Frodi IVA: arriva un nuovo regolamento UE per contrastarle

L'Unione europea scende in campo per contrastare le frodi Iva. Ecco cosa cambierà dal 1° gennaio 2024 e chi si dovrà adeguare.

di Pierpaolo Molinengo

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  • L’Unione europea vara una nuova iniziativa per contrastare le frodi Iva.
  • A finire nel mirino saranno le operazioni transfrontaliere, specialmente svolte tramite commercio elettronico.
  • I PSP, ovvero fornitori di servizi a pagamento, saranno tenuti a conservare e a consegnare tutte le operazioni effettuate.

Le vendite online finiscono sotto la lente d’ingrandimento. L’obiettivo è quello di evitare delle frodi Iva nelle vendite di beni o servizi a consumatori che si trovano in un qualsiasi paese Ue diverso da quello del venditore.

A livello europeo verranno sottoposte a maggiori controlli le vendite effettuate tramite gli e-commerce quando riguardano due soggetti residenti in due diversi paesi dell’Unione europea, attraverso il monitoraggio dei pagamenti tracciati.

Questa è, in estrema sintesi, la strategia che partirà il prossimo 1° gennaio 2024, ed il cui obiettivo è quello di andare a contrastare le frodi Iva. Ma cerchiamo di capire in cosa consiste la nuova iniziativa.

Frodi Iva: il nuovo regolamento Ue

L’Unione europea scende ufficialmente in campo per contrastare le possibili frodi Iva che potrebbero coinvolgere le vendite effettuate attraverso gli e-commerce. A finire nel mirino sono le operazioni che coinvolgono due soggetti residenti in due diversi paesi aderenti all’Ue. 

A spiegare nel dettaglio la strategia adottata per contrastare il fenomeno delle frodi Iva è un comunicato stampa del Governo italiano diffuso lo scorso 17 luglio 2023. La strategia si articola su due diversi pilastri:

  • i prestatori dei servizi di pagamento (PSP) saranno tenuti a conservare i dati che coinvolgono i beneficiari dei pagamenti delle transazioni tra i paesi membri dell’Unione europea o tra questi ed i paesi terzi;
  • sempre i prestatori dei servizi di pagamento saranno tenuti a trasmettere le informazioni in loro possesso direttamente all’Agenzia delle Entrate.

A questo punto spetterà direttamente all’amministrazione finanziaria italiana il compito di andare a condividere direttamente nel sistema elettronico centrale di informazione sui pagamenti (CESOP). Questa operazione permetterà di creare un immenso database, grazie al quale verranno effettuati gli incroci necessari per andare a contrastare le frodi Iva negli acquisti transfrontalieri.

Da quando sarà attivo il Cesop

Dal 1° gennaio 2024 sarà attivo il Cesop, acronimo di Central Electronic System Of Payment information. Questo strumento avrà un ruolo attivo nel contrasto diretto alle frodi Iva che possono essere commesse nell’e-commerce.

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A farlo entrare a pieno titolo nella partita a contrasto dell’evasione Iva, è il Decreto Legislativo apposito, che è stato approvato in via preliminare lo scorso 17 luglio 2023, il quale, come abbiamo visto, coinvolgerà i prestatori di servizi di pagamento nelle operazioni di monitoraggio.

A finire sotto la lente d’ingrandimento sono i soggetti che ricevono più di 25 pagamenti transfrontalieri ogni trimestre. Il numero delle operazioni registrate risulta essere utile per individuare lo svolgimento di eventuali attività economiche online.

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Frodi Iva: quali dati verranno raccolti

I dati relativi ai vari pagamenti effettuati attraverso una carta di credito o di debito verranno raccolti dalle amministrazioni finanziarie dei singoli paesi dell’Unione europea. Successivamente i dati verranno inseriti all’interno di un unico contenitore per essere archiviati, aggregati e sottoposti ai controlli incrociati del caso.

Nel caso in cui i prestatori di servizi di pagamento non dovessero rispettare gli obblighi di fornire i dati richiesti, il Governo, all’interno di un comunicato stampa, ha chiarito che:

In merito alle sanzioni applicabili nei casi di violazione degli obblighi a carico dei PSP, si applicano le norme del decreto legislativo n. 471 del 1997, relative alle fattispecie di omessa o irregolare conservazione della documentazione fiscale e di omessa o irregolare trasmissione della documentazione richiesta dall’amministrazione finanziaria.

Il decreto Iva per gli e-commerce

Gli obblighi in capo ai prestatori di servizi di pagamenti sono dettati direttamente dalle Direttive europee 2020/283 e 2020/284. Queste direttive che saranno recepite da un Decreto Legislativo predisposto dal Governo, in attuazione della Legge delega n. 53/2021.

Il legislatore provvederà, inoltre, ad aggiornare il Decreto Iva. Verrà introdotto un nuovo titolo II-bis, al cui interno saranno introdotti gli obblighi generali dei prestatori dei servizi di pagamento.

Queste misure, tra l’altro, vanno ad anticipare ed integrare le modifiche che sono previste dal cosiddetto pacchetto Vida (Vat in the digital age). Questo pacchetto ha come oggetto il contenuto fiscale obbligatorio delle fatture nazionali e intra Ue.

Salvo eventuali emendamenti in corso di definizione, le informazioni che dovrebbero essere inserite riguardano l’iban del conto bancario del fornitore, sul quale dovrà essere accreditato il pagamento della fattura, e la data di scadenza del pagamento. Tra le informazioni da riportare ci sono anche quelle su eventuali pagamenti parziali.

Frodi Iva – Domande frequenti

In quale modo l’Ue combatterà eventuali frodi Iva?

Monitorando le operazioni transfrontaliere, soprattutto quelle effettuate dagli e-commerce. Scopri come, in questo articolo.

Da dove arriveranno le informazioni per il controllo contro le frodi Iva?

Principalmente dalle transazioni effettuate con le carte di credito d di debito.

Chi fornirà i dati dei pagamenti effettuati virtualmente per i controlli fiscali?

A fornire questi dati saranno principalmente i fornitori di servizi a pagamento: ecco in quale modo verranno applicati i controlli.

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Ho una laurea in materie letterarie. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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