- Il ravvedimento operoso è una procedura con la quale si può rimediare a una dimenticanza nel pagamento di un obbligo fiscale.
- Il mancato pagamento di una imposta prevede l’applicazione di un interesse e di specifiche sanzioni, che vengono ridotte nel caso di ravvedimento operoso in base al ritardo nel pagamento.
- Per le violazioni commesse a partire dal 1 settembre 2024 scattano alcune novità, che consentono di ridurre le sanzioni in diversi casi.
Il ravvedimento operoso, previsto ai sensi dell’articolo 13 del Dlgs n. 472 del 1997, relativo alle Disposizioni generali in materia di sanzioni amministrative per le violazioni di norme tributarie, ha una funzione ben precisa. Permette, infatti, di:
- regolarizzazione i versamenti omessi o insufficienti e le eventuali altre irregolarità fiscali;
- beneficiare di una riduzione delle sanzioni previste dalla legge.
È risaputo che in caso di mancato pagamento di una cartella fiscale, si sarà soggetti per legge a sanzioni pecuniarie. Il ravvedimento consente a tutti i contribuenti di poter rimediare a uno sbaglio, per errore o per dimenticanza (quindi in buona fede).
Qui potrai scaricare l’articolo 13 del Decreto legislativo del 18 dicembre 1997 n. 472, in vigore dal 1° gennaio 2015.
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Indice
Requisiti e tempistiche per il ravvedimento operoso
Prima che venisse introdotta la legge di stabilità 2015, il ravvedimento operoso prevedeva il rispetto di specifici limiti di tempo, e richiedeva che:
- la violazione non fosse già stata constatata e notificata a chi l’avesse commessa;
- non fossero iniziati controlli, ispezioni e verifiche;
- non fossero cominciate altre attività di accertamento formalmente comunicate al soggetto coinvolto, come per esempio la notifica di un invito a comparire.
Oggi queste preclusioni non sono più valide per i tributi che sono amministrati dall’Agenzia delle Entrate. Il ravvedimento viene inibito soltanto nel caso in cui si riceva la notifica degli atti di liquidazione e di accertamento, che comprendono anche le comunicazioni da controllo automatizzato e formale delle dichiarazioni.
È comunque bene sapere che il pagamento di importi arretrati dovuti e la regolarizzazione non precludono l’inizio o la prosecuzione di:
- verifiche amministrative di controllo e accertamento;
- accessi e ispezioni.
Quando si può fare il ravvedimento operoso?
Il ravvedimento operoso, quindi la regolarizzazione di errori, omissioni e versamenti carenti, può essere fatto pagando spontaneamente:
- l’imposta dovuta;
- gli interessi, che sono calcolati rispetto al tasso legale annuo, dal giorno in cui il versamento avrebbe dovuto essere effettuato a quello in cui viene effettivamente eseguito;
- la sanzione in misura ridotta.
Ravvedimento operoso e interessi legali 2024
Anno | Interessi legali |
2024 | 2,5% |
2023 | 5% |
2022 | 1,25% |
2021 | 0,01% |
2020 | 0,05% |
2019 | 0,8% |
Il calcolo dell’importo da versare con il ravvedimento operoso tiene conto anche degli interessi legali, che per il 2024 scendono notevolmente. Un apposito decreto del Ministero dell’Economia comunica ogni anno quali sono gli interessi legali da applicare.
Per il 2024 questa percentuale viene dimezzata: si passa dal 5% del 2023 al 2,5% del 2024. Comunque rimane una percentuale piuttosto alta rispetto agli anni precedenti, come indicato in tabella. Scopri qui il nostro tool per il calcolo degli interessi legali.
Come funziona il ravvedimento operoso
Le sanzioni che vengono applicate per omesso o insufficiente versamento dell’imposta dovuta sono attualmente pari al 30% delle somme non versate o versate in ritardo, per i ritardi che superano i 90 giorni.
Le sanzioni possono essere ridotte del 50% nel caso in cui il ritardo non superi 90 giorni. Sono dunque pari:
- al 15% e ridotte di 1/5 per giorno, per i ritardi fino a 14 giorni;
- al 15% per i ritardi nei pagamenti compresi tra i 15 e i 90 giorni.
A seconda della riduzione delle sanzioni che viene applicata, è possibile parlare di:
- Ravvedimento sprint;
- Ravvedimento breve;
- Ravvedimento trimestrale;
- Ravvedimento annuale;
- Ravvedimento biennale;
- Ravvedimento lunghissimo.
1. Ravvedimento Sprint
È quello che si può esercitare entro il 14° giorno dalla scadenza del versamento: prevede l’applicazione di una sanzione pari allo 0,1% al giorno, fino a un massimo di 1,4%, e di un interesse legale che nel 2024 è pari al 2,5%.
2. Ravvedimento Breve
Si può esercitare nel periodo compreso tra il 15° e il 30° giorno dalla scadenza del versamento: prevede l’applicazione di una sanzione pari all’1,5% (1/10 del 15%), e di un interesse legale che nel 2024 è pari al 2,5%.
3. Ravvedimento Intermedio
Può essere esercitato nel periodo compreso tra il 30° e il 90° giorno dalla scadenza del versamento: prevede l’applicazione di una sanzione pari all’1,67% (1/9 del 15%), e di un interesse legale che nel 2024 è pari al 2,5%.
4. Ravvedimento lungo
È valido nel periodo superiore a 1 anno dalla scadenza del versamento: prevede l’applicazione di una sanzione pari al 3,75% (1/8 del minimo che oltre i 90 giorni è del 30%), e di un interesse legale che nel 2024 è pari al 2,5%.
5. Ravvedimento Biennale
Si applica per versamenti eseguiti entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all’anno successivo o, se non è prevista, la dichiarazione entro 2 anni dall’omissione. Prevede l’applicazione di una sanzione pari al 4,29% (1/7 del minimo che oltre i 90 giorni è del 30%), e di un interesse legale che nel 2024 è pari al 2,5%.
6. Ravvedimento lunghissimo o ultra biennale
Si applica per versamenti eseguiti oltre 2 anni. Viene applicata una sanzione pari al 5,00% (1/6 del minimo), e di un interesse legale che nel 2024 è pari al 2,5%.
Riduzione delle sanzioni: come si calcola
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Indichiamo qui qual è la variazione delle riduzioni delle sanzioni, al momento attuale, sulla base del periodo in cui vengono effettuati i pagamenti:
- 1/10 rispetto a quella ordinaria: casi di mancato pagamento del tributo o di un acconto, se viene eseguito nel termine di 30 giorni dalla data di scadenza;
- 1/9 del minimo: la regolarizzazione avviene entro il 90° giorno successivo al termine per la presentazione della dichiarazione, oppure, quando non è prevista dichiarazione periodica, entro 90 giorni dall’omissione o dall’errore;
- 1/8 del minimo: la regolarizzazione avviene entro il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all’anno nel corso del quale è stata commessa la violazione, oppure, quando non è prevista dichiarazione periodica, entro 1 anno dall’omissione o dall’errore;
- 1/7 del minimo: la regolarizzazione avviene entro il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all’anno successivo a quello nel corso del quale è stata commessa la violazione oppure, quando non è prevista dichiarazione periodica, entro 2 anni dall’omissione o dall’errore;
- 1/6 del minimo: La regolarizzazione avviene oltre il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all’anno successivo a quello nel corso del quale è stata commessa la violazione, oppure, quando non è prevista dichiarazione periodica, oltre 2 anni dall’omissione o dall’errore;
- 1/5 del minimo: la regolarizzazione degli errori avviene dopo la constatazione della violazione (ai sensi dell’articolo 24 della legge 7 gennaio 1929, n. 4), salvo nei casi di mancata emissione di ricevute fiscali, scontrini fiscali o documenti di trasporto o di omessa installazione degli apparecchi per l’emissione dello scontrino fiscale;
- 1/10 del minimo della sanzione prevista per l’omissione della presentazione della dichiarazione: se questa viene presentata con ritardo non superiore a 90 giorni;
- 1/10 del minimo di quella prevista per l’omessa presentazione della dichiarazione periodica prescritta in materia di imposta sul valore aggiunto: se questa viene presentata con ritardo non superiore a 30 giorni.
Ravvedimento operoso e riforma delle sanzioni: novità
Con gli ultimi interventi del governo, tramite la riforma del sistema sanzionatorio sono state decise percentuali più leggere nelle multe da pagare per illeciti fiscali. Il principale cambiamento è la riduzione della sanzione massima dal 240% dell’importo dovuto al 120%, in linea con altri paesi europei.
Una delle conseguenze dirette di questa e altre modifiche al sistema fiscale è la modifica al sistema del ravvedimento operoso a partire da settembre 2024. Vediamo quali sono le principali novità:
- è possibile ridurre la sanzione ad 1/7 del minimo procedendo con la regolarizzazione di errori o mancanze nelle dichiarazioni anche oltre il termine della scadenza;
- è possibile ridurre la sanzione a 1/6 del minimo durante la fase di contraddittorio obbligatorio dopo la comunicazione dello schema impugnabile;
- è possibile ridurre la sanzione a 1/5 se la regolarizzazione si svolge dopo la constatazione della violazione, ma solamente se non è stata inviata alcuna comunicazione per aderire al verbale di contestazione;
- riduzione della sanzione a 1/10 del minimo in caso di mancata presentazione della dichiarazione, se si rimedia entro 90 giorni.
Inoltre sarà possibile il cumulo giuridico delle violazioni. Nella pratica si ricorrerà ad un’unica sanzione in caso di diversi piccoli illeciti, contro l’applicazione delle singole multe presente attualmente.
Come si può fare il ravvedimento operoso
I pagamenti da versare per ottemperare ai propri debiti col fisco in modo volontario si potranno effettuare tramite:
- modello F24, per le imposte sui redditi, le relative imposte sostitutive, l’IVA, l’IRAP e l’imposta sugli intrattenimenti;
- modello F23, per l’imposta di registro e gli altri tributi indiretti;
- F24 Elide per tributi, sanzioni e interessi, connessi alla registrazione dei contratti di locazione e affitto di beni immobili;
- F24 Elide per l’imposta ipotecaria, le tasse ipotecarie, l’imposta di bollo e le sanzioni, dovuti in relazione ai servizi di aggiornamento dei registri immobiliari e al rilascio di certificati e copie.
Gli interessi da versare dovranno essere indicati nel modello F24, utilizzando i codici tributo, mentre sulle ritenute saranno invece versati dai sostituti d’imposta sommandoli al tributo. Sono inoltre previsti degli appositi codici tributo da riportare sul modello utilizzato per il versamento anche nel caso delle sanzioni.
Ravvedimento operoso – Domande frequenti
Il ravvedimento operoso è una procedura con la quale è possibile segnalare e riparare le irregolarità relative al versamento dei tributi, pagando sanzioni ridotte.
Il calcolo del ravvedimento operoso deve tener conto di quanti giorni sono trascorsi dalla scadenza dei termini di pagamento. Da settembre 2024 le sanzioni sono ulteriormente ridotte.
A seguito di un ritardo nel pagamento di una imposta, il calcolo degli importi da pagare tramite ravvedimento operoso dovrà tenere conto di una maggiorazione, in base ad una percentuale differente a seconda del ritardo maturato.
Attualmente gli interessi legali collegati al ravvedimento operoso sono del 2,5%.
Maria Saia
Esperta di finanza personale e lavoro digitale