DURC per lavoratori autonomi: ecco quando serve richiederlo

Anche i lavoratori autonomi ed i liberi professionisti devono richiedere il DURC? Scopriamo quando è necessario ottenerlo.

di Pierpaolo Molinengo

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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  • Anche i lavoratori autonomi e i liberi professionisti devono richiedere il DURC.
  • In alcuni casi è necessario presentare il DURC per richiedere l’accesso ad alcune agevolazioni.
  • Alcuni soggetti sono esonerati da ogni tipo di obbligo e non devono richiedere il DURC.

A cosa serve il DURC, ma soprattutto chi può richiederlo e quale strada è necessario seguire per ottenerlo? Il DURC è stato introdotto, almeno nella sua versione online, da un Decreto Ministeriale del 30 gennaio 2015, ed è entrato definitivamente in vigore dal mese di luglio 2016.

Lo scopo del Documento Unico di Regolarità Contributiva è quello di permettere di accedere alle gare d’appalto. Inoltre offre anche la possibilità di richiedere eventuali sovvenzioni di varia natura. Sostanzialmente, questo tipo di documento serve a certificare che le aziende rispettino gli obblighi contributivi ed assicurativi previsti dalla legge.

In altre parole certifica a tutti gli effetti che i pagamenti all’Inps, Inail e alle Casse edili siano avvenuti regolarmente. Grazie al Durc vengono, sostanzialmente, assicurati la correttezza e la completezza dei requisiti che servono per poter partecipare alle gare d’appalto pubbliche. Questo strumento serve, inoltre, per ottenere eventuali contratti di lavoro, per fornire dei servizi e così via.

Questo documento è molto importante anche nel settore privato, quando è necessario ottenere delle licenze edilizie e procedere all’avvio dei cantieri. Ma non solo: può essere utile per ottenere degli sgravi e delle agevolazioni previste dalla normativa italiana e da quella europea.

Chi è obbligato a chiedere il DURC

Vediamo un elenco dei soggetti interessati a richiedere il DURC, secondo un obbligo di legge:

  • datori di lavoro;
  • lavoratori autonomi per tutti gli appalti pubblici, anche per la fruizione di benefici normativi e contributivi;
  • soggetti che procedono con lavori di edilizia privata, che sono soggetti a DIA/SCIA;
  • le imprese straniere;
  • gli esercenti attività di commercio su aree pubbliche;
  • aziende agricole con dipendenti e lavoratori autonomi del settore agricoltura.

Per quanto riguarda il rilascio del DURC, sono coinvolti alcuni enti come l’INPS, altri soggetti che propongono forme di assicurazione obbligatoria, Inail, le Casse Edili, e gli istituti similari in convenzione con INPS e Inail.

Richiesta DURC
pleo business

DURC: come richiederlo e come ottenerlo

È possibile richiedere il DURC direttamente online: la richiesta può essere presentata dal diretto interessato o da un suo delegato. Per poterlo ottenere è possibile accedere direttamente al sito dell’Inps o a quello dell’Inail con lo Spid, Cie o Cns.

A questo punto sarà possibile selezionare nella sezione dedicata: “richiesta regolarità“. Verrà, quindi, generato un certificato in tempo reale, in versione digitale e stampabile, il quale viene inviato direttamente nella casella di posta elettronica certificata del richiedente.

Una volta emesso, il documento avrà una validità di 120 giorni: il DURC certifica la regolarità dell’azienda nel pagamento di tutti i contributi Inps, attesta che la stesa ha provveduto alle denunce Inail e che sia in regola con gli adempimenti Uniemens.

Le aziende con irregolarità

Nel caso in cui dai vari sistemi informatici dovesse emergere una qualsivoglia irregolarità, il richiedente riceverà, nell’arco di 15 giorni, una comunicazione, la quale conterrà un invito a saldare tutti i debiti e con una descrizione dettagliata di quelle che risultano essere le irregolarità.

La società, quindi, avrà tempo 30 giorni per provvedere alla regolarizzazione: nel caso in cui non vi dovesse porre rimedio, verrà rilasciato un esito negativo della verifica e saranno indicate tutte le somme dovute.

Ricordiamo che dal 2009 il DURC è diventato obbligatorio per tutte le aziende. Da questa regola sono esclusi gli artigiani, che lavorano in proprio e non hanno dei dipendenti.

A cosa serve il DURC

Come abbiamo anticipato in precedenza, il DURC permette di partecipare alle gare pubbliche d’appalto e subappalto. Permette di ottenere il diritto al pagamento del SAL, ossia allo Stato di Avanzamento Lavori, e di ottenere la liquidazione finale. Alle aziende del settore privato, permette di ottenere le licenze edili e di avviare un cantiere. Ma anche di poter chiedere una sovvenzione.

Durante la pandemia, la legge 178/2020 ha esonerato parzialmente dal pagamento dei contributi previdenziali i liberi professionisti e i lavoratori autonomi. Per poter accedere a queste agevolazioni, i diretti interessati dovevano richiedere e presentare una certificazione di regolarità contributiva.

L’articolo 27 del Decreto Legge 104/2020 e la Legge 178/2020 hanno esplicitamente previsto il DURC nel caso in cui le aziende dovessero usufruire delle agevolazioni contributive per il lavoro dipendente. Queste regole sono valide nelle seguenti regioni:

  • Abruzzo;
  • Basilicata;
  • Calabria;
  • Campania;
  • Molise;
  • Puglia;
  • Sardegna;
  • Sicilia.

Sostanzialmente questo significa che le aziende che hanno interesse ad ottenere il bonus decontribuzione Sud lo potranno fare unicamente con un DURC regolare.

DURC aziende
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Altri casi in cui chiedere il DURC

La certificazione, inoltre, è richiesta nei cantieri pubblici o privati, quando l’importo supera i 70.000 euro. È necessario averlo anche quando è si devono ottenere i contributi a fondo perduto ed il credito di imposta nel turismo.

Da non dimenticare, poi, il Decreto Legge 73/2022, che è entrato in vigore nel corso del mese di giugno 2022. Questa nuova disposizione ha introdotto delle semplificazioni per il rilascio del nulla osta al lavoro.

Tra l’altro la norma ha anche introdotto la procedura di asseverazione per la verifica dei requisiti dei datori di lavoro attraverso il DURC, che può essere eseguita da consulenti del lavoro e organizzazioni datoriali.

Quando può essere richiesto

Possono richiedere il DURC i lavoratori autonomi, le imprese, i soggetti delegati, gli enti aggiudicatori e le stazioni appaltanti. Potranno richiederlo la Pubblica Amministrazione e le banche. I motivi per i quali il documento può essere richiesto sono i seguenti:

  • la partecipazione ad un appalto o a un subappalto;
  • per la gestione dei servizi e delle attività per conto o in concessione della Pubblica Amministrazione;
  • per qualsiasi lavoro privato in edilizia, quando è necessario il rilascio del permesso di costruire o della DIA;
  • iscrizione all’albo dei fornitori e rilascio di attestazione SOA, enti di diritto privato che attestano la conformità dei requisiti previsti dalla legge nei soggetti coinvolti nelle gare d’appalto;
  • accesso a benefici contributivi e normativi vari e sovvenzioni previste dalla disciplina comunitaria.

DURC per lavoratori autonomi – Domande frequenti

Quando è necessario richiedere il DURC?

È necessario richiederlo soprattutto per partecipare agli appalti. Per i liberi professionisti e i lavoratori autonomi serve per accedere alle agevolazioni tributarie e previdenziali previste dalla normativa. Scopri di più qui.

Chi è esentato dal DURC?

Ne sono esentati gli artigiani senza dipendenti. Scopri qui la lista di tutti i soggetti che invece sono obbligati a richiedere il DURC.

È necessario ottenere il DURC quando si effettuano lavori tra privati?

Sì, quando è necessario aprire un cantiere o richiedere una concessione edilizia.

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Ho una laurea in materie letterarie. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
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Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

14 commenti su “DURC per lavoratori autonomi: ecco quando serve richiederlo”

  1. Sono un artigiano senza dipendenti, lazzienda appaltatrice mi chiede il rilascio del Durc ma sono obbligato a presentarlo anche se non ho dipendenti??

    Rispondi
    • Buongiorno,

      gli artigiani possono richiedere il DURC dalla procedura inps e inail. Le aziende appaltatrici sono obbligate a chiedere il DURC alle imprese subappaltatrici.

      Grazie per averci scritto

      Team partitaiva.it

      Rispondi
    • Buongiorno,
      dipende sempre dal tipo di lavoro che si deve svolgere. Se è privato e senza passaggio dal comune potrebbe essere non necessario, ma sempre consigliabile.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  2. Sono un giornalista pubblicista senza dipendenti dovrei avere una consulenza da un politecnico. Sono obbligato ad avere il Durc?

    Rispondi
    • Buongiorno,
      dipende sempre dall’ente committente. A nostro avviso sarebbe comprensibile una richiesta di regolarità contributiva, nel caso descritto di committente pubblico.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  3. buongiorno, sto cercando di capire come fare per un artista visivo che risiede e vive in Messico che deve realizzare un disegno ( wall painting ) per un appalto pubblico, il comune richiede il durc ma lui non ha una società ed è un professionista straniero, esistono delle autocertificazioni per gli stranieri non residenti in Italia ? o delle specifiche

    Rispondi
    • Buongiorno,
      in ogni caso la pittura murale prevede un intervento fisico sul luogo di esecuzione. Se il luogo di esecuzione si trova in Italia la posizione previdenziale necessita di una definizione e regolamentazione. Da approfondire con un commercialista italiano.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  4. Nel mio condominio stanno facendo i lavori con il superbonus 110 , ho chiesto ad un artigiano idraulico di farmi una sostituzione di caldaia autonoma in casa.Ho pagato tutto con bonifico parlante. Ora gli architetti per asseverare mi chiedono il durc dell’idraulico, che ho scoperto non avere perchè non in regola con i suoi contributi. Avendo lavorato per un lavoro trainato ma non come subappaltatore ma per mio incarico diretto, lui sostiene che non sia obbligato a darmelo e che sbagliano gli architetti.il lavoro ormai è completato e pagato.

    Rispondi
    • Buongiorno,
      in linea di principio è corretto quanto richiesto dagli architetti (il professionista agisce nel suo interesse). Probabilmente se avesse incaricato direttamente l’idraulico e non ci fosse stata di mezzo una pratica 110%, la fattura poteva essere detratta sotto forma di sostituzione di una caldaia a risparmio energetico.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  5. Buongiorno,
    sto facendo dei lavori di ristrutturazione e vorrei affidare il rifacimento dell’impianto elettrico ad un autonomo con partita IVA, senza dipendenti e con regime forfettario. Devo richiedergli il DURC? Oppure lui ne è esente?

    Rispondi
    • Buongiorno,
      se si tratta di un artigiano, iscritto all’inps e all’inail può richiedere il DURC senz’altro. Per verificare l’obbligo, nel caso di specifici lavori che sta eseguendo, le consigliamo di rivolgersi al tecnico progettista.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
      • Si, nel dettaglio è un lavoratore dipendente di una ditta di elettricista, ma che ha anche partita IVA forfettaria per lavorare da autonomo. E’ un caso particolare il suo, avete un riferimento su come deve essere regolamentato questo caso ai fini DURC?

        Rispondi
        • Buongiorno,
          non è una situazione lineare, qualcosa non torna, a nostro avviso sarebbe da approfondire.

          Grazie per averci scritto

          Rispondi

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