- I giovani che aprono la Partita Iva possono risparmiare sulle tasse adottando il regime contabile forfettario, pagando per i primi 5 anni solamente il 5% sulla base imponibile.
- Le casse previdenziali private talvolta prevedono delle agevolazioni per i giovani liberi professionisti.
- Per gli under 35 che aprono la Partita Iva esistono diverse agevolazioni come i contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso agevolato.
I giovani che vogliono avviare un’attività e, di conseguenza, aprire la Partita Iva, spesso non sanno che ci sono delle agevolazioni per risparmiare su imposte e contributi.
Uno dei modi più semplici per risparmiare sulle imposte è quella di adottare il regime forfettario che prevede un’imposta sostitutiva del 15% sulla base imponibile, che si riduce al 5% per i primi cinque anni di attività se si rispettano i requisiti.
In più, i liberi professionisti che si iscrivono alle casse previdenziali private a volte godono di ulteriori agevolazioni dedicate ai giovani appena iscritti, come vedremo nell’articolo. In questa guida vedremo quali sono i costi previsti per l’apertura della Partita Iva e le agevolazioni previste per i giovani che vogliono entrare nel mondo dell’imprenditoria.
Indice
Partita Iva per giovani: quando e perché aprirla
Per avviare un’attività come imprenditore o mettersi in proprio come freelance o lavoratore autonomo è necessario aprire la Partita Iva. Infatti, per i lavoratori autonomi, nonostante lavorare con prestazione occasionale sia una soluzione comoda e vantaggiosa, arriva un momento in cui è necessario aprire la Partita Iva.
Infatti, nel momento in cui l’attività diventa continuativa e abituale, scatta l’obbligo di apertura della Partita Iva. Invece, superando la soglia dei 5.000 euro lordi di guadagno annuo, è necessario aprire una posizione previdenziale, per esempio con la Gestione Separata INPS.
Per cui, una volta che l’attività lavorativa diventa abituale e non rispetta più i requisiti dell’occasionalità, è necessario compiere il passo successivo. Aprire la Partita Iva spesso genera preoccupazione, soprattutto perché non si conoscono i costi da affrontare, ma in realtà ci sono diversi modi per risparmiare e mantenere le spese contenute.
Inoltre, non sono pochi i vantaggi del passare dalla prestazione occasionale alla Partita Iva. Infatti, prima di tutto offre la prospettiva di guadagni più elevati, senza limiti di guadagno, oltre a garantire una maggiore libertà di organizzazione e la possibilità di sviluppare un’idea imprenditoriale. Ma vediamo quali sono i costi previsti per i giovani che decidono di aprire la Partita Iva.

Quanto costa la Partita Iva per giovani
L’apertura della Partita Iva è gratuita per tutti, ma sono altri i costi che bisogna considerare. Tra i costi da tenere presenti annualmente vi sono:
- diritto camerale alla Camera di Commercio (per le imprese);
- imposta sul reddito (IRPEF per le persone fisiche, IRES per le società, imposta sostitutiva per le Partite Iva in regime forfettario);
- contributi previdenziali (INPS o cassa previdenziale di categoria);
- spese per il commercialista.
Il diritto annuale camerale è un tributo dovuto ad ogni Camera di Commercio dalle imprese iscritte nel Registro delle Imprese. Il costo per l’iscrizione alla Camera di Commercio va dai €44 per le imprese individuali, ma può superare anche i €200 per le imprese individuali commerciali inserite nella sezione ordinaria. A tali costi bisogna, poi, aggiungere, il diritto annuale, i diritti di segreteria, l’imposta di bollo.
Per effettuare l’iscrizione alla Camera di Commercio, l’imprenditore deve anche dotarsi della firma digitale oltre alla PEC. Sia la firma digitale che la casella di posta elettronica certificata prevedono un costo. Va tenuto presente che, in base al tipo di regime fiscale scelto, i giovani che decidono di avviare una attività autonoma pagano una cifra specifica in base alle tasse da versare.
Partita Iva per giovani: il regime forfettario
Se si intende aprire una attività autonoma, specialmente in alcuni settori, come il digitale, può essere molto vantaggioso per un giovane considerare il regime fiscale forfettario.
I giovani che aprono la Partita Iva con il regime forfettario pagano per i primi 5 anni di attività una percentuale ridotta sul reddito generato. Infatti, la tassazione è del 5% per le startup che rispettano i requisiti, in base ai guadagni. Passati i primi cinque anni di attività l’aliquota sostitutiva aumenta al 15% calcolato sempre sulla base imponibile.
Adottando un altro regime contabile, semplificato o ordinario, le imposte da pagare partirebbero dal 23% del fatturato, e sarebbero quindi nettamente superiori.
La base imponibile, inoltre, è stabilita dalla legge e varia in base al tipo di attività, con il coefficiente di redditività assegnato dal codice Ateco.
I pagamenti previdenziali variano in base al tipo di attività e alla cassa previdenziale di appartenenza ma, come anticipato, vi sono alcune agevolazioni dedicate ai liberi professionisti. Il costo del commercialista non è da sottovalutare, ma vi sono alcuni servizi online che permettono di risparmiare.
Il regime agevolato forfettario, inoltre, prevede agevolazioni fiscali e semplificazioni ai fini Iva. Infatti non è prevista l’applicazione dell’Iva in fattura. Anche dal punto di vista burocratico offre importanti vantaggi. Non è prevista la tenuta di particolari documenti contabili ad eccezione delle fatture emesse numerate in ordine progressivo.
Per poter adottare il regime forfettario bisogna rispettare alcuni requisiti, tra cui il più importante è quello di avere un fatturato annuo inferiore ai 65.000 euro.

Partita Iva per giovani: agevolazioni contributive
I giovani professionisti che si iscrivono alle casse previdenziali di categoria in alcuni casi hanno diritto ad una riduzione della percentuale dei contributi da versare alla cassa previdenziale di competenza per i primi anni di attività o in base all’età.
Vi sono, inoltre, casse previdenziali che prevedono riduzioni anche per i professionisti che registrano un volume di guadagni basso, ideale, quindi, per chi ha appena iniziato a svolgere l’attività.
L’INPS, invece, prevede alcune agevolazioni dedicate ad artigiani e commercianti iscritti alla Gestione Artigiani e Commercianti INPS. Infatti, i titolari e i collaboratori di età superiore ai 21 anni devono versare contributi inferiori a quelli oltre questa età.
Gli artigiani over 21 versano il 24% della base imponibile mentre gli under 21 il 22,80%. Invece, i commercianti over 21 versano il 24,48% della base imponibile mentre gli under 21 il 23,28%.
Una ulteriore agevolazione dei contributi è riservata ai titolari di Partita Iva che adottano il regime forfettario. Infatti, gli artigiani e i commercianti possono fare richiesta per una riduzione del 35% sui contributi da versare.
Partita Iva: accesso al credito per i giovani
Sono aumentate negli ultimi le iniziative a favore dell’apertura di nuove attività da parte dei giovani imprenditori con un’età pari o inferiore ai 35 anni.
Le iniziative sono in genere promosse da enti comunali, provinciali e regionali e sono rivolte ai giovani che avviano un’attività nel territorio. Le agevolazioni vengono riconosciute ai soggetti che rispettano i requisiti prestabiliti, e possono trattarsi di:
- contributi a fondo perduto;
- finanziamenti a tasso agevolato.
Queste tipologie di agevolazioni sono volte a supportare l’inizio di una nuova attività. Per individuare tutti i sostegni garantiti alle nuove attività e ai giovani, si consiglia il sito di riferimento di Invitalia, ma anche di verificare quali sono le iniziative comunali presenti o quelle messe in campo dagli istituti bancari.

Come aprire Partita Iva
Per aprire la Partita Iva è necessario preparare tutti i documenti e portare a termine la procedura almeno 30 giorni prima dell’inizio dell’attività. L’apertura, come abbiamo già visto, non ha costi elevati, e si può fare direttamente online sul sito dell’Agenzia delle Entrate o affidandosi ai servizi online.
La comunicazione di apertura della Partita Iva deve avvenire inoltrando all’Agenzia delle Entrate il modello AA9/7, nel caso di ditta individuale o lavoratore autonomo, oppure il modello AA7/7, nell’ipotesi di una società. Per le persone fisiche, il modello da compilare e AA9/12.
Oltre a scegliere la modalità telematica, è possibile inoltrare il modello nelle seguenti alternative:
- tramite raccomandata A/R, allegando la copia del documento;
- presso uno degli uffici dell’Agenzia delle Entrate presentando un documento di riconoscimento in corso di validità.
L’apertura della Partita Iva può richiedere qualche ora per i liberi professionisti mentre per le ditte individuali che devono effettuare l’iscrizione al Registro delle Imprese l’operazione può richiedere anche una settimana.
È anche necessario effettuare l’iscrizione alla Gestione Separata INPS, alla Gestione Artigiani e Commercianti INPS o alla cassa previdenziale di categoria.
Un altro aspetto da stabilire per aprire la Partita Iva è la scelta del regime contabile da adottare che, come abbiamo visto, nel caso del forfettario si dimostra molto più conveniente rispetto ai regimi semplificato e ordinario.
Partita Iva giovani – Domande frequenti
Di per sé aprire la Partita Iva non ha costi elevati, ma tra le spese per mantenere la Partita Iva vi sono le imposte sui redditi e i contributi previdenziali. Sono previste agevolazioni con il regime forfettario.
Il regime forfettario prevede il pagamento delle imposte più basso rispetto agli altri regimi contabili. Per chi adotta il regime forfettario è prevista una riduzione del 35% sui contributi previdenziali iscritti nella Gestione Artigiani e Commercianti INPS. Ecco tutte le informazioni.
Enti comunali, provinciali e regionali propongono agevolazioni e iniziative di supporto al credito come contributi a fondo perduto o finanziamenti a tasso agevolato per i giovani, in genere under 35, che avviano una nuova attività.
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