Agevolazioni fiscali per nomadi digitali: l’UE si muove contro l’evasione

L'Unione Europea esamina i regimi di favore per i nomadi digitali, individuando possibili rischi di evasione intorno a queste agevolazioni. Tra i paesi coinvolti, c'è anche l'Italia.

di PartitaIva

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  • L’UE punta l’attenzione sui regimi fiscali di favore per nomadi digitali adottati da alcuni paesi.
  • La preoccupazione dell’UE è quella di una possibile strada di evasione fiscale con questi regimi di favore.
  • L’Unione Europea ipotizza l’introduzione di regole specifiche per questi regimi fiscali di favore, per contrastare la concorrenza sleale e l’evasione fiscale.

L’Unione Europea sta mettendo sotto la lente di ingrandimento i regimi di favore introdotti da alcuni paesi per attrarre i nomadi digitali, con l’obiettivo di contrastare l’evasione fiscale e garantire una maggiore equità tra gli Stati membri.

In particolare, il Parlamento europeo ha espresso preoccupazione per le possibili minacce fiscali che questi regimi potrebbero comportare. Questi regimi fiscali particolari infatti consentirebbero una minore pressione fiscale ai nomadi digitali, che si trasferiscono lavorando da remoto.

Anche in Italia esiste una agevolazione di questo tipo, tuttavia è necessario rientrare nella categoria dei lavoratori altamente qualificati, e rispettare altri requisiti come quello di stabilire la residenza nel paese per almeno due anni.

Unione Europea contro l’evasione fiscale 

La lotta all’evasione fiscale è una priorità per l’Unione Europea, che mira a garantire una maggiore equità tra gli Stati membri e a promuovere la crescita economica.

Tuttavia, i regimi di favore per i nomadi digitali potrebbero rappresentare una minaccia per il raggiungimento di questi obiettivi.

Secondo Niels Fuglsang (S&D, DK), membro del Parlamento europeo, questi regimi potrebbero favorire l’evasione fiscale e creare una concorrenza sleale tra i paesi dell’UE.

Inoltre, la mancanza di un quadro normativo comune potrebbe rendere difficile per le autorità fiscali monitorare e controllare le attività dei nomadi digitali.

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Regimi fiscali favorevoli per i nomadi digitali

Alcuni paesi del sud d’Europa, come Italia, Spagna e Portogallo, stanno cercando di attrarre i nomadi digitali attraverso regimi di favore, come sgravi fiscali e agevolazioni per l’accesso ai servizi.

Queste misure sono state introdotte per stimolare la crescita economica e creare nuove opportunità di lavoro, ma potrebbero anche avere effetti negativi sul contrasto all’evasione fiscale.

In Italia in particolare esiste la possibilità, per membri di paesi extra UE che lavorano in Italia come nomadi digitali, di accedere ad una agevolazione fino al 70% (o al 90% per trasferimenti al sud Italia) sulla base imponibile soggetta a tassazione.

Tale possibilità tuttavia è limitata a coloro che rientrano in alcuni requisiti, ovvero: l’attività svolta dev’essere altamente qualificata o specializzata, chi rientra in Italia deve essere stato assente almeno 2 anni, è necessario stabilire la residenza per almeno due anni, e il datore di lavoro può essere anche estero.

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Soluzioni UE sulle agevolazioni fiscali per nomadi digitali

Per garantire un’equa concorrenza tra gli Stati membri e contrastare l’evasione fiscale, è necessario adottare un approccio comune e coordinato. Tra le possibili soluzioni, si potrebbero considerare:

  • l’introduzione di un quadro normativo comune per i nomadi digitali, che stabilisca regole chiare e trasparenti per la tassazione e l’accesso ai servizi;
  • la creazione di un sistema di scambio di informazioni tra le autorità fiscali degli Stati membri, per facilitare il monitoraggio e il controllo delle attività dei nomadi digitali;
  • la promozione di una maggiore cooperazione tra gli Stati membri, per condividere le migliori pratiche e sviluppare strategie comuni per attrarre i nomadi digitali senza compromettere la lotta all’evasione fiscale.

In conclusione, è fondamentale che l’Unione Europea affronti le sfide poste dai regimi di favore per i nomadi digitali, al fine di garantire un’equa concorrenza tra gli Stati membri e contrastare efficacemente l’evasione fiscale.

Secondo l’UE, solo attraverso un approccio comune e coordinato sarà possibile raggiungere questi obiettivi e promuovere la crescita economica in tutto il continente.

Con l’ultima risoluzione del Parlamento Europeo, anche l’Italia è finita sotto la lente di ingrandimento UE contro l’evasione fiscale, a causa delle agevolazioni previste per attirare nomadi digitali. Si ipotizza una nuova black list di paradisi fiscali che tenga in considerazione anche queste agevolazioni.

Agevolazioni fiscali per nomadi digitali – Domande frequenti

Quali sono le agevolazioni fiscali per nomadi digitali in Italia?

L’Italia ha introdotto alcune agevolazioni fiscali dedicate ai nomadi digitali che si spostano nel paese, lavorando da remoto. Scopri quali sono qui.

Le agevolazioni fiscali per nomadi digitali comportano un rischio di evasione?

L’UE ha evidenziato il rischio evasione fiscale collegato alle agevolazioni fiscali per nomadi digitali presenti in alcuni paesi del sud dell’Europa, ecco perché.

Agevolazioni fiscali per nomadi digitali, come funzionano?

Alcuni stati hanno proposto delle agevolazioni fiscali per nomadi digitali, come la diminuzione della base imponibile, in termini percentuali, su cui applicare le imposte.

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