Piano di welfare aziendale: cos’è, come funziona, come redigerlo e a cosa serve

Il piano di welfare aziendale è l'insieme delle iniziative e dei benefit riconosciuti dall'azienda ai lavoratori dipendenti. Continua a leggere per saperne di più.

di Ilenia Albanese

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  • Il piano di welfare aziendale è l’insieme di iniziative, beni e servizi messi a disposizione dei lavoratori dipendenti da parte delle aziende.
  • L’obiettivo del welfare aziendale è quello di migliorare il benessere dei dipendenti e, di conseguenza, il livello di soddisfazione dei lavoratori.
  • Per fare un piano di welfare aziendale è indispensabile conoscere quali sono le esigenze dei dipendenti e far sì che questi conoscano tutti i servizi offerti loro.

Oltre alla classica retribuzione, le aziende possono attuare un piano di welfare aziendale volto a offrire beni, servizi e iniziative ai propri dipendenti. Questo ha l’obiettivo di migliorare il livello di soddisfazione dei lavoratori, ma anche di rispondere alle loro esigenze.

I piani di welfare aziendale, però, non prevedono benefici unicamente per i dipendenti. Infatti, anche le aziende hanno alcuni vantaggi nel creare dei piani di welfare, che vedremo all’interno di questa guida. Continua a leggere per sapere come funziona il piano di welfare aziendale, come farlo e a cosa serve.

Cos’è un piano di welfare aziendale

Il piano di welfare aziendale consiste nell’insieme di iniziative, servizi e beni offerti dall’azienda ai suoi lavoratori dipendenti. Si tratta, quindi, di un’elargizione liberale che può nascere da un accordo sindacale ma non solo, che può portare all’azienda agevolazioni fiscali.

Tuttavia, il piano di welfare non è semplicemente un pacchetto di beni o servizi, ma di un insieme strutturato di iniziative e programmi proposti dall’azienda al fine di migliorare la qualità della vita dei propri dipendenti.

piano di welfare aziendale cos'è

L’obiettivo dei piani di welfare aziendale è quello di creare un ambiente lavorativo più positivo e sostenibile e, di conseguenza, quello di migliorare la soddisfazione dei dipendenti. Ciò, quindi, porta ad una riduzione del turnover e all’aumento della produttività.

Un piano di welfare ben strutturato permette non solo di attirare e trattenere talenti altamente qualificati, ma anche di costruire una cultura aziendale più forte e coesa.

I piani di welfare puntano a favorire il work-life balance dei dipendenti e delle loro famiglie, oltre che aumentare il potere di acquisto degli stessi, senza però cambiare il reddito imponibile.

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Piano di welfare aziendale: come funziona e a cosa serve

Il piano di welfare aziendale coniuga la responsabilità sociale d’impresa con i piani di incentivazione della forza lavoro, riconoscendo dei benefit e dei vantaggi riservati ai dipendenti.

Tuttavia, si tratta di benefit che non concorrono alla formazione del reddito imponibile, di conseguenza sono beni, servizi e agevolazioni non tassati, entro i limiti di legge. Ciò significa che, entro le soglie stabilite dalla normativa, i benefit aziendali non sono soggetti alla tassazione IRPEF.

Il piano di welfare aziendale a migliorare il livello di soddisfazione dei dipendenti. Soprattutto, serve a creare un ambiente di lavoro ottimale, in grado di attrarre e trattenere i talenti all’interno dell’azienda. L’obiettivo è anche quello di migliorare l’efficienza della forza lavoro attraverso premi e un buono work-life balance.

Vantaggi per le aziende

Vediamo qui di seguito una serie di vantaggi per le aziende nel fare un piano di welfare aziendale:

  • investimento sul capitale umano: un piano di welfare aziendale ben implementato rappresenta un investimento diretto sul capitale umano. Attraverso iniziative di welfare, le aziende possono aumentare la soddisfazione e la motivazione dei dipendenti, riducendo il turnover e i relativi costi di reclutamento e formazione del nuovo personale;
  • miglioramento della produttività: un lavoratore soddisfatto e ben supportato è più produttivo. Il welfare aziendale, con i suoi programmi di benessere e formazione, può portare a un incremento della produttività generale, con un impatto positivo sui risultati aziendali;
  • attrazione e ritenzione dei talenti: in un mercato del lavoro sempre più competitivo, offrire un piano di welfare aziendale di qualità è un fattore chiave per attrarre e trattenere talenti altamente qualificati. I professionisti oggi cercano non solo una buona retribuzione, ma anche opportunità di crescita personale e professionale all’interno di un ambiente lavorativo stimolante;
  • benefici fiscali: dal punto di vista fiscale, i piani di welfare aziendale offrono vantaggi significativi alle imprese, con agevolazioni e incentivi fiscali che possono alleggerire il carico tributario dell’azienda.

Vantaggi per i lavoratori

Vediamo quali sono i principali vantaggi per i lavoratori:

  • accesso all’assicurazione sanitaria integrativa: questa non solo garantisce un risparmio economico significativo, eliminando o riducendo le spese mediche, ma offre anche una maggiore tranquillità ai dipendenti, sapendo che la loro salute e quella delle loro famiglie è tutelata. Inoltre, l’accesso a servizi sanitari di qualità migliora il benessere generale e riduce il tempo di assenza dal lavoro a causa di malattie;
  • accesso a programmi di benessere: molte aziende includono nel loro piano di welfare attività legate al benessere fisico e mentale, come abbonamenti a palestre, corsi di yoga o meditazione e programmi di assistenza psicologica. Questi servizi aiutano i dipendenti a mantenere un equilibrio tra vita lavorativa e personale, riducendo stress e burnout;
  • possibilità di formarsi: l’accesso a programmi di formazione avanzati e personalizzati permette ai dipendenti di acquisire nuove competenze e di rimanere aggiornati sulle ultime tendenze e tecnologie nel loro campo, oltre alle opportunità di carriera;
  • accesso a strumenti di assistenza all’infanzia: servizi come asili nido aziendali, contributi per l’assistenza all’infanzia o convenzioni con scuole e centri ricreativi possono essere di grande aiuto per i genitori lavoratori, contribuendo a ridurre lo stress legato alla gestione dei figli e aumentando la concentrazione e la produttività sul lavoro.

Investire su un piano di welfare aziendale contribuisce a costruire una cultura aziendale solida, basata sul benessere e sullo sviluppo dei dipendenti. Questo non solo migliora l’immagine dell’azienda, ma crea anche un senso di appartenenza e fiducia tra i lavoratori, elementi fondamentali per il successo a lungo termine dell’impresa.

Come fare un piano di welfare aziendale

piano di welfare aziendale come crearlo

Per creare un piano di welfare aziendale è prima di tutto necessario conoscere le esigenze dei propri dipendenti. Infatti, offrire servizi che non incontrano le esigenze dei lavoratori sarebbe controproducente perché porterebbe a spese inutili e non comporterebbe, invece, una maggiore soddisfazione dei lavoratori.

I servizi fruibili sono molteplici, ma è l’azienda a sceglierli in base a diversi fattori, come le necessità dei dipendenti e la dimensione dell’impresa.

Per conoscere gli effettivi bisogni dei lavoratori, le aziende possono proporre questionari anonimi e incentivare i dipendenti alla compilazione degli stessi, per avere dati affidabili e precisi. Si può anche optare per interviste singole su un campione di lavoratori.

Una volta individuate le esigenze, si passa alla scelta del budget da destinare al piano di welfare. Infine, l’ultimo passaggio è quello di individuare un partner affidabile idoneo e che proponga servizi e pacchetti welfare in linea con il budget aziendale.

È anche fondamentale verificare quali sono i regolamenti interni previsti dal CCNL di categoria, che in alcuni casi possono già prevedere benefit per i dipendenti.

Una volta messo a punto il piano di welfare, per fare in modo che i dipendenti inizino ad usufruirne è bene investire in una buona comunicazione. Si procede mettendo i lavoratori a conoscenza di tutti i vantaggi a loro riservati e alle modalità di accesso ai benefits, l’utilizzo di voucher, buoni spesa e buoni pasto. Monitorare i risultati infine è l’ultimo passaggio.

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Piano di welfare aziendale: esempi

I piani di welfare aziendale possono includere beni, servizi e agevolazioni di diverso tipo. Ad esempio, questi piani possono prevedere:

  • l’assicurazione sanitaria;
  • la copertura per malattia;
  • ferie extra;
  • banca ore solidale;
  • servizi di assistenza all’infanzia;
  • programmi di formazione e sviluppo professionale;
  • servizi di consulenza finanziaria;
  • programmi di benessere.

Ma non solo. Infatti, il welfare aziendale può anche consistere in modalità alternative per lo svolgimento del rapporto di lavoro, ad esempio favorendo lo smart working e garantendo maggiore flessibilità sugli orari e i luoghi di lavoro.

Inoltre, può consistere nell’erogazione di una retribuzione non monetaria, come ad esempio prestazioni previdenziali o assistenziali o ancora nell’erogazione di beni in natura o fringe benefit.

piano di welfare aziendale esempi

Tra i benefit offerti dalle aziende vi possono rientrare:

  • somministrazione di vitto;
  • servizi di trasporto collettivo;
  • abbonamenti al trasporto pubblico;
  • contributi versati alla previdenza complementare.

Tra i servizi più diffusi nelle aziende c’è l’erogazione di buoni pasto, che sostituiscono la mensa aziendale ma che riconoscono ad ogni lavoratore un buono che va dai 2 agli 8 euro al giorno spendibili in ristoranti e supermercati convenzionati per l’acquisto di generi alimentari.

Vi sono, poi, i buoni acquisto, ossia erogazioni in natura che aumentano il potere di acquisto dei dipendenti. Altri esempi di welfare aziendale sono i buoni spesa, i buoni shopping e i buoni carburante.

La tassazione del welfare aziendale

Attuare un piano di welfare aziendale porta vantaggi anche da un punto di vista fiscale, sia per i lavoratori dipendenti che per le stesse aziende.

L’azienda che eroga benefit ai dipendenti gode di detrazioni fiscali, cosa che invece non avviene nel caso degli stipendi tradizionali. Per i benefit previsti dal CCNL i costi sono al 100% deducibili per le aziende.

Invece, per quanto riguarda il welfare unilaterale, ossia quello stabilito dall’azienda, esistono altri limiti previsti dalla legge. Il limite per la detassazione è di 3.000 euro per i lavoratori con figli a carico e di 258,23 euro per tutti gli altri dipendenti. Dal 2024 la soglia di detassazione dei fringe benefit sarà di 1.000 euro per tutti i lavoratori e di 2.000 euro per i dipendenti con figli a carico.

Piano di welfare aziendale – Domande frequenti

Che cosa rientra nel welfare aziendale?

Nel piano di welfare aziendale rientrano tutte quelle iniziative, quei beni e quei servizi messi a disposizione dalle aziende ai loro dipendenti. Possono essere servizi di previdenza, assicurazione sanitaria, asili nido, ma anche spese mediche o abbonamenti ai trasporti.

Come si fa un piano di welfare aziendale?

Per fare un piano di welfare aziendale occorre prima di tutto conoscere le esigenze dei lavoratori, magari somministrando dei questionari anonimi, poi bisogna stabilire un budget e individuare un partner affidabile e in linea con il budget fissato.

Chi ha diritto al welfare aziendale?

Il welfare aziendale è rivolto a tutti i dipendenti dell’azienda, ma anche agli amministratori della stessa, indipendentemente dal numero di lavoratori assunti.

Quali sono i principali benefici del welfare aziendale per i dipendenti?

I dipendenti traggono vantaggio dal welfare aziendale in termini di salute e benessere, crescita professionale e personale e equilibrio vita-lavoro. Benefici specifici includono assicurazioni sanitarie integrative, opportunità di formazione, flessibilità lavorativa e servizi di assistenza all’infanzia.

Quali sono le sfide comuni nella creazione di un piano di welfare aziendale?

Le sfide comuni includono l’identificazione accurata delle esigenze dei dipendenti, in particolare in aziende di grandi dimensioni, la mancanza di adesione al piano proposto, la resistenza al cambiamento da parte dei dipendenti e dei dirigenti e la difficoltà nella comunicazione efficace delle iniziative di welfare.

Come può un’azienda implementare un piano di welfare aziendale?

Per implementare un piano di welfare aziendale, un’azienda deve prima comprendere le esigenze e le aspettative dei suoi dipendenti. Successivamente, dovrebbe definire gli obiettivi specifici del piano, selezionare le iniziative appropriate, stabilire un budget realistico e sviluppare una strategia di comunicazione interna efficace.

Come può un’azienda misurare l’efficacia del suo piano di welfare?

L’efficacia di un piano di welfare può essere misurata attraverso il monitoraggio del benessere dei dipendenti, la valutazione dei livelli di soddisfazione e produttività e l’analisi dei tassi di turnover e assenteismo. È anche utile raccogliere feedback regolari dai dipendenti per apportare eventuali miglioramenti.

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Ilenia Albanese

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.

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