Buoni Welfare Aziendali: cosa sono, a chi spettano, quando sono erogati e dove spenderli

Cosa sono i buoni welfare aziendali? Chi ha diritto ad averli? Quando vengono emessi? Scopri le risposte a queste domande nell'articolo.

di Gennaro Ottaviano

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Buoni welfare aziendali
  • I buoni welfare aziendali sono particolari categorie di benefit concessi al dipendente per l’acquisto di prodotti e servizi online o presso i negozianti.
  • I benefit sono obbligatori solo per alcune categorie di dipendenti e collaboratori. In tutti gli altri casi, possono essere considerati un valido strumento di welfare aziendale.
  • Come partita IVA professionale, ditta individuale o impresa, puoi acquistare i buoni welfare online, ad esempio rivolgendoti a una società come Edered.

Tra i sistemi di benefit più impiegati delle imprese, per migliorare la qualità della vita dei dipendenti o dei collaboratori, troviamo i buoni welfare aziendali. Chiamati spesso anche ticket restaurant, buoni pasto o buoni acquisto, hanno un valore nominale che potrà essere impiegato per acquistare o ottenere sconti su determinati prodotti o servizi.

In alcuni casi sono obbligatori, andando a sostituire le mense aziendali o i benefit in busta paga. In altri, sono considerati un valido sistema per fidelizzare il dipendente.

Inoltre, sono strumenti che hanno una serie di vantaggi fiscali, con la possibilità di dedurli all’interno del bilancio di esercizio e con un’esenzione contributiva e previdenziale per il lavoratore subordinato e i professionisti. In questa guida troverai le informazioni su cosa sono i buoni welfare, chi ne ha diritto e come possono essere emessi.

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Cosa sono i buoni welfare aziendali 2023

I buoni welfare aziendali rientrano tra quei beni e servizi in natura che un’impresa riconosce al dipendente e che non sono previsti nell’importo del contratto di assunzione originario, definiti come fringe benefit. Sono quindi degli strumenti che hanno il fine di migliorare la qualità di vita di un lavoratore sia all’interno dell’azienda, sia in ambito familiare.

buoni pasto

Cosa sono esattamente? Sono dei ticket sotto forma di tessere digitali o cartacee che hanno un valore variabile, quasi sempre tra 1€ e i 25€, e che potrai utilizzare per l’acquisto di un bene o un servizio di valore equivalente.

Infatti, l’importo di questo particolare benefit di welfare aziendale può essere erogato in diversi modi, ad esempio direttamente in busta paga o sotto forma di prestazioni che sono riconducibili a specifiche tipologie:

  • abbonamenti, come quelli dei mezzi pubblici;
  • contributi economici collegati all’assistenza sanitaria;
  • corsi di formazione ed educazione o supporti all’istruzione e all’educazione del dipendente e della famiglia;
  • prestazioni sanitarie di varia natura;
  • servizi di assistenza;
  • benefit con oggetto attività di tempo libero e ricreazione;
  • beni e servizi di natura come i buoni pasto, i buoni di acquisto, l’auto aziendale e il telefono aziendale.
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Dove spendere i ticket restaurant e i buoni acquisto

L’utilizzo dei buoni welfare aziendali dipende da alcuni fattori:

  • tipologia di buono emesso;
  • servizi di welfare aziendale utilizzato.

Alcuni buoni si possono impiegare per l’acquisto di specifici prodotti. Ad esempio, i buoni pasto possono essere utilizzati nei ristoranti, pub, negozi alimentari, supermercati e qualunque attività commerciale che preveda la vendita o il consumo di beni alimentari.

Invece, con un buono acquisto si permette una più ampia copertura di spesa, dato che può essere impiegato per ottenere sconti o per comprare servizi o altre tipologie di beni al di fuori dell’ambito alimentare.

Tuttavia, è importante precisare che i buoni welfare non sono accettati da tutti i negozianti. Quindi, il loro utilizzo è strettamente connesso alla società di servizi che emette il buono e alle partnership sottoscritte con i diversi brand e franchising.

Oggi esistono diversi servizi online specializzati nella creazione di buoni di acquisto e ticket restaurant a cui un datore di lavoro può rivolgersi per acquistare i benefit. Ovviamente ogni servizio prevede una serie di convenzioni con negozi online o offline. Quale scegliere?

Buoni welfare aziendali Edenred

Edenred buoni pasto

Una delle aziende specializzate nell’emissione dei buoni aziendali e di altre tipologie di benefit è la società Edenred. È stata tra le prime realtà in Europa a portare, già dagli anni 70’, l’idea dl buono pasto, come sistema integrativo di welfare aziendale.

Negli anni oltre alla versione caracea si è aggiunta anche quella digitale, attraverso schede che il datore di lavoro può consegnare al dipendente e ricaricare semplificando il processo. Oggi Edenred è una società presente in oltre 45 Paesi e che prevede anche una sede in Italia, a Milano.

Come società, partita IVA professionale, ditta individuale o lavoratore autonomo puoi acquistare:

  • ticket restaurant (buoni pasto);
  • buoni acquisto.

Il procedimento è semplice e può essere effettuato online. Di seguito troverai quali sono i passaggi necessari per ordinarli. Ti basterà scegliere il prodotto che vuoi comprare e inserire la partita IVA della tua attività. A questo punto dovrai:

  • valutare la tipologia di buono tra cartaceo e virtuale;
  • stabilire il valore del buono personalizzandolo;
  • scegliere la quantità di buoni welfare aziendali;
  • stabilire le modalità di pagamento;
  • confermare l’ordine con l’acquisto.


Buoni welfare e vantaggi fiscali

I buoni welfare 2023 prevedono una serie di vantaggi fiscali sia per l’impresa che li emette, sia per il dipendente che li riceve. Infatti, per il datore di lavoro si prevede la deducibilità al 100%, mentre per i professionisti la percentuale è del 75%.

Inoltre, i benefit sono esenti da contributi fiscali, previdenziali e assistenziali fino alla soglia di 4€ per il formato cartaceo e di 8€ per quello digitale. Ciò vuol dire che per un dipendente non andranno a fare cumulo sul reddito ai fini IRPEF. Ovviamente per le somme superiori si entrerà nella tassazione ordinaria.

Le tipologie di buoni welfare azienda nel 2023 sono riconducibili a due categorie:

  1. buoni pasto;
  2. buoni acquisto.

Ambedue prevedono importi variabili. Tuttavia, le finalità sono differenti. Infatti, i buoni pasto, o anche chiamati ticket restaurant, costituiscono un sistema di welfare che nasce dall’idea di sostituire la mensa aziendale, un benefit previsto all’interno di alcuni contratti, o del versamento della somma spettante per il pasto giornaliero in busta paga.

Quindi il dipendente potrà utilizzarli per comprare generi alimentari. Invece, i buoni acquisto sono una sorta di evoluzione di questi ultimi, dato che includono anche l’opportunità di fare shopping online di prodotti alimentari e non, oltre all’acquisto di servizi.

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Come funzionano i ticket restaurant

L’idea dei buoni pasto è quella di avere un sistema attraverso cui offrire al dipendente un benefit aggiuntivo allo stipendio, quantizzando l’importo e permettendo una gestione semplificata da parte del datore di lavoro.

Quindi, dall’azienda viene rilasciato un ticket digitale o cartaceo e consegnato al lavoratore subordinato con un importo prestabilito e una data di scadenza per il suo impiego. Il dipendente potrà utilizzarlo per effettuare acquisti di varia natura. In base al Decreto ministeriale 122 del 7 giugno 2017, i buoni welfare possono essere impiegati per:

  • ottenere uno sconto sull’acquisto di uno o più prodotti;
  • comprare un bene per l’importo equivalente.

Inoltre possono essere utilizzati singolarmente, oppure essere cumulati fino a un massimo di 8 per ogni singola transazione.

A chi spettano i buoni Welfare Aziendali

Le categorie di soggetti che possono usufruire dei benefit aziendale sono diverse. In primo luogo, come impeditore puoi attingere al sistema dei fringe benefit come:

  • società di persona o di capitali;
  • libero professionista con dipendenti;
  • ditta individuale.

Inoltre, i buoni spettano a tutti coloro che hanno un rapporto di lavoro subordinato o continuativo. Quindi in questo contesto devi considerare:

  • dipendente a tempo indeterminato;
  • lavoratore dipendente con contratto a termine o part-time;
  • soggetto con contratto di lavoro di collaborazione coordinativa o continuata (Co.co.co).
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I buoni Welfare sono obbligatori?

A questo punto è importante precisare che i buoni welfare non sono obbligatori per legge, salvo nel caso in cui il benefit sia previsto all’interno del contratto con specifica clausola. L’esempio tipico è quello di alcuni CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) rientranti nelle seguenti categorie:

  • metalmeccanici;
  • contratti collegati al settore delle telecomunicazioni;
  • case di cura e servizi assistenziali;
  • settore sociosanitario;
  • contratti comparto orafi e gioiellieri;
  • pubblici servizi;
  • ristorazione;
  • turismo.

Un discorso diverso riguarda i vantaggi che vi possono essere nell’utilizzare i buoni welfare anche per quelle attività d’impresa che non sono obbligate.

Infatti, attraverso di essi sarà possibile offrire un’integrazione economica al dipendente, con un miglioramento delle qualità di vita di un lavoratore in ambito aziendale o familiare. Questo è un fattore che può portare a un maggior senso di appartenenza, oltre a una fidelizzazione nei confronti dell’azienda stessa.

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Quando vengono erogati i buoni aziendali

Dal punto di vista fiscale ai buoni welfare si applica il principio di cassa. Quindi dovranno essere erogati entro l’anno di imposta di riferimento.

Ciò significa che per il 2023, l’importo sarà emesso a favore del dipendente entro il 31 dicembre 2023. Inoltre, in base al principio di cassa allargato è prevista la possibilità del datore di lavoro di emettere i benefit fino al 12 gennaio 2024 e farli rientrare nell’anno di imposta precedente.

Tuttavia, questo principio vale solo se non sono previste delle specifiche direttive all’interno dei contratti. Ad esempio, nel CCNL metalmeccanici l’erogazione del welfare aziendale, in qualunque forma, deve avvenire entro il 1° giugno e dovrà essere utilizzato dal lavoratore entro il 31 maggio del 2024.

Buoni Welfare Aziendali – Domande frequenti

Qual è l’importo massimo dei buoni welfare 2023?

L’importo del buono welfare aziendale può variare in base alla decisone del datore di lavoro. Tuttavia, la somma detraibile per le imprese, e che non andrà a fare cumulo sul reddito del lavoratore, è pari a 4€ per quelli cartacei e 8€ per quelli virtuali.

Chi ha diritto ai buoni welfare aziendali?

Possono utilizzare i buoni welfare aziendali le società e le partite IVA professionali, comprese le ditte individuali. Inoltre, possono richiederli i dipendenti e i collaboratori.

Quali sono i fringe benefit per il 2023?

I fringe benefit del 2023 possono avere natura differente e in alcuni casi, come previsto dal Decreto Lavoro 2023, raggiungere anche l’importo massimo di 3.000€. Scopri quali come funzionano i buoni pasto e acquisto nella nostra guida.

Autore
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Gennaro Ottaviano

Esperto di economia aziendale e gestionale

Laurea in Economia Aziendale presso il Politecnico di Lugano, appassionato di borse, mercati e investimenti finanziari. Ho competenze di diritto e gestione societaria, con esperienze amministrative. Scrivo di diritto, economia, finanza, marketing e gestione delle imprese.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 29 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

7 commenti su “Buoni Welfare Aziendali: cosa sono, a chi spettano, quando sono erogati e dove spenderli”

        • Buongiorno,
          per i dipendenti con figli a carico potrebbero esserci ulteriori vantaggi, in genere i buoni di welfare aziendali possono essere erogati a tutti i dipendenti. La situazione è da approfondire caso per caso.

          Grazie per averci scritto

          Rispondi
  1. Buongiorno,
    io vorrei spendere i mie benefit presso un centro estetico, il centro estetico mi chiede delucidazioni per il pagamento in che misura sarà erogato? dopo quanto tempo?
    grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      dovrebbe girare la richiesta al datore di lavoro o al call center della piattaforma che eroga i buoni.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi

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