Flat tax incrementale per le Partite Iva: arrivano le nuove indicazioni

La flat tax incrementale interviene con una tassa al 15% sui guadagni aggiuntivi di alcune categorie di autonomi: ecco come funziona.

di Valeria Oggero

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Flat tax incrementale
  • Oltre ad una flat tax estesa per le Partite Iva forfettarie, il nuovo governo ha proposto anche l’introduzione di una flat tax incrementale.
  • La flat tax incrementale è una tassa unica che viene applicata sul margine di guadagno superiore ottenuto da un lavoratore rispetto ai tre anni precedenti.
  • Questa misura coinvolge solo i lavoratori con Partita Iva, esclusi i forfettari.
  • Non interessa invece i lavoratori con redditi da lavoro dipendenti.

Tra le diverse misure fiscali introdotte dal nuovo governo Meloni, c’è anche l’intervento di una flat tax incrementale, ovvero di una tassa con aliquota unica da applicare al guadagno aggiuntivo percepito dai lavoratori rispetto ai tre anni precedenti.

In seguito alla Legge di Bilancio 2023, si può delineare il funzionamento di questa imposta, secondo le dichiarazioni del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, e secondo le ultime indicazioni del fisco. Questa tassa viene applicata, come vedremo tra poco, solamente su una parte del reddito percepito dai lavoratori.

Ad essere coinvolti nella misura sarebbero i lavoratori con Partita Iva, ad esclusione di chi lavora con regime fiscale forfettario, purché si registri un aumento del reddito annuo. Vediamo nel dettaglio quali sono le prospettive per questa misura.

Flat tax incrementale: di cosa si tratta

La flat tax incrementale interviene come misura fiscale aggiuntiva rispetto al principale provvedimento dedicato ai lavoratori autonomi e ai professionisti degli ultimi mesi, ovvero la flat tax.

La flat tax incrementale per il momento è prevista per le Partite Iva, ma in futuro potrebbe intervenire non solamente sui redditi percepiti dagli autonomi, se le condizioni per applicare questa tassa saranno rispettate.

L’obiettivo del governo con questa misura è quello da un lato di alleggerire le imposte per gli autonomi e le imprese, dall’altro lato di garantire una tassa unica al 15% sui guadagni aggiuntivi cumulati durante l’anno.

Questa tassa piatta viene applicata solamente sui redditi aggiuntivi rispetto al periodo precedente, in riferimento a tre anni prima.

Di fatto quindi l’imposta si applica solamente su una parte del guadagno, non a tutto il reddito percepito durante l’anno dal lavoratore. Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha spiegato in breve come funziona la misura:

“Un regime sostitutivo opzionale per i titolari di redditi da lavoro o di impresa non aderenti al regime forfettario che potranno assoggettare ad aliquota del 15% una quota dell’incremento di reddito registrato nel 2022 rispetto al maggiore tra i medesimi redditi dichiarati e assoggettati all’Irpef nei tre anni d’imposta precedenti”.

La prima caratteristica quindi della flat tax incrementale riguarda la sua applicabilità al 15%, solamente a una parte del reddito, in aggiunta rispetto ai tre anni precedenti.

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Le indicazioni del fisco sulla flat tax per le Partite Iva

Con un comunicato stampa del 28 giugno 2023, l’Agenzia delle Entrate ha spiegato alcuni chiarimenti sul funzionamento della flat tax per le Partite Iva. L’Agenzia spiega nel dettaglio cosa si intende in questo caso per flat tax, da non confondere con il regime agevolato forfettario:

“Si tratta di un regime opzionale, per quest’anno, sostitutivo dell’Irpef e delle relative addizionali regionale e comunale. Chi sceglie la flat tax applica un’aliquota fissa del 15% sulla differenza tra il reddito d’impresa e di lavoro autonomo determinati nel 2023 e il reddito d’importo più elevato dichiarato negli anni dal 2020 al 2022.”

Le Partite Iva possono accedere a questa particolare misura se costituiscono un’attività di impresa, arti o professioni, ed è incluso anche il titolare di un’impresa familiare o azienda coniugale, non gestita in forma societaria.

L’Agenzia chiarisce che sono esclusi coloro che aderiscono al regime forfettario, e chi percepisce redditi da società di persone, o che svolge attività derivate da arti e professioni in forma associata.

La comunicazione va poi a specificare quali sono le modalità di calcolo previste per questa flat tax incrementale, che viene calcolata sulla differenza tra il reddito relativo al 2023 e il reddito d’importo più elevato dichiarato negli anni dal 2020 al 2022, sempre in riferimento all’impresa o al lavoro autonomo.

Successivamente si deve applicare anche una franchigia del 5%, e si applica poi il 15% di imposta, con limite massimo su 40.000 euro. Vediamo di seguito tutti i dettagli previsti per la flat tax incrementale.

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Flat tax incrementale: lavoratori dipendenti e forfettari esclusi

Chi sono i soggetti coinvolti nella nuova flat tax incrementale? Secondo quanto detto fino ad ora, si tratta dei professionisti o imprenditori che lavorano con una Partita Iva e non percepiscono altri redditi da lavoro dipendente.

Vengono coinvolti quindi solo coloro che sono soggetti all’Irpef, in base ai guadagni percepiti durante l’anno a confronto con i tre anni precedenti.

La misura, contrariamente a quanto annunciato all’inizio, non include quindi coloro che svolgono lavori come dipendenti ma possiedono anche partita iva. Invece viene esclusa per il momento la possibilità di istituire una flat tax incrementale anche per i dipendenti.

Dalla flat tax incrementale sono esclusi anche i lavoratori autonomi che operano con il regime fiscale forfettario, già vantaggioso, con aliquota unica al 15%.

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Calcolo flat tax incrementale

In questo semplice modello di calcolo sviluppato in Power BI dal commercialista Danilo Gulizia, è possibile confrontare la tassazione ordinaria con la flat tax incrementale e conoscerne l’impatto fiscale.

Ecco come funziona:

  1. nella sezione in alto (dati da inserire), occorrerà inserire i dati dei redditi 2020, 2021 e 2022. Con questi primi 3 dati verrà determinato un valore chiamato “ottimo” (evidenziato in verde) che rappresenterà il valore, riferito al reddito 2023, che massimizzerà il risparmio fiscale;
  2. dopo aver inserito i redditi del triennio e consultato l’ottimo, si potrà concludere l’inserimento dati con la simulazione del reddito 2023;
  3. fatto ciò si potranno consultare i “calcoli flat tax” nella sezione centrale, ed apprenderne i “risultati” nella sezione in basso, con la verifica di un eventuale risparmio d’imposta.

Come sappiamo, la flat tax incrementale permette di detassare l’incremento di reddito 2023 rispetto al maggior reddito del triennio precedente. Tuttavia il legislatore ha posto dei limiti che, applicati al modello, individuano un valore oltre il quale il risparmio fiscale smette di crescere. L’ottimo è un semplice valore di riferimento basato quindi sui redditi 20-21-22.

Flat tax incrementale: un esempio

Per fare un esempio, si mettono a confronto i guadagni annui percepiti nel 2020, nel 2021 e nel 2022, individuando l’anno in cui il reddito è stato maggiore.

Questa cifra andrebbe poi comparata a quella guadagnata nel 2023, e se è superiore, verrà calcolata la differenza. Solamente su questa differenza si applica la flat tax incrementale, con aliquota al 15%, successivamente al conteggio della franchigia del 5%.

Il vantaggio consiste nel risparmio sulle imposte su questo guadagno aggiuntivo, non sul totale di quanto guadagnato (per fare un esempio, se ipotizziamo che l’Irpef normalmente per un lavoratore viene applicata al 35%, verrà portato al 15% per la differenza sul guadagno).

Flat tax e riduzione delle tasse

Uno degli obiettivi principali del governo attuale è quello di incentivare l’imprenditorialità, riducendo principalmente le tasse a carico di professionisti e autonomi. Si prospetta l’introduzione della flat tax incrementale come primo tassello verso l’obiettivo generale di una flat tax per tutti.

Accanto alla flat tax incrementale infatti, è stata estesa l’attuale tassa fissa dedicata a chi lavora con una Partita Iva con regime fiscale forfettario, con il beneficio fino a 85.000 euro di reddito annuo.

Sia la flat tax estesa per le Partite Iva che la flat tax incrementale sono contenute tra i provvedimenti della Legge di Bilancio 2023, per cui vengono impiegati almeno 30 miliardi di euro. Inoltre, la manovra fiscale ha presentato anche altre misure:

  • la pace fiscale per i pagamenti dei debiti verso il fisco;
  • misure di tutela contro il caro energia;
  • una revisione delle tasse sugli extraprofitti delle aziende che forniscono energia;
  • nuovi fringe benefit esentasse fino a 3.000 euro per i dipendenti con figli;
  • revisione del reddito di cittadinanza;
  • revisione del superbonus.

La prossima riforma del fisco potrebbe ulteriormente modificare la flat tax.

Flat tax incrementale – Domande frequenti

Cos’è la flat tax incrementale?

La flat tax incrementale è una misura dell’attuale governo che interviene con una tassazione al 15% solamente sui guadagni aggiuntivi del lavoratore autonomo rispetto ai tre anni precedenti.

A chi interesserà la flat tax incrementale?

La flat tax incrementale al 15% è applicata sui redditi dei lavoratori autonomi con Partita Iva, ad esclusione dei forfettari.

Quando arriverà la flat tax per tutti?

Per conoscere i dettagli della prossima estensione bisogna attendere la riforma del fisco 2023, che conterrà anche altri interventi per imprese e professionisti: ecco di cosa si tratta.

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Autore
Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 26 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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