Come scaricare la CU dal sito dell’Agenzia delle Entrate: guida 2024

Ad oggi è possibile scaricare la CU dal sito dell'Agenzia delle Entrate, accedendo all'area riservata. Nella guida, ecco come fare passo a passo.

di Valeria Oggero

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  • La CU è la Certificazione Unica, un documento indispensabile ai lavoratori per poter presentare correttamente la dichiarazione dei redditi.
  • Tramite la CU si certifica che il lavoratore ha percepito un determinato reddito in un preciso anno, e l’invio di questo documento al lavoratore generalmente è a carico del sostituto di imposta.
  • Anche i lavoratori autonomi devono presentare le CU per la dichiarazione dei redditi: in questo caso sono i committenti o clienti a fornirle.

La CU è la Certificazione Unica, che ha acquisito questo nome a partire dal 2015, precedentemente questa documentazione veniva nominata come CUD. La Certificazione Unica è un documento importantissimo quando si deve presentare la dichiarazione dei redditi.

Diversi soggetti quindi devono disporre della CU ogni anno per dichiarare al fisco quali sono i redditi percepiti durante l’anno: dai lavoratori dipendenti ai lavoratori autonomi, fino a chi percepisce altri tipi di reddito. Generalmente sono i sostituti di imposta, ovvero i datori di lavoro, che devono inviare correttamente le CU ai dipendenti.

Per ciò che riguarda i lavoratori autonomi invece sono i committenti, o clienti, ad occuparsene. Ad oggi molti adempimenti fiscali sono semplificati dall’esistenza di portali online, come quello messo a disposizione dal fisco. Vediamo in questa guida come scaricare la CU dal sito dell’Agenzia delle Entrate.

Cos’è la Certificazione Unica

Agenzia delle Entrate

La Certificazione Unica è un documento fondamentale per fare la dichiarazione dei redditi, e contiene tutte le informazioni che riguardano i redditi percepiti dal lavoratore (o dal pensionato) e le ritenute fiscali applicate dai datori di lavoro, ovvero dai sostituti di imposta.

La CU contiene tutti i dati relativi ai redditi percepiti e alle tasse versate durante l’anno precedente al momento in cui il documento viene emesso. Per fare un esempio, la CU inviata dal datore di lavoro ai dipendenti nel 2024 fa riferimento ai dati reddituali e fiscali del 2023.

Ma vediamo nel dettaglio quali sono i dati contenuti nella CU:

  • dati anagrafici del lavoratore (dipendente, oppure autonomo, oppure il soggetto percettore di altri redditi);
  • dati che identificano il sostituto di imposta (nel caso di lavoratori dipendenti è il datore di lavoro, nel caso di lavoratori autonomi sono i committenti, nel caso dei pensionati è l’ente previdenziale);
  • dati sul reddito percepito e sulle ritenute fiscali applicate;
  • dati di eventuali famigliari a carico fiscale;
  • dati relativi ai contributi versati;
  • dati sul TFR maturato;
  • altri redditi, come quelli percepiti da affitti brevi;
  • eventuale destinazione di 8 per mille, 5 per mille e il 2 per mille dell’IRPEF.

L’invio della CU è obbligatorio da parte dei sostituti di imposta, e ricapitolando, i seguenti soggetti sono obbligati a procedere:

  • datori di lavoro per i propri lavoratori dipendenti;
  • enti previdenziali per i pensionati;
  • committenti, o clienti, per i lavoratori autonomi.
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Come scaricare la CU dal sito dell’Agenzia delle Entrate

Il contribuente può accedere telematicamente al sito dell’Agenzia delle Entrate per poter visionare e scaricare la propria Certificazione Unica, se questa è già stata correttamente inviata.

I sostituti di imposta avevano tempo fino al 18 marzo 2024 per inviare questa documentazione a lavoratori o pensionati, e devono allo stesso tempo trasmetterla all’Agenzia delle Entrate.

I contribuenti possono accedere al portale online dell’Agenzia delle Entrate per visionare le proprie Certificazioni Uniche, che servono a presentare correttamente le dichiarazioni dei redditi.

Ricordiamo che per i sostituti di imposta è un obbligo di legge presentare questa documentazione al fisco e al lavoratore, per cui in mancanza di questo adempimento, possono essere applicate ai sostituti delle sanzioni. Ma vediamo passo a passo come i contribuenti possono scaricare online la propria CU, tramite il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.

1. Effettuare l’accesso al sito dell’Agenzia delle Entrate

Il primo passaggio per ottenere la propria CU dal sito dell’Agenzia delle Entrate è quello di accedere con una delle credenziali digitali ammesse. Si tratta di una delle seguenti credenziali:

  • SPID, Sistema Pubblico di Identità Digitale;
  • credenziali specifiche dell’Agenzia delle Entrate;
  • CNS, Carta Nazionale dei Servizi;
  • CIE, Carta di Identità Elettronica.
Agenzia delle Entrate accedi

2. Entrare nel cassetto fiscale

Una volta effettuato l’accesso al portale con le proprie credenziali, si può accedere all’area riservata, e quindi entrare nel proprio cassetto fiscale. Si tratta di un servizio messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate per consultare le proprie informazioni fiscali, a proposito del versamento delle imposte, delle dichiarazioni fiscali e di eventuali rimborsi.

Per accedere al cassetto fiscale è necessario seguire questi passaggi:

  • cliccare su “consultazioni“;
  • selezionare “cassetto fiscale“;
  • entrare nel “cassetto fiscale personale“.

Come specificato dall’Agenzia delle Entrate, il servizio è attivo tutti i giorni, tranne che per una finestra quotidiana dedicata alla manutenzione del sistema, dalle ore 5.00 alle ore 6.00. Per accedere a questo servizio è anche possibile delegare un intermediario.

Accesso al cassetto fiscale

3. Selezionare la propria Certificazione Unica

A questo punto è possibile visionare la propria CU, selezionando prima su “dichiarazioni fiscali” e poi su “Certificazioni Uniche“. Da questa schermata è possibile accedere non solamente all’ultima CU presentata, ma anche alle documentazioni relative agli anni precedenti.

Da questa schermata è possibile visionare tutte le CU precedenti indicate in questo modo:

  • 2024 redditi 2023
  • 2023 redditi 2022;
  • 2022 redditi 2021;
  • 2021 redditi 2020;
  • 2020 redditi 2019 e così via.

Da questa sezione è possibile visionare tutte le CU precedenti, ed effettuare il download di quella specifica che si intende scaricare. In questo passaggio è consigliato fare particolare attenzione a scegliere la CU con l’annualità corretta, ricordando che il documento contiene sempre le informazioni dell’anno di imposta precedente.

Certificazioni Uniche

4. Stampare la Certificazione Unica

Per chi lo desidera, è anche possibile stampare direttamente online la Certificazione Unica dell’anno specifico. Per farlo, è sufficiente aprire la CU corretta e eseguire i seguenti passaggi:

  • cliccare su “Stampa certificazione“;
  • flaggare “Stampa certificazione completa“;
  • cliccare su “Stampa“.

Dalla stessa schermata è possibile anche selezionare “Dati dell’invio“, da cui visionare i dati del sostituto di imposta che ha inviato la documentazione (con relativo codice fiscale) e i dati del Rappresentante Firmatario, ovvero il rappresentante legale, negoziale o di fatto, o socio amministratore, con relativi codici fiscali.

Dati invio CU

Come scaricare la CU dal sito INPS

Un’altra possibilità è quella di scaricare la Certificazione Unica dal sito dell’ente previdenziale INPS. Sono interessati a scaricare la CU da questo portale online tutti coloro che hanno l’ente previdenziale come sostituto di imposta, come i pensionati, o chi riceve altre forme di reddito dall’INPS.

La procedura per scaricare il CU (ex CUD) dal sito INPS è piuttosto semplice: anche in questo caso è necessario utilizzare una delle credenziali digitali viste sopra, come SPID, CIE o CNS. Si accede in questo modo alla propria area riservata “MyINPS“, dove si può trovare il documento. In alternativa si segue il seguente percorso a partire dalla home page:

  • andare su “Prestazioni e servizi“;
  • cliccare su “Servizi“;
  • cliccare su “Certificazione Unica 2023 (cittadino)“;
  • inserire codice fiscale e credenziali digitali per l’accesso.

La CU 2024 è accessibile anche tramite l’applicazione ufficiale INPS Mobile utilizzabile da smartphone o da altri tipi di device, sempre effettuando l’accesso con le credenziali digitali. Inoltre, i pensionati hanno la possibilità di accedere alla propria CU tramite il cedolino pensione, ovvero il documento riepilogativo di tutte le erogazioni percepite sotto forma di pensione.

Per i pensionati è anche possibile richiedere la CU per posta certificata PEC, e in ogni caso è possibile chiedere l’assistenza di CAF, intermediari e patronati. Anche i pensionati presentano la dichiarazione dei redditi ogni anno, e il versamento delle tasse viene effettuato dall’INPS.

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A cosa serve la Certificazione Unica

Una volta ottenuta la propria Certificazione Unica dal sostituto d’imposta, questa serve a presentare correttamente la dichiarazione dei redditi ogni anno. Le informazioni contenute al suo interno infatti vanno a confermare i redditi percepiti dal lavoratore, dipendente o autonomo, o dai pensionati.

La CU ha quindi una doppia funzionalità:

  • certificare che siano stati versati correttamente ai lavoratori stipendi, contributi, e che siano state versate le tasse allo stato;
  • confermare che le cifre indicate dal sostituto siano corrispondenti a quelle dichiarate dal lavoratore o pensionato.

La CU serve quindi a compilare la documentazione per procedere con la dichiarazione dei redditi. I lavoratori dipendenti procedono tramite Modello 730, anche precompilato, e per il 2024 la scadenza di questa presentazione è fissata al 30 settembre. La stessa scadenza e lo stesso modello sono applicati anche ai pensionati.

Per ciò che riguarda invece i lavoratori autonomi, devono compilare il Modello Redditi PF, e la scadenza per quest’anno è fissata al 30 novembre 2024.

Certificazione Unica 2023 modello

Qual è la differenza tra CU e CUD

Spesso si parla allo stesso modo di CU e di CUD, ma qual è la differenza tra questi due documenti? Mentre la CU è la Certificazione Unica, il CUD corrisponde al Certificato Unico Dipendente. Di fatto oggi il CUD non si utilizza più, perché a partire dal 2015 è stato sostituito dalla CU.

Attualmente quindi non vi è una differenza sostanziale tra le due documentazioni, poiché per gli anni passati i lavoratori hanno ricevuto e presentato i CUD, mentre oggi presentano la CU. La funzione di questi due documenti è la stessa, e il CUD attualmente non si utilizza più.

Certificazione Unica e Partita Iva

La CU è un documento di cui tutti i lavoratori e i pensionati devono disporre, per procedere con la dichiarazione dei redditi. Questo vuol dire che anche i lavoratori autonomi che hanno aperto una Partita Iva e lavorano per più clienti o committenti devono ricevere questa documentazione e presentarla per la dichiarazione dei redditi.

Mentre i lavoratori dipendenti e i pensionati ricevono un unico documento CU, inviato dall’unico sostituto di imposta, le cose cambiano per i lavoratori autonomi, che ricevono tale documentazione da tutti i clienti o committenti per cui lavorano.

I sostituti di imposta sono obbligati ad inviare le CU anche ai lavoratori autonomi e ai collaboratori, e tra questi anche gli autonomi con regime forfettario devono ricevere la documentazione. Se le CU non vengono ricevute in tempo, è necessario chiedere ai propri committenti di inviarle.

Cosa succede invece, se il sostituto di imposta è a sua volta una Partita Iva con regime forfettario? In generale chi lavora con questo regime fiscale non è un sostituto di imposta per definizione (tranne nel caso in cui abbia effettivamente dei dipendenti, non superando la soglia di 20.000 euro annui).

Se una Partita Iva forfettaria riceve una fattura su cui si applica la ritenuta di acconto, deve saldarla al lordo, e viene esonerata dal versare le ritenute e a presentare la dichiarazione dei sostituti di imposta o il Modello 770.

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Mancata consegna della CU: conseguenze

I sostituti di imposta sono obbligati a consegnare la CU periodicamente ai propri dipendenti e collaboratori. In particolare, i seguenti soggetti sono obbligati a procedere con la consegna del documento al fisco e al contribuente: imprese, amministrazioni pubbliche, liberi professionisti, enti.

In caso di omissioni di presentazione dei documenti, ritardi o errori, i sostituti di imposta possono incorrere in sanzioni di diverso tipo.

Si parte da una multa di 100 euro per ogni CU non presentata, con limite massimo di 50.000 euro, non sono invece previste multe nel caso in cui la CU presenti errori, ma sia stata corretta e inviata entro la scadenza.

Se invece sono presenti errori, e l’invio corretto viene effettuato entro 60 giorni dalla scadenza, la sanzione è di 33,33 euro per ogni CU, con importo massimo di 20.000 euro.

Come scaricare la CU dal sito dell’Agenzia delle Entrate – Domande frequenti

Come scaricare la CU online?

Scaricare la CU online è possibile sia al sito dell’Agenzia delle Entrate che a quello dell’INPS: ecco tutti i passaggi per scaricare la documentazione e stamparla.

Come scaricare la CU 2024 dall’Agenzia delle Entrate?

Per farlo è necessario accedere al portale online dell’Agenzia delle Entrate tramite credenziali digitali, come SPID, CIE o CNS. Dal portale è possibile visionare non solo l’ultima Certificazione Unica, ma anche tutte quelle precedenti.

Come scaricare la CU per pensionati?

I pensionati che hanno l’INPS come sostituto di imposta possono scaricare la CU accedendo al portale online dell’ente previdenziale, tramite credenziali digitali.

Autore
Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

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