Proof of Concept: come funziona il bando per i brevetti

Dal 24 settembre 2022 è possibile accedere al bando Proof of Concept per valorizzare i brevetti. Ecco chi può accedere, come funziona l'iniziativa e quali costi può coprire.

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Proof of Concept
  • Dal 24 settembre 2022 è possibile accedere al bando Proof of Concept del PNRR.
  • Per poter accedere ai piani di valorizzazione dei brevetti, è necessario portare avanti progetti di innovazione tecnologica.
  • Per ogni singolo programma verranno erogati fino ad un massimo di 480.000 euro.

Promosso direttamente dal Ministero dello Sviluppo Economico, il bando Proof of Concept PNRR ha lo scopo di finanziare direttamente i programmi di valorizzazione dei brevetti. Il sostegno economico arriva anche per le domande di brevetto che siano presentate dai soggetti che svolgono unicamente ricerca.

Il nuovo bando, che è gestito direttamente da Invitalia, si muove nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed è stato avviato direttamente dalla Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale – Ufficio italiano Brevetti e Marchi del Mise.

Proof of Concept: cos’è

Lo scopo principale del bando Proof of Concept PNRR è quello di sostenere direttamente i programmi di valorizzazione dei brevetti. O più correttamente delle invenzioni portate avanti dai soggetti che, in un modo o nell’altro, appartengono al mondo della ricerca.

Per poter accedere ai finanziamenti è necessario che i progetti ed i programmi abbiano come fine ultimo quello di incrementare la maturità tecnologica. Come parametro per valutare oggettivamente questa crescita, sarà utilizzata la scala TRL (Technology Readiness Level), valutando le domande di brevetto e gli stessi brevetti.

L’intenzione finale è quella di permettere una connessione tra il sistema della ricerca e il mondo delle imprese, nel tentativo di conferire valore all’innovazione e cercare di facilitare il trasferimento tecnologico.

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Le risorse per il bando Proof of Concept

Complessivamente, per il bando Proof of Concept PNRR sono stati messi a disposizione qualcosa come 8,5 milioni di euro. Le risorse sono state assegnate direttamente dal Mise attraverso un decreto firmato il 6 agosto 2021 direttamente dal Ministro dell’Economia e delle Finanze.

Il 40% delle risorse totali deve essere utilizzato per interventi diretti nelle Regioni del Mezzogiorno. Per gestire e portare a termine il programma di finanziamenti legati a questo bando, la Direzione Generale (DGTPI – UIBM) ha deciso di avvalersi direttamente di Invitalia, in qualità di soggetto attuatore.

Si tratta anche in questo caso di una delle iniziative promosse dal governo, in linea con gli obiettivi del PNRR, che prendono forma grazie ad Invitalia e alla piattaforma online disponibile per la consultazione e per la richiesta di informazioni.

Proof of Concept: a chi si rivolge

Quali sono i soggetti che possono accedere al bando Proof of Concept PNRR e realizzare dei programmi per valorizzare i propri brevetti? Possono presentare la richiesta le seguenti istituzioni:

  • le Università statali;
  • Università non statali, ma devono essere necessariamente dotate di un ufficio di trasferimento tecnologico o di una struttura dedicata;
  • gli Istituti Universitari che abbiano un ordinamento speciale;
  • gli Enti Pubblici di Ricerca, secondo l’articolo 1 del Decreto Legislativo n. 218 del 25 novembre 2016;
  • gli IRCCS, ossia gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, pubblici e privati.

Possono partecipare solo quei soggetti che al proprio interno abbiano un Organismo di Ricerca, rispettando le regole contenute nel Regolamento Ue n. 651/2014. Nel caso in cui i soggetti stiano anche svolgendo delle attività economiche:

  • queste dovranno necessariamente assorbire gli stessi fattori di produzione di quelle non economiche;
  • non dovranno superare del 20% della capacità annua destinata a tali attività economiche.
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Come funziona Proof of Concept

Per poter accedere al bando Proof of Concept PNRR, i soggetti che sono in possesso dei requisiti che abbiamo appena elencato, hanno la possibilità di presentare un Programma di valorizzazione. Questà è, sostanzialmente, una proposta che contiene un piano di azioni e di interventi, il cui scopo è quello di valorizzare uno o più brevetti, o domande di brevetti attraverso progetti specifici.

Per poter accedere al bando, il soggetto che avanza la richiesta deve essere necessariamente titolare di un brevetto o aver presentato una domanda di brevetto. È possibile essere ammessi nei seguenti casi:

  • se si è in possesso di brevetti concessi a partire dal 1° gennaio 2019;
  • se si è presentata una domanda di brevetto per invenzioni industriali depositate dal 1° gennaio 2018, con un rapporto di ricerca che abbia un esito non negativo;
  • se si siano presentate delle domande di brevetto europeo o domande internazionali di brevetto dal 1° gennaio 2018. Anche in questo caso ci deve essere un rapporto di ricerca non negativo, che rivendichi la priorità rispetto ad una precedente domanda di brevetto.

È possibile partecipare al bando anche se il brevetto o la domanda di brevetto sono detenuti congiuntamente a soggetti privi dei requisiti per partecipare al bando. Il soggetto che presenta la domanda, però, deve detenere almeno il 55% della titolarità dello stesso.

Non sono ammissibili i brevetti e le domande di brevetto già oggetto dei progetti di PoC finanziati con il precedente Bando Proof of Concept 2020. 

Proof of Concept: i costi ammissibili

Il bando Proof of Concept PNRR copre i seguenti costi:

  • spese del personale assunto, purché sia stato impegnato nelle attività dirette alla valorizzazione dei progetti di PoC.;
  • copertura dei costi di materiali, attrezzature e licenze software;
  • eventuali servizi di consulenza specialistica tecnologica. Questi costi, comunque, non potranno superare il 50% dei costi ammissibili.

Il personale femminile assunto per la realizzazione dei programmi di valorizzazione del brevetto deve essere pari ad almeno il 30%. Almeno il 30% del personale deve essere composto da giovani con meno di 36 anni.

Ogni singolo programma di valorizzazione permetterà di ottenere un finanziamento massimo pari a 480.000 euro. Si prevede, inoltre, una copertura aggiuntiva dei costi del personale pari a 10.000 euro.

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Come presentare la domanda

I programmi di valorizzazione potranno essere presentati dal 24 settembre 2022, ossia dal decimo giorno successivo alla pubblicazione dell’avviso del bando sulla Gazzetta Ufficiale, avvenuto il 14 settembre 2022. Le domande dovranno arrivare entro e non oltre il 31 ottobre 2022.

I programmi dovranno essere trasmessi tramite PEC all’indirizzo: pocpnrr@postacert.invitalia.it, indicando nell’oggetto “POC PNRR_ Investimento 6 MISE”.

Per eventuali richieste di chiarimenti o informazioni, è possibile consultare il sito ufficiale di Invitalia e inviare una richiesta specifica per ottenere chiarimenti.

Proof of Concept PNRR – Domande frequenti

Fino a quando è possibile presentare la domanda per accedere al bando Proof of Concept PNRR?

Le domande possono essere presentare fino al 31 ottobre 2022. Ecco chi può partecipare al bando e come funziona.

Quali sono i requisiti per poter accedere al bando Proof of Concept?

È necessario essere un’Università, anche non statale, o un istituto ricerca. Si dovrà essere, inoltre, in possesso di un brevetto dal 1° gennaio 2019.

Quali importi sono stati stanziati per la valorizzazione dei brevetti?

Per ogni singolo programma di valorizzazione è previsto un finanziamento massimo pari a 480.000 euro, a cui si possono aggiungere fino 10.000 euro per coprire i costi del personale.

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Ho una laurea in materie letterarie. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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