Ravvedimento speciale: cos’è, come funziona e tutte le scadenze

Cos'è il ravvedimento speciale introdotto con la manovra 2023, a chi è indirizzato, cosa comporta e come accedervi.

revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Ravvedimento speciale
  • Tra le misure introdotte dalla Legge di Bilancio 2023 a tema fisco, c’è anche una forma di ravvedimento speciale.
  • Il ravvedimento speciale permette a chi ha presentato dichiarazione dei redditi errata o ha omesso delle fatture di provvedere al pagamento di sanzioni ridotte di un diciottesimo.
  • Al centro del ravvedimento ci sono le violazioni al periodo di imposta 2021, e precedenti.

Il ravvedimento speciale è un particolare intervento a tema fisco della Legge di Bilancio 2023, e rientra tra le misure di pace fiscale previste dal governo Meloni. Si tratta di un’operazione che può essere richiesta dai cittadini che hanno contratto un debito verso lo stato o il fisco nel periodo di imposta 2021 o precedenti.

Questa misura è molto simile al ravvedimento operoso, ovvero permette al contribuente di ricevere delle agevolazioni sul pagamento delle tasse dovute, quando è presente un debito, con una diminuzione dell’importo da versare per le sanzioni.

Per procedere con il ravvedimento speciale è possibile pagare tutta la somma dovuta in un’unica soluzione, oppure chiedere una rateizzazione secondo precisi parametri. Vediamo nel dettaglio come funziona il ravvedimento speciale, a chi è indirizzato e quali sono le prossime scadenze.

Cos’è il ravvedimento speciale

Il ravvedimento speciale è un’operazione molto simile al ravvedimento operoso, che consente quindi a chi ha un debito di pagare le somme dovute con alcune agevolazioni sulle sanzioni. Questo intervento è inserito in una più ampia pace fiscale proposta dal governo Meloni, con misure specifiche nella Legge di Bilancio 2023.

L’obiettivo del governo è quello di recuperare le somme per cui i cittadini si trovano in una situazione di debito, e per farlo si inseriscono alcune forme agevolative nel pagamento. Possono quindi essere inclusi nel ravvedimento speciale diversi tipi di debiti, a carico di contribuenti come persone fisiche, imprenditori, lavoratori autonomi.

Al centro del ravvedimento quindi possono esserci:

  • tributi dovuti all’Agenzia delle Entrate;
  • violazioni sulle dichiarazioni dei redditi;
  • violazioni per mancata fatturazione.

Va evidenziato che per poter accedere a questo sistema agevolativo, i debiti devono fare riferimento al periodo di imposta 2021, oppure a periodi precedenti. Non si può chiedere invece il ravvedimento speciale per dichiarazioni non presentate, quindi del tutto omesse.

Il ravvedimento consiste in una diminuzione di un diciottesimo delle sanzioni applicate per il debito cumulato, tuttavia bisogna porsi nella condizione di saldarlo. Si prevede il meccanismo di compensazione tramite modello F24 per il ravvedimento operoso speciale.

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Come funziona il ravvedimento speciale

Ravvedimento speciale come funziona

Il ravvedimento speciale funziona in modo molto simile al ravvedimento operoso, nelle circostanze viste sopra. Per procedere con questa agevolazione, i contribuenti devono provvedere in un lasso di tempo piuttosto breve al pagamento delle somme dovute.

Il ravvedimento infatti prevede generalmente che la persona che ha un debito si ponga volontariamente nella condizione di saldarlo, e questo vale anche per il ravvedimento speciale. Tuttavia la manovra 2023 delinea alcune date precise per poter procedere, che sono state modificate e portate in avanti dall’articolo 19, del D.L. n. 34/2022:

  • entro il 30 settembre 2023 è possibile accedere ancora al ravvedimento speciale, per pagamento unico;
  • con pagamento a rate, con applicazione di interessi al 2% a partire dal secondo versamento, per cui sono stabilite delle precise date, da rispettare per non perdere il beneficio: anche queste scadenze sono state recentemente portate in avanti.

Chi paga a rate quindi deve ricordare quali sono le prossime scadenze:

  • prima rata: 30 settembre 2023;
  • seconda rata: 31 ottobre 2023;
  • terza rata: 30 novembre 2023;
  • quarta rata: 20 dicembre 2023;
  • quinta rata: 31 marzo 2024;
  • sesta rata: 30 giugno 2024;
  • settima rata: 30 settembre 2024;
  • ottava rata: 20 dicembre 2024.

Chi ha contratto un debito ha potuto scegliere se provvedere al pagamento in un’unica soluzione, oppure versare quanto dovuto trimestralmente a rate. Il mancato pagamento di una rata determina comunque la perdita della possibilità di accesso al ravvedimento speciale.

Come ha specificato l’Agenzia delle Entrate, non rientrano in questo ravvedimento operoso i lievi inadempimenti, ovvero di piccola entità. Chi è interessato a questa agevolazione può procedere sia in modo del tutto autonomo, sia se ha ricevuto un avviso dall’Agenzia delle Entrate inerente il debito.

Come accedere al ravvedimento speciale

Si può accedere al ravvedimento speciale solamente se non sono già in atto alcune operazioni sui debiti, ovvero:

  • atti di liquidazione;
  • atti di accertamento o di recupero;
  • contestazione;
  • applicazione delle sanzioni;
  • debiti collegati ad attività finanziarie e patrimoniali all’estero.

In questi casi non è possibile richiedere l’agevolazione sulle sanzioni. Si può invece richiedere il ravvedimento speciale per redditi esteri, sia se derivano da lavoro dipendente che autonomo.

Nei casi consentiti è possibile accedere al ravvedimento speciale, presentando richiesta di saldo dei debiti all’Agenzia delle Entrate.

In alcuni casi tuttavia può decadere il beneficio. Decade a causa del mancato versamento delle cifre dovute, o per il mancato pagamento di una rata. In questi casi il debito viene iscritto a ruolo, si perde l’accesso all’agevolazione e viene applicata una sanzione del 30% dell’importo non versato, con l’aggiunta di interessi.

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Come richiedere il ravvedimento speciale

Per accedere al ravvedimento speciale, il contribuente deve versare gli importi dovuti in un’unica soluzione, entro la scadenza imminente del 30 settembre 2023, oppure scegliere la rateizzazione pagando la prima rata entro la stessa data.

Il modello F24 è il documento che si utilizza per effettuare il versamento di quanto dovuto. Per ricevere maggiori informazioni è possibile accedere alla propria area sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.

Altre misure di pace fiscale

Oltre al ravvedimento speciale, la pace fiscale introdotta con la Legge di Bilancio prevede ulteriori misure per agevolare i contribuenti nel pagamento dei debiti con il fisco. Nel 2023 è stato possibile quindi chiedere:

  • definizione agevolata degli avvisi bonari, con sanzioni ridotte al 3%;
  • stralcio delle cartelle esattoriali di vecchia data, dal 2000 al 2015, inferiori a 1.000 euro (in automatico dove previsto);
  • definizione agevolata delle controversie tributarie;
  • regolarizzazione di mancati pagamenti di rate dopo acquiescenza, accertamento con adesione, reclamo o mediazione e conciliazione giudiziale;
  • conciliazione agevolata nelle controversie tributarie.

Questi sono i principali interventi della pace fiscale, indicati dalla Legge di Bilancio. Si tratta in tutti i casi di misure agevolative che consentono a lavoratori e imprese di saldare in modo vantaggioso tutti i debiti.

Ravvedimento speciale – Domande frequenti

Cos’è il ravvedimento speciale?

Il ravvedimento speciale consente ai contribuenti che hanno un debito verso il fisco di pagare sanzioni ridotte a un diciottesimo. Ecco come funziona.

Come funziona il ravvedimento speciale?

Il ravvedimento speciale prevede un vantaggio nel pagamento dei debiti, per coloro che hanno commesso irregolarità nelle dichiarazioni, e di conseguenza nel pagamento di imposte.

Chi non può accedere al ravvedimento speciale?

Non possono accedere coloro per cui le dichiarazioni non sono state presentate, quindi del tutto omesse, oppure se sono in atto alcuni provvedimenti, come indicato qui.

Autore
Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.
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dottore commercialista giovanni emmi
Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 21 Settembre 2023
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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