Sanzioni 730 precompilato errato: quali sono e possibili soluzioni

Cosa fare in caso di 730 precompilato errato e quali sono le sanzioni che si rischiano? Leggi la guida per conoscere tutte le scadenze e le sanzioni previste.

di Ilenia Albanese

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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sanzioni 730 precompilato errato
  • Il contribuente che invia il 730 precompilato errato rischia di incorrere in sanzioni, ma ha tempo fino al 2 ottobre per modificare il modello.
  • Il modello precompilato si può confermare senza modifiche, oppure modificare con correzioni o integrazioni.
  • La sanzione per l’errato 730 precompilato è pari al 90% della maggiore imposta dovuta, o della differenza del credito utilizzato.

Si avvicinano le scadenze per la presentazione del modello 730 precompilato, ma quali sanzioni si rischiano se si invia un modello 730 errato utilizzando il metodo della precompilata?

Il modello 730 è un documento con cui lavoratori dipendenti e pensionati trasmettono al Fisco la propria dichiarazione dei redditi. Attraverso questo modello il fisco verifica il pagamento delle imposte, ed è possibile conoscere la situazione fiscale, ovvero se risulta a debito o a credito.

Per questo motivo è fondamentale prestare la massima attenzione nel momento in cui si va a modificare il modello precompilato, verificando l’esattezza dei dati. Ma è altrettanto importante fare attenzione a rispettare le date di scadenza.

Tuttavia, può capitare di commettere qualche errore in fase di compilazione del modello. Ma cosa fare in questi casi e, soprattutto, cosa si rischia? In questo articolo vedremo quali sono le sanzioni previste in caso di modello 730 precompilato errato e le possibili soluzioni per rimediare all’errore.

Modello 730 precompilato errato: cosa fare

Il modello 730 precompilato è una soluzione offerta dal sistema fiscale per agevolare l’operazione di comunicazione della dichiarazione dei redditi.

All’interno del modello vi sono già indicati:

  • i redditi da lavoro dipendente o da pensione;
  • le ritenute IRPEF;
  • le trattenute di addizionale regionale o comunale;
  • i dati di familiari a carico;
  • il credito di imposta APE;
  • i ricavi da lavoro autonomo occasionale;
  • oneri deducibili e detraibili.

Il modello precompilato è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, ma si può utilizzare accedendovi anche tramite CAF o sostituto d’imposta.

A partire dal 10 maggio 2023 è stato reso disponibile il modello precompilato sul sito dell’Agenzia. Ma in caso di errori ci sono altre scadenze da tenere a mente. Infatti, modificare i dati errati è fondamentale per non incorrere in sanzioni.

Se è stato compilato in modo errato il modello 730 precompilato, il contribuente ha la possibilità di annullare il modello già inviato e inoltrare un modello 730 rettificativo. Tuttavia, quest’ultimo modello deve essere inviato entro le scadenze.

In caso di modifica del modello 730 già inviato, il sistema cancellerà tutti i dati inseriti dal contribuente e quindi tornerà disponibile la dichiarazione precompilata dall’Agenzia delle Entrate.

Per annullare il modello 730 è prima di tutto necessario che lo stato della ricevuta dell’invio risulti con la dicitura “Elaborato”. Bisogna, poi, accedere all’applicazione con le stesse credenziali utilizzate per l’invio.

Se il contribuente ha compilato anche il modello Redditi aggiuntivo o correttivo del 730, bisogna prima cancellare i dati inseriti, cliccando su “Ripristina” nella sezione “Redditi aggiuntivo e correttivo/integrativo”.

Una volta annullato il modello 730 inviato, automaticamente viene rimosso anche il modello F24 che era stato predisposto dall’Agenzia delle Entrate. All’interno della sezione “Ricevute” è possibile controllare e stampare le ricevute dell’annullamento. Invece, in caso di dichiarazione congiunta, l’operazione di annullamento può essere richiesta solo dal dichiarante.

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Modello 730 precompilato errato: le scadenze per le modifiche

L’Agenzia delle Entrate specifica che, il contribuente che ha già trasmesso il modello 730 precompilato ma ha commesso qualche errore, dal 6 giugno 2022 è tenuto ad annullare la dichiarazione precedente e inviarne una nuova.

Il modello 730 che è già stato inviato tuttavia poteva essere annullato una sola volta, e entro la scadenza del 20 giugno 2022. Ci sono tuttavia altre date da tenere presenti per la rettifica del modello 730 precompilato in modo errato. Abbiamo indicato qui di seguito, per completezza, tutte le date delle scadenze delle dichiarazioni, con modello 730 o modello Redditi PF:

  • 26 giugno 2023: entro questa data giorno si poteva annullare il modello Redditi già inviato con modello F24;
  • 27 settembre 2023: scadenza per annullare e il modello Redditi inviato senza modello F24;
  • 2 ottobre 2023: scadenza presentare il modello 730 precompilato;
  • 25 ottobre 2023: scadenza per presentare, al Caf o professionista abilitato, il 730 integrativo, solamente nel caso in cui l’integrazione comporta un maggiore credito, un minor debito o un’imposta invariata;
  • 10 novembre 2023: scadenza per presentare il 730 correttivo di tipo 2;
  • 30 novembre 2023: scadenza per la presentazione del Modello Redditi precompilato e per inviare Redditi correttivo del 730 e il Modello Redditi aggiuntivo del 730;
  • 28 febbraio 2024: scadenza per presentare il Modello Redditi precompilato “tardivo”.

Perciò, l’ultimo giorno utile per presentare il modello 730 precompilato è il 2 ottobre 2023.

Modello 730 2023 rimborsi

730 precompilato errato: le sanzioni

Occorre prima di tutto precisare che, in caso di incongruenze, dati non veritieri e informazioni errate che generano benefici non dovuti, per errore di Caf e professionisti, questi sono tenuti a pagare l’imposta, gli interessi e la sanzione che in genere sono previsti a carico del contribuente.

Tuttavia, la responsabilità di Caf e intermediari non sussiste nel momento in cui l’errore è stato causato dalla condotta fraudolenta o gravemente negligente del contribuente.

Quindi, nel momento in cui Caf e professionisti rilevano errori nella dichiarazione fiscale, questi sono tenuti ad avvertire il contribuente e a inviare una dichiarazione rettificativa all’Agenzia delle Entrate. Le sanzioni previste per il modello 730 precompilato errato variano in base ai tempi con cui i contribuenti rettificano tali errori.

Infatti, se l’errore è stato corretto entro il 2 ottobre, il contribuente non dovrà pagare alcuna sanzione. Invece, oltre tale termine il contribuente potrebbe ricevere una comunicazione di irregolarità da parte dell’Agenzia delle Entrate.

In questo caso, per regolarizzare la propria posizione, il contribuente dovrà procedere a pagare, entro un certo termine, oltre all’imposta oggetto della rettifica e i relativi interessi, una sanzione ridotta.

1. Sanzioni ridotte

La regolarizzazione delle comunicazioni generate dai controlli automatici deve avvenire entro 30 giorni dal ricevimento della prima comunicazione, oppure a 30 giorni dalla comunicazione definitiva emessa a seguito della eventuale rideterminazione delle somme a debito in sede di autotutela.

Tale operazione si effettua pagando:

  • l’imposta dovuta;
  • gli interessi;
  • la sanzione ridotta a 1/3 di quella normalmente prevista nei casi di omesso e tardivo versamento di imposte.
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Tuttavia, in caso di avviso telematico all’intermediario che ha trasmesso la dichiarazione, il termine per effettuare la rettifica pagando la sanzione ridotta è di 90 giorni da quando l’avviso è reso disponibile all’intermediario.

In seguito ai controlli formali, la regolarizzazione deve essere effettuata entro 30 giorni dal ricevimento della prima comunicazione. In tal caso il contribuente dovrà pagare:

  • l’imposta dovuta;
  • i relativi interessi;
  • la sanzione ridotta a 2/3 di quella ordinaria.

La riduzione della sanzione è prevista anche a seguito della rideterminazione da parte dell’ufficio della pretesa comunicata, se è stata segnalata tempestivamente la presenza di eventuali dati ed elementi non considerati o valutati erroneamente.

In questo caso, però, per poter usufruire della riduzione della sanzione il versamento delle somme residue deve avvenire entro 30 giorni dal ricevimento della prima comunicazione.

2. Le sanzioni piene

Nel caso in cui l’errore dovesse essere riscontrato in sede di controllo formale, la sanzione prevista è pari al 90% della maggiore imposta dovuta o della differenza del credito utilizzato.

Tale sanzione, tuttavia, è soggetta a riduzione in caso di ravvedimento operoso. In caso di mancato o tardivo pagamento, il fisco procede con l’iscrizione a ruolo.

3. Le sanzioni a carico di Caf e professionisti abilitati

Come abbiamo visto, ci sono casi in cui la sanzione è a carico di Caf e professionisti. Questo è il caso in cui il Caf o il professionista abilitato abbiano commesso errori riconoscendo erroneamente benefici al contribuente.

In tal caso questi dovranno avvertire il contribuente e inviare una dichiarazione rettificativa all’Agenzia delle Entrate. In più, sono responsabili del pagamento della sanzione che spetterebbe al contribuente. La sanzione è soggetta a riduzioni, come previsto dall’articolo 13, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472.

Infatti, la sanzione è ridotta, salvo constatazioni di irregolarità, a:

  • 1/10 del minimo in caso di mancato pagamento del tributo o di un acconto, se pagato entro trenta giorni;
  • 1/9 del minimo se la regolarizzazione avviene entro novanta giorni;
  • 1/8 del minimo se la regolarizzazione avviene entro il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all’anno nel corso del quale è stata commessa la violazione;
  • 1/7 del minimo se la regolarizzazione avviene entro il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all’anno successivo a quello nel corso del quale è stata commessa la violazione;
  • 1/6 del minimo se la regolarizzazione avviene oltre il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all’anno successivo a quello nel corso del quale è stata commessa la violazione ovvero;
  • 1/5 del minimo se la regolarizzazione avviene dopo la constatazione della violazione;
  • 1/10 del minimo della sanzione prevista per l’omissione della presentazione della dichiarazione, se presentata con ritardo non superiore a novanta giorni.

Sanzioni 730 precompilato errato – Domande frequenti

Cosa fare in caso di errato 730 precompilato?

Se si invia un 730 precompilato errato si corre il rischio di pagare delle sanzioni, ma entro il 2 ottobre è possibile inviare un 730 rettificativo con le corrette informazioni.

Entro quando è possibile annullare il 730 precompilato?

La scadenza per annullare un modello 730 precompilato errato ma già inviato era a giugno 2023, mentre il 2 ottobre è l’ultimo giorno utile per inviare il modello corretto. Leggi quali sono le ulteriori soluzioni per correggere.

Cosa succede se c’è un errore nel 730 precompilato?

Se l’errore commesso prevede un minor rimborso o una maggiore imposta, il contribuente deve presentare la dichiarazione corretta e versare le imposte dovute per differenza, comprensive di sanzioni e interessi previsti dalla legge.

Cosa succede se la precompilata è sbagliata?

Se il modello precompilato è errato, è possibile modificarlo entro queste scadenze specifiche.

Modello 730 errato, quando scatta il penale?

I controlli fiscali possono portare a sanzioni amministrative, in caso di modello 730 errato, tuttavia il penale scatta principalmente se le imposte evase superano 50.000 euro.

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Ilenia Albanese

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 29 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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