Bonus Pc anche per le aziende: ecco come ottenerlo

Il governo Draghi ha stanziato ulteriori risorse per il bonus Pc. Il sostegno è rivolto alle aziende che vogliono migliorare la connettività internet. Ecco come funziona.

revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Bonus Pc connettività
  • Il bonus Pc è rivolto alle aziende che vogliono migliorare la propria connettività Internet.
  • Il contributo massimo erogabile con il bonus Pc è pari a 2.500 euro.
  • A dispetto del nome, il contributo non potrà essere usato per comprare un computer, ma per la rete internet e la connettività.

Grazie al bonus Pc 2022, il governo ha provveduto a stanziare nuovi fondi per rinnovare e rendere più efficienti le connessioni Internet delle aziende. Le agevolazioni previste sono indubbiamente molte, ma soprattutto è stato allargato il bacino dei potenziali utenti interessati.

Si tratta di quella che a tutti gli effetti può essere battezzata come la seconda fase del bonus Pc e internet, che, come molti ricorderanno, lo scorso anno era rivolto alle famiglie con un ISEE inferiore a 20.000 euro. Lo scopo principale di questa misura era quello, sostanzialmente, di dare una mano alle famiglie alle prese con il lavoro da casa e la didattica a distanza.

Il governo, nel 2022, ha invece intenzione di aiutare le imprese: nel 2021 solo il 53% dei fondi stanziati è stato realmente erogato, tanto da ritenere la misura un vero e proprio flop. Il bonus Pc 2022 è stato tuttavia ampiamente rinnovato: si spera che possa trovare un maggiore gradimento da parte dei potenziali beneficiari. Questa volta la misura verrà erogata con un vero e proprio voucher, il cui importo oscillerà da un minimo di 300 euro ad un massimo di 2.500 euro.

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Bonus Pc 2022: come ottenerlo

In stretta sinergia con il Ministero dello Sviluppo Economico, il governo ha predisposto il nuovo fondo per istituire il bonus Pc. L’intenzione non è tanto quella di promuovere l’acquisto di un computer, ma di incentivare il passaggio alla banda larga delle aziende.

Gli imprenditori, che abbiano intenzione di beneficiare di questa nuova misura, avranno la possibilità di ottenere un contributo che può oscillare dai 300 euro ai 2.000 euro. Nel caso in cui si proceda anche al passaggio ad una rete pari a 1 Gigabyte/s, il contributo erogato potrà aumentare di altri 500 euro.

Il nuovo bonus Pc dovrà essere utilizzato per coprire le spese degli operatori. Anche questa volta a gestire la misura sarà Infratel, per conto del Ministero dello Sviluppo Economico.

Con il bonus Pc, gli utenti privati non potranno acquistare semplicemente un computer. La misura è rivolta esclusivamente alle aziende. Queste avranno tempo fino al 15 dicembre 2022 per inoltrare la propria richiesta. Per poter accedere al contributo, gli imprenditori dovranno inviare la domanda accedendo al sito internet di Invitalia e portarsi nella sezione: “Voucher per la digitalizzazione”.

La misura verrà interrotta nel momento in cui verranno esaurite le risorse a disposizione. Nel caso in cui i fondi a disposizione siano sufficienti, il bonus internet verrà prorogato di un altro anno.

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Chi ha diritto ad accedere al bonus Pc

I linea generale, potranno accedere al bonus Pc le micro, piccole e medie aziende italiane, purché siano regolarmente iscritte al Registro delle Imprese.

Ogni singolo beneficiario verrà identificato attraverso la Partita Iva o il codice fiscale della stessa impresa: gli spetterà solo e soltanto un bonus. L’importo erogato sarà condizionato dalle caratteristiche della connettività e all’eventuale passaggio ad una connessione più veloce.

Dato che la cifra messa a disposizione , che può arrivare ad un massimo di 2.500 euro, non è particolarmente alta, servirà esclusivamente a coprire il potenziamento della dotazione tecnologica interna dell’impresa. Sono esclusi da questo bonus soggetti privati o famiglie.

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Come funziona la misura

Sostanzialmente ci sono quattro diversi tipi di voucher. I primi, che sono di fascia A, ulteriormente divisi in A1 e A2, permettono di ottenere un contributo pari a 300 euro. Per ottenerli è necessario sottoscrivere un contratto internet, che duri dai 18 ai 36 mesi e che garantisca una connettività con velocità massima compresa tra i 30 ed i 300 Mbit/s (A1) e tra 300 Mbit/s e 1 Gbit/s (A2).

Ci sono poi i voucher di fascia B, i quali permettono di ottenere un contributo di 500 euro. Il contratto dovrà avere una durata che oscilli tra i 18 ed i 36 mesi e deve necessariamente garantire una connettività con una velocità massima compresa tra 300 Mbit/s e 1 Gbit/s. 

Fermandoci ancora un attimo sui voucher di fascia A e B, che, come abbiamo visto, sono riservati per le connessioni con una velocità massima pari 1 Gbit/s. L’importo erogato potrà essere aumentato di altri 500 euro, che serviranno a coprire una parte dei costi di rilegamento.

L’ultimo tipo di voucher rientra nella cosiddetta fascia C. In questo caso il contributo previsto è pari a 2.000 euro: il contratto dovrà avere una durata minima di 24 mesi ed una massima di 36 mesi. Dovrà essere garantito il passaggio ad una connettività massima superiore a 1 Gbit/s. La soglia di banda minima garantita è pari a 100 Mbit/s. I beneficiari, inoltre, potranno ottenere un importo aggiuntivo pari a 500 euro per i costi di rilegamento.

Bonus Pc – Domande frequenti

A quanto ammonta il contributo erogabile con il bonus Pc?

La misura prevede l’erogazione di un contributo minimo di 300 euro ed uno massimo da 2.000 euro. A condizionare gli importi sono i miglioramenti di connettività effettuati da una impresa.

Quali aziende possono presentare la domanda del bonus Pc?

Le micro, le piccole e le media imprese possono richiedere l’accesso al bonus Pc. Devono essere regolarmente iscritte al Registro delle imprese. Scopri qui come procedere.

È possibile chiedere più di un bonus Pc?

No, ogni singola impresa ne può chiedere uno soltanto. Il bonus disponibile per il 2022 inoltre è accessibile solo da parte delle imprese, non è rivolto a privati o famiglie.

Autore
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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Ho una laurea in materie letterarie. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.
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dottore commercialista giovanni emmi
Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 29 Agosto 2022
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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