Buoni carburante 2023: arriva l’agevolazione fino a 200 euro

I buoni carburante 2023 consistono in un'erogazione aggiuntiva nella busta paga dei lavoratori dipendenti: ecco come funzionano per lavoratori e imprese.

di Valeria Oggero

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Buoni carburante 2023
  • Di fronte ai nuovi aumenti di prezzo dei carburanti, vengono approvati nuovi buoni per il 2023.
  • I datori di lavoro privati possono erogare i buoni carburante 2023 ai dipendenti, con agevolazione di 200 euro per il primo trimestre dell’anno.
  • I buoni carburante sono esentasse, ovvero non concorrono alla formazione del reddito, e possono essere utilizzati fino a fine anno.

Il prezzo della benzina sta continuando a salire, e bisogna ricordare che in questo periodo viene anche dato lo stop al taglio delle accise, che limitava parte del costo dei carburanti. Tuttavia per i lavoratori dipendenti arriva anche quest’anno l’agevolazione, che può essere erogata da parte dei datori di lavoro, che consiste nei buoni carburante da 200 euro.

I buoni carburante 2023 sono stati approvati dal Consiglio dei Ministri il 10 gennaio 2023, per il periodo che include il primo trimestre dell’anno. Si tratta di una forma di sostegno per il pagamento del carburante erogata esclusivamente ai lavoratori dipendenti privati, su decisione dei datori di lavoro.

Secondo le decisioni prese con il Decreto Trasparenza, questi buoni non concorrono alla formazione del reddito, ovvero sono del tutto esentasse, e possono essere distribuiti fino alla fine di marzo 2023. Nell’articolo, tutti i dettagli sul funzionamento della misura.

Buoni carburante: 200 euro di agevolazione

La somma complessiva di agevolazione che i datori potranno erogare ai dipendenti è di 200 euro per lavoratore, a favore del pagamento dei carburanti, in sensibile aumento in questo periodo. La misura di fatto consiste in un rinnovo dei buoni carburante già presenti in precedenza, che molte imprese hanno potuto mettere a disposizione dei propri lavoratori dipendenti.

La misura rientra nel Decreto Trasparenza, che interviene per contrastare l’aumento dei prezzi di benzina, diesel e gpl. L’intervento consiste in 200 euro di agevolazione che i datori di lavoro possono erogare ai propri lavoratori per il pagamento dei carburanti, da gennaio a marzo 2023.

Tuttavia questi buoni potranno essere utilizzati dai lavoratori anche successivamente, fino alla fine dell’anno. Attualmente si attende la conferma definitiva del provvedimento in Gazzetta Ufficiale, ma si prevede che il funzionamento dei buoni carburante da 200 euro sarà in linea con la misura presente nel 2022.

Tale erogazione, disposta dai datori di lavoro, può essere garantita direttamente nella busta paga, e non concorre alla formazione del reddito dei lavoratori. Nella pratica, non viene disposta alcuna tassazione su queste somme.

Buoni carburante 200 euro
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Come funzionano i buoni carburante per le imprese

Abbiamo visto che i buoni carburante sono destinati ai lavoratori dipendenti del settore privato. Ma come funziona l’erogazione per le imprese? Questo sostegno è a erogazione volontaria del datore di lavoro, e per le specifiche si attendono le comunicazioni in Gazzetta Ufficiale.

Tuttavia, si può già delineare il funzionamento di questa agevolazione. I datori di lavoro (ma anche lavoratori autonomi) potranno erogare l’importo massimo di 200 euro a ciascun lavoratore dipendente, entro il 31 marzo 2023. Questa è la data ultima per l’erogazione, tuttavia il sostegno può essere usato dai lavoratori anche successivamente.

L’erogazione può avvenire in busta paga senza la necessità di stabilire specifici accordi contrattuali, e il datore di lavoro può scegliere a quali lavoratori garantire i buoni carburante da 200 euro. Questo sostegno economico non prevede l’applicazione di tasse, e inoltre per il datore di lavoro, in quanto sostituto di imposta, queste somme sono interamente deducibili dal reddito di impresa.

Va anche precisato che i lavoratori dipendenti possono utilizzare l’incentivo in due modi:

  • tramite buoni benzina con limite di 200 euro;
  • tramite benefit aziendali, per cui tale soglia non viene sommata al limite esentasse dei fringe benefit, di 258,23 euro, secondo piani sindacali. In questo caso il datore di lavoro può accedere ad alcuni vantaggi fiscali. I datori possono dedurre queste somme dal reddito di impresa.

I datori di lavoro devono quindi conteggiare l’erogazione in modo separato rispetto a tutti gli altri benefit eventualmente previsti.

A chi possono essere erogati i buoni carburante

Per accedere ai buoni carburante, i lavoratori dipendenti non devono presentare alcuna richiesta specifica, né rientrare in particolari limiti di reddito. Il datore di lavoro infatti può decidere in modo volontario di erogare queste somme, se rientrante nel settore privato.

L’unica regola per beneficiarne, per i lavoratori, consiste nel percepire un reddito da lavoro dipendente. Sono inclusi nella misura anche i soggetti che non svolgono attività di tipo commerciale, gli studi professionali e i lavoratori autonomi, se hanno dei propri dipendenti.

Questi buoni possono essere utilizzati dai lavoratori per i seguenti pagamenti:

  • per la benzina;
  • per il gasolio;
  • per Gpl e metano;
  • per ricaricare le auto elettriche.

Buoni carburante 2023 e Decreto Trasparenza

A istituire i nuovi buoni carburante 2023 è il Decreto Trasparenza, che dispone di alcune misure per monitorare e contrastare il rincaro dei prezzi della benzina, del diesel e del gpl. In particolare, come comunicato dal governo, questo decreto interviene con diverse misure:

  • proroga dei buoni carburante di 200 euro per i lavoratori dipendenti privati fino a fine marzo 2023, completamente esentasse;
  • si dispone l’obbligo per gli esercenti che vendono al pubblico carburanti per autotrazione per uso civile di comunicare ogni giorno il prezzo di vendita, che deve essere esposto;
  • sono rafforzate le sanzioni per chi viola le regole del punto precedente, fino alla sospensione dell’attività per un periodo in caso di recidiva;
  • sono rafforzati i collegamenti tra Garante dei prezzi e Antitrust, al fine di evitare speculazioni;
  • viene istituita una apposita Commissione di allerta rapida per sorvegliare i prezzi, per stabilire interventi specifici.

A questi interventi, mirati a sorvegliare episodi di speculazione, non vengono invece affiancate misure di riduzione delle imposte indirette sui carburanti, ovvero non viene prorogato il taglio delle accise adottato negli scorsi mesi.

Buoni carburante 2023 – Domande frequenti

Come funzionano i buoni carburante 2023?

I buoni carburante 2023 vengono disposti con erogazione da parte dei datori di lavoro fino a fine marzo 2023. Ecco come funzionano e chi può riceverli.

Quando arriveranno i buoni carburante 2023?

I datori di lavoro del settore privato possono, su base volontaria, erogare i buoni carburante 2023 ai lavoratori dipendenti fin a fine marzo 2023, ma i lavoratori possono utilizzarli anche successivamente.

Buoni carburante 2023: come richiederli?

Non è necessario per i lavoratori presentare una richiesta per i buoni carburante, che vengono invece erogati dal datore di lavoro in busta paga. Ecco come funzionano.

Autore
Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

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