Prompt engineer: chi è, cosa fa, come avviare la libera professione

Negli ultimi anni è sempre più richiesta la figura del prompt engineer, un ingegnere che si occupa della creazione di input utili all’intelligenza artificiale per risolvere i problemi sottoposti dagli utenti. Ma come di diventa ingegneri prompt? Leggi la guida per saperne di più.

di Ilenia Albanese

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  • Quella del prompt engineer è una figura professionale sempre più richiesta. Il prompt engineer è l’esperto di intelligenza artificiale, che si occupa della creazione di input a supporto dell’intelligenza artificiale.
  • Per diventare prompt engineer bisogna conoscere i principali linguaggi di programmazione, ed è consigliabile conseguire un titolo di studi in informatica o nel campo dell’ingegneria.
  • Per lavorare come prompt engineer freelance in modo continuativo e professionale è necessario aprire la Partita Iva.

Insieme all’intelligenza artificiale, o AI, sta crescendo anche la richiesta di prompt engineer, ossia esperti di intelligenza artificiale che si occupano della creazione di nuovi input, o “prompt” necessari all’AI per fornire rispose automatiche.

Oggi questa figura professionale è richiesta in tantissimi ambiti, e può arrivare anche a guadagnare cifre importanti. Basti pensare che la start-up di intelligenza artificiale Anthropic con sede a San Francisco è alla ricerca di un “prompt engineer e bibliotecario” e offre uno stipendio che va da $175.000 a $335.000.

Ma di cosa si occupa nello specifico il prompt engineer e qual è il percorso formativo migliore da intraprendere per lavorare in questo settore? Scopri tutte queste informazioni nella nostra guida.

Prompt engineer: chi è e cosa fa

Gli appassionati di intelligenza artificiale sanno bene che l’AI non è una minaccia per il mondo del lavoro ma che, al contrario, potrebbe essere un’importante risorsa. Infatti, non solo crea nuovi posti di lavoro, ma in più renderebbe più efficienti i lavori di oggi.

Un esempio di nuovi posti di lavoro e di nuove figure professionali è proprio il prompt engineer. Per capire di cosa si occupa questa figura professionale è necessario prima di tutto capire cos’è il prompt engineering.

Quest’ultimo altro non è che il processo di creazione degli input (o “prompt”) da fornire ad uno strumento di intelligenza artificiale per ottenere risultati migliori, e risolvere i problemi in modo sempre più efficace.

Il prompt, quindi, ha l’obiettivo di fornire le migliori indicazioni all’AI in modo da poter ottenere  il risultato sperato. L’obiettivo del prompt engineering è, quindi, verificare l’output del modello linguistico e dare un contesto specifico e regole da rispettare allo strumento AI.

Il prompt engineer si occupa di creare manualmente il testo di input per fornire informazioni aggiuntive, tra cui parole chiave o etichette, agli input destinati a programmi come ChatGPT.

Un prompt engineer, quindi, è un esperto che si occupa dell’inserimento di prompt, e quindi di regole e indicazioni, per ottenere risultati specifici dall’intelligenza artificiale.

Gli AI Prompt Engineer concettualizzano, progettano e sviluppano prompt basati sull’intelligenza artificiale, applicata nelle varie aree di destinazione. Questa figura professionale si occupa di progetti di elaborazione del linguaggio naturale (NLP).

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Come diventare prompt engineer

Poiché quella del prompt engineer è una figura professionale relativamente nuova, non esiste ad oggi un percorso formativo preciso da seguire per intraprendere questa professione.

Per diventare ingegneri del prompt è prima di tutto necessario affinare le capacità linguistiche, l’alfabetizzazione tecnologica, e avere un forte interesse per l’intelligenza artificiale.

Ma per trovare un’occupazione più facilmente, ci sono alcuni percorsi formativi consigliati. Prima di tutto occorre conseguire una laurea in informatica o in ingegneria informatica. Ci sono tanti indirizzi che possono aprire le porte a questo tipo di professione, e fanno tutti parte del ramo tecnologico e digitale.

È importante, infatti, conoscere i principali linguaggi di programmazione e avere delle buone capacità analitiche e statistiche. Tra i principali linguaggi di programmazione, il più importante ad oggi è Python, che è il linguaggio utilizzato per le applicazioni AI e NLP.

Tra gli altri linguaggi di programmazione da conoscere ci sono anche Java, R e JavaScript. Per specializzarsi in AI è consigliabile seguire corsi specializzati in intelligenza artificiale e master dedicati all’elaborazione del linguaggio naturale o ad un campo correlato.

Ad oggi sono disponibili anche tantissimi corsi online, che concernono i linguaggi di programmazione e l’ingegneria del software.

Prompt engineer: sbocchi lavorativi

Con il crescente sviluppo dell’intelligenza artificiale, a partire dai chatbot di intelligenza artificiale che stanno guadagnando un’enorme popolarità in diversi settori, sta aumentando anche la domanda di ingegneri prompt.

Questa figura professionale è molto richiesta dalle aziende che sviluppano un modo efficace di comunicare con modelli e macchine AI.

Per tale motivo, oggi la prospettiva di carriera del prompt engineer sta aumentando rapidamente e ci sono molti sbocchi lavorativi, anche ben retribuiti.

Basti pensare che molti siti di notizie stanno attualmente assumendo prompt engineer poiché stanno ricorrendo a modelli di intelligenza artificiale come ChatGPT nelle loro attività. Ma anche le aziende che si occupano della creazione di video AI hanno bisogno di ingegneri che le aiutino a creare prompt che si allineino con le esigenze future dell’azienda.

Anche nel settore dell’e-commerce questa figura è sempre più richiesta, perché aiuta le aziende a fornire un’assistenza clienti efficace addestrando modelli di intelligenza artificiale per produrre una risposta accurata alle diverse esigenze e problematiche.

Il prompt engineer può lavorare sia in azienda come dipendente, ma anche da esterno come freelance. In questo caso, però, occorre aprire la Partita Iva.

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Prompt engineer: la Partita Iva

Nel momento in cui si svolge un’attività autonoma in modo continuativo e professionale, la normativa vigente stabilisce che è obbligatorio aprire la Partita Iva, e questo vale anche per una figura professionale recente come il promt engineer.

Questo professionista può lavorare come consulente, o come ingegnere esterno da freelance, ma anche aprire una sua impresa dedicata all’ingegneria dei prompt. In tutti i casi se non si rispettano i requisiti dell’occasionalità e della non continuità, sarà necessario aprire la Partita Iva.

Per aprire la Partita Iva è consigliabile affidarsi ad un commercialista che sbrighi tutti gli adempimenti burocratici.

Nel caso del prompt engineer freelance, bisogna prima di tutto compilare il modello di inizio attività AA9/12 per comunicare l’apertura della Partita Iva all’Agenzia delle Entrate. Tale comunicazione deve essere fatta entro 30 giorni dall’inizio dell’attività.

Le modalità per presentare il modello sono:

  • in via telematica dal sito dell’Agenzia delle Entrate;
  • presso gli uffici fisici;
  • con raccomandata A/R.

In più, in sede di apertura della Partita Iva, il professionista dovrà indicare il codice Ateco e il regime fiscale da adottare.

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1. Il codice Ateco

Il codice Ateco è un codice utilizzato per identificare in modo univoco l’attività economica svolta. Nel caso dell’ingegnere prompt, il codice Ateco per ingegneri è il 71.12.10: “Attività degli studi di ingegneria“.

Le attività identificate con questo codice sono:

  • attività di progettazione ingegnerizzata (che comportano l’applicazione di leggi e principi dell’ingegneria alla progettazione di macchinari, materiali, apparecchiature e strumentazioni, strutture, processi e sistemi) e attività di consulenza relative a: macchinari, processi industriali e impianti industriali;
  • ingegnere civile: progetti connessi all’ingegneria civile, idraulica e dei trasporti;
  • progetti di gestione delle risorse idriche;
  • elaborazione e realizzazione di progetti relativi all’ingegneria elettrica ed elettronica, all’ingegneria mineraria, all’ingegneria chimica, meccanica ed industriale e all’ingegneria dei sistemi e della sicurezza;
  • elaborazione di progetti che comportano l’impiego di impianti di condizionamento dell’aria, di refrigerazione, ingegneria sanitaria e di controllo dell’inquinamento, ingegneria acustica, etc.;
  • ingegnere elettronico;
  • ingegnere informatico.

Il coefficiente di redditività per il regime forfettario è del 78%. Di conseguenza il 22% dei ricavi è considerato una parte su cui non si andranno applicate le imposte.

2. Regime fiscale

Il regime contabile rappresenta l’insieme degli obblighi nei confronti del fisco e degli adempimenti da rispettare da parte del professionista.

Quello più conveniente, soprattutto per un prompt engineer che non guadagna più di 85.000 euro annui, è il regime forfettario. Questo regime fiscale è conveniente sia per quanto riguarda la questione tasse che la gestione della contabilità.

Infatti, con il regime forfettario non bisogna assoggettare i compensi a ritenuta d’acconto e non sono previste scritture contabili da conservare. Non è neanche prevista l’applicazione dell’Imposta sul Valore Aggiunto sulle fatture.  

Questo regime contabile presenta una flat tax del 15% che si applica alla base imponibile. Tale imposta è ridotta al 5% per i primi 5 anni di attività. Per il calcolo della base imponibile si ricorre al coefficiente di redditività. Su questa, poi, si applica l’aliquota del 15%.

3. Regime previdenziale

I prompt engineer che lavorano in proprio sono liberi professionisti. Tuttavia, al contrario di professionisti come medici e avvocati, questi non hanno un albo o una cassa previdenziale di categoria.

Di conseguenza, i prompt engineer freelance devono aprire una posizione previdenziale, proprio come altri liberi professionisti “senza cassa”, presso la Gestione Separata INPS.

Sono, quindi, tenuti a versare dei contributi previdenziali variabili, che vengono annualmente calcolati in proporzione al reddito imponibile dell’anno precedente.

L’aliquota contributiva della Gestione Separata INPS è del 26,23% per l’anno in corso per tutti i professionisti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie.  

Qual è lo stipendio di un prompt engineer

Il guadagno di un prompt engineer dipende dal tipo di lavoro svolto, e dalla modalità. Ad oggi è possibile ricoprire questo ruolo sia presso un’azienda, come lavoratore dipendente, sia freelance, come abbiamo visto prima, aprendo una Partita Iva.

Per molti questo è considerato il lavoro del futuro, dato l’arrivo delle AI, anche in Europa. I maggiori guadagni al momento si possono ricavare lavorando per aziende statunitensi, con cui è possibile guadagnare anche fino a 200.000 dollari all’anno.

Attualmente in Italia la domanda di questi professionisti è ancora bassa rispetto all’America, tuttavia si ipotizza che in un futuro potrà aumentare anche nel nostro paese.

Prompt engineer – Domande frequenti

Come diventare prompt Engineer?

Ad oggi non esiste un preciso percorso di studi per diventare prompt engineer, tuttavia è consigliabile conseguire una laurea e/o un master in materie legate all’ingegneria del software o all’informatica.

Quali competenze deve avere un prompt engineer?

Il compito del prompt engineer è quello di creare degli input, o “prompt” che permettano agli strumenti di intelligenza artificiale a fornire le risposte migliori per gli utenti. Per questo devono conoscere bene i principali linguaggi di programmazione.

I prompt engineer devono aprire la Partita Iva?

I prompt engineer che non lavorano come dipendenti presso un’azienda ma come freelance sono tenuti ad aprire la Partita Iva se l’attività è svolta in maniera professionale, continuativa e non occasionale. Leggi come aprire la Partita Iva.

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Ilenia Albanese

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.

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