Partita Iva pensionati: come funziona, limiti e regimi fiscali

I pensionati possono aprire la Partita Iva? La risposta è sì. Tuttavia, alcuni limiti sono previsti per l’adozione del regime forfettario. Leggi tutte le informazioni nella guida.

Partita Iva pensionati
  • I pensionati sono liberi di aprire la Partita Iva purché rispetti i limiti stabiliti dalla legge.
  • I pensionati titolari di Partita Iva possono aderire al regime contabile forfettario purché non percepiscano redditi superiori a 30.000 euro.
  • Gli artigiani e commercianti con più di sessantacinque anni già pensionati presso le gestioni dell’Istituto usufruiscono della riduzione del 50% dei contributi previdenziali.

Una volta raggiunta l’età pensionabile il nostro ordinamento non preclude la possibilità di lavorare o di avviare un’attività. Infatti, anche i pensionati possono aprire la Partita Iva. Questo, però, a condizione che rispettino alcuni requisiti, e questo vale anche per l’adozione del regime forfettario.

Nonostante si tratti di soggetti che ricevono già la pensione, anche in questo caso i titolari di Partita Iva sono tenuti a versare i contributi previdenziali all’INPS.

In questa guida vedremo come funziona la Partita Iva per pensionati, quali sono i limiti da rispettare, come aprirla e tutti gli altri aspetti da considerare.

Partita Iva pensionati: come funziona

La pensione non esclude la possibilità di aprire la Partita Iva, di conseguenza anche chi ha raggiunto l’età pensionabile può avviare una nuova attività.

Infatti, non vi sono particolari limiti all’apertura della Partita Iva per chi è già andato in pensione, così come non c’è alcun divieto al cumulo dei redditi da lavoro autonomo con la pensione di vecchiaia, anzianità o anticipata.

Il pensionato, quindi, salvo le eccezioni che vedremo di seguito, può essere inquadrato come libero professionista o come ditta individuale.

Nel caso in cui il pensionato svolga la libera professione, oltre all’apertura della Partita Iva, dovrà anche aderire alla Gestione Separata INPS e pagarne i contributi senza, però, dover effettuare l’iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio.

Invece, se il pensionato è inquadrato come ditta individuale, dopo aver aperto la Partita Iva dovrà effettuare l’iscrizione alla Camera di Commercio con comunicazione telematica e aprire una posizione presso la Gestione Commercianti e Artigiani dell’INPS.

Partita Iva pensionati requisiti

I limiti per i pensionati con Partita Iva

Se da una parte è vero che la pensione non preclude la possibilità di aprire la Partita Iva, dall’altra è altrettanto vero che vi sono alcuni limiti.

Tali limiti riguardano le pensioni e gli assegni di invalidità entro determinate fasce reddituali. Inoltre, per chi riceve la pensione di inabilità non è ammessa alcuna cumulabilità, poiché si tratta di soggetti impossibilitati a prestare attività lavorativa, che sia dipendente o autonoma.

Inoltre, secondo quanto previsto dalle regole in vigore, non possono aprire una Partiva Iva con regime forfettario i pensionati che svolgono un’attività con datori di lavoro con i quali sono già intercorsi rapporti lavorativi nei due periodi d’imposta precedenti.

È, poi, necessario fare una distinzione tra i pensionati che hanno iniziato a lavorare prima del 31 dicembre 1995 e quelli che hanno aperto Partita Iva dopo. Infatti, i pensionati che hanno iniziato a lavorare prima del 31 dicembre 1995 non devono rispettare particolari requisiti per l’apertura della Partita Iva.

Invece, i pensionati che hanno iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995 devono rispettare i seguenti requisiti per la cumulabilità tra pensione e Partita Iva:

  • avere 60 anni di età per le donne e 65 anni di età per gli uomini;
  • aver maturato almeno 40 anni di contributi.

Come aprire Partita Iva da pensionato

L’apertura della Partita Iva è una procedura semplice che può essere effettuata anche online. Questa, però, deve essere fatta entro 30 giorni dall’inizio dell’attività.

Bisogna prima di tutto compilare il modello AA9/12. Inoltre, bisogna stabilire alcuni aspetti:

  • il codice Ateco più attinente all’attività da svolgere;
  • il regime fiscale da adottare;
  • aprire una posizione all’INPS nella Gestione Separata o nella Gestione Artigiani e Commercianti.

Per le ditte individuali è anche necessario effettuare l’iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio. Questo può allungare le tempistiche per ottenere il certificato di attribuzione della Partita Iva. È, inoltre, previsto il pagamento del diritto camerale per l’iscrizione.

Le modalità con cui un pensionato può aprire la Partita Iva sono le seguenti:

  • tramite raccomandata A/R;
  • in via telematica sul sito dell’Agenzia delle Entrate;
  • presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate.

È consigliabile rivolgersi ad un commercialista per curare tutti questi aspetti per non commettere errori.


Partita Iva pensionati: regime fiscale

Come per i non pensionati, anche in questo caso è possibile scegliere tra il regime forfettario e il regime ordinario. I regimi contabili, o fiscali, rappresentano l’insieme delle regole da rispettare e degli adempimenti burocratici previsti per l’esercizio dell’attività. Il regime forfettario è quello che permette di ridurre i costi di gestione della Partita Iva.

Tuttavia, in questo caso vi è un limite reddituale per poter aderire al regime forfettario, inferiore a quello previsto quest’anno di 85.000 euro annui di reddito. Infatti, i pensionati che aprono Partita Iva non possono scegliere il regime forfettario se il reddito da pensione è superiore a 30.000 euro annui.

Di conseguenza, se il pensionato riceve un reddito superiore ai 30mila euro all’anno di trattamento pensionistico sarà obbligato ad aderire al regime ordinario.

Il regime forfettario è il più conveniente poiché prevede l’applicazione della cosiddetta flat tax al 15% sulla base imponibile, calcolata in base al coefficiente di redditività dato dal codice Ateco relativo all’attività svolta.

Ad esempio, se l’attività svolta prevede un codice Ateco con un coefficiente di redditività del 40%, l’imposta verrà applicata al 40% del totale del fatturato.

Anche in questo caso è prevista la riduzione della flat tax al 5% per i primi 5 anni di attività se si rispettano i requisiti delle startup.

La flat tax sostituisce le imposte che, al contrario, sono previste nei regimi semplificato e ordinario, come:

  • IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche);
  • IVA (imposta sul valore aggiunto);
  • IRAP (imposta regionale sulle attività produttive);
  • addizionali comunali e regionali.

In più, il regime forfettario prevede una contabilità semplificata senza l’obbligo di tenere le scritture contabili, una tassazione più bassa e l’obbligo di fatturazione elettronica solamente a partire dai 25.000 euro annui di ricavato, almeno fino al 1° gennaio 2024.

Partita Iva pensionati come funziona

Partita Iva pensionati: regime contributivo

Il titolare di Partita Iva, anche se pensionato, deve corrispondere i contributi previdenziali all’INPS. Questi sono previsti in misura diversa in base all’attività esercitata.

Infatti, il pensionato libero professionista senza cassa deve essere iscritto alla Gestione Separata dell’INPS versando i contributi in percentuale con un’aliquota del 24%.

Invece, i pensionati inquadrati come ditta individuale devono iscriversi alla Gestione Artigiani e Commercianti dell’INPS e i contributi fissi sul reddito minimale, che ammonta a pari a 3.898,32 euro per gli artigiani e di 3.983,73 per i commercianti. Sul reddito eccedente si applica l’aliquota del 24% per gli artigiani e del 24,48% per i commercianti.

Se il pensionato ha adottato il regime forfettario, è prevista la possibilità di richiedere la riduzione del 35% dei contributi.

Se il titolare di Partita Iva che è già in pensione continua a versare ulteriori contributi all’INPS, se rispetta certi requisiti può ottenere un supplemento della pensione che verrà liquidato facendo domanda direttamente all’INPS. Tali requisiti sono:

  • devono essere passati almeno 5 anni dalla data di decorrenza della pensione o dall’ultimo supplemento liquidato;
  • aver raggiunto l’età pensionabile di vecchiaia, ma questo non vale per la pensione Gestione Separata INPS;
  • può essere richiesto una sola volta che il supplemento di pensione sia riconosciuto e liquidato solo dopo 2 anni dalla decorrenza della pensione di vecchiaia;
  • il supplemento può essere richiesto prima del raggiungimento del diritto alla pensione di vecchiaia in caso di contribuzione versata alla gestione speciale e liquidata dall’ assicurazione generale obbligatoria.

Si precisa, poi, che i pensionati che hanno richiesto la riduzione del 35% dei contributi INPS non possono usufruire del beneficio che permette di ridurre il versamento dei contributi del 50%.

Partita Iva pensionati – Domande frequenti

Cosa succede se un pensionato apre la Partita Iva?

Il soggetto pensionato può tranquillamente continuare a lavorare e aprire la Partita Iva. Infatti, il pensionamento non preclude la possibilità di aprire la Partita Iva. Scopri come funziona e quali sono i limiti.

Un pensionato con reddito di 30.000 può aprire Partita Iva?

I pensionati che percepiscono un reddito da pensione di 30.000 euro annui possono aprire la Partita Iva ma non aderire al regime forfettario, quindi dovranno aderire al regime ordinario. Leggi la guida per conoscere i vantaggi della flat tax e quelli del regime ordinario.

Quanto costa aprire una Partita Iva per un pensionato?

L’apertura della Partita Iva è gratuita, ma il pensionato inquadrato come ditta individuale dovrà pagare il diritto camerale oltre alla flat tax.

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Ilenia Albanese

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.

32 risposte a “Partita Iva pensionati: come funziona, limiti e regimi fiscali”

  1. Avatar LUCIANO
    LUCIANO

    Un pensionato che apre la partita Iva regime forfettario e con reddito da pensione di 18000 euro, quanto può fatturare nella sua attività con tale regime forfettario?

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buonasera,
      anche per i pensionati il massimo dei compensi in regime forfettario è di 85.000 euro l’anno.

      Grazie per averci scritto

  2. Avatar Riccardo
    Riccardo

    Buongiorno,
    se un pensionato apre partita iva, i relativi contributi imps gli aumentano la pensione o sono a perdere?

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      i contributi previdenziali versati possono aumentare la pensione. Nello specifico su tempi e modalità le consigliamo di approfondire con un ente di patronato.

      Grazie per averci scritto

  3. Avatar enrico
    enrico

    Buongiorno, sono part time dipendente pubblico (metà tempo) e ho la partita iva dal 2002, con regime forfettario. Tra due anni andrò in pensione a 67 anni, mantenendo la partita iva. Potrò già richiedere la porzione di pensione spettante come partita iva? Potrò richiedere la riduzione del 35% di contributi? Grazie e saluti
    E. Modena

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buonasera,
      la domanda posta è complessa e richiederebbe un approfondimento documentale per una risposta esaustiva. Il diritto alla pensione con la gestione separata dovrebbe già essere maturato ma, anche in questo caso, dipende dai versamenti effettuati ogni anno.

      Grazie per averci scritto

  4. Avatar Christian
    Christian

    Buongiorno….sono pensionato da poco e vorrei aprire partita iva forfettaria . L’INPS mi ha comunicato che la mia pensione verrà decurtata dal 30% sulla differenza con la pensione minima o al massimo del 30% sul prodotto lordo fatturato. Vorrei sapere come avviene la trattenuta se mensilmente anche se non si producono fatture mensilmente?….. grazie

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      l’adeguamento mensile avverrà sulla base di quanto comunicato con la dichiarazione dei redditi. Dopo l’adeguamento saranno conguagliati gli arretrati. Per maggiori dettagli le consiglio di rivolgersi direttamente all’inps oppure a un ente di patronato, in quanto si tratta di procedure che possono variare.

      Grazie per averci scritto

  5. Avatar Pierpaolo
    Pierpaolo

    Buongiorno
    Sono un pensionato con un lordo di 33.000€
    Per lavorare devo aprire una partita iva con il regime ordinario e quindi pagherò le tasse con il cumulo?
    Facendo i conti della serva se fatturassi 85.000€ quanto andrei a pagare di tasse?
    Quanto incrementerebbe successivamente la pensione?
    Grazie

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buonasera,
      non dovrebbe accedere al forfettario. Per un calcolo sulle tasse da pagare può utilizzare uno dei nostri tool sul sito partitaiva.it. L’incremento della pensione dipende da molte variabili, per la cui analisi sarebbe necessario un approfondimento sulla sua posizione previdenziale personale.

      Grazie per averci scritto

  6. Avatar Salvatore
    Salvatore

    Buonasera percepisco.una pensione di invalidità con un reddito di €36.000,00 annui,posso aprire una partita IVA per lavoro mansioni d’ufficio ,ho iniziato a lavorare nel 1978 è attualmente ho 63 anni,dovrei scegliere eventualmente il regime forfettario?
    Grazie

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buonasera,
      non può accedere al forfettario per superamento del limite, per la partita iva si dovrebbe approfondire vagliando la documentazione in suo possesso e le attività che intende intraprendere.

      Grazie per averci scritto

  7. Avatar Claudio
    Claudio

    Salve sono un pensionato statale con un lordo di euro 35000 vorrei aprire una partita iva cosa mi consigliate stimando un fatturato con partita IVA di circa 6000 € quale procedura farebbe al mio caso grazie

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      probabilmente non può aderire al regime forfettario, si dovrebbe valutare in modo approfondito con un commercialista.

      Grazie per averci scritto

  8. Avatar Matteo
    Matteo

    Buon giorno , sono in pensione da giugno scorso per aver maturato gli anni di contributi nonostante o 61 anni da lavoratore autonomo artigiano, regolarmente iscritto come artigiano e pago ancora i contributi perchè o l’impresa aperta. Domanda, in seguito ad un malore , sono diventato inabile al lavoro, posso richiedere l’invalidità nonostante o la partita iva aperta in aggiunta alla pensione? Grazie in anticipo

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buonasera,
      le suggeriamo di verificare direttamente con la sede Inps, poichè ci sono diversi parametri da prendere in considerazione ( % di invalidità/reddito ecc.).

      Grazie per averci scritto

  9. Avatar Maurizio
    Maurizio

    Buonasera
    Come pensionato con partita IVA in regime ordinario in considerazione dell’importo lordo superiore a 30.000 € La Aliquota del 24 % IMPS è calcolata sul reddito netto ma ha un minimo su base annua ?
    Sarebbe in gestione separata , per la quale servono almeno 5 anni contributivi , oppure in ordinaria ?
    Grazie

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      la gestione separata inps non prevede l’applicazione di un minimo annuo.

      Grazie per averci scritto

  10. Avatar rosario pesacane
    rosario pesacane

    Buon giorno, sono un pensionato statale (inps ex inpdap) che vorrebbe esercitare la libera professione di ingegnere. Mi pare di capire che potrei accedere al regime forfettario solo se la mia pensione non superi 30.000 €\anno, ma s’intende netti o lordi?? Grazie

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      l’importo della pensione preso come base di riferimento è quello al lordo delle ritenute fiscali.

      Grazie per averci scritto

  11. Avatar Ornella
    Ornella

    Buongiorno
    Pensionato con lordo inferiore ai 20.000 , continuo ad esercitare la libera professione con versamento contributi previdenziali alla Cassa specialistica, regime forfettario. Il reddito di pensione cumula con il mio fatturato annuo o si deve considerare a parte? Grazie

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      il reddito da regime forfettario è assoggettato a imposta sostitutiva e non si cumula con il reddito da pensione. Le posizioni restano distinte ai fini del calcolo fiscale delle imposte.

      Grazie per averci scritto

  12. Avatar G.B.
    G.B.

    Buonasera,ho una partita iva con regime forfetario, da aprile 2022 percepisco la pensione inps+enasarco con la dichiarazione dei redditi dovrò dichiarare il totale percepito pensione +ricavi da lavoro autonomo e le trattenute già applicate nei cedolini delle pensioni?
    Grazie

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      in caso di regime forfettario l’applicazione dell’imposta sostitutiva non si cumula con i redditi da pensione, assoggettati a IRPEF. Da verificare le soglie di esclusione per la fuoriuscita dal regime.

      Grazie per averci scritto

  13. Avatar Angelo Semeraro
    Angelo Semeraro

    Buongiorno, sono un pensionato di 65 anni ex INPDAP ex Sottufficiale dell’Esercito Italiano con un lordo complessivo annuale di 44.000,00 euro, mi si presenta l’occasione di gestire un campeggio con un guadagno molto alto penso intorno ai 100.000,00 euro lordi l’anno, posso inanzitutto accettare questo lavoro per non perdere la mia pensione? posso aprire una qualsiasi partita iva? potrebbe aumentare la mia pensione? grazie dei consigli.

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      la sua pensione potrebbe essere, se non sospesa, probabilmente, ridimensionata. Una valutazione da fare con molta attenzione e l’ausilio di un professionista esperto in materia. L’alternativa potrebbe essere quella della gestione con una s.r.l. nella quale avrebbe una partecipazione e un ruolo nel consiglio di amministrazione. Anche in questo caso la posizione andrebbe attentamente valutata con un professionista.

      Può rivolgersi al suo commercialista o attivare il nostro servizio compilando il seguente form: https://form.jotform.com/222503188166354.

      Grazie per averci scritto

  14. Avatar IVANO MANCINI
    IVANO MANCINI

    Buongiorno, ho una partita iva in regime forfettario, nel 2022 ho raggiunto un reddito da pensione di euro 30031,06 ( dati cud ), questo sforamento è dovuto al fatto che nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022 compresa la tredicesima, ho ricevuto anticipatamente l’importo di euro 45,44 evidenziati nel cedolino della pensione sotto la voce “incremento DL aiuti bis” previsti da gennaio 2023. Domanda: posso evitare di uscire dal regime forfettario e semmai come?

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      è una situazione davvero spiacevole, non crediamo possano esserci soluzioni per rientrare nel regime forfettario.

      Grazie per averci scritto

  15. Avatar Gianni
    Gianni

    Sono un neo pensionato con un reddito lordo di pensione di 34000 euro. Quali sono i costi di apertura e chiusura della partita, in che regime fiscale sarei collocato con un eventuale di attività di prestazione professionale infermieristica con un introito mensile di 2000 euro mensili. E quali sono le trattenute e le percentuali ai fini dell’iva, dell’INPS e dell’IRPEF ed eventuale altre trattenute. Grazie.

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      la domanda è molto complessa, per rispondere richiederebbe un calcolo puntuale e la conoscenza anche della situazione personale fiscale del contribuente. In linea di massima su 2.000 euro mensili, fra contributi e imposte ipotizziamo un netto di non più di 1.000 euro mensili.

      Grazie per averci scritto

  16. Avatar Francesco
    Francesco

    Buongiorno, ho letti che se si va’ in quiescenza, con la pensione anticipata è si vorrebbe aprire una partita iva con regime forfettario o ordinario, si avrebbe la riduzione del 50% della pensione anticipata o addirittura l’annullamento della pensione anticipata.
    È vero?

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      l’apertura di partita iva per un pensionato non è priva di conseguenze, da verificare caso per caso con un commercialista in riferimento alle condizioni soggettive del pensionato e del tipo di attività da svolgere.

      Grazie per averci scritto

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