Imprese energivore: quali sono e che incentivi possono chiedere

Quali sono i sostegni riservati alle imprese energivore? Ecco quali contributi ha previsto il governo nel corso degli ultimi mesi.

di Pierpaolo Molinengo

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Imprese energivore
  • Le imprese energivore sono quelle che consumano grandi quantità di energia per produrre.
  • Le imprese energivore nel 2022 possono accedere a diversi bonus introdotti dal governo.
  • Nuovi aiuti vengono erogati negli ultimi mesi del 2022 alle imprese, energivore e non, a causa del caro energia.

Che cosa sono le imprese energivore? Negli ultimi mesi si parla moltissimo di questo tipo di aziende, soprattutto in concomitanza ai rincari causati dall’inflazione e dai costi dell’energia elettrica.

Ma quali sono i requisiti e gli obblighi a cui sono sottoposte le imprese definite come energivore? E quali sono le agevolazioni fiscali alle quali possono accedere?

Un’impresa può essere definita energivora nel momento in cui possiede alcuni requisiti. Questi danno diritto ad accedere ad una serie di sussidi. Cerchiamo di scoprire quali sono.

Imprese energivore: cosa sono

Nelle ultime settimane il caro bollette ha, senza dubbio, causato diversi problemi a privati e aziende. A pagare il dazio più pesante sono state le cosiddette imprese energivore. Il Governo, per venire loro incontro, ha introdotto una serie di misure.

Di particolare interesse è stato il cosiddetto Decreto Energia, che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 21 marzo 2022. Grazie a questo documento sono state introdotte alcune agevolazioni rivolte proprio alle imprese energivore, per limitare il rischio di chiusure su tutto il territorio.

Stiamo parlando di quelle aziende che, per poter svolgere le proprie attività, hanno bisogno di utilizzare enormi quantità di energia elettrica o di gas. A dare una definizione precisa di cosa sia un’impresa energivora ci ha pensato il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 21 dicembre 2017, entrato in vigore il 1° gennaio 2018.

Questo particolare decreto del Mise ha sostanzialmente cambiato quanto era stato previsto dal Decreto legge n. 83 del 22 giugno 2012, il cui obiettivo era quello di allineare la normativa italiana a quella dell’Unione Europea. Ma soprattutto di rendere più semplice l’accesso alle agevolazioni previste.

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Le caratteristiche delle imprese energivore

Le nuove regole per definire quali siano le imprese energivore, sono state rese note già il 1° gennaio 2018, prima ancora dell’arrivo della pandemia e delle conseguenti evoluzioni economiche. Sono considerate come tali le imprese che hanno un consumo medio di energia elettrica che sia pari ad almeno 1 GWh/anno. Devono, inoltre, essere in possesso di uno dei seguenti requisiti:

  • devono necessariamente operare in uno dei settori che sono contenuti all’interno dell’allegato 3 delle Linee Guida della Commissione Europea 200/01, il cui scopo è quello di gestire gli aiuti di Stato atti a favorire la tutela dell’ambiente e dell’energia;
  • devono esercitare la propria attività in uno dei settori produttivi che abbiano un alto indice di consumo di elettricità, che sia pari o superiore al 20% del valore aggiunto lordo;
  • risultino iscritte agli elenchi Csea, Cassa Servizi energetici ed ambientali, che comprende le aziende a forte consumo energetico negli scorsi anni.
Incentivi imprese energivore

Imprese energivore: le agevolazioni

Ma quali sono le agevolazioni previste per le aziende energivore? Su questo punto è intervenuto direttamente un Decreto Mise, il cui scopo è stato quello di rendere più semplice l’accesso alle agevolazioni fiscali.

Il legislatore ha voluto ridefinire il meccanismo che dovrebbe ridurre il costo delle bollette delle imprese energivore. Il primo passo è stato quello di provvedere a tagliare gli oneri di sistema.

Fino al 31 dicembre 2017, le agevolazioni per le imprese energivore erano costituite da un rimborso parziale degli oneri che erano stati pagati. Il Mise è intervenuto in maniera diretta e ha previsto uno sconto diretto sulla componente Asos della bolletta. Stiamo parlando di quegli oneri che coinvolgono direttamente le energie rinnovabili e la cogenerazione.

Cos’è la cogenerazione? Stiamo parlando della produzione combinata di energia elettrica ed energia termica, partendo da un’unica energia primaria. Stando a quanto indicato dalla Commissione Ue, risulterebbe essere l’unica componente degli oneri che al momento è agevolabile.

Imprese energivore: Decreto Energia

A questo punto è necessario entrare nel dettaglio ed analizzare quali siano gli aiuti concretamente disposti dal Decreto Energia. Il Governo Draghi ha deciso di intervenire su due fronti differenti:

  • potenziare alcuni bonus esistenti;
  • creare due nuovi crediti d’imposta.

Soffermandoci sui bonus previsti per le imprese energivore è stato previsto il potenziamento di quelli già esistenti, aumentando dal 20% al 25% quello a favore delle imprese energivore;

Per il primo trimestre 2022, il Decreto Aiuti ha previsto anche una particolare agevolazione per le imprese gasivore, ovvero ad alto consumo di gas, nella misura del 10%.

Imprese energivore: il Decreto Ucraina bis

Ad aumentare ulteriormente le agevolazioni previste ci ha pensato il Decreto Ucraina bis, che ha provveduto a rideterminare i contributi straordinari previsti dal Decreto Energia: questi sono stati rideterminati nella misura del 25%, invece che il 20%, per i consumi di elettricità e del 20%, invece che il 15%, per i consumi di gas.

Con il Decreto Aiuti è arrivato un ulteriore sostegno alle imprese che consumano molto gas, rideterminando per il secondo trimestre 2022 il contributo dal 20% al 25%.

Per ciò che riguarda i sostegni alle imprese sotto forma di contributi straordinari, anche successivamente è stata estesa la possibilità, soprattutto per le imprese energivore, di accedere ad un contributo maggiore, per attutire gli effetti dell’inflazione. Al momento attuale si assiste ad un rialzo delle percentuali previste dai contributi in base alle ultime disposizioni con il Decreto Aiuti ter.

Imprese energivore: il Decreto Aiuti ter

L’ultima novità per le imprese italiane riguarda il Decreto Aiuti ter, con cui vengono messi in campo nuovi fondi per sostenere il tessuto imprenditoriale italiano di fronte ai rincari dell’energia. Si tratta di un intervento che si muove in diverse direzioni:

  • Credito di imposta al 40% sulle spese sostenute per energia e gas per tutte le imprese energivore e gasivore per i mesi di ottobre e novembre 2022;
  • Credito di imposta al 30% sulle spese per energia per tutte le imprese con contatori di energia elettrica pari o superiore a 4,5 Kw per ottobre e novembre 2022.

Insieme a queste misure dedicate alle imprese ad alto consumo di energia, il Decreto Aiuti ter interviene anche per famiglie e lavoratori, istituendo un nuovo bonus da 150 euro, e introducendo misure per il trasporto e la sanità.

Imprese energivore – Domande frequenti

Che cosa si intende per impresa energivora?

Con questo tipo di definizione vengono intese le società che hanno un consumo medio di energia elettrica elevata, indispensabile per la produzione. Scopri di più qui.

Quali sono gli aiuti del Governo per le imprese energivore?

Uno dei primi provvedimenti che sono stati previsti è stato un taglio degli oneri di sistema. Qui abbiamo indicato tutti gli interventi successivi.

A quanto ammonta il credito di imposta previsto dal Decreto Aiuti ter?

Per le imprese energivore si prevede che la misura passi al 40% per i mesi di ottobre e novembre 2022.

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Ho una laurea in materie letterarie. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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