Bonus Mamme 2024: come funziona e come richiederlo, prospettive per il prossimo anno

Il Bonus Mamme 2024 è un'iniziativa legislativa che offre alle lavoratrici madri un esonero dai contributi previdenziali, fino a 3.000 euro annui: ecco come funziona.

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  • Il Bonus Mamme 2024 è una misura di sostegno per le lavoratrici madri che offre un esonero completo dai contributi previdenziali fino a un massimo di 3.000 euro annui.
  • Destinato alle madri con rapporti di lavoro a tempo indeterminato nel settore pubblico e privato, il bonus si applica nel 2024 a partire dal mese di nascita del secondo o del terzo figlio.
  • Si prospetta un ritorno della misura per il 2025, secondo le ultime indiscrezioni sulla prossima Legge di Bilancio: il sostegno però sarà valido solo per le lavoratrici con tre figli a carico.

Il Bonus Mamme 2024, introdotto dall’ultima Legge di Bilancio per il triennio 2024-2026, rappresenta una misura di sostegno alle lavoratrici madri, volta a promuovere un equilibrio tra vita lavorativa e familiare.

L’iniziativa si inserisce in un quadro di politiche sociali rivolte alle esigenze delle famiglie, in particolare di quelle più numerose e per sostenere il lavoro femminile, con l’erogazione di un aiuto economico attraverso l’esonero dai contributi previdenziali fino a 3.000 euro.

A stabilirne il funzionamento per l’anno in corso è la circolare INPS 31 gennaio 2024, n. 271., mentre per il prossimo anno si prospetta una conferma della misura, ma con accesso solamente alle mamme che hanno tre figli a carico di cui almeno uno minorenne.

Bonus Mamme 2024: come funziona

Secondo quanto stabilito dall’articolo 1, comma 180, della legge di Bilancio 2024, alle lavoratrici madri di tre o più figli che beneficiano di un rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (esclusi i rapporti di lavoro domestico) viene riconosciuto un esonero completo della quota dei contributi previdenziali per invalidità, vecchiaia e superstiti a loro carico.

L’esonero è valido fino al mese in cui il figlio minore raggiunge i diciotto anni di età, con un limite massimo annuo di 3.000 euro, ricalcolato su base mensile.

Per l’anno 2024, in via sperimentale, l’agevolazione è stata estesa alle lavoratrici madri di due figli, sempre in possesso di un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, fino al mese di compimento del decimo anno di età del figlio minore.

L’esonero contributivo si applica a tutti i rapporti di lavoro dipendente a tempo indeterminato, sia esistenti che futuri, nei settori pubblico e privato, inclusi quelli agricoli, ad eccezione del lavoro domestico. Ricordiamo che questo tipo di sostegno non è previsto per le lavoratrici autonome con partita IVA.

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Chi può accedere al Bonus Mamme

Le beneficiarie di questa misura sono le lavoratrici madri di almeno tre figli, con il figlio minore che non abbia ancora compiuto 18 anni, per il periodo dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026. Analogamente, per le madri di due figli, il bonus è accessibile se il figlio minore non ha ancora raggiunto i 10 anni di età, ma solo per l’anno 2024, in una modalità sperimentale.

La misura si applica a partire dal mese in cui si perfeziona il requisito di avere tre o due figli, secondo i casi specifici e l’esonero contributivo viene concesso anche in situazioni particolari, come durante il congedo fruito e integrato dal datore di lavoro.

Inoltre, il bonus è esteso a situazioni lavorative diverse, inclusi:

  • rapporti di apprendistato;
  • conversioni da contratti a tempo determinato a indeterminato;
  • apporti di lavoro instaurati tramite cooperative di lavoro o somministrazione.

Bonus Lavoratrici Madri: caratteristiche e importi

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Il Bonus Mamme consiste in un esonero dal pagamento dei contributi previdenziali a carico della lavoratrice, pari al 100% della contribuzione dovuta, fino a un massimo annuo di 3.000 euro. Questo limite viene poi distribuito su base mensile, determinando una soglia massima di esonero mensile di 250 euro.

Per i rapporti di lavoro che iniziano o terminano entro il mese, l’importo dell’esonero viene calcolato proporzionalmente, basandosi su un valore giornaliero di 8,06 euro. L’esonero contributivo si applica integralmente anche nei rapporti di lavoro part-time, senza necessità di ulteriori calcoli per adeguare l’importo spettante.

Anche le lavoratrici che mantengono più rapporti di lavoro possono beneficiare dell’esonero per ciascuna posizione lavorativa, ampliando così la portata e l’efficacia del sostegno offerto.

Infine, il termine di applicazione del Bonus Mamme è definito:

  • da scadenze temporali specifiche ovvero fino al 31 dicembre 2026 per le madri di tre o più figli e 31 dicembre 2024 per le madri di due figli;
  • dagli eventi legati all’età dei figli, ovvero il compimento del diciottesimo o decimo anno di età del figlio più piccolo.
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Come richiedere il Bonus Mamme 2024

Le lavoratrici interessate devono informare il proprio datore di lavoro della loro intenzione di avvalersi del Bonus Mamme, fornendo i dati essenziali quali il numero dei figli e i relativi codici fiscali.

A seguito della comunicazione ricevuta dalla lavoratrice, il datore di lavoro è tenuto a riportare nelle denunce retributive i dettagli forniti, inclusi i codici fiscali di due o tre figli della lavoratrice. Per le madri con più di tre figli, è sufficiente indicare i codici fiscali di qualsiasi tre dei figli, assicurandosi di includere quello del figlio più piccolo.

L’INPS, in collaborazione con gli enti preposti, effettuerà i controlli specifici sui dati forniti per verificare la veridicità delle informazioni.

In alternativa alla comunicazione tramite il datore di lavoro, le lavoratrici possono scegliere di informare direttamente l’INPS utilizzando un apposito servizio online messo a disposizione sul portale istituzionale www.inps.it.

L’esonero contributivo spetta a partire da gennaio 2024 per le madri che possiedono i requisiti legittimanti da tale data. In caso di realizzazione del presupposto legittimante (ad esempio, la nascita di un secondo o di un ulteriore figlio) nel corso dell’anno, l’esonero avrà effetto dal mese in cui si verifica l’evento qualificante.

Bonus Mamme 2025: cosa prevede la proroga

Secondo le recenti indiscrezioni sulla prossima Legge di Bilancio, anche nel 2025 il sostegno sarà presente, ma verrà corrisposto solamente alle madri con tre figli a carico, nella modalità ordinaria. Terminerà quindi l’applicazione sperimentale dedicata a chi ha solo due figli.

L’intenzione del governo sarebbe quella di riconfermare per il prossimo anno diverse misure rivolte alla famiglia e in particolare ad incentivare il lavoro femminile. Si fanno ancora diverse ipotesi sul funzionamento del sostegno per il prossimo anno, per cui c’è chi si aspetta che venga ampliato anche alle lavoratrici autonome.

Per il momento nulla è ancora stato deciso, per cui bisogna attendere le prime bozze della Legge di Bilancio 2025 per sapere con esattezza quali caratteristiche avrà la misura.

Bonus Mamme 2024 – Domande frequenti

Come richiedere il Bonus Mamma 2024?

Le lavoratrici devono comunicare al proprio datore di lavoro l’intenzione di avvalersi del Bonus Mamme 2024, fornendo i codici fiscali dei propri figli. Alternativamente, possono compilare un apposito modulo disponibile sul sito dell’INPS.

Cosa spetta a una neo mamma 2024?

Alla neo mamma spetta l’esonero completo dai contributi previdenziali fino a un massimo di 3.000 euro annui, a condizione che abbia un rapporto di lavoro a tempo indeterminato e sia madre di due o più figli, con l’età del figlio minore che rientra nei limiti stabiliti dalla normativa.

È possibile cumulare il Bonus Mamme 2024 con altri bonus e agevolazioni fiscali?

Sì, il Bonus Mamme 2024 è progettato per essere cumulabile con gli esoneri contributivi a carico del datore di lavoro previsti dalla legislazione vigente. Tuttavia, è strutturalmente alternativo ad altri specifici esoneri sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (quota IVS) a carico del lavoratore.

Nel 2025 tornerà il Bonus Mamme?

Secondo le recenti conferme del governo, sì, anche se sarà disposto solamente per le lavoratrici madri con tre figli a carico e per il momento non si conoscono le ulteriori caratteristiche.

  1. Circolare n.27 del 31 gennaio 2024, INPS, inps.it ↩︎
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Francesca Di Feo

Redattrice Partitaiva.it

Classe 1994, immediatamente dopo gli studi ho scelto di intraprendere una carriera nel Project Management in ambito di progetti Erasmus+ per EPS. Questo mi ha portato ad approfondire in particolare le tematiche inerenti alla fiscalità delle PMI, anche se la mia area di expertise risulta oggi molto più ampia in questo ambito. Oggi sono copywriter freelance appassionata di scrittura e di innovazione per le piccole e medie imprese.

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