- IRPEF è l’acronimo di Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche.
- L’IRPEF è una delle forme di tassazione più antiche tra quelle presenti all’interno dell’ordinamento tributario italiano, dalla quale deriva circa un terzo del gettito fiscale.
- Si tratta di un’imposta personale, progressiva e che si applica a chi produce un reddito.
L’IRPEF, ovvero l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, è un’imposta che viene applicata ai produttori di reddito, siano essi lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi o soci di impresa.
Pagano l’IRPEF i contribuenti con la residenza in Italia o che abbiano percepito un determinato reddito nel nostro Paese. Trattandosi di un’imposta personale e progressiva sui redditi, viene calcolata sulla base del reddito percepito e viene applicata anche sulla pensione.
Nelle prossime righe vedremo chi sono i soggetti che pagano l’IRPEF, come si calcola in base alle nuove aliquote 2022, chi non paga questa imposta, oltre a quando e come deve essere pagata.
Indice
IRPEF 2022: chi la paga
L’IRPEF è un’imposta che grava sui redditi prodotti dai soggetti che hanno la residenza fiscale in Italia. I redditi in questione possono rientrare nelle seguenti tipologie:
- redditi da lavoro autonomo, come quelli prodotti dai liberi professionisti;
- redditi da lavoro dipendente, quindi che derivano da un rapporto di lavoro di tipo subordinato;
- redditi di capitale, che sono quelli legati al possesso di azioni, obbligazioni, titoli di stato;
- redditi fondiari, relativi al possesso di terreni;
- redditi diversi, che includono per esempio i redditi derivanti dalle vincite o quelli relativi alle prestazioni occasionali;
- redditi di impresa.

Calcolo imponibile IRPEF
La base imponibile IRPEF si calcola prendendo in considerazione tutti i redditi che sono stati conseguiti nel corso di un anno. Qualora si percepisca un solo reddito, il calcolo della base imponibile è molto semplice. Le fonti di reddito possono essere differenti:
- per i lavoratori dipendenti, derivano dallo stipendio;
- per i lavoratori autonomi, dai propri guadagni;
- nel caso delle imprese, la fonte di reddito è la parte di utile lordo;
- per i redditi da capitale, il reddito consiste nei dividendi;
- il reddito fondiario deriva dalla rendite;
- nel caso dei redditi diversi, la fonte di reddito è costituita dalle plusvalenze.
Il reddito imponibile viene calcolato in modo differente a seconda del tipo di guadagno: nel caso del lavoratore dipendente, si calcola a partire dallo stipendio annuale, al quale vengono sottratti gli oneri sociali INAIL e INPS.
Ritenute IRPEF busta paga
Come pagano l’IRPEF i lavoratori dipendenti? Nella pratica, questa tipologia di imposta viene applicata direttamente in busta paga, quindi sottratta all’importo lordo dello stipendio, ogni mese.
Quanto si paga di IRPEF in busta paga? Nella pratica, dato che l’IRPEF è un’imposta progressiva, viene calcolata singolarmente, caso per caso. Il suo valore varia in relazione al reddito, perché è proprio da questo importo che cambia l’aliquota applicata per legge.
Ecco allora quali sono le aliquote IRPEF in base agli scaglioni di reddito nel 2022:
- 23% per i redditi fino a 15.000 euro;
- 25% per i redditi di importo compreso tra i 15.001 e i 28.000 euro;
- 35% per i redditi compresi tra i 28.001 e i 50.000 euro;
- 43% per i redditi che superano i 50.001 euro.
Questo sistema di aliquote è stato modificato piuttosto recentemente, con la riforma IRPEF 2022, perché lo scorso anno era impostato su 5 percentuali differenti. L’ultima Legge di Bilancio ne ha decretato il cambiamento.

Cos’è la detrazione IRPEF
Le detrazioni IRPEF possono essere richieste con la dichiarazione dei redditi da parte di diversi soggetti che percepiscono un guadagno e pagano le tasse allo stato. Si tratta di uno sconto sulle imposte che viene applicato in base a diversi fattori, a partire dal guadagno annuo, fino alle spese effettuate per determinati beni o servizi. Ecco quali sono le detrazioni IRPEF che spettano per i redditi da lavoro dipendente per il 2022.
Detrazioni IRPEF redditi lavoro dipendente | Detrazioni IRPEF redditi da pensione |
1.880 euro (con un minimo di 690 euro) per i redditi fino a 15.000 euro | 1.955 euro per i redditi non superiori a 8.500 euro (importo minimo della detrazione pari a 713 euro) |
1.910 euro, cifra a cui dovrà essere applicato il calcolo: 1.910+1.190*(28.000-reddito)/13.000), per i redditi di importo compreso tra 15.001 e 28.000 euro | 700 euro, con il seguente calcolo: 700+(1.955-700)*(28.000-reddito)/(28.000-8.500), per i redditi compresi tra 8.500 e 28.000 euro |
1.910 euro, cifra a cui dovrà essere applicato il calcolo: 1.910*(50.000-reddito)/(50.000-28.000), per i redditi compresi tra 28.001 e 50.000 euro | 700 euro, con il seguente calcolo: 700 * (50.000-reddito)/50.000-28.000), per i redditi compresi tra 28.001 e 50.000 euro |
Come si paga l’IRPEF
Ogni anno le persone fisiche che presentano la dichiarazione dei redditi utilizzano il modello Redditi PF o il modello 730. Per esempio:
- i lavoratori dipendenti e i pensionati presentano il modello 730;
- i coniugi possono presentare il modello 730 in forma congiunta;
- tutti gli altri soggetti e i contribuenti che non sono fiscalmente residenti in Italia nell’anno d’imposta, presentano il modello Redditi PF.
L’imposta sul reddito delle persone fisiche viene versata con un acconto sull’anno in corso, in una o due rate, e un saldo, relativo all’anno precedente. Nella pratica, al reddito prodotto si applicano le deduzioni e le detrazioni d’imposta, si calcola quanto è stato versato a titolo di acconto nell’anno in corso, e poi si versa il saldo IRPEF dovuto invece a titolo di differenza.
L’acconto IRPEF dovrà essere pagato qualora l’imposta relativa all’anno precedente sia superiore alla cifra di 51,65 euro, una volta sottratti:
- detrazioni;
- crediti d’imposta;
- ritenute;
- eccedenze.
L’acconto corrisponde al 100% dell’imposta dichiarata nell’anno in corso, o dell’imposta inferiore che il contribuente prevede di dover versare nell’anno seguente.
I contribuenti possono pagare l’IRPEF tramite modello F24, mentre i soggetti non residenti potranno anche pagare utilizzando modalità differenti, quali bonifico bancario o i servizi online dell’Agenzia delle Entrate.
Chi non ha un sostituto d’imposta e presenta il modello 730, dovrà pagare l’IRPEF con le stesse modalità previste per chi presenta il modello Redditi PF, quindi tramite F24, mentre per quelli che hanno un sostituto d’imposta, gli importi a debito o a credito vengono trattenuti o pagati direttamente sullo stipendio dal sostituto d’imposta, quindi dal datore di lavoro o da un ente pensionistico, dal mese di luglio.

Quando si paga l’IRPEF
Mentre nel caso dei redditi da lavoro dipendente, l’IRPEF consiste in un prelievo mensile in busta paga, con la liquidazione del saldo e il versamento dell’acconto per l’anno successivo tra marzo e giugno, per i redditi da lavoro autonomo funziona diversamente. L’IRPEF dovrà infatti essere versata:
- entro il 16 giugno (o il 16 luglio con una maggiorazione dello 0,40%), con la liquidazione del saldo e l’acconto per l’anno successivo. In particolare, la prima rata dell’acconto è pari al 40%;
- entro il 30 novembre, data in cui si paga il restante 60%.
Chi utilizza il modello Redditi PF dovrà versare il saldo e il primo acconto entro il 2 luglio (in quanto il 30 giugno è sabato), oppure il 20 agosto, con una maggiorazione dello 0,40%. La seconda rata è fissata sempre per il 30 novembre.
IRPEF: chi non la paga
Tra i soggetti che non pagano l’IRPEF poiché ne sono esonerati, ci sono:
- i contribuenti che fanno parte della no tax area, ovvero coloro i quali hanno un reddito annuo fino a 8.174 euro;
- chi si trova nel regime forfettario: al posto dell’IRPEF paga un’imposta forfettaria, con aliquota pari al 5% o al 15% e che viene applicata sul proprio reddito imponibile annuo.
IRPEF – Domande frequenti
Nel caso di lavoratore dipendente, l’IRPEF viene pagata dal datore di lavoro, che agisce come sostituto d’imposta.
Ci sono alcuni soggetti che in Italia non sono tenuti al pagamento dell’IRPEF: quelli che si trovano in no tax area e chi ha aderito al regime fiscale di tipo forfettario.
Le aliquote IRPEF introdotte nel 2022 vengono applicate anche all’importo lordo della pensione, dal quale viene sottratto un importo da destinare al Fisco. Scopri di più qui.
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