Economia circolare: l’Italia prima in Europa

L'Italia brilla in Europa quando si parla di economia circolare. Scopriamo quali sono gli incentivi che le aziende possono richiedere.

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Economia circolare Italia
  • L’Italia è in vetta quando si parla di economia circolare: si consuma poco e si ricicla.
  • Nel nostro paese sono particolarmente apprezzati gli impianti fotovoltaici per risparmiare energia.
  • I bonus edilizi ed il Superbonus 110% permettono di ottenere buone agevolazioni in linea con gli obiettivi dell’economia circolare.

Quando si parla di economia circolare l’Italia batte i partner europei. Siamo il paese nel quale si consuma di meno e si ricicla di più, anche se nel corso degli ultimi anni stiamo perdendo terreno: gli altri corrono più veloci di noi.

Pessime notizie, invece, per quanto riguarda la transizione energetica, che ormai da un decennio non ne vuole sapere di crescere. Le rinnovabili non crescono: pagano un pesante dazio a causa della burocrazia, nonostante i recenti snellimenti.

Quello che abbiamo tratteggiato fino a questo momento è il cammino green intrapreso dall’Italia. A fare il punto della situazione è il terzo Rapporto di Circonomia.

Economia circolare: l’Italia brilla

Il merito del rapporto di Circonomia è stato quello di aver messo a confronto le performance del nostro paese con quelle dei vari partner europei. Ne esce un ritratto in chiaroscuro dell’Italia: questo perché le buone performance registrate sono state contraddette da un dato negativo.

La transizione ecologica, almeno nel corso degli ultimi anni, nel nostro paese ha segnato il passo. La mobilità elettrica in Italia tuttavia è in grande affanno, non riuscendo a penetrare così come avviene negli altri paesi.

Roberto Della Seta, direttore del Festival Circonomia, spiega che:

Questa settima edizione di Circonomia e questo terzo Rapporto giungono in un anno reso drammatico dalla guerra in Ucraina, alle porte dell’Europa, scatenata da Putin: guerra che rende ancora più vistosa l’urgenza in particolare per l’Europa di uscire dalla dipendenza dalle energie fossili che minaccia non solo la stabilità climatica ma la nostra libertà.

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Gli incentivi per le imprese

L’economia circolare, senza dubbio, entra a pieno diritto nel dibattito pubblico. Soprattutto alla luce degli aumenti del costo delle materie prime. È importante sottolineare come le fonti di energia rinnovabile siano incentivate direttamente dallo Stato: sono, infatti, pressoché inesauribili e non inquinano.

Ma soprattutto non sono dannose per la salute. Tra le fonti di energia rinnovabile si possono citare quella:

  • solare;
  • eolica;
  • geotermica;
  • idroelettrica;
  • da biomassa.

Con l’ultima Legge di Bilancio, il legislatore ha riconosciuto per tutto il 2022 e per i prossimi anni alcuni incentivi e particolari bonus ad aziende e cittadini, che vogliono puntare sull’economia circolare. I diretti interessati possono sfruttare la cessione del credito, alcune detrazioni ed i contributi a fondo perduto.

I contribuenti hanno la possibilità di accedere a questi particolari incentivi attraverso alcuni meccanismi. Tra questi ci sono:

  • il conto termico;
  • il conto energia;
  • i certificati verdi e la tariffa onnicomprensiva

Gli incentivi, per quella che può essere definita come economia circolare, arrivano anche dai bonus destinati alla ristrutturazione edilizia. All’interno di queste misure, i contribuenti possono inserire anche le spese di acquisto ed installazione dei sistemi necessari per produrre energia green.

Stiamo parlando esplicitamente del Superbonus 110% e del bonus ristrutturazione. Non devono, inoltre, essere dimenticati i contributi a fondo perduto destinati alle imprese agricole e zootecniche: in questo caso, però, i lavori devono essere ultimati entro la fine del 2024. Ma adesso entriamo un po’ di più nel merito e cerchiamo di scoprire cosa mette a disposizione il nostro legislatore.

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Economia circolare: come produrre energia green

Senza dubbio sono le detrazioni fiscali la formula più conosciuta ed utilizzata dai contribuenti italiani. È la forma di agevolazione maggiormente richiesta da quanti abbiano installato dei sistemi di produzione di energia green, come lo possono essere i pannelli fotovoltaici.

In questo caso le detrazioni Irpef ed Ires che spettano si aggirano tra il 65% ed il 50%. È possibile richiedere questa detrazione fiscale per tutti gli interventi di riqualificazione energetica nelle abitazioni private o condominiali.

Proprio quando si parla di condominio, si possono trovare le detrazioni più vantaggiose. Possono arrivare fino al 75% della spesa sostenuta per l’acquisto dei materiali ed il loro montaggio. È possibile accedere all’agevolazione anche se i lavori sono stati effettuati nelle parti comuni del condominio. La normativa, comunque, fissa una spesa massima, che non potrà mai superare i 40.000 euro moltiplicati per il numero degli appartamenti presenti nel condominio.

Nel caso in cui la spesa per l’installazione di fonti rinnovabili sia accompagnata da lavori strumentali all’adeguamento sismico, la detrazione può arrivare all’80%. È necessario, però, che si passi ad una classe di rischio sismico inferiore.

La detrazione arriva fino all’85%, nel caso in cui si effettui il salto di due classi di rischio. Non sarà possibile, comunque, superare il tetto massimo di 136.000 euro moltiplicato per le unità immobiliari che costituiscono il condominio.

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Bonus energia rinnovabile 2022

Il bonus rinnovabili è stato prorogato dall’ultima Legge di Bilancio. Questa misura è destinata a quanti provvedono ad installare dei sistemi di accumulo integrati a degli impianti di produzione elettrica, i quali utilizzano unicamente delle fonti rinnovabili e pulite.

In questo caso è anche necessario rispettare il requisito temporale: il contribuente è tenuto ad effettuare la spesa tra il 1° gennaio ed il 31 dicembre 2022.

L’Agenzia delle Entrate ha precisato che potranno accedere a questa particolare agevolazione i contribuenti che dovessero decidere di installare un sistema di accumulo dell’energia su un sistema che esiste già. Resta da chiarire se queste misure saranno disponibile anche i prossimi anni, in base alle decisioni che verranno prese dal nuovo governo.

Detrazioni fiscali per il fotovoltaico

L’economia circolare passa anche dal fotovoltaico. Questo è sicuramente uno dei sistemi più diffusi per produrre energia in maniera green. È molto apprezzato da privati ed aziende, perché permette di risparmiare sulla bolletta della luce. I risparmi economici, almeno quelli percepibili dalle fatture dell’elettricità, sono quantificabili immediatamente. 

I contribuenti, che dovessero scegliere di installare dei sistemi fotovoltaici, possono ottenere delle detrazioni molto importanti, che arrivano a coprire il 50% della spesa sostenuta. È possibile ottenere queste agevolazioni grazie al bonus ristrutturazioni.

Attenzione, però, è stato fissato un tetto massimo di spesa, che è pari a 96.000 euro. È necessario, poi, sottostare ai limiti temporali: i lavori dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2024.

Per detrarre la spesa di acquisto del fotovoltaico è anche possibile usufruire del Superbonus 110%. In questo caso è necessario effettuare anche degli altri interventi, che possano trainare l’investimento.

Economia circolare – domande frequenti

In Italia si può parlare di energia circolare?

Certamente: su questo fronte il nostro paese batte tutti i suoi partner europei. Siamo quelli che consumano meno e riciclano di più, ecco i dati.

Quali sono le agevolazioni principali per sfruttare le opportunità dell’economia circolare?

Per produrre energia green, uno strumento indispensabile sono i pannelli solari. Grazie ai bonus edilizia e al Superbonus possono essere installati ottenendo delle forti agevolazioni, anche per le aziende.

Il bonus energia rinnovabile c’è ancora?

Sì, l’ultima Legge di Bilancio lo ha prorogato per tutto il 2022, per privati e imprese. Ecco come funziona questo sostegno.

Autore
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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Ho una laurea in materie letterarie. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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