Ravvedimento speciale: proroga al 31 maggio 2024. Come regolarizzare le criptoattività

Il ravvedimento speciale viene prorogato al 31 maggio 2024. Questo strumento può essere usato per regolarizzare le criptoattività: ecco come funziona.

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Ravvedimento speciale
  • Tra le misure introdotte dalla Legge di Bilancio 2023 a tema fisco, c’è anche una forma di ravvedimento speciale, che attualmente è soggetta ad una proroga al 31 maggio 2024.
  • Il ravvedimento speciale permette a chi ha presentato dichiarazione dei redditi errata o ha omesso delle fatture di provvedere al pagamento di sanzioni ridotte di un diciottesimo.
  • Con questo ravvedimento speciale è possibile sanare situazioni in cui sono stati cumulati profitti dalle criptoattività e dal trading in generale, senza dichiararli, nel 2022.

Il ravvedimento speciale è un particolare intervento a tema fisco introdotto inizialmente dalla Legge di Bilancio 2023 e rientra tra le misure di pace fiscale previste dal governo Meloni. Si tratta di un’operazione che può essere richiesta dai cittadini che hanno contratto un debito verso lo stato o il fisco nel periodo di imposta 2021 o precedenti.

Questa misura è molto simile al ravvedimento operoso, ovvero permette al contribuente di ricevere delle agevolazioni sul pagamento delle tasse dovute, quando è presente un debito, con una diminuzione dell’importo da versare per le sanzioni.

Con il Decreto Legislativo n. 39/2024 del 29 marzo 20241 recentemente è arrivata una nuova proroga a questo strumento, fino al 31 maggio 2024, che può essere particolarmente vantaggioso per chi ha ottenuto profitti dal trading o dalle criptoattività senza dichiararle, in riferimento al 2022.

Cos’è il ravvedimento speciale

Il ravvedimento speciale è un’operazione molto simile al ravvedimento operoso, che consente quindi a chi ha un debito di pagare le somme dovute con alcune agevolazioni sulle sanzioni. Questo intervento è stato inserito in una più ampia pace fiscale proposta dal governo Meloni, con misure specifiche nella Legge di Bilancio 2023.

L’obiettivo del governo è quello di recuperare le somme per cui i cittadini si trovano in una situazione di debito e per farlo si inseriscono alcune forme agevolative nel pagamento. Possono quindi essere inclusi nel ravvedimento speciale diversi tipi di debiti, a carico di contribuenti come persone fisiche, imprenditori, lavoratori autonomi.

Al centro del ravvedimento quindi possono esserci:

  • tributi dovuti all’Agenzia delle Entrate;
  • violazioni sulle dichiarazioni dei redditi;
  • violazioni per omessa fatturazione:
  • mancata dichiarazione di criptoattività o operazioni di trading.

Il ravvedimento consiste in una diminuzione di un diciottesimo delle sanzioni applicate per il debito cumulato, tuttavia bisogna porsi nella condizione di saldarlo. Si prevede il meccanismo di compensazione tramite modello F24 per il ravvedimento operoso speciale.

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Come funziona il ravvedimento speciale

Ravvedimento speciale come funziona

Il ravvedimento speciale funziona in modo molto simile al ravvedimento operoso, nelle circostanze viste sopra. Per procedere con questa agevolazione, i contribuenti devono provvedere in un lasso di tempo piuttosto breve al pagamento delle somme dovute.

Il ravvedimento infatti prevede generalmente che la persona che ha un debito si ponga volontariamente nella condizione di saldarlo e questo vale anche per il ravvedimento speciale. Si può quindi procedere ancora oggi risparmiando sulle sanzioni.

    Ravvedimento speciale per le criptovalute

    Particolarmente interessante è lo strumento del ravvedimento speciale per coloro che negli scorsi anni non hanno dichiarato correttamente i proventi derivati dal trading online e dalle criptovalute. Le nuove norme in tema di criptovalute e dichiarazione dei redditi impongono infatti un monitoraggio fiscale di tali attività, con applicazione di specifiche imposte.

    Tramite ravvedimento speciale è quindi possibile, fino al 31 maggio 2024, sanare le irregolarità intorno a queste operazioni in riferimento al 2022, ottenendo una riduzione delle sanzioni da corrispondere. Sono incluse le operazioni di trading online con intermediari esteri e criptoattività se non sono state dichiarate nel 2022.

    Per accedere a tale sanatoria sulle criptovalute tuttavia è necessario aver presentato la regolare dichiarazione dei redditi, anche senza compilare i quadri di riferimento per le criptoattività. Risulta infatti possibile presentare una dichiarazione integrativa al fisco indicando tutte le informazioni precedentemente mancanti.

    Sono coinvolti in questa dichiarazione: il Quadro RT, RL, RM e il Quadro RW. Le sanzioni sono così stabilite:

    • Quadro RT, RL, RM: sanzione al 5% delle tasse dovute, con un minimo di 13,89 euro;
    • Quadro RW: sanzione dello 0,429% del valore del Quadro.

    Per sanare la situazione quindi è necessario procedere con una dichiarazione integrativa, corrispondendo al fisco imposte, sanzioni e interessi come previsto dal ravvedimento speciale. Non possono procedere in questo modo coloro che non avevano presentato per il 2022 una dichiarazione dei redditi, oppure coloro che l’avevano presentata nel modo corretto ma senza poi versare quanto dovuto.

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    Scadenze per il ravvedimento speciale

    La nuova proroga al ravvedimento speciale consente di sanare situazioni arretrate in base a due modalità. Si può procedere con un versamento unico, rispettando la scadenza del 31 maggio 2024, oppure chiedere la rateizzazione delle somme.

    In questo caso si può chiedere una dilazione in 4 rate, con ogni rata al 25% della somma totale da corrispondere. Le date di scadenza sono le seguenti:

    • 31 maggio 2024;
    • 30 giugno 2024;
    • 30 settembre 2024;
    • 20 dicembre 2024.

    Le percentuali da corrispondere cambiano leggermente nel caso in cui si devono sanare situazioni precedenti al 2022, ovvero è necessario versare la maggior parte dell’importo dovuto (il 62,5%) entro il 31 maggio 2024.

        Ricordiamo che in ogni caso il mancato pagamento di una rata determina la perdita della possibilità di accesso al ravvedimento speciale.

        Come ha specificato l’Agenzia delle Entrate, non rientrano in questo ravvedimento operoso i lievi inadempimenti, ovvero di piccola entità. Chi è interessato a questa agevolazione può procedere sia in modo del tutto autonomo, sia se ha ricevuto un avviso dall’Agenzia delle Entrate inerente il debito.

        Come accedere al ravvedimento speciale

        Si può accedere al ravvedimento speciale solamente se non sono già in atto alcune operazioni sui debiti, ovvero:

        • atti di liquidazione;
        • atti di accertamento o di recupero;
        • contestazione;
        • applicazione delle sanzioni;
        • debiti collegati ad attività finanziarie e patrimoniali all’estero.

        In questi casi non è possibile richiedere l’agevolazione sulle sanzioni. Si può invece richiedere il ravvedimento speciale per redditi esteri, sia se derivano da lavoro dipendente che autonomo e sono incluse le operazioni con le criptoattività.

        Nei casi consentiti è possibile accedere al ravvedimento speciale, presentando richiesta di saldo dei debiti all’Agenzia delle Entrate.

        In alcuni casi tuttavia può decadere il beneficio. Decade a causa del mancato versamento delle cifre dovute o per il mancato pagamento di una rata. In questi casi il debito viene iscritto a ruolo, si perde l’accesso all’agevolazione e viene applicata una sanzione del 30% dell’importo non versato, con l’aggiunta di interessi.

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        Come richiedere il ravvedimento speciale

        Per accedere al ravvedimento speciale, il contribuente doveva versare gli importi dovuti in un’unica soluzione, entro la nuova scadenza del 31 maggio 2024, oppure scegliere la rateizzazione pagando la prima rata entro la stessa data.

        Come abbiamo visto prima, è stata introdotta una proroga per i versamenti, dando più tempo per l’accesso al ravvedimento speciale.

        Il modello F24 è il documento che si utilizza per effettuare il versamento di quanto dovuto. Per ricevere maggiori informazioni è possibile accedere alla propria area sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.

        Altre misure di pace fiscale

        Oltre al ravvedimento speciale, la pace fiscale introdotta con la Legge di Bilancio prevedeva ulteriori misure per agevolare i contribuenti nel pagamento dei debiti con il fisco. Nel 2023 è stato possibile quindi chiedere:

        • definizione agevolata degli avvisi bonari, con sanzioni ridotte al 3%;
        • stralcio delle cartelle esattoriali di vecchia data, dal 2000 al 2015, inferiori a 1.000 euro (in automatico dove previsto);
        • definizione agevolata delle controversie tributarie;
        • regolarizzazione di mancati pagamenti di rate dopo acquiescenza, accertamento con adesione, reclamo o mediazione e conciliazione giudiziale;
        • conciliazione agevolata nelle controversie tributarie.

        Questi sono i principali interventi della pace fiscale, indicati dalla Legge di Bilancio. Si tratta in tutti i casi di misure agevolative che hanno consentito a lavoratori e imprese di saldare in modo vantaggioso tutti i debiti.

        Ravvedimento speciale – Domande frequenti

        Cos’è il ravvedimento speciale?

        Il ravvedimento speciale consente ai contribuenti che hanno un debito verso il fisco di pagare sanzioni ridotte a un diciottesimo e include anche le criptoattività.

        Come funziona il ravvedimento speciale?

        Il ravvedimento speciale prevede un vantaggio nel pagamento dei debiti, per coloro che hanno commesso irregolarità nelle dichiarazioni e di conseguenza nel pagamento di imposte.

        Chi non può accedere al ravvedimento speciale?

        Non possono accedere coloro per cui le dichiarazioni non sono state presentate, quindi del tutto omesse, oppure se sono in atto alcuni provvedimenti.

        Chi può accedere al ravvedimento speciale entro il 31 maggio 2024?

        Secondo le recenti proroghe, si può accedere al ravvedimento speciale con scadenza al 31 maggio 2024 per le violazioni con il fisco, che possono riguardare anche i crediti di imposta compensati in modo illecito o le criptoattività.

        1. Decreto Legge 29 marzo 2024, n.39, Gazzetta Ufficiale, gazzettaufficiale.it ↩︎
        Autore
        Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

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