IRPEF: cos’è e chi deve pagare questa tassa

L'IRPEF è una delle principali tasse in Italia: ecco chi sono i soggetti che devono pagare questa imposta, e quali sono le tempistiche da rispettare.

di Maria Saia

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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  • IRPEF è l’acronimo di Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche.
  • L’IRPEF è una delle forme di tassazione più antiche tra quelle presenti all’interno dell’ordinamento tributario italiano, dalla quale deriva circa un terzo del gettito fiscale.
  • Si tratta di un’imposta personale, progressiva e che si applica a chi produce un reddito. 

L’IRPEF, ovvero l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, è un’imposta che viene applicata ai produttori di reddito, siano essi lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi o soci di impresa. 

Pagano l’IRPEF i contribuenti con la residenza in Italia o che abbiano percepito un determinato reddito nel nostro Paese. Trattandosi di un’imposta personale e progressiva sui redditi, viene calcolata sulla base del reddito percepito e viene applicata anche sulla pensione. 

Nelle prossime righe vedremo chi sono i soggetti che pagano l’IRPEF, come si calcola in base alle nuove aliquote 2022, chi non paga questa imposta, oltre a quando e come deve essere pagata. 

IRPEF 2024: chi la paga

L’IRPEF è un’imposta che grava sui redditi prodotti dai soggetti che hanno la residenza fiscale in Italia. I redditi in questione possono rientrare nelle seguenti tipologie:

  • redditi da lavoro autonomo, come quelli prodotti dai liberi professionisti;
  • redditi da lavoro dipendente, quindi che derivano da un rapporto di lavoro di tipo subordinato;
  • redditi di capitale, che sono quelli legati al possesso di azioni, obbligazioni, titoli di stato;
  • redditi fondiari, relativi al possesso di terreni;
  • redditi diversi, che includono per esempio i redditi derivanti dalle vincite o quelli relativi alle prestazioni occasionali;
  • redditi di impresa. 
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Calcolo imponibile IRPEF

imponibile irpef

La base imponibile IRPEF si calcola prendendo in considerazione tutti i redditi che sono stati conseguiti nel corso di un anno. Qualora si percepisca un solo reddito, il calcolo della base imponibile è molto semplice. Le fonti di reddito possono essere differenti:

  • per i lavoratori dipendenti, derivano dallo stipendio;
  • per i lavoratori autonomi, dai propri guadagni;
  • nel caso delle imprese, la fonte di reddito è la parte di utile lordo;
  • per i redditi da capitale, il reddito consiste nei dividendi;
  • il reddito fondiario deriva dalla rendite;
  • nel caso dei redditi diversi, la fonte di reddito è costituita dalle plusvalenze. 

Il reddito imponibile viene calcolato in modo differente a seconda del tipo di guadagno: nel caso del lavoratore dipendente, si calcola a partire dallo stipendio annuale, al quale vengono sottratti gli oneri sociali INAIL e INPS.  

Ritenute IRPEF busta paga

Come pagano l’IRPEF i lavoratori dipendenti? Nella pratica, questa tipologia di imposta viene applicata direttamente in busta paga, quindi sottratta all’importo lordo dello stipendio, ogni mese. 

Quanto si paga di IRPEF in busta paga? Dato che l’IRPEF è un’imposta progressiva, viene calcolata singolarmente, caso per caso. Il suo valore varia in relazione al reddito, perché è proprio da questo importo che cambia l’aliquota applicata per legge. 

Ecco allora quali sono le aliquote IRPEF in base agli scaglioni di reddito nel 2024:

  • 23% per i redditi fino a 28.000 euro;
  • 35% per i redditi compresi tra i 28.001 e i 50.000 euro;
  • 43% per i redditi che superano i 50.001 euro.

Questo sistema di aliquote è stato modificato recentemente, con la riforma fiscale, mentre negli anni scorsi le aliquote erano inizialmente 5 e poi scese a 4. L’ultima Legge di Bilancio ne ha decretato il cambiamento.

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Detrazioni IRPEF 2024

Le detrazioni IRPEF possono essere richieste con la dichiarazione dei redditi da parte di diversi soggetti che percepiscono un guadagno e pagano le tasse allo stato.

Si tratta di uno sconto sulle imposte che viene applicato in base a diversi fattori, a partire dal guadagno annuo, fino alle spese effettuate per determinati beni o servizi. Ecco quali sono le detrazioni IRPEF che spettano per i redditi da lavoro dipendente per il 2024. 

Reddito da lavoro dipendenteDetrazioni IRPEF
Fino a 15.000 euro1.955 euro
Tra 15.001 e 28.000 euro1.910 euro + 1.910 x [(28.000 – reddito complessivo)/13.000)]
Tra 28.001 e 50.000 euro1.910 euro x [(50.000 – reddito complessivo)/22.000)]
Vediamo invece quali sono le detrazioni sui redditi percepiti dai pensionati, tenendo presente che sia per questi ultimi che per i lavoratori superati i 50.000 euro di redditi annui non è prevista alcuna detrazione.
Reddito da pensioneDetrazioni IRPEF
Fino a 8.500 euro1.955 (non inferiore a 713 )
Tra 8.501 e 28.000 euro700+(1.955-700)*(28.000-reddito)/(28.000-8.500) 
Tra 28.001 e 50.000 euro700 * (50.000-reddito)/50.000-28.000)

Come si paga l’IRPEF

Ogni anno le persone fisiche che presentano la dichiarazione dei redditi utilizzano il modello Redditi PF o il modello 730, anche con l’uso della precompilata. Per esempio:

  • i lavoratori dipendenti e i pensionati presentano il modello 730;
  • i coniugi possono presentare il modello 730 in forma congiunta;
  • tutti gli altri soggetti e i contribuenti che non sono fiscalmente residenti in Italia nell’anno d’imposta, presentano il modello Redditi PF. 

L’imposta sul reddito delle persone fisiche viene versata con un acconto sull’anno in corso, in una o due rate e un saldo, relativo all’anno precedente. Nella pratica, al reddito prodotto si applicano le deduzioni e le detrazioni d’imposta, si calcola quanto è stato versato a titolo di acconto nell’anno in corso e poi si versa il saldo IRPEF dovuto invece a titolo di differenza. 

pagamento irpef

L’acconto IRPEF dovrà essere pagato qualora l’imposta relativa all’anno precedente sia superiore alla cifra di 51,65 euro, una volta sottratti:

  • detrazioni;
  • crediti d’imposta;
  • ritenute;
  • eccedenze. 

L’acconto corrisponde al 100% dell’imposta dichiarata nell’anno in corso o dell’imposta inferiore che il contribuente prevede di dover versare nell’anno seguente. 

I contribuenti possono pagare l’IRPEF tramite modello F24, mentre i soggetti non residenti potranno anche pagare utilizzando modalità differenti, quali bonifico bancario o i servizi online dell’Agenzia delle Entrate. 

Chi non ha un sostituto d’imposta e presenta il modello 730, dovrà pagare l’IRPEF con le stesse modalità previste per chi presenta il modello Redditi PF, quindi tramite F24, mentre per quelli che hanno un sostituto d’imposta, gli importi a debito o a credito vengono trattenuti o pagati direttamente sullo stipendio dal sostituto d’imposta, quindi dal datore di lavoro o da un ente pensionistico, dal mese di luglio.  

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Quando si paga l’IRPEF

Mentre nel caso dei redditi da lavoro dipendente, l’IRPEF consiste in un prelievo mensile in busta paga, con la liquidazione del saldo e il versamento dell’acconto per l’anno successivo tra marzo e giugno, per i redditi da lavoro autonomo funziona diversamente. L’IRPEF dovrà infatti essere versata:

  • entro il 16 giugno (o il 16 luglio con una maggiorazione dello 0,40%), con la liquidazione del saldo e l’acconto per l’anno successivo. In particolare, la prima rata dell’acconto è pari al 40%;
  • entro il 30 novembre, data in cui si paga il restante 60%. 

Chi utilizza il modello Redditi PF dovrà versare il saldo e il primo acconto entro il 2 luglio (in quanto il 30 giugno è sabato), oppure il 20 agosto, con una maggiorazione dello 0,40%. La seconda rata è fissata sempre per il 30 novembre. 

IRPEF: chi non la paga

Tra i soggetti che non pagano l’IRPEF poiché ne sono esonerati, ci sono:

  • i contribuenti che fanno parte della no tax area, ovvero coloro i quali hanno un reddito annuo fino a 8.500 euro;
  • chi si trova nel regime forfettario: al posto dell’IRPEF paga un’imposta forfettaria, con aliquota pari al 5% o al 15% e che viene applicata sul proprio reddito imponibile annuo. 

IRPEF – Domande frequenti

Chi paga l’IRPEF, il datore di lavoro o il dipendente?

Nel caso di lavoratore dipendente, l’IRPEF viene pagata dal datore di lavoro, che agisce come sostituto d’imposta. 

Chi è esonerato dal pagamento dell’IRPEF?

Ci sono alcuni soggetti che in Italia non sono tenuti al pagamento dell’IRPEF: quelli che si trovano in no tax area e chi ha aderito al regime fiscale di tipo forfettario. 

Che cos’è l’IRPEF sulla pensione?

Le aliquote IRPEF introdotte nel 2022 vengono applicate anche all’importo lordo della pensione, dal quale viene sottratto un importo da destinare al Fisco.

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Maria Saia

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

Una laurea in Traduzione e un sogno nel cassetto: non vedere più le È con l'apostrofo al posto dell'accento online. La sua più grande passione - scrivere - è anche il suo lavoro: provate a cercarla su Google.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 27 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

32 commenti su “IRPEF: cos’è e chi deve pagare questa tassa”

  1. Salve un informazione se io sono a debito nel 730 parlo di lavoratore dipendente , a me il datore mi togliere dalla busta paga , mentre al datore di lavoro qual è il beneficio di tale debito ??

    Rispondi
    • Buongiorno,
      nel caso specifico il datore di lavoro si limita a trattenere le somme al lavoratore e versarle all’erario con il modello mensile F24, non ha alcun beneficio, assolve un obbligo di legge.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  2. Salve, posso portare in detrazione le spese sostenute per ristrotturazione da mio figlio? E’fiscalmente a carico mio è,
    sta ristrutturando(inizio lavori marzo 20023)un immobile intestato solo a lui, dove, a breve, dovrà portare la residenza solo lui.

    Rispondi
  3. Sono perplesso in quanto sono alla vigilia della pensione( 2025) e mi aspetta 1000 Euro Lord mensile ( libero professionista). Con 23% di irpef Che cosa mi rimane in tasca!

    Rispondi
  4. Salve,ho fatto il 730 ed ho più di 2000€ di trattenute IRPEF non versate in busta paga,adesso li devo pagare io oppure mi devo rivalere sul datore di lavoro,io sono un dipendente domestico.

    Rispondi
    • Buonasera,
      se il datori di lavoro è privato e non è sostituto di imposta non vi saranno trattenute e l’imposta sul reddito dovrà essere versata in dichiarazione dei redditi.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  5. Salve, ho ricevuto la mia prima busta paga e non capisco come mai sono l’unica su tutti ad avere IRPEF,imposta, molto alto sui 300 euro circa in uno stipendio di 1400 circa….grazie per la risp.

    Rispondi
    • Buongiorno,
      potrebbe dipendere da molti fattori, primo su tutti la presenza di familiari a carico.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  6. Anche chi è deceduto paga l’Irpef? Sulla mia pensione prendo quella di reversibilità di mio marito ma sia io che lui( morto) paghiamo €190,0 lui è € 461,49 io!

    Rispondi
    • Buongiorno,
      il pensionato deceduto dovrebbe versare a conguaglio fino alla data del decesso. E’ una situazione molto complessa che andrebbe ben analizzata. La dichiarazione dei redditi successiva al decesso è quella in cui si potrebbero generare versamenti a conguaglio.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  7. Buongiorno vorrei fare una domanda io ho acquistato casa e posso usufruire della detrazione Irpef relativa al 25% del prezzo di acquisto. La mia domanda è se fossi assunto da una ditta come funzionerebbe nel mio caso se il datore di lavoro pagasse al mio posto ?! Non so se mi sono spiegato …mi ritroverei in busta paga la parte di Irpef che sarebbe stata da pagare ?

    Rispondi
    • Buonasera,
      il riferimento all’articolo è il pagamento dell’IRPEF come imposta generale a carico di tutti i contribuenti che percepiscono reddito.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  8. buon giorno ,sono un pensionato dall primo Gennaio 2022 ,non riesco a capire come mai . su 2.434,68 si trattengono (1) 501,94 di irpef – (2) addizione irpef regionale a debito del pensionato 2022 52,22 euro (3) addizione comunale a debito del pensionato anno 2022 21,81 euro (4) acconto addizione irpef comunale anno 2023 8,00 euro (5) contributo associativo snap fna 9,64 euro non riesco a capire tutte queste tasse ?

    Rispondi
    • Buongiorno,
      se non è convinto delle trattenute effettuate, potrebbe rivolgersi a un consulente del lavoro per una verifica del cedolino della pensione mensile.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
    • Buonasera,
      ci sono troppo pochi elementi per dare una risposta valida. Si consiglia di valutare con un professionista la posizione per evitare brutte sorprese.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  9. Salve con il nuovo incentivo edilizio 90/70/60 al posto del 110%, è stato introdotto il reddito non superiore a 15000€ x ristrutturazione case singole ecc.
    Posso far fare ristrutturazione alla figlia studentessa universitaria ?
    Va bene se non ha reddito (sarebbe inferiore ai 15000€ essendo 0€) o basterebbe se dichiarasse un reddito da collaboratrice domestica di 1500€/anno? (o è previsto un reddito minimo x avere diritto al bonus?)

    Ovviamente poi girerebbe il credito d’imposta a me o alle poste.

    Grazie
    Dimi

    Rispondi
  10. Salve, sono un lavoratore dipendente e l’anno scorso ho reddito prodotto all’estero.
    il datore di lavoro si è fatto carico delle tasse estere e quelle in italia.
    sul 730 ho un rimborso per tali tasse pagate all’estero ma l’azienda dice che quella somma la devo restituire all’azienda perchè ha pagato le tasse per me all’estero.
    è giusto restituire tale somma all’azienda ?
    grazie mille del Vostro tempo

    Rispondi
    • Buongiorno,
      è una domanda cui non è facile dare una risposta senza prendere visione della documentazione, le consigliamo di accertarsi di quanto dice l’azienda consultando un consulente del lavoro al qual mostrare tutto il carteggio del rapporto di lavoro.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  11. Salve. Sono emigrato da piu di 50 anni in Olanda. Nel 2014 sono rientrato in Italia e rimasto per 4 anni, dopo questo periodo di tempo sono rientrato in Olanda per questioni familiare.
    Percepisco una pensione dallItalia di 170 euro al mese che viene accumulata alla pensione Olandese, non capisco la ragione per dover pagare le tasse,in Italia per il motivo che tutto cio’ che ricevo viene accumulato e pago tutte le tasse annualmente in Olanda…
    gradirei chiarimenti Grazie

    Saluti Melis

    Rispondi
    • Buongiorno,
      le imposte dovrebbero essere pagate in Olanda, tuttavia dovrebbe rivolgersi a un fiscalista olandese per capire come recuperare le imposte versate in Italia, alla luce della convenzione contro le doppie imposizioni tra Italia e Paesi Bassi.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  12. Buongiorno.
    Ho ricevuto lettera raccomandata dall’Agenzia delle entrate dove mi addebitano pagamento IRPEF del 2016 con scadenza marzo 2023…
    Come devo reagire?
    Dopo tale data,piu’ di 5 anni mi citano di pagare la morosita’ .
    L’italia mi tassa su pensione accumulata all’estero, di cui tasse gia pagate sulla somma totale…
    Il mio consulente mi consiglia di non reagire al pagamento proposto dall’italia per non pagare doppie tasse.
    Ringrazio per un consiglio….
    Saluti Melis

    Rispondi
    • Buongiorno,
      l’addebito può essere relativo a una attività di accertamento e verifica prevista dal DPR 600/1973. Per info consigliamo di rivolgersi a un commercialista.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  13. Salve.
    Nel 2014 ho installato impianto fotovoltaico tramite L’Enel….
    Al momento di firmare il contratto ho chiesto se avevo diritto all’incentivo da parte dello stato anche se ricevevo pensione dall’Olanda, nessun problema la risposta ricevuta. Al momento di inoltrare la richiesta dal commercialista mi sento dire che non avevo nessun diritto per il motivo che
    Ricevendo pensione da altro stato, non pagando tasse in Italia non avevo diritto per ricevere incentivo sull’impianto.

    Oggi ricevo raccomandata dall’ufficcio
    Agenzia delle entrate che indica morosita’di pagamento Irpef dal 2016 da pagare entro il mese di marzo 2023.

    Per quale motivo devo pagare tasse all’Italia sulla pensione accumulata all’estero con sacrificio gia tassata…
    dalla nazione che mi paga e mi ha offerto una possibilita’ di vivere una vita con il compenso di una pensione tranquilla.
    Ringrazio per una gradita risposta
    saluti Melis

    Rispondi
    • Buongiorno,
      in merito alle sue richieste abbiamo già risposto in dettaglio precedentemente. Sulla questione dell’impianto fotovoltaico sarebbe necessario approfondire con un tecnico e con un commercialista, con condivisione di documenti.

      Grazie Per averci scritto

      Rispondi
    • Buongiorno,
      la dichiarazione dei redditi è personale, se è iscritto all’AIRE ed effettivamente residente all’estero, probabilmente verserà le imposte dove risiede. Tuttavia la tassazione in questi casi è abbastanza complessa e il caso richiederebbe un approfondimento.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi

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