IRPEF: cos’è e chi deve pagare questa tassa

L'IRPEF è una delle principali tasse in Italia: ecco chi sono i soggetti che devono pagare questa imposta, e quali sono le tempistiche da rispettare.

revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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  • IRPEF è l’acronimo di Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche.
  • L’IRPEF è una delle forme di tassazione più antiche tra quelle presenti all’interno dell’ordinamento tributario italiano, dalla quale deriva circa un terzo del gettito fiscale.
  • Si tratta di un’imposta personale, progressiva e che si applica a chi produce un reddito. 

L’IRPEF, ovvero l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, è un’imposta che viene applicata ai produttori di reddito, siano essi lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi o soci di impresa. 

Pagano l’IRPEF i contribuenti con la residenza in Italia o che abbiano percepito un determinato reddito nel nostro Paese. Trattandosi di un’imposta personale e progressiva sui redditi, viene calcolata sulla base del reddito percepito e viene applicata anche sulla pensione. 

Nelle prossime righe vedremo chi sono i soggetti che pagano l’IRPEF, come si calcola in base alle nuove aliquote 2022, chi non paga questa imposta, oltre a quando e come deve essere pagata. 

IRPEF 2022: chi la paga

L’IRPEF è un’imposta che grava sui redditi prodotti dai soggetti che hanno la residenza fiscale in Italia. I redditi in questione possono rientrare nelle seguenti tipologie:

  • redditi da lavoro autonomo, come quelli prodotti dai liberi professionisti;
  • redditi da lavoro dipendente, quindi che derivano da un rapporto di lavoro di tipo subordinato;
  • redditi di capitale, che sono quelli legati al possesso di azioni, obbligazioni, titoli di stato;
  • redditi fondiari, relativi al possesso di terreni;
  • redditi diversi, che includono per esempio i redditi derivanti dalle vincite o quelli relativi alle prestazioni occasionali;
  • redditi di impresa. 
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Calcolo imponibile IRPEF

La base imponibile IRPEF si calcola prendendo in considerazione tutti i redditi che sono stati conseguiti nel corso di un anno. Qualora si percepisca un solo reddito, il calcolo della base imponibile è molto semplice. Le fonti di reddito possono essere differenti:

  • per i lavoratori dipendenti, derivano dallo stipendio;
  • per i lavoratori autonomi, dai propri guadagni;
  • nel caso delle imprese, la fonte di reddito è la parte di utile lordo;
  • per i redditi da capitale, il reddito consiste nei dividendi;
  • il reddito fondiario deriva dalla rendite;
  • nel caso dei redditi diversi, la fonte di reddito è costituita dalle plusvalenze. 

Il reddito imponibile viene calcolato in modo differente a seconda del tipo di guadagno: nel caso del lavoratore dipendente, si calcola a partire dallo stipendio annuale, al quale vengono sottratti gli oneri sociali INAIL e INPS.  

Ritenute IRPEF busta paga

Come pagano l’IRPEF i lavoratori dipendenti? Nella pratica, questa tipologia di imposta viene applicata direttamente in busta paga, quindi sottratta all’importo lordo dello stipendio, ogni mese. 

Quanto si paga di IRPEF in busta paga? Nella pratica, dato che l’IRPEF è un’imposta progressiva, viene calcolata singolarmente, caso per caso. Il suo valore varia in relazione al reddito, perché è proprio da questo importo che cambia l’aliquota applicata per legge. 

Ecco allora quali sono le aliquote IRPEF in base agli scaglioni di reddito nel 2022:

  • 23% per i redditi fino a 15.000 euro;
  • 25% per i redditi di importo compreso tra i 15.001 e i 28.000 euro;
  • 35% per i redditi compresi tra i 28.001 e i 50.000 euro;
  • 43% per i redditi che superano i 50.001 euro.

Questo sistema di aliquote è stato modificato piuttosto recentemente, con la riforma IRPEF 2022, perché lo scorso anno era impostato su 5 percentuali differenti. L’ultima Legge di Bilancio ne ha decretato il cambiamento.

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Cos’è la detrazione IRPEF

Le detrazioni IRPEF possono essere richieste con la dichiarazione dei redditi da parte di diversi soggetti che percepiscono un guadagno e pagano le tasse allo stato. Si tratta di uno sconto sulle imposte che viene applicato in base a diversi fattori, a partire dal guadagno annuo, fino alle spese effettuate per determinati beni o servizi. Ecco quali sono le detrazioni IRPEF che spettano per i redditi da lavoro dipendente per il 2022. 

Detrazioni IRPEF redditi lavoro dipendenteDetrazioni IRPEF redditi da pensione
1.880 euro (con un minimo di 690 euro) per i redditi fino a 15.000 euro1.955 euro per i redditi non superiori a 8.500 euro (importo minimo della detrazione pari a 713 euro)
1.910 euro, cifra a cui dovrà essere applicato il calcolo: 1.910+1.190*(28.000-reddito)/13.000), per i redditi di importo compreso tra 15.001 e 28.000 euro 700 euro, con il seguente calcolo: 700+(1.955-700)*(28.000-reddito)/(28.000-8.500), per i redditi compresi tra 8.500 e 28.000 euro
1.910 euro, cifra a cui dovrà essere applicato il calcolo: 1.910*(50.000-reddito)/(50.000-28.000), per i redditi compresi tra 28.001 e 50.000 euro700 euro, con il seguente calcolo: 700 * (50.000-reddito)/50.000-28.000), per i redditi compresi tra 28.001 e 50.000 euro

Come si paga l’IRPEF

Ogni anno le persone fisiche che presentano la dichiarazione dei redditi utilizzano il modello Redditi PF o il modello 730. Per esempio:

  • i lavoratori dipendenti e i pensionati presentano il modello 730;
  • i coniugi possono presentare il modello 730 in forma congiunta;
  • tutti gli altri soggetti e i contribuenti che non sono fiscalmente residenti in Italia nell’anno d’imposta, presentano il modello Redditi PF. 

L’imposta sul reddito delle persone fisiche viene versata con un acconto sull’anno in corso, in una o due rate, e un saldo, relativo all’anno precedente. Nella pratica, al reddito prodotto si applicano le deduzioni e le detrazioni d’imposta, si calcola quanto è stato versato a titolo di acconto nell’anno in corso, e poi si versa il saldo IRPEF dovuto invece a titolo di differenza. 

L’acconto IRPEF dovrà essere pagato qualora l’imposta relativa all’anno precedente sia superiore alla cifra di 51,65 euro, una volta sottratti:

  • detrazioni;
  • crediti d’imposta;
  • ritenute;
  • eccedenze. 

L’acconto corrisponde al 100% dell’imposta dichiarata nell’anno in corso, o dell’imposta inferiore che il contribuente prevede di dover versare nell’anno seguente. 

I contribuenti possono pagare l’IRPEF tramite modello F24, mentre i soggetti non residenti potranno anche pagare utilizzando modalità differenti, quali bonifico bancario o i servizi online dell’Agenzia delle Entrate. 

Chi non ha un sostituto d’imposta e presenta il modello 730, dovrà pagare l’IRPEF con le stesse modalità previste per chi presenta il modello Redditi PF, quindi tramite F24, mentre per quelli che hanno un sostituto d’imposta, gli importi a debito o a credito vengono trattenuti o pagati direttamente sullo stipendio dal sostituto d’imposta, quindi dal datore di lavoro o da un ente pensionistico, dal mese di luglio.  

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Quando si paga l’IRPEF

Mentre nel caso dei redditi da lavoro dipendente, l’IRPEF consiste in un prelievo mensile in busta paga, con la liquidazione del saldo e il versamento dell’acconto per l’anno successivo tra marzo e giugno, per i redditi da lavoro autonomo funziona diversamente. L’IRPEF dovrà infatti essere versata:

  • entro il 16 giugno (o il 16 luglio con una maggiorazione dello 0,40%), con la liquidazione del saldo e l’acconto per l’anno successivo. In particolare, la prima rata dell’acconto è pari al 40%;
  • entro il 30 novembre, data in cui si paga il restante 60%. 

Chi utilizza il modello Redditi PF dovrà versare il saldo e il primo acconto entro il 2 luglio (in quanto il 30 giugno è sabato), oppure il 20 agosto, con una maggiorazione dello 0,40%. La seconda rata è fissata sempre per il 30 novembre. 

IRPEF: chi non la paga

Tra i soggetti che non pagano l’IRPEF poiché ne sono esonerati, ci sono:

  • i contribuenti che fanno parte della no tax area, ovvero coloro i quali hanno un reddito annuo fino a 8.174 euro;
  • chi si trova nel regime forfettario: al posto dell’IRPEF paga un’imposta forfettaria, con aliquota pari al 5% o al 15% e che viene applicata sul proprio reddito imponibile annuo. 

IRPEF – Domande frequenti

Chi paga l’IRPEF, il datore di lavoro o il dipendente?

Nel caso di lavoratore dipendente, l’IRPEF viene pagata dal datore di lavoro, che agisce come sostituto d’imposta. 

Chi è esonerato dal pagamento dell’IRPEF?

Ci sono alcuni soggetti che in Italia non sono tenuti al pagamento dell’IRPEF: quelli che si trovano in no tax area e chi ha aderito al regime fiscale di tipo forfettario. 

Che cos’è l’IRPEF sulla pensione?

Le aliquote IRPEF introdotte nel 2022 vengono applicate anche all’importo lordo della pensione, dal quale viene sottratto un importo da destinare al Fisco. Scopri di più qui.

Autore
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Maria Saia

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

Una laurea in Traduzione e un sogno nel cassetto: non vedere più le È con l'apostrofo al posto dell'accento online. La sua più grande passione - scrivere - è anche il suo lavoro: provate a cercarla su Google.
Fact-Checked
dottore commercialista giovanni emmi
Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 23 Settembre 2023
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

24 risposte a “IRPEF: cos’è e chi deve pagare questa tassa”

  1. Avatar Peppe
    Peppe

    Salve un informazione se io sono a debito nel 730 parlo di lavoratore dipendente , a me il datore mi togliere dalla busta paga , mentre al datore di lavoro qual è il beneficio di tale debito ??

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      nel caso specifico il datore di lavoro si limita a trattenere le somme al lavoratore e versarle all’erario con il modello mensile F24, non ha alcun beneficio, assolve un obbligo di legge.

      Grazie per averci scritto

  2. Avatar Eliseo
    Eliseo

    Salve, posso portare in detrazione le spese sostenute per ristrotturazione da mio figlio? E’fiscalmente a carico mio è,
    sta ristrutturando(inizio lavori marzo 20023)un immobile intestato solo a lui, dove, a breve, dovrà portare la residenza solo lui.

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buonasera,
      dovrebbe essere possibile, consigliamo di verificare ed approfondire l’argomento analizzando a pag. 242 di questa circolare della agenzia delle entrate https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/2570162/CIRCOLARE+19.pdf/9a1a4c49-7431-74f7-cb7b-b3eaa1d64a16.

      Grazie per averci scritto

  3. Avatar Abdikarim
    Abdikarim

    Sono perplesso in quanto sono alla vigilia della pensione( 2025) e mi aspetta 1000 Euro Lord mensile ( libero professionista). Con 23% di irpef Che cosa mi rimane in tasca!

  4. Avatar Marco giglio
    Marco giglio

    Salve,ho fatto il 730 ed ho più di 2000€ di trattenute IRPEF non versate in busta paga,adesso li devo pagare io oppure mi devo rivalere sul datore di lavoro,io sono un dipendente domestico.

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buonasera,
      se il datori di lavoro è privato e non è sostituto di imposta non vi saranno trattenute e l’imposta sul reddito dovrà essere versata in dichiarazione dei redditi.

      Grazie per averci scritto

      1. Avatar Marco giglio
        Marco giglio

        Ma dovrò versarli io da dipendente oppure il datore di lavoro?

        1. Avatar Redazione Professionale
          Redazione Professionale

          Buongiorno,
          se il datore di lavoro non è sostituto di imposta dovrà versare lei.

          Grazie per averci scritto

  5. Avatar Gina
    Gina

    Salve, ho ricevuto la mia prima busta paga e non capisco come mai sono l’unica su tutti ad avere IRPEF,imposta, molto alto sui 300 euro circa in uno stipendio di 1400 circa….grazie per la risp.

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      potrebbe dipendere da molti fattori, primo su tutti la presenza di familiari a carico.

      Grazie per averci scritto

  6. Avatar Loredana Dotti
    Loredana Dotti

    Anche chi è deceduto paga l’Irpef? Sulla mia pensione prendo quella di reversibilità di mio marito ma sia io che lui( morto) paghiamo €190,0 lui è € 461,49 io!

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      il pensionato deceduto dovrebbe versare a conguaglio fino alla data del decesso. E’ una situazione molto complessa che andrebbe ben analizzata. La dichiarazione dei redditi successiva al decesso è quella in cui si potrebbero generare versamenti a conguaglio.

      Grazie per averci scritto

  7. Avatar Mattia
    Mattia

    Buongiorno vorrei fare una domanda io ho acquistato casa e posso usufruire della detrazione Irpef relativa al 25% del prezzo di acquisto. La mia domanda è se fossi assunto da una ditta come funzionerebbe nel mio caso se il datore di lavoro pagasse al mio posto ?! Non so se mi sono spiegato …mi ritroverei in busta paga la parte di Irpef che sarebbe stata da pagare ?

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buonasera,
      il riferimento all’articolo è il pagamento dell’IRPEF come imposta generale a carico di tutti i contribuenti che percepiscono reddito.

      Grazie per averci scritto

  8. Avatar ciro
    ciro

    buon giorno ,sono un pensionato dall primo Gennaio 2022 ,non riesco a capire come mai . su 2.434,68 si trattengono (1) 501,94 di irpef – (2) addizione irpef regionale a debito del pensionato 2022 52,22 euro (3) addizione comunale a debito del pensionato anno 2022 21,81 euro (4) acconto addizione irpef comunale anno 2023 8,00 euro (5) contributo associativo snap fna 9,64 euro non riesco a capire tutte queste tasse ?

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      se non è convinto delle trattenute effettuate, potrebbe rivolgersi a un consulente del lavoro per una verifica del cedolino della pensione mensile.

      Grazie per averci scritto

  9. Avatar ciro
    ciro

    spero di avere una chiarezza ,sualuti

  10. Avatar Sofia
    Sofia

    Buongiorno sono un invalida civile (80%) che lavora. Ho meno trattenute in busta paga ? Grazie

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buonasera,
      ci sono troppo pochi elementi per dare una risposta valida. Si consiglia di valutare con un professionista la posizione per evitare brutte sorprese.

      Grazie per averci scritto

  11. Avatar Dimi
    Dimi

    Salve con il nuovo incentivo edilizio 90/70/60 al posto del 110%, è stato introdotto il reddito non superiore a 15000€ x ristrutturazione case singole ecc.
    Posso far fare ristrutturazione alla figlia studentessa universitaria ?
    Va bene se non ha reddito (sarebbe inferiore ai 15000€ essendo 0€) o basterebbe se dichiarasse un reddito da collaboratrice domestica di 1500€/anno? (o è previsto un reddito minimo x avere diritto al bonus?)

    Ovviamente poi girerebbe il credito d’imposta a me o alle poste.

    Grazie
    Dimi

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buonasera,
      il caso è abbastanza complesso ed articolato e necessiterebbe di un approfondimento valutando una serie di altri parametri e informazioni mancanti. Per una consulenza può contattarci https://www.dequo.it/avvocato/giovanni-emmi.

      Grazie per averci scritto

  12. Avatar Roberto Faiella
    Roberto Faiella

    Salve, sono un lavoratore dipendente e l’anno scorso ho reddito prodotto all’estero.
    il datore di lavoro si è fatto carico delle tasse estere e quelle in italia.
    sul 730 ho un rimborso per tali tasse pagate all’estero ma l’azienda dice che quella somma la devo restituire all’azienda perchè ha pagato le tasse per me all’estero.
    è giusto restituire tale somma all’azienda ?
    grazie mille del Vostro tempo

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      è una domanda cui non è facile dare una risposta senza prendere visione della documentazione, le consigliamo di accertarsi di quanto dice l’azienda consultando un consulente del lavoro al qual mostrare tutto il carteggio del rapporto di lavoro.

      Grazie per averci scritto

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