- Il Modello 730 è utilizzato per la dichiarazione dei redditi per i lavoratori dipendenti e per i pensionati e deve essere consegnato annualmente all’Agenzia delle entrate. Gli autonomi invece utilizzano prevalentemente il Modello Redditi PF.
- Le scadenze delle dichiarazioni sono: il 30 settembre 2025 per il 730 e al 31 ottobre 2025 per il modello Redditi.
- Nel modello 730 si possono inserire tutte le informazioni sui redditi percepiti nell’anno precedente ad esclusione di quelli derivati da una partita IVA.
Presentare la propria dichiarazione dei redditi ogni anno è un obbligo di legge e per procedere sono messi a disposizione determinati modelli da compilare. I dati devono poi essere inviati all’Agenzia delle entrate. I lavoratori dipendenti e i pensionati utilizzano un modello diverso rispetto a quello degli autonomi.
Bisogna fare attenzione in ogni caso alle scadenze sulla sua presentazione. Per comunicare questo documento per l’anno in corso c’è tempo fino al 30 settembre per dipendenti e pensionati, mentre la scadenza slitta in avanti per i lavoratori autonomi.
Va ricordato che questa comunicazione è un obbligo di legge e per omessa dichiarazione dei redditi è prevista una sanzione non indifferente. Per procedere è possibile utilizzare diversi software.
Indice
- Cos’è la dichiarazione dei redditi
- Dichiarazione dei redditi: tutte le scadenze
- Dichiarazione dei redditi: chi deve presentarla
- Come presentare la dichiarazione dei redditi
- Omessa presentazione della dichiarazione dei redditi
- Dichiarazione dei redditi precompilata: come funziona
- Dichiarazione dei redditi congiunta
- Dichiarazione dei redditi: come scaricare le spese
- Dichiarazione dei redditi: quali software utilizzare
Cos’è la dichiarazione dei redditi
Quando si parla di dichiarazione dei redditi si fa riferimento all’obbligo per tutti i contribuenti di presentare al fisco la rendicontazione annuale dei ricavi percepiti durante un determinato anno di imposta. Tutti i lavoratori e i pensionati sono tenuti a questo adempimento, ma per eseguirlo sono messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate diversi tipi di documenti da compilare.
Per i lavoratori dipendenti e i pensionati, ma anche per tutti coloro che non hanno una partita IVA attiva, si utilizza il Modello 730, mentre al contrario chi ha un’attività di impresa, autonoma e una posizione IVA deve usare il Modello Redditi PF oppure uno dei documenti riservati alle società.
Effettuare la dichiarazione è un obbligo di legge per tutti, per cui in caso contrario si parla di evasione fiscale e possono essere applicate ingenti sanzioni. Non si è obbligati invece a presentare la dichiarazione se si rientra nella no tax area, ovvero se si percepiscono ricavi da lavoro dipendente o pensione inferiori a 8.500 euro in un anno oppure da lavoro autonomo inferiori a 5.500 euro.
Dichiarazione dei redditi: tutte le scadenze
Scadenza | Adempimento | Descrizione |
31 marzo | Consegna della Certificazione Unica al contribuente | Entro questa data deve essere consegnata la CU dei redditi percepiti e delle ritenute ai contribuenti |
30 aprile | Visionare il 730 precompilato | A partire da questa data il contribuente può visionare la propria dichiarazione con la precompilata |
15 maggio | Modificare e inviare il 730 precompilato | Da questa data si potrà integrare il 730 precompilato e inviarlo al fisco |
30 settembre | Scadenza presentazione 730 | Termine ultimo per la presentazione della dichiarazione dei redditi per dipendenti e pensionati |
31 ottobre | Scadenza presentazione Modello Redditi PF | Termine ultimo per la presentazione della dichiarazione dei redditi da parte delle partite IVA |
I contribuenti che devono presentare il Modello 730 possono procedere con il documento precompilato già messo a disposizione dall’Agenzia delle entrate a partire da metà maggio 2025. Le scadenze da rispettare sono quelle presenti in tabella1.
Ricordiamo che negli scorsi anni il governo ha deciso di applicare ulteriori semplificazioni alla presentazione delle dichiarazioni, per cui è disponibile anche la “dichiarazione semplificata precompilata” per procedere online con i campi già compilati dall’Agenzia delle entrate con una funzionalità ancora più semplice.
Dichiarazione dei redditi: chi deve presentarla

Come visto in precedenza, tutti coloro che percepiscono redditi devono dichiararli al fisco l’anno seguente, in modo da rispettare gli obblighi e pagare correttamente tasse e contributi. Bisogna però fare una distinzione tra lavoratori dipendenti e pensionati e partite IVA.
Chi deve presentare la dichiarazione con il Modello 730
Il Modello 730 (o il nuovo modello semplificato) è funzionale a presentare la dichiarazione dei redditi di chi non ha una partita IVA ed è un documento necessario per dichiarare tutte le informazioni fiscalmente rilevanti relative all’anno precedente, in questo caso il 2024.
All’interno del documento si indicano i redditi:
- da lavoro dipendente e assimilati;
- redditi di terreni e fabbricati;
- redditi di capitale;
- redditi di lavoro autonomo per cui non è richiesta la partita IVA;
- redditi diversi (come i redditi di terreni e fabbricati all’estero);
- alcuni dei redditi assoggettabili a tassazione separata (come i redditi percepiti dagli eredi);
- redditi di capitale di fonte estera, senza intermediari.
All’interno del modello vi sono numerose voci, tra cui:
- i redditi da lavoro dipendente o da pensione;
- le ritenute IRPEF;
- le trattenute di addizionale regionale o comunale;
- i dati di eventuali familiari a carico;
- il credito di imposta APE;
- i redditi da lavoro autonomo occasionale;
- oneri deducibili o detraibili;
- plusvalenze finanziarie.
Sono, inoltre, presenti le informazioni sulle dichiarazioni dei redditi dell’anno precedente e dati tenuti nell’Anagrafe Tributaria. Per quest’anno è stata allargata la platea di destinatari di questo documento, per cui possono usare il 730 anche coloro che adempiono agli obblighi di monitoraggio per attività estere finanziarie o patrimoniali, chi percepisce redditi a tassazione separata o imposta sostitutiva (tramite il nuovo Quadro M).
Sono infine inclusi coloro che percepiscono ricavi da cessioni di partecipazioni non qualificate, obbligazioni e altri strumenti con plusvalenze2 (tramite il nuovo Quadro T).
Chi deve presentare la dichiarazione con il Modello Redditi PF
Sono principalmente le partite IVA ad utilizzare ogni anno il Modello Redditi PF, che possono procedere in autonomia o con il supporto di un commercialista. Utilizzano questo documento sia i lavoratori con regime fiscale ordinario che quelli con regime fiscale forfettario.
Sono quindi inclusi i lavoratori autonomi liberi professionisti, ma anche gli imprenditori individuali, chi ha redditi di impresa (anche in partecipazione), chi percepisce redditi diversi che non si possono indicare nel 730. Va ricordato che le società usano un altro documento, il Modello Redditi SC.
Per gli autonomi c’è tempo per l’invio fino al 31 ottobre 2025 ed è possibile allo stesso modo dei dipendenti visionare un documento precompilato dal portale dell’Agenzia delle entrate.
Anche in questo caso i liberi professionisti che hanno aperto una partita IVA possono confermare o modificare i dati inseriti in modo automatico dal sito dell’Agenzia delle entrate.
Come presentare la dichiarazione dei redditi
Il Modello 730 può essere presentato a diversi soggetti:
- al proprio sostituto d’imposta, il datore di lavoro per i lavoratori dipendenti o l’ente pensionistico per i pensionati;
- al Centro di Assistenza Fiscale CAF;
- ai professionisti iscritti all’albo dei dottori commercialisti, Ordine dei Dottori Commercialisti e Degli Esperti Contabili.
L’Agenzia delle Entrate mette anche a disposizione il modello precompilato per tutti i contribuenti che vogliono procedere alla presentazione online in autonomia. Uno dei vantaggi di questo documento è la possibilità di essere esonerati da controlli formali nel caso in cui si accetta il modello come è presentato dal fisco.
Il Modello Redditi PF può essere presentato sul portale dell’Agenzia oppure il lavoratore autonomo può richiedere l’assistenza di un commercialista.
Omessa presentazione della dichiarazione dei redditi
Le scadenze vengono fissate per diversi motivi e se non vengono rispettate si va incontro a conseguenze negative. Nel caso di mancata presentazione della dichiarazione dei redditi dopo la scadenza, la possibilità è quella di imbattersi in sanzioni pecuniarie.
Ma ci sono diverse conseguenze in base alla gravità dell’omissione. Infatti, se si tratta di un ritardo nell’invio della dichiarazione il contribuente potrà procedere con un ravvedimento operoso per ridurre la sanzione.
Invece, quando la dichiarazione non viene presentata del tutto, al contribuente viene corrisposta una sanzione pecuniaria in denaro fino al 120% del totale delle imposte dovute, con un minimo di €250.
Se oltre all’omesso invio della dichiarazione il contribuente non paga le imposte dovute, la sanzione avrà un valore fisso che va da 250 a 1.000 euro, in questo caso si parla di evasione fiscale.
Dichiarazione dei redditi precompilata: come funziona

Sia chi utilizza il Modello 730, sia chi compila il Modello Redditi PF può avvalersi della precompilata messa a disposizione dal fisco. L’Agenzia delle entrate infatti incrocia i dati dai database a sua disposizione per comporre un documento che contiene già tutte le informazioni salienti sul contribuente, come i redditi da lavoro e così via.
Il contribuente quindi è invitato a visionare tali dati, integrarli ed eventualmente correggerli, per poi inviarli al fisco. Per farlo è possibile accedere al portale dell’Agenzia delle entrate, tramite una credenziale digitale come:
- SPID: Sistema pubblico d’identità digitale;
- CIE: la Carta di identità elettronica;
- Carta Nazionale dei Servizi.
Il modello dovrà essere poi presentato entro la scadenza all’Agenzia delle entrate o in alternativa al Caf o al proprio sostituto d’imposta. Quest’anno per chi invia il 730 è disponibile anche la dichiarazione semplificata precompilata, perché sono stati introdotti ulteriori snellimenti nelle procedure di presentazione e conservazione dei dati.
In questi casi il cittadino può inserire le informazioni sul suo lavoro, sulla famiglia e sulle eventuali spese sostenute tramite un’interfaccia che divide i dati per categorie, molto intuitiva e senza la necessità di compilare il modello vero e proprio.
I vantaggi del documento precompilato
Avere già pronta la dichiarazione dei redditi sul sito dell’Agenzia delle entrate con il modello precompilato offre una serie di vantaggi ai contribuenti. Tra questi ricordiamo:
- se il contribuente non modifica i dati del modello precompilato, questo non sarà sottoposto a controlli sui documenti che indicano le spese inserite. I controlli si applicano solo se il credito di imposta di cui può beneficiare supera i 4.000 euro;
- è l’Agenzia delle entrate a calcolare le imposte da pagare e i rimborsi riconosciuti al contribuente;
- se il Modello 730 precompilato, con o senza modifiche, viene presentato dal CAF o da un professionista, i controlli saranno effettuati nei confronti del CAF o del professionista;
- il contribuente non è tenuto ad effettuare calcoli matematici per inserire i dati.
Dichiarazione dei redditi congiunta
L’Agenzia delle entrate consente la presentazione di una dichiarazione dei redditi congiunta per i coniugi in alcuni casi. In particolare, se almeno uno dei due coniugi può usare il 730 è possibile optare per la versione congiunta3.
La presentazione dei dati è a carico del coniuge che ha come sostituto di imposta il soggetto per cui si presenta la dichiarazione. La scelta della destinazione dell’8 per 1000, del 5 per 1000 e del 2 per 1000 può essere svolta da entrambi.
La dichiarazione congiunta si può fare se la coppia è sposata o unita civilmente e semplifica la dichiarazione, anche se nulla cambia per il calcolo delle tasse. Non possono presentare questo modello le coppie conviventi. Nel frontespizio del modello va quindi indicata la forma congiunta, anche nel caso di modello precompilato.
Dichiarazione dei redditi: come scaricare le spese
Presentando la dichiarazione dei redditi è possibile per molti contribuenti scaricare diverse spese sostenute durante l’anno, accedendo a delle agevolazioni sulle tasse. Con il Modello 730 è possibile risparmiare ad esempio sugli interessi passivi del mutuo, sulle spese per la sanità, sulle spese dell’affitto, sui costi per la scuola dei figli, per le spese veterinarie, per il trasporto pubblico e così via.
Le spese però devono essere sostenute sempre con metodi tracciabili. Nella maggior parte dei casi è possibile ottenere una detrazione del 19%, anche se per ogni voce di spesa le regole possono essere leggermente diverse. Questi costi vanno quindi presentati insieme alla dichiarazione dei redditi per ottenere l’agevolazione.
In alcuni casi anche le partite IVA possono accedere a delle detrazioni, oppure a delle deduzioni, se riguardano costi sostenuti per l’attività. Bisogna fare attenzione però che per i lavoratori con regime forfettario non è possibile scaricare nessun costo.
Dichiarazione dei redditi: quali software utilizzare
L’Agenzia delle entrate mette a disposizione una serie di software per i cittadini che devono presentare la propria dichiarazione dei redditi. Questi software permettono di presentare diversi modelli, ovvero si rivolgono a differenti categorie di contribuenti.
Si va dal Modello Redditi PF ai modelli per le società, dalle dichiarazioni Irap alla gestione del Modello 770, fino alle dichiarazioni semplificate del 730. Ci sono programmi specifici per la compilazione e altri programmi che l’Agenzia utilizza per effettuare i controlli, che possono impiegare anche l’intelligenza artificiale.
L’Agenzia mette anche a disposizione delle istruzioni specifiche4 su come utilizzare i suoi strumenti. Al termine è anche possibile per i contribuenti verificare il proprio debito o credito fiscale nei confronti del fisco.
Risulta possibile procedere in autonomia oppure con il supporto di un centro CAF, un Patronato o un commercialista esperto nel caso di partita IVA.
Dichiarazione dei redditi scadenza – Domande frequenti
La scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi con Modello 730 è fissata al 30 settembre.
Il Modello 730 precompilato è disponibile nell’area personale sul sito dell’Agenzia delle entrate. In alternativa, il precompilato può essere modificato o inoltrato presso il CAF o un professionista.
Si devono tenere conto le diverse scadenze in base al tipo di reddito percepito. Per i redditi derivati da lavoro dipendente, pensione o diversi si può usare il Modello 730, con scadenza al 30 settembre, mentre chi ha una partita IVA usa il Modello Redditi PF con scadenza a fine ottobre.
Il modello precompilato si può visionare dal 30 aprile 2025, ma sarà possibile modificarlo a partire dal 15 maggio 2025 per inviarlo al fisco.
L’INPS riceve i modello 730 compilati dall’Agenzia delle entrate e poi comunica ai suoi assistiti (ovvero i pensionati) eventuali debiti o crediti per effettuare i conguagli.
Si consiglia di partire dal documento precompilato dal fisco e controllare voce per voce l’esattezza dei dati indicati. Si può procedere anche con l’assistenza di un centro CAF.
Per farlo bisogna indicare al fisco tutte le spese sostenute lo scorso anno che hanno diritto ad accedere alle detrazioni per l’edilizia. Ogni bonus ha uno specifico regolamento da seguire e tutti i costi sostenuti devono essere eseguiti con modalità tracciabili.
- Comunicato stampa del 30 aprile 2025, Agenzia delle entrate, agenziaentrate.gov.it ↩︎
- Chi può presentare il 730, Agenzia delle entrate, agenziaentrate.gov.it ↩︎
- La dichiarazione congiunta, infoprecompilata.agenziaentrate.gov.it ↩︎
- La tua dichiarazione precompilata, info e assistenza, infoprecompilata.agenziaentrate.gov.it ↩︎
Buongiorno,io percepisco degli affitti e devo presentare modello unico.Quando è la scadenza per il modello unico?E l’ultimo mese quando presento modello unico, posso pagare le tasse nelle 5 rate?
Grazie
Buonasera, il termine per la presentazione del modello unico, per l’anno 2022 era il 30/11.
Grazie per averci scritto