Finanziamenti per startup 2024: quali sono, come funzionano e come accedere

Come funzionano i finanziamenti a fondo perduto per le startup? In questo articolo spieghiamo nel dettaglio quali sono e cosa fare per ottenerli.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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  • I finanziamenti per le startup puntano ad offrire il capitale necessario per sviluppare un’idea innovativa sin dalle fasi iniziali.
  • Spesso si tratta di prestiti a condizioni agevolate o contributi a fondo perduto erogati dallo Stato in un determinato periodo.
  • Tra i bandi da tenere d’occhio troviamo principalmente quelli di Invitalia.

Hai un’idea innovativa e scalabile, che pensi possa davvero portare un contributo unico all’industria di riferimento? Probabilmente, ti sarai trovato più volte a chiederti come dargli slancio, da dove partire per svilupparla, arrivando sempre a un principale scoglio: i fondi.

Trovare capitali per finanziare una startup può sembrare un’impresa impossibile, riservata solo a chi sa muoversi bene con il networking. Ti stupirà invece sapere che non è così, perché esistono diversi bandi riservati alle startup che ti permetteranno di partire quanto prima, nel caso in cui la tua idea fosse valutata positivamente.

In questo articolo, esploreremo cosa sono e quali sono i principali finanziamenti per le startup, quali sono i possibili beneficiari, a quanto ammontano i contributi e come fare domanda per ottenerli.

Cosa sono i finanziamenti per startup?

I finanziamenti per le startup si differenziano da quelli canonici riservati alle aziende ordinarie perché sono ideati specificatamente con l’obiettivo di sostenere l’innovazione e l’imprenditorialità in fase iniziale, consentendo alle nuove imprese di avviare e sviluppare progetti dalle caratteristiche uniche e inedite, specialmente in settori strategici quali:

  • la tegnologia;
  • la cultura;
  • il turismo;
  • la green economy.

A differenza dei classici prestiti bancari, per alcuni inaccessibili o rischiosi in mancanza di garanzie, i finanziamenti statali per le startup sono spesso in modalità agevolata o a fondo perduto, proprio perché l’obiettivo è quello di ridurre gli ostacoli economici lasciando spazio solo al progetto.

Sia gli enti pubblici che i privati possono mettere a disposizione fondi per finanziare startup innovative. Esistono però anche programmi più completi, che oltre al mero finanziamento favoriscono anche l’inserimento delle imprese in ecosistemi di innovazione, collaborazioni con università, incubatori, acceleratori etc. Vediamo il carnet di bandi a disposizione: ce n’è uno per ogni specificità.

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1. Resto al Sud 2024  

Uno dei programmi più popolari sfruttabile anche dalle nuove startup innovative è il bando Resto al Sud, rivolto principalmente agli imprenditori dai 18 ai 55 anni e ai professionisti residenti nel Mezzogiorno e nel Centro Italia, specificatamente in:

  • Abruzzo;
  • Basilicata;
  • Calabria;
  • Campania;
  • Molise;
  • Puglia;
  • Sardegna;
  • Sicilia;
  • nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria);
  • nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.

Promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia, Resto al Sud mira a contrastare la fuga di talenti dalle regioni del sud, incoraggiando la nascita di nuove imprese o l’ampliamento di quelle già esistenti.

Il finanziamento offre una combinazione di contributi a fondo perduto fino al 75% e prestiti agevolati, con l’obiettivo di fornire ai giovani imprenditori il capitale necessario per coprire una vasta gamma di spese, dall’acquisto di attrezzature alla formazione del personale. A questo proposito vengono messi a disposizione voucher fino a 50.000 euro di importo per l’innovazione tecnologica o ambientale.

2. Smart&Start 

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Smart&Start Italia, anch’esso gestito da Invitalia, si rivolge invece proprio esclusivamente alle startup ed incentiva la nascita di nuove imprese in settori ad alto contenuto tecnologico e digitale, sia a livello di prodotto che di processo.

La misura prevede contributi a fondo perduto fino al 70% delle spese ammissibili, percentuale che sale in determinate casistiche, con un tetto massimo di 1,5 milioni di euro per progetto. Il bando si concentra soprattutto su progetti che promuovono l’economia digitale e favoriscono l’occupazione nei settori legati alla tecnologia.

Le startup che possono accedere al programma includono anche:

  • imprese incubate e acceleratrici.
  • spin-off universitari.
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3. Smart Money

Il programma Smart Money facilita invece per le startup l’accesso ai servizi specialistici forniti da incubatori, acceleratori e altri soggetti abilitati, per supportare la crescita delle imprese e prepararle al lancio sul mercato. L’incentivo è diviso in due fasi principali.

La Fase 1 è dedicata alle startup che si trovano nelle prime fasi di sviluppo (pre-seed o seed). Qui, le startup possono ottenere un contributo a fondo perduto fino a 10.000 euro, che copre fino all’80% delle spese ammissibili per finanziare:

  • servizi di mentoring;
  • consulenza strategica;
  • accesso a laboratori di ricerca;
  • altre attività essenziali per definire il progetto imprenditoriale.

Una volta completata con successo la prima fase, le startup possono accedere alla Fase 2, che prevede un ulteriore contributo per investimenti nel capitale di rischio.

In questo frangente, è possibile ricevere un contributo a fondo perduto pari al 100% dell’investimento effettuato da investitori qualificati, fino a un massimo di 30.000 euro. Le domande per accedere a Smart Money devono essere presentate tramite la piattaforma online di Invitalia. Attenzione però: dal sito di Invitalia, appare accessibile solo più la Fase 2.

4. Cultura Crea 

Il programma Cultura Crea 2024 è invece un bando rivolto specificatamente alle imprese e agli enti che operano nel settore culturale. Promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, Cultura Crea mira a sostenere lo sviluppo e la diffusione della cultura in Italia attraverso finanziamenti a fondo perduto fino al 100% delle spese ammissibili a:

  • micro, piccole e medie imprese dell’industria culturale e creativa;
  • team di persone che vogliono costituire una società;
  • soggetti del terzo settore che vogliono realizzare i loro progetti di investimento in Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.

Il contributo massimo è di 200.000 euro per progetto per chi intende realizzare iniziative che promuovano il patrimonio culturale del paese, dalle arti visive all’audiovisivo, fino all’editoria. Cultura Crea offre un’opportunità non solo per le imprese culturali ma anche per enti pubblici e privati, associazioni e fondazioni.

A seguito dell’esaurimento delle risorse, dalle ore 18.00 del 4 settembre 2023 non sarà più possibile inviare le domande per l’incentivo Cultura Crea 2.0, come stabilito dal Decreto 11 agosto 2023 dell’Adg del Pon Cultura & Sviluppo 2014-2020.

Sito web Invitalia

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5. ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero

Il programma ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero mira a sostenere la creazione e lo sviluppo di nuove micro e piccole imprese con protagonisti giovani imprenditori tra i 18 e i 35 anni, nonché donne di tutte le età. L’obiettivo principale è incentivare l’imprenditorialità giovanile e femminile attraverso una combinazione di finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto.

Misura che può coprire fino al 90% delle spese ammissibili per progetti con un investimento massimo di 3 milioni di euro. L’iniziativa prevede anche una serie di garanzie in caso di finanziamenti superiori a 250.000 euro, con ipoteche su beni aziendali o fideiussioni bancarie a copertura del valore finanziato.

I finanziamenti possono essere richiesti per progetti che riguardano la creazione di nuove imprese o l’espansione e diversificazione di attività già esistenti. Le imprese che si qualificano per il programma devono essere costituite da non più di cinque anni, mentre le persone fisiche che desiderano accedere all’incentivo devono costituire l’impresa entro 45 giorni dall’ammissione alle agevolazioni.

Per accedere all’incentivo, è necessario presentare una domanda online attraverso il portale Invitalia, ma il bando non ha una scadenza fissa, poiché le domande possono essere presentate fino a esaurimento dei fondi disponibili, che per il 2024 ammontano a circa 200 milioni di euro.

6. Generazione Terra

Generazione Terra è invece un’iniziativa che rientra tra i contributi all’agricoltura, gestita da ISMEA, specifica per supportare i giovani agricoltori italiani nell’acquisto di terreni agricoli tramite condizioni particolarmente favorevoli. Il programma prevede la copertura fino al 100% del costo di acquisto dei terreni e si rivolge a due principali categorie di beneficiari:

  • giovani imprenditori agricoli;
  • giovani startupper con esperienza o con titoli di studio in agraria.

Per quest’ultima categoria, il programma prevede l’accesso a finanziamenti per avviare una nuova impresa agricola. La somma massima finanziabile per i giovani startupper è fissata a 500.000 euro e tutte le domande per accedere a Generazione Terra devono essere presentate tramite il portale ISMEA, dove saranno valutate in base a criteri di idoneità e sostenibilità del progetto proposto.

Finanziamenti per startup – Domande frequenti

Quali incentivi ci sono nel 2024 per aprire un’attività?

Quest’anno è possibile aprire un’attività in modo agevolato grazie ai contributi a fondo perduto e ai finanziamenti agevolati proposti dallo Stato attraverso Invitalia. Una misura adatta alle startup è Smart&Start.

Come ottenere contributi a fondo perduto per una nuova attività?

Si possono ottenere contributi per una startup individuando le agevolazioni proposte a livello nazionale, europeo o regionale. Il portale Invitalia contiene diverse iniziative mirate alle nuove attività, a cui partecipare inviando una domanda corredata dal business plan.

Quanti soldi ci vogliono per una startup?

Per aprire una startup mediamente ci vogliono da 5.000 a 10.000 euro, ma tutto dipende dal tipo di attività, dal settore e dai finanziamenti a cui si riesce ad accedere.

Quante tasse paga una startup?

Dipende dal regime fiscale scelto: con il regime forfettario si accede ad un’imposta sostitutiva unica vantaggiosa, mentre con il regime ordinario si pagano le tasse in base alle aliquote IRPEF.

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Francesca Di Feo

Redattrice Partitaiva.it

Classe 1994, immediatamente dopo gli studi ho scelto di intraprendere una carriera nel Project Management in ambito di progetti Erasmus+ per EPS. Questo mi ha portato ad approfondire in particolare le tematiche inerenti alla fiscalità delle PMI, anche se la mia area di expertise risulta oggi molto più ampia in questo ambito. Oggi sono copywriter freelance appassionata di scrittura e di innovazione per le piccole e medie imprese.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 11 Dicembre 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

4 commenti su “Finanziamenti per startup 2024: quali sono, come funzionano e come accedere”

  1. Salve ,sono disoccupata da quasi 2 anni , quando era nata mia figlia …. In quel momento ho aperto la partita iva per iniziare a fare l’apicoltore come impresa individuale…. Adesso vorrei crescere per diventare azienda a tutti gli effetti . L’investimento che l’ho fatto con mio compagno è partito da zero facendo il corso per l’apicoltore e comprare il materiale per le api arnie , cassone per la pappa reale , porta sciami ,melari ,telai da nido , telai da melario ,la cera….tutto occorrente per iniziare compreso anche un terreno vicino casa per posizionare l’apiario . Nella regione Lazio c’è qualche incentivo , prestito , aiuto , bando etc per poter proseguire ….. Ci servono altri fondi per prendere un mezzo di trasporto quando facciamo il nomadismo, ogni volta l’ho dobbiamo affittare…..dobbiamo investire in modo che possiamo andare avanti .Stiamo già pagando un prestito in banca quindi siamo arrivati a un punto fermo
    Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      l’acquisto di un automezzo non è un investimento ideale per ricevere incentivi di sorta.

      In alcune regioni è previsto un contributo per l’insediamento o lo sviluppo di attività agricole, generico, per i giovani imprenditori e le donne. Si consiglia di contattare l’assessorato agricoltura della regione Lazio.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  2. Buongiorno, ho aperto da circa 3 mesi un negozio investendo tutto quello che avevo più un piccolo prestito, ho bisogno di liquidità per rifornire il negozio, pagare gli ultimi macchinari per essere operativo al 100% e per mettere un’insegna esterna, attualmente no ho garanzie o garanti, l’unica cosa è il possesso di un immobile senza mutuo. Che strade posso intraprendere visto che tutti gli istituti di credito chiudono le porte in faccia per i più disparati motivi? C’è qualche bando, agevolazione, statale, regionale, europea o altro a cui poter accedere? Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      potrebbero esserci a secondo della regione può verificare sul sito della finanziaria regionale. Da un punto di vista nazionale consigliamo di verificare sul sito invitalia.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi

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