- Il Bando Parco Agrisolare è un’iniziativa del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Il Decreto del 19 aprile 2023 contiene indicazioni sull’aggiornamento del bando.
- Possono partecipare al bando imprenditori agricoli, imprese agroindustriali, cooperative agricole.
Il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha comunicato il Bando Parco Agrisolare, una iniziativa che prende parte alla transizione ecologica. L’obiettivo del bando è fornire incentivi per gli impianti fotovoltaici costruiti sugli edifici agricoli.
Si può accedere al bando anche se gli impianti fotovoltaici vengono realizzati sugli edifici agroindustriali ed in quelli zootecnici. L’obiettivo a cui puntava nel 2022 il Bando Parco Agrisolare era molto preciso: 375 MW di fotovoltaico agricolo.
La misura è una delle iniziative più importanti messe in campo dal Governo dimissionario e che sono inserite direttamente all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Recentemente, con il decreto del 19 aprile 2023, sono arrivate alcune modifiche al bando, vediamo di cosa si tratta.

Indice
Cos’è il Bando Parco Agrisolare
Il Governo ha messo in campo inizialmente 1,5 miliardi di euro, il cui scopo è quello di incentivare l’economia verde. Ma soprattutto di alleggerire il peso del caro energia. Si parla di un sostegno al fotovoltaico per gli impianti da installare sui tetti, ma non solo.
Il Bando Parco Agrisolare incentiva anche la creazione di sistemi automatizzati di ventilazione o di raffreddamento. Incentiva le opere di coibentazione delle coperture, e l’installazione di accumulatori e sistemi di gestione dei flussi energetici automatizzati ed intelligenti.
Dopo la prima erogazione, il governo ha pianificato la seconda fase per garantire gli incentivi, per il 2023. Sostanzialmente cambiano le spese ammissibili al bando, oltre alle percentuali riferite all’agevolazione.
A comunicare le novità è l’ultimo decreto apposito, che va ad aggiornare diverse condizioni di accesso per garantire l’erogazione per il 2023.
Chi può accedere al Bando Parco Agrisolare
A poter accedere anche nel 2023 al bando, sono gli imprenditori agricoli, sia organizzati in forma individuale che tramite società, le imprese agroindustriali, e le cooperative agricole. In questo caso sono incluse anche le cooperative organizzate in forma di consorzio.
Sono ammesse forme aggregate di imprese, mentre sono esclusi coloro che non hanno contabilità IVA, con ricavi annui inferiori a 7.000 euro.
I soggetti beneficiari devono rispettare determinati requisiti, essere in regola con il versamento di imposte e contributi, secondo il DURC, e non essere in una situazione di difficoltà.
Il bando stabilisce che il 40% dei fondi sarà erogato a favore delle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Come funziona il Bando Parco Agrisolare
Per poter accedere al Bando Parco Agrisolare ed ottenere il contributo, l’impianto solare dovrà essere di nuova costruzione. È necessario che abbia una potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 1000 kWp.
Ricordiamo, inoltre, che il sussidio è riservato unicamente agli impianti solari che sono destinati a soddisfare il fabbisogno energetico della stessa azienda agricola. Questo significa, in estrema sintesi, che l’impianto fotovoltaico dovrà essere effettuato utilizzando il PVGIS, ossia il tool che è stato messo a disposizione dal Centro comune di Ricerca dell’UE.
È necessario, inoltre, che gli impianti fotovoltaici vengano installati solo e soltanto sulle coperture dei fabbricati che esistono già, anche su quelli che sono destinati alla ricezione turistica.
Insieme a queste attività, possono anche essere inclusi lavori di eliminazione e smaltimento dell’amianto dai tetti, oppure lavori per l’isolamento termico dei tetti, o per la realizzazione di un sistema di aerazione.

Quali spese sono ammesse al bando
Per accedere agli incentivi messi a disposizione del bando, le imprese sostengono delle spese per realizzare le opere viste sopra. Nel dettaglio, le spese ammesse al bando sono le seguenti:
- spese per acquistare e installare impianti fotovoltaici;
- spese per i sistemi di accumulo, con spesa massima ammessa di euro 100.000,00;
- spese per i materiali per svolgere i lavori;
- spese per la connessione alla rete;
- costi per la rimozione dell’amianto dai tetti, per l’isolamento termico o per la coibentazione dei tetti, con limite massimo per i lavori di demolizione e ricostruzione e i relativi materiali di 700/kWp euro;
- sono inclusi i costi per progetti, asseverazioni e consulenze professionali, per presentare la domanda e per collaudi, per la direzione dei lavori.
Non sono invece ammessi costi ulteriori, come quelli per materiali usati, in leasing, o per impianti solari già esistenti. Sono vietati doppi finanziamenti, tuttavia questi incentivi sono cumulabili con altri aiuti di stato, secondo i limiti previsti dalle normative.
Come richiedere gli incentivi
Per poter accedere direttamente al Bando Parco Agrisolare, lo scorso anno i diretti interessati dovevano presentare la domanda attraverso il portale del GSE, liberamente accessibile dall’area cliente.
Era necessario rispettare una determinata finestra temporale, con un mese esatto di tempo per presentare le domande. Si attendono al momento provvedimenti specifici per accedere agli incentivi per il 2023.
Le risorse, che sono state previste dal Bando Parco Agrisolare, saranno erogate esclusivamente alle imprese che stiano operando nel settore agricolo ed in quello agroalimentare, secondo una ripartizione di fondi ben delineata per il 2023:
- per realizzare gli interventi nel settore della produzione agricola primaria: 693.031.470,19 euro;
- interventi da realizzare nel settore della trasformazione dei prodotti in agricoli: 150 milioni di euro;
- per la realizzazione dei lavori nel settore della trasformazione in prodotti agricoli in non agricoli e nelle altre imprese: 75 milioni di euro;
- per la produzione agricola primaria: 75 milioni di euro.
La misura prevede che i sussidi siano assegnati attraverso una procedura a sportello, fino a quando i fondi saranno esauriti.
Cosa cambia nel 2023
Il bando è per lo più simile a quello dell’anno scorso, tuttavia con l’ultimo decreto cambiano alcune caratteristiche, soglie e percentuali.
In particolare quest’anno le imprese possono partecipare anche in forma aggregata, ed è stato innalzato il limite di spesa ammissibile, da 50.000a 100.000 euro. Per l’installazione di dispositivi di ricarica elettrica la soglia di spesa per quest’anno è di 30.000 euro.
Un’altra novità di quest’anno riguarda le imprese nella produzione agricola primaria, che possono accedere agli incentivi con lavori senza l’obbligo dell’autoconsumo.
Una novità riguarda gli interventi con contributo in conto capitale, con percentuali incrementate, e si parla di investimenti secondo i seguenti parametri:
- per la produzione agricola primaria fino all’80% delle spese;
- per la trasformazione dei prodotti agricoli, fino all’80% delle spese;
- per trasformare prodotti agricoli in non agricoli: fino al 30% delle spese;
- per la produzione agricola primaria: fino al 30% delle spese.
Bando Parco Agrisolare – Domande frequenti
I diretti interessati possono percepire un contributo su alcune spese specifiche per l’installazione di pannelli solari: ecco di cosa si tratta.
Si attende di conoscere le date e le modalità per presentare la domanda per il 2023.
Per il 2023 il Bando Parco Agrisolare cambia alcune caratteristiche, soglie e percentuali. Scopri come funzionano i sostegni, qui.
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