Elicicoltura: guadagni, come funziona e costi

L’elicicoltura è un mercato in forte crescita in Italia, ma quali sono i guadagni medi del settore? Leggi la guida per conoscere i vantaggi di questo business, i costi e i requisiti per investire sull’allevamento di lumache a scopo alimentare.

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  • I guadagni medi generati dall’elicicoltura sono di circa 25.000 euro lordi annui per ogni 5.000 metri quadri di impianto.
  • L’elicicoltura è l’allevamento di lumache a scopo alimentare, e in Italia è un mercato che sta vivendo un momento di forte crescita.
  • Per avviare un’attività di elicicoltura è necessario aprire la Partita Iva, iscriverla al Registro delle Imprese e aprire una posizione presso INPS e INAIL.

L’elicicoltura è l’allevamento di lumache a scopo alimentare, e oggi è un mercato in forte crescita, che può portare a guadagni importanti. Infatti, attualmente la richiesta annua in Italia è di oltre 4.500 tonnellate.

Tuttavia, gli impianti presenti sul territorio riescono a coprire solamente il 49% della domanda mentre il restante 51% viene coperto da importazioni dall’estero.

Per tale motivo, investire in questo settore in questo momento storico può rappresentare un’ottima scelta imprenditoriale.

Ma quali sono i guadagni che si possono ottenere con l’elicicoltura e come fare per avviare questo business? Scoprilo leggendo la nostra guida.

Cos’è l’elicicoltura

L’elicicoltura è una branca della zootecnia e consiste nell’allevamento di lumache a scopo alimentare. Questi allevamenti producono un gran quantitativo di questa specie di molluschi da vendere ad aziende nel settore della ristorazione, ma non solo.

Infatti, in alcuni casi vengono allevate le lumache per vendere le uova e la bava, per essere impiegate nel mondo cosmetico. Oggi questo settore è una realtà agricola riconosciuta da enti pubblici e istituzionali.

Per usi alimentari si possono allevare solamente le seguenti specie di lumache:

  • Zigrinata o Maruzza (Cornu aspersum) (l’80% del patrimonio elicicolo italiano);
  • Vignaiola bianca (Helix pomatia);
  • Rigatella (Eobania vermiculata);
  • Cozzella di campagna o bovoletto (Theba pisana).
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Come funziona l’elicicoltura

Esistono tre tipologie di allevamento di lumache:

  • sistema di allevamento all’aperto;
  • sistema di allevamento al chiuso.

Il sistema di allevamento all’aperto, anche detto sistema di allevamento a ciclo biologico completo, è il più diffuso e rappresenta il 97% degli impianti di elicicoltura.

In questo caso l’elicicoltura si effettua esclusivamente all’aperto attraverso l’introduzione di chiocciole nelle apposite recensioni da 45 metri x 4 metri.

Invece, il sistema di allevamento al chiuso, o in serra, prevede l’allevamento delle chiocciole mantenute in condizioni artificiali.

Durante tutto l’anno le chiocciole possono essere raccolte e messe a spurgare i liquidi in eccesso in gabbie o casse in legno. Vengono, infine, selezionate e confezionate.

Elicicoltura: guadagni

I guadagni dell’elicicoltura dipendono dal mercato in cui si intendono vendere i prodotti e da altri fattori. Infatti, il guadagno di un impianto elicicolo varia in base al numero dei recinti e, di conseguenza, alle dimensioni dell’allevamento.

I prezzi di vendita sono diversi in base al mercato. Le lumache possono, infatti, essere impiegate nella vendita della carne per il settore della ristorazione e delle uova e della bava di lumaca per il settore cosmetico.

Nel caso della vendita della carne per la ristorazione e la gastronomia bisogna calcolare che per ogni recinto di dimensioni standard vengono prodotti circa 200 chilogrammi di prodotto per ogni stagione.

A livello nazionale, la quota delle chiocciole parte da un minimo di euro 4,50/kg per la vendita all’ingrosso, ma può arrivare anche fino ad un massimo di euro 12,00/kg per la vendita al dettaglio, e dai 6-7 €/kg nel settore della ristorazione.

Inoltre, vi sono anche altri canali di vendita come ristoranti e negozi, pescherie e catering. Invece, nel caso della vendita della bava di lumaca, la quotazione sul mercato arriva fino a 100€/Litro.

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Elicicoltura: costi

Per avviare un business come questo è necessario effettuare un investimento iniziale, che comprenda prima di tutto l’acquisto del terreno.

Infatti, che si voglia procedere con un allevamento a ciclo biologico completo o in serra, in entrambi i casi è necessario disporre di un terreno agricolo da dedicare all’attività. Le alternative sono due: acquistare o affittare il terreno agricolo. Il vantaggio è che per l’elicicoltura non sono indispensabili metrature elevate.

È, poi, necessario delimitare l’area con recinti per proteggere le chiocciole dall’ingresso di predatori, con recinti professionali, dalla misura standard di 45 metri x 4 metri.

Un altro investimento necessario è l’impianto di irrigazione, indispensabile per la coltivazione delle chiocciole. Infatti, la presenza dell’acqua è necessaria in un impianto elicicolo.

Occorre, inoltre, acquistare, l’occorrente per la coltivazione delle lumache e per la cura del terreno. Per questo i costi da prevedere per avviare l’attività sono i seguenti:

Di conseguenza, il costo medio per avviare un’attività di elicicoltura è di circa 20.000 euro.

Avviare una attività di elicicoltura: i requisiti

Per avviare un business nel settore è necessario essere in possesso di alcuni precisi requisiti. Infatti, è necessario:

  • aprire la Partita Iva presso l’Agenzia delle Entrate;
  • iscrivere l’attività Registro delle Imprese nella Camera di Commercio;
  • aprire una posizione presso la Gestione Separata Agricoltori dell’INPS e presso l’INAIL;
  • ottenere le autorizzazioni igienico-sanitarie dall’ASL;
  • conseguire l’HACCP;
  • inviare la Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) al Comune di riferimento.

Il codice da indicare in fase di apertura della Partita Iva è il codice Ateco 10.20.0: “Lavorazione e conservazione di pesce, crostacei e molluschi mediante surgelamento, salatura, ecc”.

Oltre al codice Ateco, per aprire la Partita Iva occorre compilare il modello AA9/7 per soggetti diversi dalle persone fisiche, o il modello AA9/12 per le persone fisiche.

Le ditte individuali con ricavi inferiori agli 85.000 euro annui possono aderire al regime fiscale forfettario e pagare una flat tax, l’imposta sostitutiva, al 15% (5% per i primi 5 anni) sul reddito imponibile.

Invece, per le società e le imprese con ricavi superiori a 85.000 euro, il regime contabile da adottare è il regime ordinario. Questo prevede il pagamento di IRPEF o IRES e le addizionali.

Elicicoltura guadagni – Domande frequenti

Quanto si guadagna con l’elicicoltura?

Il guadagno generato dall’elicicoltura dipende dal numero di recinti e, quindi, dalle dimensioni dell’allevamento. In media, per 5.000 metri quadri di impianto il guadagno annuo lordo è di circa 25.000 euro.

Quanto si può guadagnare con le lumache?

Il prezzi di vendita delle lumache vanno dai 6-7 €/kg nel settore della ristorazione, tra i 4 e i 5 €/kg per gli ingrossi e tra i 10 e i 12 €/kg per i privati. Scopri i dettagli nell’articolo.

Quanto si guadagna con la bava delle lumache?

Con l’elicicoltura si può guadagnare anche vendendo la bava di lumache, una sostanza naturale molto ricercata dalle aziende di cosmesi. Sul mercato il prezzo arriva anche a superare i 100€/Litro.

Autore
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Ilenia Albanese

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.

3 risposte a “Elicicoltura: guadagni, come funziona e costi”

  1. Avatar Felice
    Felice

    Buonasera

    Io sono un tecnico di Telecomunicazioni ma ho un terreno di 12000 mq attualmente coltivato a noccioleto e nocieto siccome mi piacerebbe trasformare il terreno per effettuare l’allevamento delle lumache volevo chiedere se rimango dipendente e mi dedico a questa attività e il mio reddito è intorno ai 33000 euro annui posso usufruire della flat tax da 85000 euro ?
    In attesa di risposta ringrazio e porgo i più cordiali saluti

    Felice

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      lo svolgimento di attività agricole o di allevamento hanno un regime di tassazione naturale che potrebbe essere anche più favorevole della flat tax. Da approfondire con una consulenza professionale presentando il caso concreto.

      Grazie per averci scritto

  2. Avatar Claudio Panzera dì casarano
    Claudio Panzera dì casarano

    Buona serata nella mia zona del salento una volta si produceva olio contadini hanno piccoli terreni oramai quasi abbandonati visto che la xylella ha fatto strage ho letto di questa opportunità per i contadini può diventare un buon diversivo che può portare unpó di lavoro iosono un tecnico per industria elettrica e elettronica e ho intenzione di fare seriamente un impianto pilota dimostrativo ho già alcuni amici disposti a fare altrettanto.

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