Manovra governo 2023: le misure approvate

La manovra 2023 viene approvata in una prima fase dal governo: ecco quali sono le misure previste per imprese e Partite Iva.

di Valeria Oggero

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  • Viene approvata in una prima fase la manovra 2023 dal governo Meloni, finanziata con 35 miliardi di euro.
  • Arriva Quota 103 come misura di prepensionamento per il 2023, ma viene anche revisionata Opzione Donna.
  • La maggior parte dei fondi stanziati per la manovra è destinata alle misure contro il caro energia.

Viene approvata la manovra del governo 2023: tra le misure confermate, troviamo l’abbassamento dell’Iva per alcuni prodotti per l’infanzia, ma anche una nuova misura di prepensionamento che segue Quota 102, ovvero Quota 103 in previsione dell’anno nuovo.

Si prospettano tagli dal punto di vista della pressione fiscale, e una riduzione della misura del reddito di cittadinanza, come annunciato diverse volte dal governo. La nuova manovra si rivolge sia alle famiglie che alle imprese, e la maggior parte dei fondi messi a disposizione, ovvero 35 miliardi di euro, sarà indirizzata alle misure contro il caro energia.

Per le Partite Iva viene confermato l’allargamento della flat tax fino alla soglia di 85.000 euro, con introduzione della misura incrementale. La nuova Legge di Bilancio sosterrà anche le assunzioni, specialmente quelle riguardanti categorie più in difficoltà in questo senso, come giovani e disoccupati. Vediamo nell’articolo tutte le misure confermate.

Manovra governo 2023: approvata con 35 miliardi di euro

La manovra è stata approvata nella notte dal governo, e dopo diverse consultazioni, i fondi messi a disposizione per la nuova Legge di Bilancio 2023 salgono a 35 miliardi di euro.

Il 21 novembre 2022 sono state approvate in una prima fase le misure contenute nella manovra, tenendo presente che la maggior parte dei fondi sarà indirizzata a contrastare i rincari delle bollette di energia e gas. A questo proposito si parla di almeno 21 miliardi di euro dedicati a famiglie e imprese.

Questa manovra è il risultato di un duplice obiettivo: da un lato garantire una serie di misure che tengano conto dell’attuale situazione economica, dell’inflazione e dell’aumento delle bollette di energia e gas, e dall’altro lato una misura che rispetti le esigenze della finanza pubblica.

Questa legge di Bilancio contiene anche particolari misure dedicate alle Partite Iva, tra cui la flat tax, ovvero l’aliquota unica al 15%m estesa fino alla soglia di 85.000 euro.

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Flat tax per le Partite Iva a 85.000 euro

La misura più importante per le Partite Iva è la flat tax, ovvero l’aliquota unica estesa a 85.000 euro. Questa misura attesa da tempo va ad estendere i benefici dell’attuale regime fiscale forfettario, garantendo ai lavoratori autonomi un margine più ampio di risparmio fiscale.

Questa misura prevede che per molti lavoratori autonomi italiani sarà possibile infatti risparmiare sulle tasse, dato che la soglia precedente era di 65.000 euro. Oltre alla flat tax estesa, si prevede anche l’applicazione di una tassa incrementale, ovvero viene aggiunta una tassa piatta sui redditi percepiti in più rispetto ai tre anni precedenti.

In questo caso si parla di una franchigia al 5% e di un tetto massimo di 40.000 euro. Queste misure fiscali sono tra le più attese per la manovra, e si tratta di interventi fortemente voluti dal centrodestra e annunciati già in fase di elezioni.

Legge di Bilancio 2023

Manovra governo 2023: le misure per le imprese

Oltre alla flat tax, la manovra interviene con ulteriori misure per le imprese, come l’estensione dei fringe benefit detassati, secondo l’obiettivo di una tregua fiscale per rilanciare l’economia. In questo caso la misura prevede che le aziende possano cedere dei premi ai lavoratori dipendenti con detassazione portata fino a 3.000 euro.

Con questi premi i lavoratori possono anche provvedere al pagamento delle bollette di energia e gas. Inoltre le imprese italiane potranno accedere ad alcuni incentivi volti a favorire le assunzioni, tramite agevolazioni specifiche per trasformare i contratti a tempo determinato a indeterminato.

In particolare arrivano incentivi specifici per chi assume donne, giovani under 36 o percettori del reddito di cittadinanza. Questi sostegni vengono accompagnati da diversi tagli fiscali e della misura del reddito di cittadinanza. Inoltre, si prevede una nuova fase di pace fiscale, con la cancellazione delle cartelle esattoriali con debiti di basso importo.

Ma le misure più importanti per le imprese riguardano il caro energia: 21 miliardi di euro stanziati per la manovra 2023 vanno in questa direzione. Si parla di una cancellazione degli oneri impropri delle bollette, con estensione del credito di imposta per acquistare energia e gas fino al 30 marzo 2023 per le imprese.

Per le attività come bar, ristoranti ed esercizi commerciali inoltre il credito di imposta salirà al 35% per i primi tre mesi del 2023, mentre per tutte le imprese energivore e gasivore viene ulteriormente incrementato al 45% della spesa. Vengono stanziati fondi specifici anche per la sanità, gli enti locali e il trasporto pubblico.

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Tutti i tagli con la manovra 2023

Oltre ad una serie di nuove misure e proroghe a sostegni già esistenti per le imprese e per le famiglie, con questa nuova manovra arrivano anche diversi tagli, tra cui quello di tre punti per i redditi più bassi. Da un lato i tagli sono di tipo fiscale, e l’obiettivo in questo caso è la ripartenza economica, tramite incentivi per le imprese e per le assunzioni.

Se da un lato viene ridotta la pressione fiscale, tramite alcuni tagli all’Iva, che viene portata al 5%, su prodotti specifici, come quelli per l’infanzia, e con l’allargamento della flat tax, dall’altro lato vengono tagliate misure già esistenti, come il reddito di cittadinanza.

A questo proposito si parla di una riduzione del numero di mensilità, dalle attuali 18 ad un numero inferiore, di 7-8 mensilità. Inoltre viene stabilito un periodo minimo di formazione, obbligatoria, di sei mesi, senza la quale decade la misura di sostegno. La perdita dell’accesso alla misura è data anche da un solo rifiuto ad un’offerta di lavoro. La misura tuttavia, è destinata a scomparire nel 2024.

Non vengono invece applicati tagli delle imposte invece per ciò che riguarda il lavoro dipendente, nonostante era stato annunciato in precedenza un intervento di questo tipo. Al contrario, si prospetta un leggero aumento in busta paga per i lavoratori, per i redditi da 15.000 a 30.000 euro.

Pensioni: con la nuova manovra arriva Quota 103

Molte incognite erano aperte intorno alla misura di prepensionamento Quota 102, per cui con il suo termine alla fine del 2022 si prevedeva un ritorno alla Legge Fornero. Tuttavia con la nuova manovra 2022 il governo ha introdotto una nuova misura per il prossimo anno, ovvero Quota 103.

La nuova misura costituisce un ulteriore intervento-ponte in attesa di riforme più ampie, per cui sarà possibile accedere alla pensione all’età di 62 anni, e avendo versato 41 anni di contributi. Oltre a questa misura, viene confermata l’Ape Sociale per chi svolge lavori usuranti, e viene introdotta una decontribuzione al 10% per coloro che continuano a lavorare oltre l’età pensionabile.

Vengono apportate alcune modifiche anche ad Opzione Donna, la misura di pensionamento dedicata alle lavoratrici dipendenti e autonome. La misura viene equiparata tra le due categorie di lavoratrici, tuttavia vengono introdotti requisiti più stringenti.

Da gennaio 2023 le lavoratrici per accedere alla pensione dovranno aver versato 35 anni di contributi, con 58 anni di età, solo se hanno due o più figli, in alternativa l’età di accesso è a 59 anni con un figlio, 60 anni per tutti gli altri casi. Si parla anche di un aumento generale delle pensioni minime, in base al ricalcolo per il prossimo anno.

Manovra misure 2023

Manovra governo 2023: altre misure approvate

Oltre alle misure viste sopra, il governo inserisce nella nuova Legge di Bilancio anche ulteriori sostegni per le famiglie, come un particolare bonus tramite “Carta risparmio spesa” per i redditi inferiori a 15.000 euro, la cui responsabilità è dei singoli Comuni.

Vengono riconfermati i bonus sociali per le bollette, il cui limite ISEE per accedere passa da 12.000 euro a 15.000 euro, inoltre viene maggiorato l’Assegno Unico per le famiglie numerose, in particolare con l’introduzione di un particolare bonus per figli gemelli.

Un’altra novità riguarda la proroga degli incentivi per gli under 36 per l’acquisto della prima casa, per il 2023. Oltre a queste misure, una novità importante per il prossimo anno riguarda l’estensione del limite ai contanti, a 5.000 euro.

Un altro sostegno rinnovato per il prossimo anno riguarda il bonus rottamazione TV e per l’acquisto di un nuovo decoder, confermato per il 2023. Infine si sta ancora discutendo di una revisione alla tassa sugli extraprofitti per le grandi aziende dell’energia e del gas, le cui ipotesi parlano di un innalzamento al 33%.

Si parla anche in manovra delle criptovalute, per cui viene ipotizzato nel prossimo anno un intervento specifico per introdurre nuove norme su questo settore. Dal via libera del Consiglio dei Ministri, si attende ora che la manovra 2023 venga approvata definitivamente alla Camera, per cui i tempi sono piuttosto stretti.

Manovra governo 2023 – Domande frequenti

Cosa prevede la manovra del governo 2023?

La nuova manovra prevede una serie di misure per imprese e famiglie, come alcuni tagli di tipo fiscale, l’estensione della flat tax e l’intervento sulle pensioni. Ecco tutte le misure approvate in una prima fase.

Quanti sono i fondi stanziati per la manovra 2023?

Si parla di 35 miliardi di euro, per cui la maggior parte dei fondi verrà utilizzata per contrastare il caro energia. Ecco tutte le novità della manovra 2023.

Quali sono le misure della manovra 2023 per le Partite Iva?

Si tratta principalmente dell’estensione della flat tax a 85.000 euro, contro gli attuali 65.000 del regime fiscale forfettario.

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Autore
Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

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