- Il bonus barriere architettoniche è un sostegno che viene garantito a chi procede all’eliminazione di ostacoli per la mobilità.
- La Legge di Bilancio 2023 ha prorogato l’accesso al bonus barriere architettoniche fino al 2025, e possono ricevere il sostegno sia privati cittadini che imprese.
- Per ciò che riguarda gli interventi volti a sostituire gli infissi, l’agevolazione al 75% è possibile solamente se sono rispettati alcuni requisiti.
Il bonus barriere architettoniche sarà attivo fino al 2025, secondo una proroga istituita già con la Legge di Bilancio 2023, ed è rivolto a cittadini privati, ma anche ad enti e imprese, che intervengono alla rimozione delle barriere architettoniche con l’obiettivo di favorire la mobilità.
Il bonus consente una detrazione IRPEF fino al 75% sulle spese sostenute per i lavori e anche le imprese possono accedere all’agevolazione sugli immobili di proprietà, che risultano posti in locazione, sia in caso di beni patrimoniali che strumentali.
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito quali sono i lavori ammessi a questo sostegno, che garantisce un certo risparmio sulla tassazione IRPEF. Tuttavia per il 2024 la detrazione al 75% per la sostituzione degli infissi non è sempre possibile.
Indice
Cos’è il bonus barriere architettoniche
Il bonus barriere architettoniche è un sostegno presente da diversi mesi, che garantisce l’accesso ad una detrazione fiscale sulle spese per la rimozione di ostacoli e barriere che impediscono il passaggio. Questo aiuto è stato pensato per favorire la mobilità soprattutto a persone disabili e anziani, tuttavia può essere richiesto anche su lavori presso immobili dove non sono presenti.
Questo bonus può essere quindi richiesto per lavori le cui spese sono sostenute da privati cittadini, ma anche da enti pubblici o privati, imprenditori e esercenti arti e professioni e imprese. Anche chi ha una Partita Iva quindi può accedere a questo importante sostegno.
Secondo la manovra dell’anno scorso, il bonus è prorogato fino al 2025, per cui sarà possibile accedervi ancora per un certo periodo di tempo. Viene stabilito un limite massimo di spesa di 50.000 euro, e la circolare numero 17 del 26 giugno 2023 ha specificato che è possibile accedere al bonus anche per lavori su appartamenti in condomini.
Anche se il limite massimo agevolabile è di 50.000 euro, questo vale generalmente per gli edifici unifamiliari, mentre scende a 40.000 per edifici formati da 2 a 8 unità immobiliari e a 30.000 euro per edifici con più di 8 unità immobiliari.
La detrazione viene suddivisa per il bonus barriere architettoniche in quote annuali dello stesso importo e sono ammessi al sostegno diversi tipi di lavori.
Bonus barriere architettoniche 2024: le novità
Il bonus barriere architettoniche consente di accedere alla detrazione fiscale per determinati lavori, secondo gli ultimi chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate. Per il 2024 si riduce il numero di operazioni che possono essere incluse in questa agevolazione.
Nello specifico, sono inclusi interventi su scale, rampe, piattaforme elevatrici, ascensori e similari. Vengono esclusi altri tipi di lavori e in parte ne rimane esclusa anche la sostituzione degli infissi. Nel dettaglio, quest’ultima operazione può essere agevolata solo se il relativo titolo abilitativo viene presentato dagli interessati entro la data del 29 dicembre 2024.
Inoltre è importante che i lavori vengano svolti su un edificio già esistente: non è possibile richiederlo per nuove costruzioni o per interventi di demolizione e ricostruzione.
Nel 2024 può inoltre procedere con la cessione del credito un numero limitato di soggetti. Si tratta di chi ha svolto i lavori con pagamento delle spese nel 2023. Per l’anno in corso questo non è possibile, se non per i condomini e le persone fisiche che sostengono le spese per la propria abitazione principale.
In questo caso tuttavia deve anche essere soddisfatto un requisito reddituale, ovvero un reddito inferiore a 15.000 euro. Queste disposizioni provengono dal Decreto Salva Spese, la cui approvazione definitiva arriverà alla fine del mese di febbraio 2024.
Bonus barriere architettoniche e imprese
Il sostegno è disponibile non solamente per privati cittadini, ma anche per altri soggetti, di natura imprenditoriale. Nello specifico, possono accedere all’agevolazione:
- esercenti arti e professioni;
- enti, sia pubblici che privati, che non svolgono attività commerciale;
- società semplici;
- associazioni di professionisti;
- soggetti che percepiscono un reddito di impresa.
Il bonus quindi può essere richiesto, come aveva spiegato la risposta ad interpello numero 444 del 2022 dell’Agenzia delle Entrate, anche da imprese che sono proprietarie di immobili dati in locazione, sia per beni patrimoniali che strumentali.
Una precisazione viene fatta anche per ciò che riguarda la vendita dell’immobile oggetto dell’agevolazione: in questi casi l’agevolazione viene trasferita al nuovo acquirente, ovvero le quote non ancora ricevute passano al nuovo proprietario. Nel caso di decesso invece le quote non ricevute vanno perdute, ovvero non vengono trasferite agli eredi.
Come accedere al bonus barriere architettoniche
Per accedere al bonus è necessario avere traccia di tutte le spese sostenute per lo svolgimento dei lavori, e rispettare i requisiti di accesso al sostegno, sia sui limiti di spesa che sulla tipologia di lavori svolti. Questa agevolazione si può ottenere presentando la dichiarazione dei redditi, come accade per molti bonus per l’edilizia.
Tuttavia il bonus può anche essere assorbito tramite sconto in fattura e cessione del credito, in un limitato numero di casi. Visto di conformità e congruità delle spese sostenute sono obbligatori per poter accedere al bonus. Inoltre, i pagamenti devono essere sempre tracciabili, ovvero dimostrabili tramite appositi documenti.
Si consiglia di conservare con cura tutta la documentazione anche negli anni successivi all’accesso al sostegno, per eventuali ulteriori controlli effettuati dal fisco.
Bonus barriere architettoniche, novità – Domande frequenti
Vi rientrano i lavori di rimozione delle barriere per favorire il passaggio, ma anche l’installazione di rampe, montacarichi e ascensori. Scopri qui tutti i requisiti per accedere al bonus.
Possono accedere al bonus barriere architettoniche i privati cittadini, gli enti pubblici e privati, ma anche le imprese, secondo questi parametri.
L’agevolazione prevede una detrazione fiscale del 75% sulle spese sostenute, da ricevere in quote uguali annuali.
Valeria Oggero
Giornalista