Aprire un conto corrente, la guida: requisiti, costi e procedura

Quali sono i documenti necessari per aprire un conto corrente? Leggi la guida all’apertura del conto corrente per scoprire requisiti, costi e documenti necessari.

di Ilenia Albanese

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  • Per aprire un conto corrente è necessario rispettare alcuni requisiti e presentare all’istituto alcuni documenti relativi al titolare del conto e, nel caso di un conto business, relativi all’azienda.
  • Aprire un conto corrente online è una procedura rapida che richiede pochi minuti, ma è comunque necessario allegare i documenti richiesti.
  • Ci sono numerose tipologie di conto corrente da aprire, da quelli per privati a quelli business, ma anche tradizionali, online o ibridi.

Aprire un conto corrente è un passaggio fondamentale per cumulare risparmi, che siano di tipo personale o legati al fatturato aziendale, da utilizzare per tener separate le finanze personali da quelle del business. Ma cosa bisogna sapere prima di aprire un conto?

Secondo alcune stime, nel 2019 ben 3 persone su 4 in Europa avevano un conto corrente, un numero che continua a crescere grazie alla convenienza e alla comodità dei conti correnti online che garantiscono la sicurezza di depositare il denaro in banca e di effettuare acquisti in tutto il mondo.

Con l’arrivo del digitale e la crescita dei conti correnti online gratuiti, sempre più persone sono invogliate ad aprire un proprio conto corrente, ma come funziona?

In questa guida vedremo quali sono le procedure da seguire per aprire un conto corrente personale o aziendale, i documenti richiesti dagli istituti, i costi e i requisiti da rispettare.

Aprire un conto corrente: quanti soldi servono

Per i privati, il conto corrente è uno strumento molto utile per la gestione del denaro. È qui che vengono accreditati gli stipendi e le pensioni, e sempre dal conto si possono pagare le bollette e le imposte con gli addebiti diretti. Con il conto corrente è anche più semplice inviare e ricevere denaro attraverso i bonifici e pagare nei negozi di tutto il mondo e online con le carte di pagamento.

Ma anche per le aziende, per i liberi professionisti e per i lavoratori autonomi il conto corrente è indispensabile. Infatti, consente di tenere separate le finanze personali da quelle legate all’attività. Inoltre, il conto corrente permette di tenere traccia delle entrate e delle uscite sia del business che dei privati, oltre ad essere utile per dimostrare al fisco i movimenti di denaro.  

In alcuni casi è obbligatorio aprire un conto corrente aziendale, come nel caso delle società di capitali, delle società di persone e delle ditte individuali che superano il fatturato annuo di 400.000 euro. Per tutti gli altri (liberi professionisti, partite IVA forfettarie, ecc.) non c’è obbligo di apertura di un conto business.

Con il conto corrente è anche possibile ottenere un fido dalla banca e avere a disposizione strumenti avanzati per la gestione dell’attività. Ma quanti soldi servono per aprirne uno? In realtà può bastare anche solo un euro, o un minimo di 10 euro per l’apertura: non ci sono limiti di denaro per aprire un conto, anche se in alcuni casi è possibile risparmiare se non si superano alcune soglie.

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Tipologie di conto corrente

Il conto corrente deriva da un contratto stipulato con la banca con cui il correntista affida il proprio denaro all’istituto. Si tratta di uno strumento tecnico bancario dedicato alla gestione del denaro e identificato dalle coordinate bancarie, ossia il codice Iban.

Esistono, tuttavia, diverse tipologie di conto corrente bancario, ovvero:

  • ordinario: il conto in cui le spese dipendono dal numero di operazioni effettuate;
  • a pacchetto: prevede un canone periodico che comprende un determinato numero di operazioni gratuite incluse;
  • di base: consente di effettuare solamente un certo tipo di operazioni senza ulteriori prodotti finanziari associati al conto;
  • in convenzione: sono particolari conti correnti con condizioni economiche agevolate rivolti solamente a specifiche tipologie di clienti.

Oltre a questo tipo di classificazione possiamo individuale ulteriori categorie come i conti correnti personali e aziendali o i conti tradizionali, e i conti correnti online.  

Conto corrente personale e conto corrente business

Il conto corrente personale è il classico conto corrente che può essere aperto dai privati per gestire le spese e ricevere l’accredito dello stipendio e della pensione. Con questo conto è possibile svolgere numerose operazioni, come:

  • inviare e ricevere denaro tramite bonifico;
  • effettuare pagamenti online e in negozio con carta di debito o di credito;
  • pagare le bollette con addebito diretto sul conto;
  • verificare il saldo e i movimenti in entrata e in uscita;
  • effettuare ricariche telefoniche;
  • ottenere un fido;
  • pagare bollettini postali, CBILL e PagoPA.

I conti correnti aziendali, invece, sono dedicati alla gestione delle entrate e delle uscite dei titolari di Partita Iva. Queste tipologie di conti possono essere aperti da:

  • ditte individuali;
  • liberi professionisti;
  • società di persone;
  • società di capitali;

Vi sono, tuttavia, banche e istituti che consentono l’apertura del conto corrente solamente ad alcuni tipi di business o startup. In questo tipo di conto corrente, oltre alle funzionalità incluse nei conti correnti personali possono esserci anche servizi dedicati al business, come ad esempio:

  • creazione di fatture professionali;
  • accesso diretto per il commercialista;
  • servizio Pos;
  • carte di pagamento per il team;
  • conti separati per il team;
  • pagamento in blocco.

Conto corrente tradizionale e conto corrente online

I conti correnti possono essere aperti in modo tradizionale, allo sportello della banca, o anche online, e l’operatività di una banca è uno dei fattori da valutare al momento della scelta del conto da aprire.

I conti correnti tradizionali sono quelli che si basano sul contatto diretto con la banca che presso le sedi fisiche e le filiali consente di effettuare le operazioni. Oggi le banche tradizionali propongono anche conti correnti che si possono gestire direttamente online attraverso Home Banking e Mobile Banking sull’app dell’istituto.

Questo tipo di conto può prevedere l’apertura in sede con un operatore e costi superiori sia per quanto riguarda il canone che per le commissioni sulle operazioni.

Sono sempre più popolari i conti correnti online che rendono ancora più semplice la gestione del denaro direttamente dall’Home Banking e dalle app. Questa tipologia di conto corrente è caratterizzata da costi di gestione molto contenuti e una modalità di apertura del conto completamente digitale.

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Aprire un conto corrente: requisiti

Per aprire un conto corrente le banche stabiliscono requisiti piuttosto simili, ad eccezione di rari casi. I principali requisiti per poter aprire un conto corrente personale sono:

  • aver compiuto la maggiore età;
  • non essere cattivi pagatori o protestati.

Invece, per i conti correnti per Partite IVA, le banche possono stabilire requisiti specifici, come la forma giuridica dell’azienda per cui si può aprire il conto con determinate agevolazioni o pacchetti di servizi. Tuttavia, in genere i requisiti sono:

  • avere una Partita Iva;
  • non essere cattivi pagatori o protestati.
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Come si apre un conto bancario

Una volta che sono stati confrontati i vari conti correnti e le offerte delle banche, tenendo presente i Contratti e i Fogli Informativi erogati dalle banche, si può procedere con l’apertura del conto. Prima di tutto è necessario verificare che siano rispettati i requisiti stabiliti dall’istituto. Per aprire un conto corrente online la procedura in genere prevede alcuni passaggi:

  • andare sul sito o scaricare l’app della banca;
  • avviare la procedura di apertura del conto;
  • inserire i dati personali (e dell’azienda se è un conto business);
  • allegare i documenti richiesti dalla banca;
  • verificare l’identità tramite video-call con un operatore;
  • firma del contratto.

Al termine della procedura viene comunicato il codice Iban relativo al conto corrente appena aperto. Dopo pochi giorni, in base alle disposizioni della banca, si potrà ricevere a casa tutto il materiale, come le carte di pagamento incluse nel conto e, in alcuni casi, una copia del contratto firmato.

Se l’identificazione non avviene tramite videochiamata, per l’attivazione del conto alcune banche richiedono un primo versamento di denaro (in genere di almeno €10) da un conto corrente di cui si è titolari.

La procedura di apertura di un conto corrente con metodo tradizionale è altrettanto semplice poiché basta portare i documenti che vedremo di seguito presso la filiale di riferimento. Anche in tal caso in genere le carte di pagamento vengono inviate direttamente all’indirizzo indicato nel contratto.

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Documenti necessari all’apertura

Per aprire un conto corrente bancario o postale personale i documenti richiesti dalle banche sono principalmente:

  • Carta di identità in corso di validità, o passaporto;
  • Codice fiscale;
  • Certificato di residenza (solamente alcune banche lo richiedono).

Quindi, per aprire un conto corrente non è necessario presentare la busta paga o una garanzia per provare un reddito minimo, e neanche uno stipendio fisso. Invece, per l’apertura di un conto corrente aziendale i documenti richiesti sono:

  • Documento di identità in corso di validità del rappresentante legale;
  • Codice fiscale del rappresentante legale;
  • Partita Iva rilasciata dall’Agenzia delle Entrate;
  • Visura camerale (nel caso delle imprese).

Per aprire un conto corrente all’estero i documenti richiesti dagli istituti bancari sono pressoché gli stessi, vale a dire:

  • Carta di identità o passaporto;
  • Certificato di residenza (es. contratto d’affitto);
  • Attestazione dell’attività lavorativa;
  • Dichiarazione dei redditi (solamente alcune banche la chiedono).
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Aprire un conto corrente: i costi

Come abbiamo visto, per aprire un conto corrente non è previsto alcun costo nella maggior parte dei casi. Tuttavia, vi sono banche che prevedono una spesa di apertura del conto indicata anche nel Foglio Informativo ma che generalmente è inferiore a 10 euro.

Alcuni istituti richiedono, per l’attivazione del conto, un primo deposito di denaro nel conto attraverso un bonifico effettuato da un altro conto corrente di cui si è titolari. Ciononostante, non è da considerarsi un vero e proprio costo perché il deposito iniziale farà parte del saldo disponibile.

Bisogna, poi, considerare i costi relativi alla tenuta del conto e i costi variabili. I costi fissi, come il canone mensile o annuale di tenuta del conto, si pagano già dall’attivazione. Vi è anche il costo dell’imposta di bollo che è pari a:

  • €34,20 annui per le persone fisiche se la giacenza media è superiore a 5.000 euro;
  • €100 annui per le imprese, le aziende e i titolari di partita IVA.

Invece, i costi variabili sono diversi in base all’istituto bancario e vengono specificati all’interno del Foglio Informativo, e possono riguardare:

  • prelievi di contante;
  • commissioni sui bonifici in uscita;
  • pagamenti in valuta estera;
  • registrazione delle operazioni;
  • interessi in caso di scoperto.

Aprire un conto corrente – Domande frequenti

Come aprire un conto corrente?

All’interno di questa guida abbiamo visto che per aprire un conto corrente bisogna andare sul sito della banca, o recarsi in filiale, e consegnare i documenti richiesti relativi al titolare del conto o all’azienda. Bisogna inoltre firmare un contratto, e in alcuni casi è richiesta una ricarica iniziale per l’attivazione del conto.

Quanto costa aprire un conto corrente?

In genere le banche non addebitano alcun costo per l’apertura del conto corrente, ma vi sono alcuni istituti che richiedono una spesa iniziale. Tuttavia, bisogna considerare che al momento dell’apertura del conto bisogna pagare il primo canone mensile o annuale, se previsto.

Quali sono i documenti necessari per aprire un conto corrente?

I documenti richiesti per l’apertura di un conto corrente, riguardano il documento di identità e codice fiscale per i conti correnti personali. Invece, per i conti correnti business sono richiesti anche documenti relativi all’attività, come la Partita Iva rilasciata dall’Agenzia delle Entrate e, nel caso delle imprese, la Visura camerale.

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Ilenia Albanese

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.

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