- Anche i lavoratori autonomi e i liberi professionisti devono richiedere il DURC.
- In alcuni casi è necessario presentare il DURC per richiedere l’accesso ad alcune agevolazioni.
- Alcuni soggetti sono esonerati da ogni tipo di obbligo e non devono richiedere il DURC.
A cosa serve il DURC, ma soprattutto chi può richiederlo e quale strada è necessario seguire per ottenerlo? Il DURC è stato introdotto, almeno nella sua versione online, da un Decreto Ministeriale del 30 gennaio 2015, ed è entrato definitivamente in vigore dal mese di luglio 2016.
Lo scopo del Documento Unico di Regolarità Contributiva è quello di permettere di accedere alle gare d’appalto. Inoltre offre anche la possibilità di richiedere eventuali sovvenzioni di varia natura. Sostanzialmente, questo tipo di documento serve a certificare che le aziende rispettino gli obblighi contributivi ed assicurativi previsti dalla legge.
In altre parole certifica a tutti gli effetti che i pagamenti all’Inps, Inail e alle Casse edili siano avvenuti regolarmente. Grazie al Durc vengono, sostanzialmente, assicurati la correttezza e la completezza dei requisiti che servono per poter partecipare alle gare d’appalto pubbliche. Questo strumento serve, inoltre, per ottenere eventuali contratti di lavoro, per fornire dei servizi e così via.
Questo documento è molto importante anche nel settore privato, quando è necessario ottenere delle licenze edilizie e procedere all’avvio dei cantieri. Ma non solo: può essere utile per ottenere degli sgravi e delle agevolazioni previste dalla normativa italiana e da quella europea.
Chi è obbligato a chiedere il DURC
Vediamo un elenco dei soggetti interessati a richiedere il DURC, secondo un obbligo di legge:
- datori di lavoro;
- lavoratori autonomi per tutti gli appalti pubblici, anche per la fruizione di benefici normativi e contributivi;
- soggetti che procedono con lavori di edilizia privata, che sono soggetti a DIA/SCIA;
- le imprese straniere;
- gli esercenti attività di commercio su aree pubbliche;
- aziende agricole con dipendenti e lavoratori autonomi del settore agricoltura.
Per quanto riguarda il rilascio del DURC, sono coinvolti alcuni enti come l’INPS, altri soggetti che propongono forme di assicurazione obbligatoria, Inail, le Casse Edili, e gli istituti similari in convenzione con INPS e Inail.

DURC: come richiederlo e come ottenerlo
È possibile richiedere il DURC direttamente online: la richiesta può essere presentata dal diretto interessato o da un suo delegato. Per poterlo ottenere è possibile accedere direttamente al sito dell’Inps o a quello dell’Inail con lo Spid, Cie o Cns.
A questo punto sarà possibile selezionare nella sezione dedicata: “richiesta regolarità“. Verrà, quindi, generato un certificato in tempo reale, in versione digitale e stampabile, il quale viene inviato direttamente nella casella di posta elettronica certificata del richiedente.
Una volta emesso, il documento avrà una validità di 120 giorni: il DURC certifica la regolarità dell’azienda nel pagamento di tutti i contributi Inps, attesta che la stesa ha provveduto alle denunce Inail e che sia in regola con gli adempimenti Uniemens.
Le aziende con irregolarità
Nel caso in cui dai vari sistemi informatici dovesse emergere una qualsivoglia irregolarità, il richiedente riceverà, nell’arco di 15 giorni, una comunicazione, la quale conterrà un invito a saldare tutti i debiti e con una descrizione dettagliata di quelle che risultano essere le irregolarità.
La società, quindi, avrà tempo 30 giorni per provvedere alla regolarizzazione: nel caso in cui non vi dovesse porre rimedio, verrà rilasciato un esito negativo della verifica e saranno indicate tutte le somme dovute.
Ricordiamo che dal 2009 il DURC è diventato obbligatorio per tutte le aziende. Da questa regola sono esclusi gli artigiani, che lavorano in proprio e non hanno dei dipendenti.
A cosa serve il DURC
Come abbiamo anticipato in precedenza, il DURC permette di partecipare alle gare pubbliche d’appalto e subappalto. Permette di ottenere il diritto al pagamento del SAL, ossia allo Stato di Avanzamento Lavori, e di ottenere la liquidazione finale. Alle aziende del settore privato, permette di ottenere le licenze edili e di avviare un cantiere. Ma anche di poter chiedere una sovvenzione.
Durante la pandemia, la legge 178/2020 ha esonerato parzialmente dal pagamento dei contributi previdenziali i liberi professionisti e i lavoratori autonomi. Per poter accedere a queste agevolazioni, i diretti interessati dovevano richiedere e presentare una certificazione di regolarità contributiva.
L’articolo 27 del Decreto Legge 104/2020 e la Legge 178/2020 hanno esplicitamente previsto il DURC nel caso in cui le aziende dovessero usufruire delle agevolazioni contributive per il lavoro dipendente. Queste regole sono valide nelle seguenti regioni:
- Abruzzo;
- Basilicata;
- Calabria;
- Campania;
- Molise;
- Puglia;
- Sardegna;
- Sicilia.
Sostanzialmente questo significa che le aziende che hanno interesse ad ottenere il bonus decontribuzione Sud lo potranno fare unicamente con un DURC regolare.

Altri casi in cui chiedere il DURC
La certificazione, inoltre, è richiesta nei cantieri pubblici o privati, quando l’importo supera i 70.000 euro. È necessario averlo anche quando è si devono ottenere i contributi a fondo perduto ed il credito di imposta nel turismo.
Da non dimenticare, poi, il Decreto Legge 73/2022, che è entrato in vigore nel corso del mese di giugno 2022. Questa nuova disposizione ha introdotto delle semplificazioni per il rilascio del nulla osta al lavoro.
Tra l’altro la norma ha anche introdotto la procedura di asseverazione per la verifica dei requisiti dei datori di lavoro attraverso il DURC, che può essere eseguita da consulenti del lavoro e organizzazioni datoriali.
Quando può essere richiesto
Possono richiedere il DURC i lavoratori autonomi, le imprese, i soggetti delegati, gli enti aggiudicatori e le stazioni appaltanti. Potranno richiederlo la Pubblica Amministrazione e le banche. I motivi per i quali il documento può essere richiesto sono i seguenti:
- la partecipazione ad un appalto o a un subappalto;
- per la gestione dei servizi e delle attività per conto o in concessione della Pubblica Amministrazione;
- per qualsiasi lavoro privato in edilizia, quando è necessario il rilascio del permesso di costruire o della DIA;
- iscrizione all’albo dei fornitori e rilascio di attestazione SOA, enti di diritto privato che attestano la conformità dei requisiti previsti dalla legge nei soggetti coinvolti nelle gare d’appalto;
- accesso a benefici contributivi e normativi vari e sovvenzioni previste dalla disciplina comunitaria.
DURC per lavoratori autonomi – Domande frequenti
È necessario richiederlo soprattutto per partecipare agli appalti. Per i liberi professionisti e i lavoratori autonomi serve per accedere alle agevolazioni tributarie e previdenziali previste dalla normativa. Scopri di più qui.
Ne sono esentati gli artigiani senza dipendenti. Scopri qui la lista di tutti i soggetti che invece sono obbligati a richiedere il DURC.
Sì, quando è necessario aprire un cantiere o richiedere una concessione edilizia.
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