Esonero contributi IVS: come funziona la proroga

La Legge di Bilancio 2023 ha esteso anche a quest'anno l'esonero dei contributi IVS. Vediamo come funziona per lavoratori e datori.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Esonero contributi IVS
  • La Legge di Bilancio 2023 ha esteso fino al 31 dicembre la riduzione dei contributi IVS per i lavoratori dipendenti.
  • Possono beneficiarne i dipendenti, con un emolumento mensile inferiore a 2.692 euro.
  • È possibile accedere alla misura solo e soltanto per i contratti in essere quest’anno.

Per tutto il 2023 è possibile accedere all’esonero su una quota dei contributi IVS, che sono a carico dei dipendenti, per la vecchiaia, l’invalidità e i superstiti. Questa misura, introdotta dalla Legge di Bilancio 2022, risulta essere applicabile anche per l’anno in corso.

La Manovra 2023 ha provveduto ad estendere l’applicabilità della riduzione dei contributi anche per il periodo compreso tra il 1° gennaio 2023 ed il 31 dicembre 2023. Sono state introdotte, inoltre, alcune importanti novità.

Esonero contributi IVS: come funziona

Quali sono le caratteristiche che contraddistinguono, nel dettaglio, l’esonero dal versamento dei contributi IVS? Questa misura, entrando nello specifico, viene riconosciuta:

  • per una percentuale pari al 2%, purché la retribuzione imponibili, ai fini previdenziali parametrata su base mensile per tredici mensilità, risulti essere compresa tra 1.924 e 2.692 euro, che, per quanto riguarda la mensilità di dicembre, deve essere maggiorata della tredicesima;
  • per una percentuale pari al 3%, nel caso in cui la retribuzione imponibile, parametrata su base mensili per complessive tredici mensilità, non superi l’importo mensile di 1.923 euro. Anche in questo caso, per quanto riguarda la competenza del mese di dicembre, questo deve essere maggiorato del rateo di tredicesima.

Verifica della soglia reddituale

La verifica della soglia reddituale deve essere effettuata mensilmente. Questo significa, in estrema sintesi, che la riduzione della quota dei contributi previdenziali IVS a carico del lavoratore potrà essere diversa di mese in mese, in relazione alla retribuzione che il lavoratore percepisce effettivamente in quel determinato contesto.

Nel caso in cui dovesse essere superato il massimale di 2.692 euro, potrebbe non essere applicato l’esonero contributivo. In ogni caso, rimane confermata l’aliquota di computo per le prestazioni pensionistiche.

Hanno la possibilità di accedere al beneficio tutti i lavoratori dipendenti, che prestano la propria attività lavorativa per imprese private o per la pubblica amministrazione. Indipendentemente dal fatto che il datore di lavoro abbia natura o meno di imprenditore. Dall’esonero dei contributi IVS sono espressamente esclusi i rapporti di lavoro domestico.

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Esonero contributi IVS e tredicesima

Per quanto riguarda i massimali mensili di riferimento, la norma prevede espressamente che debbano essere maggiorati, per quanto riguarda la competenza del mese di dicembre, del rateo previsto per la tredicesima mensilità.

In questo caso, la riduzione della quota contributiva, che risulta essere a carico del lavoratore, potrà operare nella seguente maniera:

  • sulla retribuzione, che viene versata nel corso del mese di dicembre 2023, e sulla tredicesima mensilità, che viene corrisposta nello stesso arco temporale. Gli importi, per poter beneficiare della misura, devono essere inferiori o uguali a 2.692 euro, con riduzione del 2%, o di 1.923 euro per la riduzione del 3%;
  • per poter accedere alla misura, inoltre, la retribuzione imponibile ai fini previdenziali, al netto dei ratei di mensilità aggiuntiva corrisposti nel corso del mese, e i ratei della tredicesima, corrisposti ogni mese, non deve superare i 224 euro.

Nel caso in cui il contratto collettivo dovesse prevedere la quattordicesima mensilità, quando viene erogata, la riduzione dei contributi IVS trova applicazione solo e soltanto quando l’ammontare dell’ulteriore mensilità e dei suoi eventuali ratei, sommata alla retribuzione mensile, non vada a superare i massimali di retribuzione imponibili ai fini previdenziali.

Come funziona l'esonero ai contributi IVS

Rientrano tra i casi particolari, per i quali è possibile accedere all’esonero delle quote di contribuzione a carico del lavoro, solo quelli relativi a rapporti di lavoro subordinato del 2023. Nel caso in cui si dovessero venire a verificare le seguenti ipotesi, la misura non troverà applicazione:

  • saldo di competenze, avvenute nel 2023, relative a rapporti di lavoro che si sono conclusi entro il 31 dicembre 2022;
  • riconoscimento nel corso del 2024 di eventuali competenze per rapporti di lavoro che sono cessati nel corso del 2023;
  • nel caso in cui un rapporto di lavoro prosegua anche nel corso del prossimo anno, gli emolumenti erogati nel 2024, anche se sono riferiti all’annualità pregressa.

Esonero contributi IVS: la corretta applicazione

Attraverso la circolare n. 7 del 24 gennaio 2023, l’Inps ha voluto fornire ulteriori indicazioni sulla corretta applicazione dell’esonero, che a tutti risulta essere già operativo. Entrando nel dettaglio, l’istituto ha voluto porre la propria attenzione su alcune ipotesi, che potrebbero realizzarsi a seguito della variazione del rapporto di lavoro.

Quando ci dovessero essere delle variazioni, che comportano la presentazione di più denunce individuali per lo stesso lavoratore, come ad esempio la variazione del rapporto di lavoro da tempo parziale a tempo pieno o viceversa, il limite mensile di 1923 euro o di 2.692 euro deve essere riferito alla retribuzione imponibile complessiva.

Stesse ed identiche considerazioni devono essere effettuate per le seguenti ipotesi:

  • di operazioni societarie e di cessione di contratto, che comportano il passaggio dei lavoratori senza soluzione di continuità, nel corso del mese, da un soggetto a un altro;
  • situazioni in cui, in costanza di un unico rapporto di lavoro, nel medesimo mese vi siano più denunce da parte dello stesso datore di lavoro (es. personale che transita da una posizione contributiva ad un’altra).

Sempre che l’importo mensile della retribuzione non ecceda i limiti massimi di 2.692 euro o di 1.923 euro, l’esonero contributi IVS potrà essere usufruito nelle singole denunce mensili, pro quota.

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Esonero contributi per le imprese

Ricordiamo che l’esonero dei contributi IVS qui presentato riguarda i lavoratori, non i datori di lavoro. Per i contributi a carico dei datori tuttavia sono disponibili altri tipi di agevolazioni, come gli sgravi dei contributi per le imprese per le assunzioni di particolari categorie di lavoratori.

Esistono infatti particolari agevolazioni per le imprese che propongono un contratto a tempo indeterminato alle seguenti categorie di lavoratori:

  • donne disoccupate;
  • giovani under 36;
  • disoccupati che percepiscono il reddito di cittadinanza.

Sono anche disponibili per il 2023 particolari decontribuzioni per gli imprenditori agricoli, per coloro che hanno un’età inferiore a 40 anni e sono iscritti alla previdenza agricola.

Esonero contributi IVS – Domande frequenti

Quali lavoratori possono accedere all’esonero dei contributi IVS?

I dipendenti che percepiscono una retribuzione mensile inferiore a 2.692 euro possono accedere all’esonero contributivo IVS, indipendentemente dal tipo di contratto sottoscritto.

Fino a quando è possibile accedere all’esonero dei contributi IVS?

I diretti interessati possono accedervi fino al 31 dicembre 2023. Tutti i dettagli sulla misura qui.

Come funziona l’esonero dei contributi IVS con la tredicesima?

I massimali previsti per l’applicazione dell’esonero ai contributi IVS vengono maggiorati anche in relazione all’erogazione della tredicesima.

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Ho una laurea in materie letterarie. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 19 Aprile 2024
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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