principale misura fiscale che verrà introdotta va nella direzione di sostenere le Partite Iva italiane, attraverso l’estensione della flat tax a 85.000 euro.

Questo vuol dire che l’aliquota piatta al 15% sarà accessibile fino ad un limite di reddito annuo maggiorato, a 85.000 euro. Attualmente la tassa unica è applicata solamente con il regime fiscale forfettario fino a 65.000 euro.

Questa misura ha l’obiettivo di sostenere l’imprenditorialità in Italia, e dare un nuovo slancio all’economia, garantendo una tassazione inferiore per le Partite Iva. Va ricordato che segue lo stesso obiettivo anche la misura di estensione del limite al contante che si può utilizzare in un unico pagamento, che dal 2023 è di 5.000 euro.

La prossima Legge di Bilancio inoltre impiegherà almeno 21 miliardi di euro per intervenire contro il caro energia, anche a favore delle imprese, e altri fondi serviranno a mettere in campo misure specifiche per le famiglie e per le Partite Iva. I tagli fiscali quindi vanno principalmente nella direzione di individuare nuovi fondi da cui attingere.

Misure fiscali per dipendenti e famiglie

Oltre alla flat tax per le Partite Iva e ai tagli alle detrazioni fiscali, il governo interviene anche con misure fiscali specifiche rivolte a lavoratori dipendenti e famiglie. Per ciò che riguarda i lavoratori dipendenti, si prevede una flat tax incrementale, che vada ad applicare una tassa unica al 15% sui guadagni in eccedenza rispetto ai tre anni precedenti.

Per quello che riguarda invece le famiglie, si interviene con il quoziente familiare, già da tempo ipotizzato dal centrodestra. Si tratta di una misura fiscale che andrà a modificare l’applicazione delle tasse per i nuclei familiari, con un calcolo del reddito basato su tutti i componenti del nucleo, favorendo le famiglie con figli.

Infine, a livello fiscale si andrà ad intervenire anche sull’Iva, l’Imposta sul Valore Aggiunto, con la riduzione di questa tassa per alcuni prodotti. Si ipotizza che dall’attuale 22%, per molti prodotti di prima necessità questa tassa possa scendere anche fino al 5%.

Tagli detrazioni fiscali – Domande frequenti

Quali sono i nuovi tagli sulle detrazioni fiscali con il governo Meloni?

Il nuovo governo intende applicare nuovi tagli sulle detrazioni fiscali dei redditi più alti, per individuare fondi da destinare ad alcune misure per le Partite Iva. Ecco tutti i provvedimenti.

Qual è l’obiettivo dei tagli sulle detrazioni fiscali?

I nuovi tagli alle detrazioni fiscali dei redditi alti andranno a favorire i redditi più bassi, e sostenere le nuove misure per le Partite Iva, come l’estensione della flat tax.

Quali sono le misure previste per le Partite Iva per il 2023?

Si parla principalmente della flat tax estesa per le Partite Iva, fino a 85.000 euro di reddito, di un’estensione a 5.000 euro del limite ai contanti, e di nuovi interventi contro il caro energia.

Autore
Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 26 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

2 commenti su “Detrazioni fiscali 2023 ridotte per redditi sopra i 60.000 euro. Le nuove mosse del Governo”

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