Rateizzazione cartelle esattoriali: online la nuova Guida dell’Agenzia delle Entrate

L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato una guida su come funziona la rateizzazione delle cartelle esattoriali: ecco le novità.

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  • Le cartelle esattoriali che contengono i debiti dei cittadini verso il fisco in diversi casi si possono rateizzare, ovvero versare a rate in un periodo di tempo specifico.
  • Recentemente l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una guida con le istruzioni su come rateizzare i debiti e con diversi chiarimenti su una materia così complessa.
  • Questo step è previsto dalla riforma fiscale e del sistema di riscossione, ovvero segue un principio di semplificazione e trasparenza verso i cittadini.

Continua la semplificazione del sistema fiscale italiano, andando ad includere anche tutte le operazioni che riguardano il pagamento delle cartelle esattoriali, ovvero dei debiti che i cittadini hanno con il fisco. Recentemente il governo ha deciso di ridurre, tramite riforma del sistema sanzionatorio, la percentuale massima di sanzione applicabile in caso di illeciti fiscali da 240% a 120%.

A maggio 2024 l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una guida ufficiale1 che contiene tutte le informazioni per chi intende procedere con la rateizzazione delle cartelle esattoriali per sanare i propri debiti verso lo Stato.

La guida descrive quindi tutte le novità introdotte dalle riforme degli anni passati e le specifiche utili per il cittadino per sapere quando è possibile rateizzare, in che modo procedere e qual è la spesa per sanzioni e interessi. Vediamo in questo articolo i punti principali toccati dalla guida.

Quando si può rateizzare una cartella esattoriale

La guida comincia specificando quando il contribuente può accedere alla possibilità di rateizzare i propri debiti cumulati in una cartella esattoriale. In linea generale, anche se è presente qualche eccezione, è possibile pagare a rate nel caso in cui i debiti sono iscritti a ruolo da Amministrazioni o agenzie statali, autorità amministrative indipendenti e enti pubblici previdenziali oppure da altri enti creditori come Comuni e Regioni.

Si tratta quindi di tutti quei debiti contratti dal cittadino per cui è stata decisa la necessità di agire con la riscossione e per cui l’ente coinvolto ha inviato il nominativo del contribuente all’Agenzia delle Entrate – Riscossioni. Oltre a questo, è possibile ottenere la rateizzazione delle somme dovute esclusivamente se si verificano alcune condizioni.

Deve essere presente una obiettiva difficoltà economica nel saldare tutto l’importo immediatamente, in via temporanea. In ogni caso il cittadino deve provare di essere in grado di versare tutte le somme nel periodo di tempo previsto.

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Come rateizzare una cartella di pagamento

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Vediamo come funziona la rateizzazione del debito contratto. Il fisco va a distinguere situazioni in cui il debito è inferiore alla cifra di 120.000 euro o superiore. Nel primo caso si può pagare la somma suddividendola in un massimo di 72 rate, che corrispondono ad un periodo di sei anni. Si può quindi richiedere la divisione in rate direttamente online al portale dell’Agenzia.

Nel secondo caso invece bisogna compilare dei moduli appositi forniti dall’Agenzia delle Entrate per inviare la richiesta di rateizzazione, che deve essere comunicata tramite PEC. Inoltre bisogna documentare la situazione di effettiva difficoltà economica che richiede tale rateizzazione delle cartelle.

Fino a qui abbiamo visto come funziona il pagamento a rate secondo il metodo ordinario, tuttavia viene prevista anche una modalità straordinaria. Se il contribuente si trova in una situazione di difficoltà dovuta alla particolare congiuntura economica del momento, può optare per la rateizzazione fino a 120 quote, da dilazionare in un periodo di 10 anni complessivi.

Per la rateizzazione straordinaria è necessario presentare diversi documenti: il modulo per la richiesta e un documento che va a comprovare l’effettiva difficoltà.

Rateizzazione per soggetti giuridici

Cosa accade se a richiedere la rateizzazione delle cartelle esattoriali è un soggetto giuridico? Ci riferiamo ad esempio a una persona giuridica o ad una ditta individuale.

In questi casi bisogna presentare documentazione idonea a rappresentare la situazione specifica, ovvero indicare l’Indice di Liquidità (deve essere minore di 1) che rappresenta la situazione economica e patrimoniale e l’Indice Alfa (rapporto tra debito contratto e il valore della produzione o i ricavi) moltiplicato per 100.

La guida ufficiale dell’Agenzia delle Entrate ha stilato una tabella che riporta il numero massimo di rate che si possono ottenere in base all’Indice Alfa, che riportiamo qui.

Maggiore diFino a Numero massimo di rate
0218
2436
4648
6860
872

Ricordiamo che oltre alle somme dovute a titolo di debito, i contribuenti sono tenuti anche al pagamento di interessi e sanzioni in base al caso specifico. Su questo punto tuttavia interviene la recente riforma delle sanzioni a diminuire la percentuale massima calcolata sul debito in riferimento alle multe applicabili.

Nel dettaglio, scende da 240% a 120% la percentuale massima. Il governo intende favorire i contribuenti nel pagamento dei debiti stabilendo multe proporzionate al caso, con maggiorazioni solamente nelle situazioni più gravi.

Proroga della rateizzazione delle cartelle

Una possibilità concessa a chi ha già avviato un piano di rateizzazione, ma per cui sopraggiunge una nuova fase di difficoltà economica, è quella della proroga: una sola volta si può optare per questa soluzione, con 72 oppure 120 rate in base al caso specifico.

Se invece una rateizzazione decade perché il contribuente non ha provveduto per tempo al pagamento delle rate, si può richiedere una nuova rateizzazione solamente se la richiesta era stata presentata prima del 16 luglio 2022 e se il contribuente provvede al versamento delle rate che erano scadute.

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Come accedere alla rateizzazione delle cartelle esattoriali

Il contribuente che ha i requisiti per accedere a questa opzione e intende pagare i propri debiti a rate può procedere direttamente online sul sito dell’Agenzia nel caso di cifre inferiori a 120.000 euro, altrimenti deve inviare un’apposita PEC e la documentazione tramite:

  • Modello R2 in caso di persone fisiche o ditte individuali in contabilità semplificata;
  • Modello R3 in caso di persone giuridiche o ditte individuali in contabilità ordinaria.

In ogni caso bisogna allegare i documenti di identità e presentare la documentazione che attesta la situazione economica sfavorevole (dove viene richiesta) indicando il domicilio, la PEC o una delega nel caso in cui proceda un soggetto delegato.

Per rateizzazioni straordinarie o per importi superiori a 120.000 euro è consigliato recarsi direttamente presso uno sportello aperto al pubblico dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione.

Vantaggi della rateizzazione delle cartelle esattoriali

Tramite rateizzazione delle cartelle, il contribuente ha il vantaggio principale di non dover provvedere al saldo di tutta la cifra dovuta in un unico versamento, ma ci sono anche altri aspetti da considerare. In questi casi il fisco non può procedere con azioni esecutive o azioni cautelari nuove.

Questo tuttavia non vuol dire che in assoluto non sono possibili: le azioni intraprese prima della scelta della rateizzazione infatti proseguono come stabilito dalla legge. Il contribuente tuttavia può accedere anche ad altri vantaggi considerevoli, ad esempio l’Agenzia può sospendere il fermo amministrativo di un veicolo nel caso in cui i debiti coinvolgano un mezzo e siano inseriti nel piano di rateizzazione.

Un vantaggio non indifferente, interessante soprattutto per le imprese, è quello di poter richiedere e ottenere il DURC, se non sono presenti altre violazioni contributive o fiscali. Questo documento in alcuni casi è fondamentale: pensiamo ad esempio alla situazione in cui l’azienda intende accedere a bonus concessi dallo Stato o a particolari bandi.

  1. Rateizzazione delle cartelle di pagamento, Vademecum Agenzia delle Entrate, agenziaentrateriscossione.gov.it ↩︎
Autore
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Valeria Oggero

Giornalista

Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

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