Tasse a rate per le Partite Iva con la riforma fiscale, ecco come funzioneranno i pagamenti

Con la riforma fiscale le Partite Iva presto pagheranno a rate anche il secondo acconto IRPEF: ecco cosa viene previsto dal governo.

revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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  • Con la riforma fiscale cambieranno i pagamenti delle imposte per le Partite Iva: si parla di modifiche che consentiranno di pagare a rate anche il secondo acconto.
  • Il secondo acconto IRPEF potrà essere versato a rate secondo le ultime decisioni del governo.
  • L’obiettivo di questa iniziativa è quello di garantire una distribuzione delle tasse da pagare più equa e flessibile per le Partite Iva.

Con la riforma fiscale arriva un’importante novità che riguarda da vicino le Partite Iva nel pagamento delle imposte. Si parla della possibilità di pagare le tasse a rate anche per il secondo acconto IRPEF. Questa possibilità andrebbe a modificare quelle che sono le scadenze previste per il pagamento del secondo acconto.

La possibilità di pagare a rate anche queste imposte viene data alle Partite Iva per diminuire il carico fiscale concentrato entro alcune scadenze, e semplificare i pagamenti. Di fatto in questo modo si andrebbe a superare quella che è la scadenza fiscale prevista al 30 novembre del secondo acconto IRPEF.

Oltre a questa misura, la riforma fiscale contiene numerose novità che riguardano da vicino proprio gli autonomi e le imprese. Si parla anche di graduale riduzione della ritenuta di acconto. Ma vediamo nel dettaglio cosa cambierà per le Partite Iva.

Riforma fiscale: tasse a rate per le Partite Iva

La riforma fiscale articolata prevista per il 2024, su cui il governo sta lavorando, prevede numerose iniziative per le Partite Iva, per cui si parla di interventi volti soprattutto a semplificare il pagamento delle tasse per lavoratori autonomi e imprese.

Al centro dell’ultimo emendamento della riforma c’è il pagamento del secondo acconto IRPEF da parte dei titolari di Partita Iva. Con l’ultima novità, cambia di fatto la scadenza prevista ogni anno per il 30 novembre per provvedere al versamento.

Una rateizzazione del secondo acconto IRPEF andrebbe a distribuire il carico fiscale per le Partite Iva italiane, favorendo una dilazione dei pagamenti vantaggiosa. L’emendamento della riforma prevede:

“Con specifico riferimento alle modalità di versamento dell’Irpef dovuta ai lavoratori autonomi, si prevede una più equa distribuzione del carico fiscale nel corso del tempo, anche attraverso un meccanismo di progressiva introduzione della periodicità mensile degli acconti e dei saldi”.

Di fatto queste nuove possibilità saranno applicate alle Partite Iva, ovvero ai lavoratori autonomi e ai soggetti per cui si applicano gli ISA. La novità consentirebbe una maggiore flessibilità nei pagamenti rispetto a come funzionano attualmente.

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Tasse a rate: come funziona il secondo acconto

Per le Partite Iva la novità riguarderà il secondo acconto IRPEF, per coloro che versano le imposte allo stato con un sistema di acconto e saldo. Per ciò che riguarda l’acconto, se questo supera 257,52 euro, viene al momento suddiviso in due parti:

  • primo acconto: versamento entro entro il 30 giugno, per il 40% delle somme;
  • secondo acconto. versamento entro il 30 novembre, per il 60% delle somme.

In questo modo le Partite Iva vanno a versare entro novembre la parte più consistente dell’acconto, e spesso questo versamento va a cumularsi ad altri adempimenti obbligatori, nello stesso periodo. Al momento la scadenza prevista per il pagamento del secondo acconto è al 30 novembre.

Con l’ultima proposta con la riforma fiscale questa data potrebbe non essere più il termine ultimo di pagamento, perché viene presa in considerazione la possibilità di effettuare il versamento a rate.

Ancora non è ben chiaro come verranno disposte le rate, come funzioneranno e come verranno dilazionate, tuttavia questa modifica potrebbe concretamente arrivare con la riforma fiscale attesa per il 2024, se verrà approvata in modo definitivo.

Altre misure con la riforma fiscale

La riforma del fisco prevista dal governo Meloni intende portare avanti una serie di misure ampie per semplificare l’attuale sistema fiscale. Una ulteriore novità, che potrebbe riguardare anche gli autonomi, è una riduzione della ritenuta di acconto, che attualmente è del 20% sull’IRPEF.

Il sistema di utilizzo della ritenuta di acconto andrebbe a generare diversi ammanchi allo stato, ovvero i contribuenti cumulerebbero numerosi debiti verso il fisco proprio su questa imposta. Non è ancora chiaro come verrà modificata, tuttavia la ritenuta potrebbe venire ridotta.

Altre misure previste con la riforma fiscale di cui si sta ampiamente discutendo riguardano anche i lavoratori dipendenti, in particolare la detassazione della tredicesima mensilità. L’intenzione del governo è quella di istituire una tassa al 15% per le mensilità aggiuntive, ma anche per il lavoro straordinario e sui premi di produttività.

La riforma secondo le ultime novità potrebbe intervenire anche sulle multinazionali, con una tassa del 15% su tutte quelle che hanno una sede in Italia. Infine potrebbe arrivare una tassazione specifica per i prodotti della canapa e le e-cigarette.

Tasse a rate per le Partite Iva – Domande frequenti

Cosa prevede la riforma fiscale per le Partite Iva?

Secondo l’ultimo emendamento della riforma fiscale, le Partite Iva potranno pagare il secondo acconto IRPEF a rate, e verrebbe quindi modificata la scadenza del 30 novembre.

Come cambieranno le ritenute di acconto con la riforma fiscale?

Si prevede che le ritenute di acconto potrebbero diminuire: l’obiettivo è evitare l’insorgere di debiti verso il fisco proprio su questo strumento.

Quando arriverà la riforma fiscale del governo Meloni?

Si ipotizza che la riforma sarà operativa a partire del 2024, e attualmente si discute di diversi emendamenti: scopri qui tutti i dettagli.

Autore
Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.
Fact-Checked
dottore commercialista giovanni emmi
Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 28 Settembre 2023
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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