Dichiarazione dei redditi forfettario: come funziona e le novità per il 2023

I titolari di Partita Iva in regime forfettario devono presentare la dichiarazione dei redditi con il Modello Redditi Persone Fisiche. Leggi la guida per sapere come funziona e come compilarlo in autonomia.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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  • Le Partite Iva in regime forfettario devono effettuare la dichiarazione dei redditi. Possono decidere di farla autonomamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate o affidandosi ad un commercialista.
  • Il modello utilizzabile dai forfettari per la dichiarazione dei redditi è il modello Redditi PF.
  • Per compilare il modello Redditi PF i titolari di Partita Iva possono scegliere tra la compilazione web sul sito dell’Agenzia delle Entrate, o chiedendo il supporto di un commercialista.

Ogni anno i contribuenti sono tenuti a effettuare la dichiarazione dei redditi, ma come funziona la dichiarazione dei redditi per i titolari di Partita Iva in regime forfettario?

Proprio come per le persone fisiche, anche le Partite Iva hanno la possibilità di effettuare la dichiarazione in modo autonomo attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate. In alternativa, potranno rivolgersi ad un commercialista fornendo tutto il necessario richiesto dal professionista.

La dichiarazione dei redditi deve essere fatta entro le scadenze e permette al contribuente di comunicare allo Stato l’ammontare del reddito percepito nell’anno precedente e, di conseguenza, di calcolare le imposte e i contributi da versare.

In questa guida ti illustreremo come funziona la dichiarazione dei redditi nel regime forfettario, come compilarla, le scadenze e quali sono le novità per il 2023.

Regime forfettario: come funziona

Il regime forfettario è un regime fiscale o contabile agevolato, in quanto prevede, al posto delle varie imposte come IRPEF, IRAP e le addizionali, il pagamento di un’unica imposta sostitutiva del 15% del reddito imponibile.

Inoltre, per le startup che rispettano i requisiti previsti dalla normativa, l’imposta sostitutiva, o flat tax, è del 5% per i primi 5 anni dall’apertura della Partita Iva.

Oggi i requisiti per aderire al regime forfettario sono i seguenti:

  • ricavi o compensi non superiori a 85.000 euro;
  • spese per lavoratori dipendenti, collaboratori o assimilati non superiori a 20.000 euro.

Oltre all’imposta sostitutiva, tra gli altri vantaggi riservati ai forfettari c’è l’esenzione dell’Iva e una semplificazione contabile.   

Dichiarazione dei redditi: cos’è e a cosa serve

La dichiarazione dei redditi è un documento contabile con cui il cittadino o, in questo caso, l’impresa o il professionista, comunicano al fisco le entrate registrate nell’anno precedente. Si tratta, inoltre, di un adempimento obbligatorio per tutte le persone fisiche o società che hanno percepito un reddito di capitale, fondiario o di lavoro e così via.

Il modello da compilare varia in base al tipo di reddito prodotto. I modelli previsti dall’ordinamento sono i seguenti:

  • Modello 730: per lavoratori dipendenti, pensionati, redditi da lavoro occasionale senza Partita Iva;
  • Modello Redditi PF: per i titolari di partita iva;
  • Modello Redditi SC: per le società di capitali;
  • Modello Redditi SP: per la società di persone.

Mediante la dichiarazione dei redditi è possibile calcolare le imposte e i contributi da pagare. I soggetti che devono presentare il modello Redditi Persone Fisiche sono coloro che:

  • nell’anno precedente hanno posseduto redditi d’impresa, redditi di lavoro autonomo per i quali è richiesta la partita Iva, redditi “diversi” non compresi fra quelli dichiarabili con il modello 730, plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni qualificate o derivanti dalla cessione di partecipazioni non qualificate in società residenti in Paesi o territori a fiscalità privilegiata, i cui titoli non sono negoziati in mercati regolamentati, redditi provenienti da “trust”, in qualità di beneficiario;
  • nell’anno precedente o in quello di presentazione della dichiarazione non risultano residenti in Italia;
  • devono presentare anche una delle dichiarazioni seguenti: Iva, Irap, Modello 770;
  • devono presentare la dichiarazione per conto di contribuenti deceduti.

Chi lavora con il regime fiscale forfettario, è incluso tra i soggetti obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi, tramite modello Redditi PF.

Dichiarazione dei redditi forfettario

Come compilare il modello Redditi PF

Il Modello Redditi PF, o ex Modello Unico, è il modello con cui i contribuenti presentano la dichiarazione fiscale ed è composto da “Quadri“.

I titolari di Partita Iva nel regime forfettario, per definire la propria imposta sostitutiva, devono compilare il modello nel “Quadro LM“, in modo tale da determinare le imposte dovute, oltre ad una parte del “Quadro RS” che permette di identificare i soggetti ai quali sarebbero spettate le ritenute alla fonte e al “Quadro RR” per il calcolo dei contributi INPS.

Ma vediamo nel dettaglio i quadri da compilare:

  • Quadro LM: in questo quadro si specifica se si tratta di reddito di impresa o di un lavoratore autonomo, barrando l’apposita casella, e se si percepiscono entrate per entrambe le attività, bisogna segnalare quella con i ricavi maggiori come prevalente. Si continua dichiarando di possedere i requisiti per il regime forfettario e per usufruire dell’aliquota agevolata al 5% anziché al 15%. Al rigo LM22 a LM30 bisogna indicare i Codici Ateco e i relativi coefficienti di redditività insieme ai compensi incassati (le fatture per le quali si è effettivamente ricevuto un compenso). Infine si calcola il reddito lordo dell’attività, dato dai prodotti delle colonne dei ricavi delle attività e i rispettivi coefficienti di redditività;
  • Quadro RS: i forfettari non sono soggetti all’applicazione di ritenute alla fonte, quindi, non fungono da sostituti di imposta, perciò devono compilare il quadro RS inserendo i codici fiscali dei professionisti che hanno percepito compensi dal contribuente forfettario;
  • Quadro RR per il calcolo dei contributi previdenziali: la colonna uno è dedicata agli iscritti alla gestione commercianti e artigiani, la colonna due alla gestione separata. La compilazione di questo quadro è importante per calcolare quali sono i contributi dovuti per il saldo dell’anno precedente e gli acconti dovuti per l’anno di imposta in corso.

Dichiarazione dei redditi forfettario: come funziona

Il titolare di Partita Iva in regime forfettario può effettuare la dichiarazione dei redditi scegliendo tra le seguenti alternative:

  • rivolgendosi a un commercialista;
  • compilare il modello e inviarlo autonomamente all’Agenzia delle Entrate.

Nell’ultimo caso bisogna andare sul sito dell’Agenzia delle Entrate e accedere all’area personale utilizzando le credenziali SPID.

Ci sono, poi, due modalità di compilazione del modello, e sono:

  • il Modello Redditi PF web: con la compilazione dei principali quadri del modello direttamente sul sito web;
  • il Modello Redditi PF online: scaricando un programma sul proprio computer.

Nel modello web il contribuente può visualizzare, modificare e stampare il modello Redditi PF e il foglio informativo, con dati nel modello già precompilati in automatico.
Ti può anche interessare un articolo su: “Dichiarazione dei redditi precompilata 2023“.

Dichiarazione dei redditi forfettario: la scadenza

La dichiarazione dei redditi deve essere presentata entro alcune date specifiche. La scadenza per presentare il modello Redditi Persone Fisiche è il 30 giugno 2023 in forma cartacea presso gli uffici postali.

Invece, per i titolari di Partita Iva che presentano la dichiarazione in via telematica, la scadenza è fissata entro il 30 novembre dell’anno successivo a quello di chiusura del periodo di imposta.

Se il 30 novembre è un sabato o una domenica, la scadenza slitta al primo giorno lavorativo successivo.

Dichiarazione dei redditi forfettario fai da te

Nella compilazione del modello, i titolari di Partita Iva con regime forfettario devono dichiarare di possedere i requisiti per poter adottare il regime forfettario. Per fare ciò devono barrare la casella in colonna 1 del rigo LM21.

Ricordiamo che i requisiti sono:

  • nell’anno fiscale precedente il lavoratore autonomo non ha conseguito ricavi o compensi superiori a 85.000 euro;
  • non ha sostenuto spese per lavoratori dipendenti, collaboratori o assimilati per un ammontare superiore a 20.000 euro.

Bisogna anche barrare la casella in colonna 2 del rigo LM21 per dichiarare che non vi sono cause ostative alla permanenza nel regime forfettario.

Il regime forfettario prevede un’imposta sostitutiva del 15% al reddito imponibile. Tuttavia, nei primi 5 anni di attività la percentuale è del 5% ma per poter fruire di questa ulteriore agevolazione bisogna barrare la casella in colonna 3 del rigo LM21.

A questo punto si procede con il calcolo del reddito imponibile partendo dal reddito lordo, vale a dire dalla somma di tutti i redditi derivanti dall’attività, indicati nelle certificazioni uniche. Al rigo LM34, quindi, si inserisce il reddito lordo. Si applica, quindi, il coefficiente di redditività in base al codice ATECO, indicato al rigo LM22.

Per finire, al rigo LM35 bisogna indicare i contributi previdenziali pagati nel corso dell’anno precedente. A questo punto sarà il sistema a determinare l’ammontare delle imposte dovute.

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Dichiarazione dei redditi forfettario: le novità del 2023

La stagione dichiarativa dei Redditi 2023, riferita all’anno di imposta 2022, prevede delle novità che sono state introdotte nel sistema fiscale italiano a partire dal 12 agosto 2022.

Infatti, i forfettari si ritrovano con il periodo d’imposta spezzato in due con i ricavi e i compensi registrati fino al 12 agosto già fatturati senza considerare la marca da bollo di 2 euro come componente che va a concorrere alla determinazione del reddito. Invece, i ricavi successivi, ottenuti da settembre a dicembre, sono “a bollo tassato”.

Per evitare contestazioni, i forfettari possono considerare l’intero ammontare dei bolli esposti nei documenti del 2022 come componente reddituale e indicarli tra i ricavi nel modello Redditi 2023.

Altre problematiche legate alla tassazione del bollo sorgono dalle certificazioni uniche emesse dalle aziende clienti dei forfettari. Queste, infatti, si ritrovano con la componente del bollo applicata sulle fatture ricevute come compenso imponibile e come anticipazione non soggetta ad Iva. Ed è proprio in quest’ultima casistica che la situazione appare poco chiara.

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito i dubbi con la risposta all’interpello n.428 del 12 agosto 2022 specificando che nel caso in cui ci sia il riaddebito al cliente dell’imposta di bollo, poiché è il professionista ad essere soggetto passivo dell’imposta, l’imposta di bollo fa parte integrante del suo compenso.

Di conseguenza, il bollo risulta assimilato ai ricavi concorrendo, così, alla determinazione del reddito. Alcune aziende, quindi, nel corso del 2022, hanno comunicato ai propri fornitori forfettari, di considerare il bollo chiesto a rimborso come componente del compenso e, di conseguenza, hanno chiesto loro di adeguare le fatture emesse.

Dichiarazione dei redditi forfettario – Domande frequenti

Quando si fa la dichiarazione dei redditi regime forfettario?

Il 30 giugno 2023 è la scadenza della presentazione della dichiarazione dei redditi sia in forma cartacea presso gli uffici postali. La scadenza è il 30 novembre per i titolari di Partita Iva che presentano la dichiarazione in via telematica.

Chi ha partita Iva fa la dichiarazione dei redditi?

La dichiarazione dei redditi precompilata deve essere presentata dai liberi professionisti con Partita IVA, tramite Modello Redditi PF. Invece, i lavoratori dipendenti, pensionati, o chi percepisce redditi da lavoro occasionale senza Partita Iva devono presentare il modello 730.

Come si compila la Dichiarazione dei redditi per Partite Iva forfettarie?

Le Partite Iva con forfettario possono rivolgersi ad un commercialista o compilare il Modello Reggiti PF in autonomia online o con l’apposito software, compilando il modello seguendo le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate. Scopri come fare in questo articolo.

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Ilenia Albanese

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Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 11 Maggio 2023
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

18 commenti su “Dichiarazione dei redditi forfettario: come funziona e le novità per il 2023”

  1. Buongiorno
    Gli acconti dell’imposta sostitutiva 2022 versati nel 2021 come vengono detratti? E se sì, in quale quadro e rigo?
    Grazie

    Rispondi
    • Buonasera.
      gli acconti di imposta sostitutiva versati nel 2021, vanno detratti dall’imposta del 2021, da versare nel 2022. Il quadro è LM.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  2. Buongiorno,
    se svolgo delle prestazioni verso persone fisiche senza partita IVA come le “inserisco” all’interno della dichiarazione non avendo un CU relativo alle suddette prestazioni?

    Grazie

    Rispondi
  3. Nel riquadro LM35 “Contributi previdenziali e assistenziali” se ricordo bene va inserita la somma di tutti i contributi versati nel 2022 (ossia il saldo del 2021 + i due acconti del 2022) vero? 

    Rispondi
    • Buongiorno,
      vanno inseriti tutti i contributi versati nell’anno 2022, siano essi di competenza dello stesso anno che di anni precedenti.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  4. Mi ricollego al post sopra di Robert ; accedendo alla mia precompilata con il modello PF web ( sono in regime forfettario da maggio 2022), non è presente il quadro LM (se accedo alla funzione visualizza la tua dichiarazione). Utilizzando la funzione modifica, bisogna forse inserire il quadro LM e “a mano” tutti i compensi che ho ricevuto? Grazie

    Rispondi
    • Buonasera,
      se le consente l’inserimento di un ulteriore quadro della dichiarazione, potrebbe essere risolutivo della questione. E’ un’attività tecnica che è complicato guidare in astratto senza l’utilizzo della procedura.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  5. Buonasera

    Sono un medico in regime forfettario in quanto nell’anno 2022 ancora specializzanda.
    Ho emesso una sola fattura nel 2022.
    Cosa devo inserire nel campo RS371?
    Grazie

    Rispondi
    • Buonasera,
      non penso debba essere inserito alcunché. E’ ovvio che la situazione andrebbe approfondita sul campo.

      Grazie per averci scritto.

      Rispondi
  6. Sono una partita iva e lo scorso anno sono stato gestito con regime forfettario e allo stesso tempo ho percepito da marzo 2022 la pensione inps: ora devo fare il 730 e la dichiarazione per l’unico 2022?
    Ringrazio per la risposta.
    Cesare

    Rispondi
    • Buongiorno,
      dovrà compilare il modello unico di dichiarazione dei redditi e non il 730.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  7. Buongiorno, dal sito dell’agenzia delle entrate, scegliendo il mnoidello REDDITI PF ONLINE (web), non si riesce a vedere il quadro LM. Cosa bisogna fare? Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      si dovrebbe verificare la procedura, può provare a cambiare modello ed utilizzare un altro formato, dipende sempre dai dati e informazioni inserite.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  8. Buongiorno,

    Se ho capito bene, posso presentare entro il 30 novembre in via telematica ( e non cartacea )per il regime forfettario la dichiarazione dei redditti ( ovvero posso non presentarla il 30 giugno 2023 e spostarla al 30 novembre ) .
    Grazie per la gentilezza per la risposta anticipata !

    Rispondi

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