- Recentemente è stato firmato dal MASAAF e il MEF un decreto specifico per i nuovi incentivi all’agricoltura.
- I nuovi contributi a fondo perduto saranno destinati all’innovazione in agricoltura, alla pesca e all’acquacoltura.
- Potranno accedere ai contributi le imprese in questi settori che propongono progetti di innovazione, entro certi requisiti.
Recentemente è stato approvato un nuovo decreto che incentiva i progetti innovativi delle imprese che si muovono nei settori dell’agricoltura, pesca e acquacoltura.
A stabilire l’erogazione dei contributi a fondo perduto sono il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAAF) e il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). Si tratta di di incentivi mirati a favorire l’incremento della produttività grazie all’impiego di tecnologia innovativa.
Le imprese devono investire nei progetti di innovazione per un minimo di 70.000 euro e un massimo di 500.000 euro per poter accedere ai contributi, e rispettare alcuni requisiti specifici, come vedremo in questo articolo.
Indice
Contributi a fondo perduto per l’agricoltura: come funzionano
I nuovi contributi a fondo perduto approvati dal MASAAF e dal MEF fanno riferimento ad un provvedimento preso con la Legge di Bilancio 2023, rivolto alle imprese che si muovono nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura.
Questi contributi sono finalizzati all’innovazione tecnologica delle PMI che lavorano in questo settore in Italia, e per gli anni a venire sono messi a disposizione 75 milioni di euro per ogni anno, a partire dal 2023 e fino al 2025.
Ad approvare l’erogazione dei contributi è l’apposito decreto del 9 agosto 2023, che stabilisce anche quali sono i requisiti che le imprese devono rispettare per accedervi, e le spese ammissibili. Trattandosi di contributi a fondo perduto, non dovranno essere restituiti in un momento successivo.
I contributi sono rivolti all’innovazione tecnologica, e anche digitale, dei sistemi di produzione, con l’obiettivo di aumentare di fatto la produttività di questo settore in Italia. Per poter accedere a questi incentivi, è necessario presentare un’apposita domanda, e per le modalità specifiche si deve attendere un ulteriore provvedimento.
Innovazione in agricoltura: chi può accedere ai contributi
Vediamo qui di seguito quali imprese possono accedere ai contributi a fondo perduto per l’agricoltura, e quali sono i requisiti da rispettare per poter procedere.
Come anticipato, i sostegni sono garantiti solamente alle imprese che si muovono in settori come agricoltura, pesca e acquacoltura, che propongono investimenti per la modernizzazione e l’innovazione da 70.000 euro a un massimo di 500.000 euro. Per le imprese che si muovono nel settore della pesca, il limite minimo di investimenti è ridotto a 10.000 euro.

Nell’accesso a questi contributi l’impresa dovrà tenere conto dei limiti e i massimali presenti a livello europeo sull’accesso agli aiuti. Possono accedere ai contributi le PMI, ovvero le piccole e medie imprese, sia indipendenti che associate, che rispettano i seguenti requisiti:
- iscrizione al Registro delle Imprese come impresa agricola, oppure impresa ittica, oppure impresa agromeccanica;
- l’impresa deve essere attiva almeno da due anni;
- la sede operativa della PMI deve essere nello stato italiano;
- la PMI non deve trovarsi in una situazione di difficoltà;
- l’impresa non deve aver ricevuto aiuti europei incompatibili con questo sostegno.
Come si può intuire dai requisiti, l’impresa deve dimostrare una certa solidità, in termini economici (non essere in crisi) e in termini temporali (ovvero avviata da almeno due anni).
Le spese ammissibili ai contributi a fondo perduto
Per poter accedere ai contributi a fondo perduto per l’agricoltura, le PMI devono sostenere investimenti specifici volti a migliorare la produttività, in termini di innovazione e tecnologia. In particolare sono ammesse ai contributi le seguenti spese:
- acquisto di macchine, attrezzature e strumenti per l’agricoltura, con determinate caratteristiche. Si fa riferimento alla compatibilità con un sistema ISOBUS, e ad un sistema di interconnessione leggera per trasmettere dati in uscita, per la tele-manutenzione e tele-diagnosi, controllo e monitoraggio da remoto, oppure un sistema di guida automatica o semi automatica. Sono inclusi sistemi di irrigazione intelligente e soluzioni proprietarie per il controllo a rateo variabile, di sezioni e strategie di guida parallela;
- acquisto di macchine a emissioni zero, agricole o zootecniche;
- acquisto di macchine trattrici agricole;
- investimenti per la pesca e l’acquacoltura.
Si tratta in ogni caso di acquisti di macchinari nuovi, in linea con le ultime tecnologie di gestione digitale, e che possano apportare migliorie in termini di produttività.
Come accedere ai contributi per l’innovazione in agricoltura
Per poter accedere ai contributi, le PMI con Partita Iva agricola devono rispettare i requisiti visti sopra, e presentare un’apposita domanda. ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) fornirà presto la modulistica per poter presentare la domanda, all’interno del proprio portale online ufficiale.
Per le modalità specifiche di presentazione della richiesta bisogna ancora attendere le prossime disposizioni, tuttavia le imprese dovranno dotarsi di tutta la documentazione idonea a presentare l’istanza.
L’impresa dovrà fornire i dati sulla propria costituzione, sul nome e sulla dimensione, sulla zona in cui è situata la sede principale, e l’elenco delle spese sostenute per i beni ammissibili al contributo. Le richieste verranno prese in considerazione da ISMEA in ordine temporale di presentazione, e il contributo a fondo perduto potrà essere erogato in due modalità:
- in una soluzione unica, al conto corrente del soggetto beneficiario;
- al fornitore presso cui l’impresa acquista i beni ammessi al contributo.
Per ulteriori specifiche si attende un prossimo provvedimento, che andrà a definire nel dettaglio le modalità e le tempistiche per la presentazione delle domande di accesso al sostegno.
Il problema della cumulabilità dei contributi per l’agricoltura
Uno dei problemi emersi a proposito dei diversi contributi disponibili per l’agricoltura riguarda la cumulabilità delle varie misure, per le stesse spese. Attualmente è ancora in dubbio la possibilità di percepire nello stesso tempo il credito di imposta per i beni strumentali insieme a misure rivolte sempre a questo settore, come:
- agevolazioni europee per i Piani di Sviluppo rurale;
- Ocm Vino.
La norma prevede che sia possibile cumulare il credito di imposta con altre misure, anche sulle stesse spese, purché la somma delle misure non vada a superare la spesa effettivamente sostenuta. Su questo punto tuttavia c’è stato un ampio dibattito, e alcune regioni hanno stabilito di fatto la non cumulabilità tra queste misure, limitando l’accesso al credito 4.0 a chi ha richiesto di accedere alle misure europee.
Si attendono quindi ulteriori chiarimenti sulla possibilità di cumulo tra le diverse misure previste per l’agricoltura, poiché questa eventualità potrebbe essere molto positiva per le diverse imprese che in Italia si muovono in questo settore.
Innovazione in agricoltura – Domande frequenti
MASAAF e MEF hanno approvato recentemente un nuovo contributo a fondo perduto rivolto alle PMI che investono in tecnologia e progetti di innovazione per aumentare la produttività. Scopri i dettagli in questo articolo.
I nuovi contributi verranno erogati alle PMI che investono in innovazione e tecnologia, in base al rispetto di alcuni requisiti specifici.
Vengono stanziati 75 milioni di euro per ogni anno, a partire dal 2023 e fino al 2025.
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