Finanziamenti a fondo perduto per le startup: ecco come funzionano

Come funzionano i finanziamenti a fondo perduto per le startup? In questo articolo spieghiamo nel dettaglio cosa fare per ottenerli.

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  • Come funzionano i finanziamenti a fondo perduto: possono essere erogati attraverso appositi bandi, anche dall’Unione Europea.
  • Chi può chiedere un finanziamento a fondo perduto: i soggetti che vogliono sviluppare una nuova impresa o startup.
  • Come si possono ottenere finanziamenti per una startup: presentando un business plan.

Anche il 2022 è un anno positivo per riuscire ad ottenere dei finanziamenti a fondo perduto per le startup. Accedere a questi contributi è, senza dubbio, un’ottima soluzione per gli imprenditori in erba, che non dispongono della liquidità necessaria per avviare la propria attività imprenditoriale in completa autonomia.

I finanziamenti a fondo perduto per le start up danno la possibilità di ottenere il capitale necessario per avviare la propria impresa: sarà poi necessario rimborsare parte dei fondi ricevuti, con una rata molto bassa. Tuttavia una parte del capitale ottenuto, non dovrà essere restituito. Ma proviamo a vedere come funzionano questi particolari prodotti.

Finanziamenti per le startup: cosa sono

Cerchiamo di capire nel dettaglio come funzionano i finanziamenti a fondo perduto che arrivano dall’Unione europea destinati alle start up. Iniziamo con il sottolineare che sono delle agevolazioni che permettono di ottenere il capitale iniziale necessario per sostenere l’avvio di una attività lavorativa.

I beneficiari avranno la possibilità di restituire i contributi che hanno ottenuto, grazie ad un piano di ammortamento personalizzato. Ma non solo: i diretti interessati beneficeranno di un tasso di interesse ridotto rispetto a quello che si riuscirebbe ad ottenere attraverso altri tipi di prestito personale.

Ma non finisce qui: i finanziamenti a fondo perduto per le start up permettono ai cittadini dell’Unione Europea di ottenere la liquidità necessaria per realizzare una qualsivoglia iniziativa imprenditoriale in un qualsiasi settore dell’economia. Sarà il neo imprenditore a scegliere dove investire, in base alle proprie competenze, esperienze e formazione.

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Come ottenere i fondi per le startup?

A tutti gli effetti, i finanziamenti a fondo perduto per le start up possono essere considerati come dei fondi concessi in prestito a quanti abbiano intenzione di avviare una nuova impresa. Vi possono accedere anche coloro che hanno l’intenzione di sostenere le spese per ampliare l’attività di un’azienda che esiste già.

Grazie ai fondi europei sarà possibile restituire solo e soltanto una parte del capitale ottenuto accedendo al beneficio. Oltre a questo, si potrà ottenere un piano di ammortamento personalizzato: la rata mensile sarà ridotta rispetto a quelle di altre forme di prestito, alle quali si potrebbe accedere per finanziare l’imprenditoria.

Finanziamenti a fondo perduto e investimenti

L’Unione europea ha stanziato i finanziamenti a fondo perduto per le startup. Il soggetto, che beneficia di questi contributi, dovrà necessariamente rimborsare solo il 50% del capitale erogato. In alcuni casi, ma questo dipende molto dalle varie politiche che vengono adottate, il contributo a fondo perduto può arrivare a costituire il 70% dei costi complessivi di investimento.

Il capitale erogato a favore dei beneficiari arriverà in differenti tranche, che generalmente sono due, condizionate dai requisiti, che vengono indicati nei singoli bandi europei, in rapporto anche alla copertura finanziaria dell’impresa beneficiaria.

Chi eroga il contributo per le startup

Nel caso in cui il finanziamento a fondo europeo sia gestito tramite dei fondi a gestione diretta, sarà direttamente l’Unione Europea a versare al beneficiario il capitale previsto dal bando stesso.

Nel caso in cui ci si trovi davanti ad un fondo a gestione indiretta, l’Unione Europea provvederà a trasferire i fondi necessari alle Regioni ed alle Province, che a loro volta dovranno provvedere a trasferire i fondi liquidi ai beneficiari.

In quest’ultimo caso, in capo alle Regioni ed alle Province ci sarà la totale e completa responsabilità di gestione e distribuzione dei fondi che sono arrivati dall’Unione europea.

Quando i fondi sono a gestione diretta, i relativi bandi vengono pubblicati sulla Gazzetta ufficiale europea; quando sono a gestione indiretta vengono pubblicati nella Gazzetta ufficiale nazionale.

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Dove chiedere i finanziamenti a fondo perduto

Gli imprenditori in erba, che hanno intenzione di beneficiare dei finanziamenti a fondo perduto per le startup, devono prendere visione dei bandi e presentare la documentazione che viene richiesta.

Nella maggior parte delle occasioni sarà necessario rivolgersi alla Direzione Generale per l’Incentivazione delle Attività Imprenditoriali, che è l’ente preposto per espletare tutte le pratiche necessarie per l’erogazione dei contributi. È, inoltre, possibile rivolgersi anche ad altri istituti, in base alle proprie esigenze e al settore del proprio progetto imprenditoriale.

I soggetti, che abbiano intenzione di investire nella propria attività imprenditoriale, hanno la possibilità di rivolgersi a Invitalia, l’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo, di proprietà del Ministero dell’Economia.

In alternativa sarà possibile rivolgersi anche al Ministero del Tesoro nel reparto per la richiesta di agevolazioni fiscali per le imprese o al Ministero dello Sviluppo Economico, che si occupa della richiesta di incentivi per le imprese.

Documenti necessari per le startup

Premettiamo che ogni bando richiede di essere in possesso di requisiti differenti, ma soprattutto di essere in possesso di una particolare documentazione, strettamente legata al settore per il quale si ha intenzione di richiedere il contributo. In linea generale è possibile, comunque, affermare che per tutti i bandi è necessario essere in possesso della seguente documentazione:

  • documento d’identità in corso di validità e codice fiscale;
  • eventuale certificato di disoccupazione rilasciato da un centro per l’impiego;
  • preventivo di spesa della propria attività imprenditoriale da avviare;
  • business plan: il progetto della propria attività d’impresa.

Finanziamenti per le startup – Domande frequenti

Come ottenere fondi per una startup?

In diversi modi è possibile ottenere fondi per una startup: tramite investitori privati oppure aderendo ad un bando europeo. In questo modo è possibile coprire fino al 70% delle spese necessarie per avviare la startup. Maggiori dettagli qui.

Chi può chiedere un finanziamento a fondo perduto?

Possono richiedere un finanziamento a fondo perduto i soggetti che vogliono avviare una nuova attività imprenditoriale, definita come startup. Alcuni fondi derivano direttamente dall’Unione Europea. Ecco come richiederli.

Come funziona un finanziamento a fondo perduto?

Ogni singolo bando che offre finanziamenti a fondo perduto alle startup richiede requisiti e documentazione diversa. Quello che accomuna quasi tutti i bandi è la richiesta di un business plan dettagliato.

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Ho una laurea in materie letterarie. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

4 risposte a “Finanziamenti a fondo perduto per le startup: ecco come funzionano”

  1. Avatar Gabriele
    Gabriele

    Buongiorno, ho aperto da circa 3 mesi un negozio investendo tutto quello che avevo più un piccolo prestito, ho bisogno di liquidità per rifornire il negozio, pagare gli ultimi macchinari per essere operativo al 100% e per mettere un’insegna esterna, attualmente no ho garanzie o garanti, l’unica cosa è il possesso di un immobile senza mutuo. Che strade posso intraprendere visto che tutti gli istituti di credito chiudono le porte in faccia per i più disparati motivi? C’è qualche bando, agevolazione, statale, regionale, europea o altro a cui poter accedere? Grazie

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      potrebbero esserci a secondo della regione può verificare sul sito della finanziaria regionale. Da un punto di vista nazionale consigliamo di verificare sul sito invitalia.

      Grazie per averci scritto

  2. Avatar Ramona
    Ramona

    Salve ,sono disoccupata da quasi 2 anni , quando era nata mia figlia …. In quel momento ho aperto la partita iva per iniziare a fare l’apicoltore come impresa individuale…. Adesso vorrei crescere per diventare azienda a tutti gli effetti . L’investimento che l’ho fatto con mio compagno è partito da zero facendo il corso per l’apicoltore e comprare il materiale per le api arnie , cassone per la pappa reale , porta sciami ,melari ,telai da nido , telai da melario ,la cera….tutto occorrente per iniziare compreso anche un terreno vicino casa per posizionare l’apiario . Nella regione Lazio c’è qualche incentivo , prestito , aiuto , bando etc per poter proseguire ….. Ci servono altri fondi per prendere un mezzo di trasporto quando facciamo il nomadismo, ogni volta l’ho dobbiamo affittare…..dobbiamo investire in modo che possiamo andare avanti .Stiamo già pagando un prestito in banca quindi siamo arrivati a un punto fermo
    Grazie

    1. Avatar Redazione Professionale
      Redazione Professionale

      Buongiorno,
      l’acquisto di un automezzo non è un investimento ideale per ricevere incentivi di sorta.

      In alcune regioni è previsto un contributo per l’insediamento o lo sviluppo di attività agricole, generico, per i giovani imprenditori e le donne. Si consiglia di contattare l’assessorato agricoltura della regione Lazio.

      Grazie per averci scritto

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