TikTok e tasse: serve la partita IVA per guadagnare con il social?

I guadagni con TikTok devono essere dichiarati? Quando è necessario aprire partita IVA? Scopri quello che c’è da sapere per essere in regola fiscalmente per l’attività di tiktoker.

di Gennaro Ottaviano

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tiktok e tasse
  • Puoi dedicarti all’attività su TikTok in modo occasionale oppure professionale. Nel secondo caso per ordinare la tua posizione fiscale devi aprire partita IVA.
  • Non è presente un codice ATECO per tiktoker o influencer, ma dovrai scegliere tra quelli connessi all’attività di pubblicità e marketing online: 73.11.01, 73.11.02, 74.90.99.
  • Sui guadagni come influencer di TikTok, per la prestazione occasionale, viene applicata una ritenuta del 20%. Invece, se apri partita IVA si prevede una tassazione variabile in base al regime fiscale.

Con oltre 19 milioni di utenti in Italia che utilizzano TikTok mensilmente1, la piattaforma offre diverse opportunità imprenditoriali se vuoi diventare un creator o streamer. Tuttavia, se da un lato sono sempre di più gli italiani che si dedicano al mondo dei contenuti online, dall’altro vi sono ancora dubbi sull’aspetto fiscale legato a TikTok.

Quando si devono inserire i guadagni nella dichiarazione dei redditi? Per svolgere l’attività di tiktoker è necessaria la partita IVA? I dubbi sulle tasse e TikTok sono collegati sia alle diverse modalità attraverso cui la piattaforma social ti permette di guadagnare online, sia al fatto che in Italia non vi è ancora una vera e propria regolamentazione fiscale e giuridica specifica per quanto riguarda alcune attività online come quella degli influencer.

Quindi, sarà necessario far riferimento a specifiche norme fiscali già esistenti in materia professionale e del commercio sul web. Ecco cosa sapere.

Lavorare con TikTok: serve la partita IVA?

Per rispondere alla domanda sulla necessità o meno di aprire la partita IVA per le attività su TikTok, è necessario valutare se queste rientrano in quelle occasionali o continuate. Infatti, il problema nasce dalle diverse opportunità di guadagno presenti in TikTok.

Alcune le puoi svolgere come lavoratore autonomo occasionale, altre come libero professionista e altre ancora vanno a interagire con il mondo del commercio elettronico. Quindi, il primo aspetto che devi valutare è cosa andrai a svolgere nella qualità di tiktoker. In base alla legge rientri nell’attività occasionale nel momento in cui ti dedichi al ruolo di influencer in modo:

  • non continuato;
  • sporadico;
  • non professionale.
tiktok e partita iva

Ad esempio, se posti dei video e ottieni un pagamento, una tantum, da uno sponsor per pubblicizzare il suo prodotto, potresti rientrare nelle attività occasionali. Lo stesso vale se ottieni un compenso attraverso il sistema Creator Fund o con TikTok Live, quindi con un pagamento da parte della piattaforma social, ma che deve avvenire in modo sporadico.

In questo caso non è previsto l’obbligo della partita IVA, ma dovrai comunque pagare una ritenuta d’acconto del 20% per i proventi ricevuti. Dato che TikTok si trova all’estero e non svolge funzione di sostituto d’imposta, dovrai inserire tu l’importo della ritenuta d’acconto da versare nella dichiarazione dei redditi di fine anno.

Tuttavia, l’attività di tiktoker prevede dei confini molto labili tra lavoro occasionale e professionale. Infatti, un video può rimane online per 365 giorni all’anno e, se ha successo, può generare introiti ripetuti e continuati. Inoltre, puoi sottoscrivere diversi contratti con sponsor e partner pubblicizzando i loro prodotti in maniera ripetuta.

Infine, puoi utilizzare la piattaforma anche per vendere degli articoli online. In tutti questi casi, l’attività rientrerà tra quelle strutturate, continuate e professionali: quindi devi aprire partita IVA.

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Aprire partita IVA per tiktoker: codice ATECO

L’apertura di una partita IVA per l’attività di influencer è un’operazione che puoi svolgere online anche in autonomia a costi contenuti. Tuttavia, se non hai competenze in materie fiscale ed economica, ti suggeriamo di affidarti a uno studio di commercialisti. Infatti, ottenere il codice IVA è il primo passo, ma devi valutare anche altri aspetti, come la tipologia di sistema societario e il codice ATECO.

Infatti, puoi svolgere l’attività di tiktoker come libero professionista e quindi puoi aprire una partita IVA professionale, oppure come ditta individuale e svolgere anche la vendita online. Va considerato che se il fisco ha previsto un codice per attività come quelle di vendita online (e-commerce), per i lavori di nuova generazione non è ancora presente un codice ATECO specifico.

Quindi devi valutare un codice idoneo che può essere utile per l’attività che vuoi svolgere nel ruolo di creator o streamer. Nella tabella seguente abbiamo inserito i diversi codici compatibili con il lavoro di tiktoker con le relative attività collegate.

ATECO 73.11.01ATECO 73.11.02ATECO 74.90.99
Ideazione di campagneConduzione di campagne di marketing ed altri servizi pubblicitariAltre attività professionali NCA
Ideazione di campagne onlineConduzione delle campagne di pubblicitariaAttività di intermediazione aziendale
Creazione e diffusione di pubblicitàCollocazione di pubblicità su giornali, Internet, Tv ecc.Attività di intermediazione per l’acquisto e la vendita di licenze
Creazione di stand e strutture espositiveConduzione di campagne di marketingAttività di perito, sommelier ecc.
 Promozione prodottiAgenzie finalizzate alla ricerca di acquirenti tra editori, scrittori, opere teatrali ecc.
 Realizzazione di pubblicità aereaServizi di gestione dei diritti d’autore
 Distribuzione e consegna di materialeGestione dei diritti connessi alla proprietà industriale
 Consulenza sulla disposizione dei prodotti in un punto venditaAttività degli archeologi.
 Pubblicità postale 

TikTok e partita IVA: iscrizione all’INPS

Come noti dalla tabella sono presenti tre diversi codici ATECO ognuno comprensivo di una serie di attività. Devi quindi valutare qual è il tuo ruolo come influencer e quale sistema di business previsto da TikTok vuoi sviluppare.

Scegliere quello più adatto è importante, dato che andrà ad influenzare le opportunità di crescita del tuo business, ma anche una serie di altri fattori come la posizione contributiva e la tipologia di regime fiscale.

Infatti, la scelta del codice ATECO andrà determinare l’importo dei contributi IVS, ai fini della pensione. Se svolgi il ruolo di influencer come professionista, in quanto nuova attività che non prevede un Albo, dovrai aprire la tua posizione INPS presso la Gestione Separata.

Invece, se rientri come tiktoker tra le attività di artigiano e commercio, come per la vendita dei prodotti online, allora dovrai registrati alla Cassa Artigiani e Commercianti.

Nel primo caso, i versamenti previdenziali avvengono in base al tuo regime fiscale e solo se ottieni un guadagno nel corso dell’anno con un’aliquota variabile: ad esempio se rientri nel regime forfettario, il valore massimo è pari al 26%. Invece, la Cassa Artigiani prevede un versamento contributivo fisso annuale, a cui si aggiunge quello variabile.

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Quali sono le tasse sull’attività di TikTok

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Se svolgi l’attività di tiktoker in maniera occasionale, come abbiamo visto sarai tenuto a versare solo l’aliquota relativa alla ritenuta di acconto, pari al 20% per ogni singola prestazione effettuata. Dovrai essere tu a inserirla nella dichiarazione dei redditi a fine anno.

Il discorso è diverso se hai partita IVA. In questo caso al momento della sua apertura devi valutare la tipologia di regime fiscale più adatto. In base ad esso varieranno gli importi da versare, ma anche alcuni adempimenti fiscali. Per il ruolo di creator o streamer su TikTok hai diverse opportunità:

  • regime forfettario;
  • regime ordinario.

TikTok e regime forfettario

Il regime forfettario è l’unico sistema fiscale agevolato presente oggi in Italia. Puoi accedervi se hai aperto una partita IVA professionale oppure una ditta individuale, con un fatturato annuo che non deve superare gli 85.000€. La caratteristica principale di questo regime è di prevede un calcolo delle tasse che avviene su base forfettaria.

Quindi, l’importo delle tasse non viene determinato in base agli scaglioni IRPEF, con una differenza tra guadagni e spese, ma si applica un’aliquota fissa pari al 5%, per il primo quinquennio e del 15% per quello successivo.

Ciò comporta che, ai fini fiscali, non potrai scaricare le spese sostenute. Inoltre, con il regime forfettario hai una franchigia IVA ed è prevista una contabilità semplificata. Infine, dovrai dichiarare i tuoi guadagni su TikTok solo nel momento in cui li hai generati.

TikTok e regime ordinario

Se non rientri nei requisiti del sistema forfettario, come libero professionista o ditta individuale puoi valutare il regime ordinario. Rispetto a quello agevolato dovrai inserire l’IVA in fattura, oltre a prevedere i relativi adempimenti come i versamenti IVA mensili o trimestrali.

Inoltre, il calcolo del reddito imponibile non avviene in modo forfettario, ma con un differenziale tra ricavi e costi e secondo i nuovi scaglioni IRPEF. Quindi dovrai versare un importo che varia dal 23%, per un fatturato pari o al di sotto dei 28.000€, fino al 43% per un guadagno superiore ai 50.000€. Infine, sei tenuto a una contabilità, con la compilazione di:

  • Registro IVA;
  • Registro beni ammortizzabili;
  • Libro unico del lavoro;
  • Registro incassi e pagamenti.

Questo regime fiscale è obbligatorio se si superano annualmente 85.000 euro di ricavi e si fuoriesce dal regime fiscale forfettario.

TikTok e tasse – Domande frequenti

Quanto si paga di tasse per l’attività di influencer su TikTok?

L’importo varia in base alla tipologia di attività svolta, se in maniera occasionale o professionale. Scopri quali sono le tasse come tiktoker nella nostra guida.

Come si dichiarano i guadagni su TikTok?

La dichiarazione avviene in modo diverso se svolgi l’attività di tiktoker in modo professionale, oppure occasionale. Nel primo caso devi compilare il Modello Unico, mentre nel secondo devi effettuare il versamento dell’aliquota relativa alla ritenuta d’acconto, inserendola nella dichiarazione dei redditi.

Serve la partita IVA per fare l’influencer su TikTok?

Dipende da come svolgi il ruolo di tiktoker, se in modo continuato, oppure occasionale. Scopri quando è obbligatoria la partita IVA nella nostra guida.

Lavorando con TikTok bisogna fare la dichiarazione dei redditi?

Sì, tutti i redditi guadagnati con questo social vanno dichiarati: si può lavorare con una partita IVA in modo continuativo oppure tramite ritenuta di acconto in modo occasionale.

  1. Dati Tiktok, newsroom.tiktok.com ↩︎
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Gennaro Ottaviano

Esperto di economia aziendale e gestionale

Laurea in Economia Aziendale presso il Politecnico di Lugano, appassionato di borse, mercati e investimenti finanziari. Ho competenze di diritto e gestione societaria, con esperienze amministrative. Scrivo di diritto, economia, finanza, marketing e gestione delle imprese.

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