Riforma dello sport 2023: tutte le novità

Il 1° luglio 2023 entra ufficialmente in vigore la Riforma dello sport, ma quali sono le novità? Leggi la guida per scoprire tutti i dettagli.

di Ilenia Albanese

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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riforma dello sport 2023
  • Tra i punti della riforma dello sport 2023 è prevista la completa esenzione da costi e adempimenti per i collaboratori con compensi sotto ai 5 mila euro.
  • La riforma prevede anche un trattamento differente tra grandi e piccole realtà mediante l’identificazione dei parametri da utilizzare.
  • L’obiettivo della riforma dello sport 2023 è quello di fornire maggiori garanzie, tutele e assistenze ai lavoratori sportivi.

È stata prevista per il 1° luglio 2023 l’entrata in vigore della cosiddetta Riforma dello sport 2023, per cui di recente sono intervenuti alcuni correttivi. Il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, insieme alla ministra del lavoro Marina Calderone, ha apportato le ultime modifiche al d.lgs. n.36/2021 e s.m.i..

Tra le novità più attese della riforma c’è l’esenzione da tutti i costi e gli adempimenti per i collaboratori con compensi inferiori a 5mila euro, oltre all’introduzione di parametri per distinguere le grandi e le piccole realtà sportive.

La riforma punta a raggiungere molteplici obiettivi, come quello di fornire maggiori garanzie, tutele e assistenze ai lavoratori sportivi, ma non solo. Infatti, l’obiettivo è anche quello di ridurre e semplificare il più possibile gli adempimenti a carico del mondo dello sport.

Ma a che punto siamo e quali sono le novità che coinvolgono questo settore? Leggi la guida per sapere tutte le informazioni sulla riforma.

Riforma dello sport 2023: novità

“La data del 1° luglio sarà la data di entrata in vigore della riforma” aveva dichiarato il ministro Abodi nel corso delle risposte al question time del 20 aprile al Senato.

L’obiettivo della riforma dello sport 2023, come spiegato dal ministro, è quello di dare il doveroso riconoscimento della giusta dignità economico-finanziaria a chi lavora nel mondo dello sport.

Infatti, attraverso la tanto attesa riforma, il ministro punta a ridurre e semplificare il più possibile gli adempimenti a carico del mondo dello sport, oltre a consentire così una riduzione dei costi a carico di associazioni e società dilettantistiche.

Tutto questo è possibile attraverso l’ammodernamento, il potenziamento e l’ampliamento delle funzioni del Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche gestito dal Dipartimento per lo sport.

In questo modo si possono riconoscere le agevolazioni a chi ne ha effettivamente diritto, ed è possibile far emergere fenomeni di evasione fiscale e previdenziale.

La Riforma dello Sport si rivolge ai lavoratori del settore sportivo, tra cui:

  • atleti;
  • allenatori;
  • istruttori;
  • direttori tecnici;
  • direttori sportivi;
  • preparatori atletici;
  • custodi;
  • receptionist;
  • addetti alle pulizie;
  • giardinieri.

Si tratta, quindi, si una riforma che si rivolge a tutte quelle figure lavorative necessarie e strumentali allo svolgimento delle attività sportive. Ma scopriamo quali sono le principali novità che fanno parte della riforma dello sport.

1. Tipologie di collaborazione sportiva

Con l’introduzione della riforma dello sport, le collaborazioni potranno essere di tue tipi:

  • lavoro sportivo;
  • volontariato puro.

Il volontario è quel soggetto che presta la propria opera nel settore sportivo a titolo gratuito. Tuttavia, dovrà ugualmente essere assicurato per la responsabilità civile verso i terzi pur senza ricevere alcuna contribuzione.

Sono previsti solamente gli eventuali rimborsi spese documentati di vitto, alloggio, viaggio e trasporto, purché questi costi siano stati sostenuti al di fuori del territorio comunale di residenza.

Il lavoratore sportivo, invece, può essere:

In base alla natura contrattuale, avrà le rispettive tutele previdenziali e in materia di malattia, infortunio, gravidanza, maternità, genitorialità, disoccupazione involontaria (Naspi), salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Inoltre, in ambito dilettantistico, la prestazione “si presume oggetto di contratto di lavoro autonomo nella forma di co.co.co.” nel caso in cui il rapporto di lavoro prevede non più di 18 ore settimanali, esclusa la partecipazione a manifestazioni sportive.

riforma dello sport 2023 novità

La prestazione deve essere coordinata sotto il profilo tecnico-sportivo secondo i regolamenti di Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate e Enti di Promozione Sportiva.

La durata del contratto a termine per i lavoratori sportivi è di 5 anni e vi può essere la successione di contratti a tempo determinato fra gli stessi soggetti.

Per quanto riguarda i lavoratori sportivi che svolgono attività amministrativa-gestionale, questi saranno inquadrati come co.co.co. e si applicherà la disciplina previdenziale e fiscale prevista per le collaborazioni coordinate e continuative sportive.

2. Assicurazione infortuni sul lavoro

La riforma dello sport prevede una maggiore tutela del lavoratore sportivo.

Infatti, i lavoratori sportivi subordinati e co.co.co, sia nel professionismo che nel dilettantismo, dovranno essere assicurati contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

Tale copertura assicurativa per responsabilità civile è assicurata anche ai volontari.

3. Obbligo di comunicazione ai centri per l’impiego

La riforma prevede l’obbligo di comunicazione ai centri per l’impiego dell’instaurazione di rapporto di lavoro subordinato e di lavoro autonomo, sia in forma coordinata che in forma continuativa.

La comunicazione deve essere effettuata al Registro telematico delle attività sportive dilettantistiche da parte dell’associazione o della società destinataria delle prestazioni sportive.

Occorre comunicare i dati necessari all’individuazione del rapporto di lavoro sportivo. In mancanza di questa comunicazione, si può incorrere in sanzioni. Va ricordato che la riforma dello sport garantisce la possibilità di apprendistato professionalizzante per giovani dai 15 ai 23 anni di età.

I pagamenti riconosciuti a questi giovani sportivi non formano reddito fino al limite di 15.000 euro annui, per cui non vengono tassati fino a questa soglia.

4. Esenzione da costi e adempimenti per compensi sotto i 5mila euro

Tra i punti più importanti della riforma, come abbiamo anticipato all’inizio dell’articolo, riguarda l’esenzione da costi e adempimenti per i lavoratori sportivi con compensi fino a 5mila euro.

Si tratta di fatto di una agevolazione che viene incontro a tutti coloro che lavorano in modo sporadico per il settore sportivo. Si prevede l’esenzione dal pagamento sia delle tasse che dei contributi sul reddito del lavoratore autonomo, tramite collaborazione coordinata e continuativa, nel dilettantismo.

5. Differenziazione tra piccole e grandi realtà sportive

Il decreto legislativo punta a stabilire un trattamento differente tra grandi e piccole realtà, attuato attraverso la creazione di precisi parametri utili a distinguere la natura e la grandezza delle attività.

La riforma, inoltre, punta a distinguere il settore dilettantistico da quello professionistico, introducendo al contempo agevolazioni fiscali riservate al settore dilettantistico.

Al momento sono sorti alcuni dubbi nel mondo dello sport a proposito di queste modifiche, e si chiedono ulteriori chiarimenti al governo.

pleo business

Le figure professionali nello sport

La nuova riforma punta a stabilire quali sono le figure professionali dello sport, che includono non solo atleti, allenatori, istruttori, direttori tecnici, direttori sportivi e preparatori atletici.

Infatti, è considerato un lavoratore sportivo ogni tesserato che svolge verso un corrispettivo le mansioni rientranti tra quelle necessarie per lo svolgimento di attività sportiva, fatte salve le mansioni di carattere amministrativo-gestionale.

Di conseguenza, il lavoratore sportivo esercita l’attività sportiva senza alcuna distinzione di genere, indipendentemente dal settore professionistico o dilettantistico.

Con specifiche delibere federali, inoltre, si prevede di includere anche nuove figure, necessarie e strumentali allo svolgimento delle attività sportive, come nel caso di custodi, receptionist, addetti alle pulizie, giardinieri e così via.

Vista la differenziazione tra volontari e lavoratori sportivi, in queste settimane sono sorti nel mondo dello sport alcuni dubbi inerenti proprio questa distinzione. Cerchiamo di chiarire dove si collocano le diverse figure che lavorano in questo settore:

  • atleti: sono coloro che risultano tesserati all’organismo affiliante come atleti o giocatori, a titolo oneroso;
  • allenatori: sono tesserati e abilitati a seguire gli atleti;
  • istruttori: sono abilitati a effettuare formazione agli atleti. Il dubbio su questa figura si pone rispetto al tesseramento, per cui se è effettuato presso un altro ente potrebbe non essere, questo professionista non potrebbe svolgere il lavoro per il nuovo organismo;
  • direttore tecnico: ha il compito di coordinare gli allenatori e le squadre, e dovrà essere tesserato dall’ente affiliante;
  • direttore sportivo: cura la società sportiva, in questo caso i dubbi riguardano il fatto che al momento le Federazioni non prevedono un tesseramento per questo particolare professionista, e sorge il dubbio se questa figura è da considerarsi sportiva oppure no.

Questi sono i principali ruoli del settore, e i dubbi che sono emersi con la riforma dello sport, a cui le società sportive attendono una risposta.

Contribuzione INPS 25%

Con la riforma dello sport, i contribuenti che superano i 5mila euro annui hanno l’obbligo di contribuzione INPS con l’aliquota contributiva fissata al 25 % per:

  • i dilettanti titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa;
  • i dilettanti che svolgono prestazioni autonome.

Sia nel primo che nel secondo caso è prevista, inoltre, l’applicazione delle aliquote aggiuntive previste per gli iscritti alla Gestione Separata INPS volte a coprire malattia, maternità, disoccupazione, e così via.

Il decreto stabilisce, inoltre, l’applicazione dei contributi previdenziali solamente per la parte eccedente l’importo di 5.000 euro del compenso e una riduzione del 50 % dell’imponibile previdenziale fino al 31 dicembre 2027.

Si tratta, quindi, di una riduzione della base imponibile e, di conseguenza, delle prestazioni pensionistiche. Tali prestazioni, inoltre, saranno riconosciute solamente sugli importi che risultano effettivamente versati.

Tuttavia, la riduzione non potrà essere applicata alle aliquote aggiuntive in vigore destinate alla tutela relativa alla maternità, gli assegni per il nucleo familiare, alla degenza ospedaliera, alla malattia e al congedo parentale o alla disoccupazione.

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Franchigia fiscale sportivi

riforma dello sport 2023 legge

Per quanto riguarda il fisco, nell’area del dilettantismo l’imposizione fiscale è applicata solamente alla parte eccedente 15.000 euro annui, ossia 5.000 euro in più rispetto a prima, mentre al di sotto questa franchigia non sono previsti adempimenti.

Tale franchigia si applica anche nell’area del professionismo:

  • atleti under 23 per gli sport di squadra;
  • società sportive professionistiche che hanno registrato un fatturato nella stagione sportiva precedente inferiore a 5 milioni di euro.

Per quanto riguarda gli importi erogati come premio legato al raggiungimento di risultati sportivi, la riforma dello sport chiarisce che questi non costituiranno reddito. Tuttavia, è prevista una ritenuta alla fonte del 20%.

Sportivi con Partita Iva: tassazione da luglio 2023

Vediamo nello specifico come funziona la tassazione per i lavoratori sportivi con Partita Iva a partire da luglio 2023. Come visto in precedenza, viene applicata una detassazione fino a 15.000 euro. Il reddito che supera questa soglia verrà quindi tassato secondo modalità ordinarie.

Cosa comporta questa soglia? Vediamo nello specifico cosa accade a chi ha una Partita Iva con regime fiscale forfettario. Nel conteggio, il coefficiente di redditività, del 78%, si applica sul totale dei compensi, ma al netto della franchigia di 15.000 euro.

In questi casi i 15.000 euro di soglia concorrono al calcolo per arrivare al limite massimo previsto di 85.000 euro, non si possono escludere.

Superati gli 85.000 euro annui di guadagno, è necessario passare la propria Partita Iva al regime ordinario, tuttavia è ancora possibile concludere l’anno in forfettario, se si rientra entro i 100.000 euro. Se anche questo limite viene superato, il passaggio all’ordinario deve invece avvenire immediatamente.

Riforma dello sport 2023 – Domande frequenti

Cosa prevede la riforma dello sport 2023?

Con la riforma dello sport viene chiarita l’esenzione da costi e adempimenti per compensi sotto i 5.000 euro, si applica l’imposizione fiscale alla parte eccedente i 15.000 euro annui e si stabilisce un trattamento differente tra grandi e piccole realtà. Leggi qui tutte le novità.

Quando è entrata in vigore la riforma dello sport 2023?

Secondo quanto annunciato dal ministro Abodi, l’entrata in vigore del d.lgs. n.36/2021 e s.m.i. anche nota come riforma dello sport, è stata pianificata al 1° luglio 2023.

Chi sono i lavoratori sportivi?

I lavoratori sportivi, come stabilito dalla riforma dello sport, sono atleti, allenatori, istruttori, direttori tecnici, direttori sportivi, preparatori atletici e direttori di gara che esercitano l’attività sportiva verso un corrispettivo.

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Ilenia Albanese

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Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.
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Giovanni Emmi
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Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

244 commenti su “Riforma dello sport 2023: tutte le novità”

  1. Ma se uno è in pensione, il reddito di pensione fa cumulo con quello sportivo o si è esenti fino ai 15.000 € (se raggiunti) del reddito sportivo? Grazie

    Rispondi
    • Buonasera,
      in ogni caso andrebbe applicata un ritenuta a titolo di imposta, a certe condizioni. Da verificare il caso concreto.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
      • Salve,ma se io sono tesserato presso una ASD,ripeto tesserato e non percepisco alcun compenso dalla ASD quando partecipò a gare e vinco dei premi questi sono soggetti a ritenuta d’acconto?

        Rispondi
        • Buongiorno,
          già rispetto alla sua richiesta troverà altre risposte nei commenti. Il premio non è un compenso e soggiace a regole specifiche di tassazione. Un elemento fondamentale è l’importo.

          Grazie per averci scritto

          Rispondi
  2. Salve,
    la soglia dei 15.000 da quando è applicabile? Se un collaboratore al 31/05/2023 ha superato la soglia dei 10.000 quale comportamento bisogna assumere?
    Grazie mille

    Rispondi
    • Buongiorno,
      siamo in attesa della riforma definitiva. Attualmente valgono le regole che prevedono una soglia di esenzione a 10.000 euro. In futuro potrebbe esserci una specifica disposizione per il periodo di imposta 2023.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
    • Buongiorno, se ho due o più collaborazioni sportive co.co.co con diverse associazioni, e durante l’anno fiscale mi accorgo che vado a superare i 5000€ di compensi complessivi, come faccio a determinare a quanto ammonta l’imponibile e soprattutto chi deve provvedere al versamento di quanto dovuto all’INPS? Sarà da fare un versamento tramite F24 per ogni singolo compenso erogato da ogni società sopra soglia di esenzione o andrà fatto un calcolo sull’annualità, e poi ogni singola società provvederà per quota parta a versare quanto dovuto?

      Rispondi
      • Buonasera,
        l’assoggettamento a inps del contributo sarà applicato a partire dal superamento dei 5.000 euro.
        Grazie per averci scritto

        Rispondi
        • Ok, a questa domanda non è stata data risposta, si sa che superati i 5000 euro si paga l’inps, ma se si lavora in più asd con singoli compensi annuali che non superano i 5000, ma cumulati si,
          si paga, e se si chi paga l’inps??
          Grazie

          Rispondi
          • Buonasera,
            al superamento dei 5.000 si paga l’inps da quel momento e per gli incassi successivi, fino alla fine dell’anno.

            Grazie per averci scritto

      • E’ solo un mio modesto parere. Non credo si possano avere più contratti Co.Co.Co. Sportivo con diverse Società, credo tu possa avere un SOLO Contratto Co.Co.Co Sportivo con la Società per la quale sei Tesserato pertanto i tuoi Contratti Co.Co.Co. sono “Normali” e non “Sportivi” pertanto NON dovresti avere i benefici della Legge in questione. Ripeto è una mia personale considerazione.

        Rispondi
    • Buonasera, mi scusi ma nn ho ben capito se è ufficiale la riforma dello sport dal 1 luglio o ci sarà un ulteriore proroga. Grazie

      Rispondi
        • Buonasera, per quanto riguarda i compensi sportivi di Giugno 2023 possono essere pagati nel mese di Luglio seguendo la “vecchia” normativa o bisogna attenersi già alla nuova riforma? Grazie.

          Rispondi
        • Buonasera, i compensi sportivi relativi al mese di Giugno 2023 possono essere pagati nel mese di Luglio 2023 seguendo la “vecchia” normativa o bisogna attenersi già alla nuova riforma? Grazie.

          Rispondi
          • Buonasera,
            con l’entrata in vigore della norma, dal primo luglio 2023 cambia tutto, ciò dovrebbe influire sui pagamenti da quella data. Tuttavia la situazione è in evoluzione e si consiglia di approfondire con un commercialista.

            Grazie per averci scritto

    • Buongiorno,
      se una legge non è ancora entrata in vigore valgono le disposizioni della legge precedente. Quando entrerà in vigore la nuova legge, probabilmente, saranno emanate indicazioni per disciplinare tutti i casi transitori.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
    • Non ho capito la risposta, si vuole sapere essendo 2 le società, a chi spetta versare i contributi visto che nessuna della singola società supera i 5000 euro ma la loro somma oltrepassa il limite. Deve versare l’istruttore?

      Rispondi
      • Buongiorno,
        versa la società che eroga il compenso quando cumulativamente l’istruttore supera il limite. Una volta che si è superato il limite versano entrambe.

        Grazie per averci scritto

        Rispondi
  3. Buongiorno, se mia figlia lavora come receptionist circa 16 ore settimanali in una associazione sportiva qual è il limite di reddito affinchè sia esente ai fini IRPEF?
    Grazie

    Rispondi
    • Buonasera,
      dovrebbe entrare in vigore la riforma dello sport che modifica i rapporti di lavoro all’interno del mondo dello sport dilettantistico. Potrebbero esserci degli ulteriori aggiustamenti o rinvii, consigliamo di seguire l’argomento per tutto il mese.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  4. Se un istruttore lavora in più palestre, rimanendo per ognuna con un introito annuo non superiore ai 5.000 euro, ma superando nell’insieme la soglia dei 5000, chi paga l’inps?

    Rispondi
    • Buonasera,
      il versamento dell’inps avviene a partire dal superamento della soglia da parte di ogni soggetto che eroga un compenso.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
      • Rivolto alla Redazione

        Si ma se nessuno delle Associazioni supera i 5000 nessuna è soggetta al pagamento dell’INPS (1/3 + 2/3) ?????? Mentre l’istruttore si, in questo caso come funziona ????

        Rispondi
        • Buongiorno,
          quando una delle associazioni supererà la soglia dei 5.000 annui, informata dal collaboratore sportivo, per la quota relativa al superamento della soglia dovrà versare l’inps. Per i compensi successivi il lavoratore informerà l’ASD che ha superato la soglia e da quel momento sarà applicata la contribuzione fino alla fine dell’anno.

          Grazie per averci scritto

          Rispondi
  5. Buongiorno,
    con la nuova legge che entrerà in vigore il 1°luglio, un CoCoCo sportivo potrà svolgere attività per diverse società sportive , cioè con più contratti?
    grazie
    Carlo

    Rispondi
    • Buonasera,
      non ci dovrebbero essere ostacoli allo svolgimento della attività in più enti.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  6. Buongiorno, posso essere volontaria in una ASD svolgendo delle ore corsi? sfruttando la palestra e i servizi in cambio di due ore a settimana di lavoro?

    Rispondi
    • Buongiorno,
      sembrerebbe trattarsi di una prestazione a tutti gli effetti con pagamento in natura, e non di una prestazione da volontaria.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  7. Buongiorno, con la riforma, le società saranno obbligate ad assumere i lavoratori sportivi, e ci sarà anche il versamento dei contributi a riguardo?

    Rispondi
    • Buonasera,
      la situazione è differenziata secondo la scelta del tipo di inquadramento, come precisato nel punto 1 dell’articolo.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  8. Buongiorno.
    Per i maestri di sci iscritti all’albo, qual è la soluzione corretta: assunzione come dipendente, collaborazione occasionale entro la soglia o fatturazione come libero professionista?
    Grazie

    Rispondi
    • Buonasera,
      il maestro di sci può essere inquadrato come professionista. Da un punto di vista previdenziale ha l’obbligo di iscrizione all’inps gestione commercianti.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
    • Buonasera,
      probabilmente l’inquadramento corretto sarebbe come lavoratore dipendente. Tuttavia è opportuno verificare il ruolo esercitato in concreto per avere la risposta definitiva.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  9. buongiorno
    è possibile riscattare gli anni precedenti in cui si è regolarmente percepito e dichiarato il compenso in una società sportiva? Nel mio caso ho dei versamenti per 5 anni di professionismo ma ho anche 20 anni di compensi per attività di istruttore in società dilettantistiche.
    grazie

    Rispondi
    • Buonasera,
      bisognerebbe capire se ci sono stati anche versamenti previdenziali oltre alla erogazione di compensi, negli anni in cui si è prestata l’attività nelle ASD. Posizione previdenziale da verificare con un consulente del lavoro esperto in previdenza.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  10. Buongiorno,
    io ho un incarico annuale da parte della FEDERAZIONE come collaboratore al mio COMITATO REGIONALE dietro un compenso forfettario. Mi occupo della parte amministrazione ma anche sportiva ed organizzativa di manifestazioni regionali. Il mio incarico, da annuale, è passato al 30 GIUGNO 2023. Dal 1 luglio come potrà essere inquadrata la mia figura?

    Rispondi
    • Buonasera,
      dipende da molti fattori ed è opportuno analizzare con il suo commercialista. A spanne dovrebbe essere un co.co.co. dal 1 luglio 2023.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  11. Buongiorno, sono titolare di partita iva in regime forfettario e allenatore. Mi conviene operare in P.iva anche con la società sportiva (aggiungendo il relativo codice Ateco) o proporre un co.co.co con la società sportiva mantenendo distinte le due attività?

    Rispondi
        • Buongiorno,
          sono cambiati i limiti, non necessariamente in senso peggiorativo. In linea di principio sulla sua situazione non dovrebbe incidere. Si consiglia, comunque, un approfondimento con un professionista del settore.

          Grazie per averci scritto

          Rispondi
  12. Buongiorno,
    Mio figlio lavora per una società e ha un rapporto di co.co.co. come istruttore nuoto per adulti e uno ” redditi diversi” come istruttore nuoto bambini.
    Lavora circa 40 ore alla settimana, in termini di reddito 1/3 è da co.co.co. il resto alla voce redditi diversi.
    Visto che supera le 16 ore settimanali
    come potrebbe essere inquadrato il suo caso? Lavoratore autonomo con partita iva o co.co.co ?
    Grazie
    Mario Paravano

    Rispondi
    • Buonasera,
      probabilmente l’inquadramento come co.co.co. è più corretto. Si consiglia di consultarsi con un commercialista o consulente del lavoro con l’entrata in vigore della riforma.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  13. Buongiorno, se io ho un reddito derivante da un CCNL Commercio e un contratto con una società dilettantistica da atleta sotto la soglia dei 15mila€, si vanno a sommare o sono considerare distinti e quindi non sono tassati i redditi derivanti dal contratto da atleta?
    Grazie mille!

    Rispondi
    • Buonasera,
      andrebbero inseriti nel modello Unico nell’apposita sezione del quadro RL ma confluiranno nella determinazione del reddito imponibile per l’eventuale quota eccedente i 15000 euro.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  14. buongiorno, mi rifaccio ad una domanda già posta a voi da altro utente il 15 Giugno:
    “Se un istruttore lavora in più palestre, rimanendo per ognuna con un introito annuo non superiore ai 5.000 euro, ma superando nell’insieme la soglia dei 5000, chi paga l’inps?”.
    La risposta data era:
    “il versamento dell’ inps avviene a partire dal superamento della soglia da parte di ogni soggetto che eroga un compenso.”.
    Siccome l’inps è a carico per 2/3 della società sportiva non superando la soglia dei 5.0000 euro di compensi, non è possibile che venga addebitata Inps per lavoro svolto in parte presso altra società sportiva.
    Sarebbe un aggravio di costi non dovuti da società sportive non commerciali che non avrebbero neppure la possibilità di dedurre detti costi.
    non ritenete invece che, superati i 5.000 euro totali da più collaborazioni debba essere obbligatoriamente aperta partita IVA dal soggetto percettore?

    Rispondi
    • Buongiorno,
      la apertura delle partita iva non dipende dal superamento della soglia di 5.000 euro, piuttosto dall’esistenza di alcuni requisiti. L’apertura della partita iva potrebbe essere una soluzione ma l’obbligo di aprirla potrebbe esserci anche in caso di fatturato inferiore a 5.000 euro, non esiste una regola precisa in tal senso.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
      • giusto ciò che dite.
        Quindi come può essere risolta la problematica dell’istruttore con più rapporti di lavoro tutti (singolarmente) con compensi importi inferiori a 5.000 euro ma che sommati superano detta soglia?

        Rispondi
        • Buongiorno,
          in linea di principio il versamento dei contributi inps avverrà al superamento della soglia. Ogni caso specifico è da approfondire con un commercialista.

          Grazie per averci scritto.

          Rispondi
  15. Buongiorno,
    io ho una partita iva forfettaria, con la quale pago l’INPS con gestione commercio.
    Sui redditi da lavoro sportivo eccedenti i 5000€ che percepisco dalla ASD in cui lavoro, mi sembra di capire sia previsto un pagamento del 25% per l’INPS. Ma pagando già con gestione commercio (4 rate trimestrali), devo comunque versare questo ulteriore 25% o io sono già a posto ?
    Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      sono due profili distinti e separati. In ogni caso l’obbligo di versamento previdenziale alla gestione separata permane.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  16. Buonasera,
    la mia domanda riguarda il limite di 5000 euro oltre al quale sono dovuti i contributi Inps. Nell’anno 2023, considerando che la normativa entra in vigore il 1° luglio, da quando inizio a pagare i contributi? Mi spiego meglio: se una ASD ha un lavoratore sportivo che da gennaio a giugno ha già percepito più di 5000 euro devo iniziare già dal primo compenso (del mese di luglio) a pagare i contributi? Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      l’obbligo scatta dall’entrata in vigore della legge e riguarda l’intero anno di imposta.
      Grazie per averci scritto

      Rispondi
      • Salve vorrei sapere se con i contratti co.co.co vi sarà l’obbligo di un un compenso minimo orario come nel subordinato che sarà imposto ai datori di lavoro

        Rispondi
        • Buonasera,
          non abbiamo notizie che vi sarà adeguamento per questa forma di rapporto di lavoro.

          Grazie per averci scritto

          Rispondi
  17. Buonasera sono istruttore di yoga, al mattino faccio l impiegato. Vorrei aprire piva forfettaria e insegnare al pomeriggio in un locale commerciale di mia proprietà.
    Vedete qualche tipo di impedimento?
    Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      dovrebbe verificare se il suo contratto di lavoro lo consente o lo vieta. In linea di principio non dovrebbero esserci problemi. Per eliminare ogni dubbio potrebbe essere utile informare il datore di lavoro preventivamente.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  18. Salve, ma se io ho partita iva e sono iscritto ad albo professionale e la mia cassa mi cancella in presenza di un contratto! Se sto sotto i 5000 posso fare un cococo o devo fatturare?

    Rispondi
    • Buongiorno,
      una situazione molto articolata e complessa. Si consiglia di approfondire con un commercialista.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  19. Buongiorno, per istruttori di piscina presso associazioni sportive, è obbligatorio aprire la partita iva? O si può fare l’assunzione?

    Rispondi
    • Buongiorno,
      è necessario capire a che titolo sarebbe erogato l’emolumento per inquadrare la questione da un punto di vista fiscale e contributivo, alla luce della riforma dello sport.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
    • Buongiorno,
      vi sono più soglie da considerare per adempimenti fiscali e contributivi, dipende dall’inquadramento.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  20. QUALI SONO I REQUISITI PER APRIRE UNA PARTITA IVA COME PREPARATORE ATLETICO SPORTIVO CHE HA INCARICHI CON 4 SOCIETA’ SPORTIVE?

    Rispondi
    • Buonasera,
      non vi sono particolari requisiti se l’attività è svolta come attività professionale. In caso di struttura potrebbero esserci necessità di avere autorizzazioni sanitarie.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  21. Buongiorno, caso pratico: fino al 30/6 ho ricevuto 10000 euro di compensi. Se dal 1/7 al 31/12 ne ricevo altri 10000, il contributo inps dovrà essere comunque pagato già dai 5000 eccedenti da inizio anno? Su 20000 euro totali del 2023 dovrò pagare l’ inps su 15000 euro e l’Irpef su 5000? E’ corretto?
    Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      per l’inps ci siamo, per l’irpef il conteggio deve essere effettuato in modo diverso. Le consigliamo di verificare con un commercialista.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  22. Buonasera, essendo maestro alla primaria, quindi dipendente pubblico, con contratto part time che va dai primi di settembre 2023 al 30 Giugno 2024, come mi devo comportare se percepisco dal 1 luglio 2023 al 31/12/2023 5000€ da una società di calcio sportiva dilettante?
    Devo comunicare al ministero dell’istruzione che ho un contratto di collaborazione sportiva con la società o posso fare tutte e due le cose come ho sempre fatto?
    Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      lo svolgimento di questa attività di collaborazione non dovrebbe essere un problema. Tuttavia le consiglio di comunicare sempre alla segreteria della scuola, per trasparenza, le attività che svolge extra rispetto a quella pubblica.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
    • Buonasera,
      dipende dal rapporto di lavoro o gestione che intrattiene con la società che amministra.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  23. Buonasera,
    È possibile percepire naspi ed avere una collaborazione sportiva senza che la prima venga ridotta o sospesa se non si superano i 5000€ annui?
    Va comunicato al CPI?

    Rispondi
    • Buonasera,
      Il Ministero del Lavoro attraverso la Circolare 34 del 2015 ha chiarito che la condizione di “non occupazione” è riferita a chi non svolge attività lavorativa, in forma subordinata, parasubordinata o autonoma, ma anche coloro che, pur svolgendo un’attività lavorativa, ne ricavino un reddito annuo inferiore al reddito minimo escluso da imposizione fiscale:
      – per il lavoro subordinato o parasubordinato 8.000 euro;
      – per il lavoro autonomo (anche autonomo occasionale) 4.800 euro;
      – presumo che la sua sia una prestazione di lavoro autonomo occasionale, quindi non dovrebbe sforare i 4800.
      Eventualmente la naspi subirà una riduzione pari all’80% del reddito percepito
      Si deve comunque comunicare il reddito alla sede Inps attraverso il modello Naspicom.
      Per meglio individuare la categoria del reddito che derivi dalla collaborazione sportiva svolta si rivolga alla sede Inps o ad un Caf Patronato.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  24. Buonasera, le chiedo un suo parere. Sono supplente in una scuola e collaboro con una palestra sportiva. Mi sembra di aver capito che posso continuare a fare entrambe le cose, previa avvisare la scuola. L altro dubbio invece è: posso richiedere la disoccupazione per i mesi di luglio e agosto (visto che a settembre riprendo il lavoro a scuola) e nel frattempo continuare a collaborare con la palestra anche d estate? Avviso che sforo i 5000€ !
    Se si, devo avvisare l Inps ? Perché io sapevo che non si era tenuti ad avvisare l Inps in quanto i compensi della palestra erano compatibili con la naspi.
    Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      la circolare inps 174 del 23/11/2017 chiarisce quali sono i redditi cumulabili con la Naspi.
      Per quanto riguarda l’attività sportiva dilettantistica nella circolare leggiamo che “Relativamente ai premi e ai compensi conseguiti per lo svolgimento di attività sportiva dilettantistica si precisa che gli stessi sono interamente cumulabili con l’indennità NASpI e il beneficiario della prestazione non è tenuto ad effettuare all’INPS comunicazioni relative all’attività e ai relativi compensi e ai premi.”.
      A seguito della Riforma dello Sport in vigore dal 01/07/2023 le suggerisco di attenzionare l’argomento con la sede Inps di appartenenza.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  25. Buonasera,
    Volevo chiedervi se una persona decide di aprire una partita iva da autonomo, paga il 5% come di norma sull’intero imponibile o comunque è esente sotto i 15 mila€ di reddito?
    E anche per quanto riguarda l’inps, aprendo la partita iva sempre sotto i 5 mila si è esenti o anche questo caso si considera l’intero reddito come base imponibile?
    Grazie in anticipo per l’attenzione.

    Rispondi
  26. Salve. Sono un giornalista pubblicista iscritto all’albo. Non collaboro con alcuna testata e non ho fonte di guadagno da anni legata al giornalismo. L’appartenenza ad un albo professionale può in qualche modo essere un problema per accedere alle nuove tipologie di contratto sportivo?

    Rispondi
    • Buonasera,
      non penso possa esserci un ostacolo per il lavoro sportivo, dovrebbe verificare, al contrario, se vi sono ostacoli come giornalista all’esercizio di attività di questo tipo.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  27. Buonasera, la posizione Inps di una ASD quando dovrà essere attivata?
    Dal 1/7/23 con l’entrata in vigore della Riforma o dal momento in cui il collaboratore supera i 5.000€ ?
    Avevo letto che il Correttivo avrebbe slittato i termini relativi agli adempimenti Inps (versamenti e iscrizioni) al 31/10/2023.
    Grazie.

    Rispondi
    • Buonasera,
      non dovrebbero esserci proroghe, lo stato della riforma sullo sport, tuttavia, è fluida, e potrebbe cambiare in modo repentino.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  28. Buongiorno,
    anche per un eventuale Co.co.co amministrativo gestionale il tetto massimo è di 24h la settimana? E sarebbe possibile avere due Co.co.co con lo stesso incarico per arrivare alle 40 ore lavorate attualmente?

    Rispondi
    • Buonasera,
      la riforma dello sport non abroga le figure introdotte dalla legge n. 289/2022 operanti in qualità di collaboratori amministrativi-gestionali, ma le disciplina a livello tributario, previdenziale e assicurativo attribuendo tutele analoghe a quelle degli sportivi, ma con assoggettamento alle aliquote previste dalla gestione separata per la generalità dei collaboratori coordinanti.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  29. buongiorno, se io ho ricevuto un bonifico con valuta il 3 luglio 2023 e con oggetto compensi giugno 2023 vale nel conteggio dei 10.000 euro oppure va nel nuovo conteggio che parte dal 1 luglio 2023?

    Rispondi
    • Buonasera,
      la data di incasso dovrebbe prevalere sulla competenza del pagamento. Da approfondire con il suo commercialista per valutare tutta la situazione in modo approfondito.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  30. Buongiorno, vi scrivo per capire alcune cose che purtroppo non sono ancora del tutto chiare e spero che voi vi possiate aiutare.
    1) con la nuova riforma dello sport, a partire dal 1 luglio, i soldi percepiti dal 1/1/23 al 30/6/23 vengono “sommati” a quello che verranno presi dal 1/7/23 al 31/12/23 oppure si “riparte da zero” col primo luglio ?
    2) ho un amico che fa l insegnante durante l’anno e lavora anche in palestra; adesso che la scuola è chiusa, è ovviamente a casa ma continua a lavorare in palestra. La domanda è: può chiedere la disoccupazione per questi mesi che è a casa nonostante stia lavorando in palestra? Perché fino all anno scorso c era la cumulabilità tra naspi e lavoro sportivo, però con questa nuova riforma non è chiaro se si può fare la domanda di disoccupazione!
    3)se la risposta è sì, può fare la domanda di naspi sia se ha preso fino a quel momento meno di 5000€ o anche se ha preso più di 5000€?
    4)se la risposta è sì, bisogna avvisare l Inps che si sta facendo un lavoro sportivo o non è obbligatorio ?
    5)i datori di lavoro delle palestra, se ha un dipendente che prende MENO di 15 mila euro all anno, è obbligato a fargli la busta paga o no?
    In attesa di una vostra risposta,
    Vi ringrazio in anticipo.

    Rispondi
    • Buonasera,
      le sue richieste richiedono un approfondimento tale da rendere necessaria una attività di consulenza specialistica.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  31. Buonasera,
    con la riforma è possibile avere un contratto da collaboratore sportivo e uno amministrativo per la stessa asd ?senza superare il monte ore settimanale tipo 12 ore + 8 ore?
    grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      un quesito che richiederebbe una consulenza con un professionista commercialista o consulente del lavoro.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  32. Buongiorno, sono presidente di una ASD ho un solo tecnico che non supera i € 5000 annui.
    fà n.4 ore settimanali di corsi di ballo
    che contratto devo fare? esiste un fac-simile?
    Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      servirebbe una specifica analisi della situazione, le consigliamo di approfondire con un consulente del lavoro.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  33. Buongiorno, come cambia la situazione a livello formativo (sicurezza sul lavoro) e a livello di idoneità lavorativa rilasciata dal medico competente?
    Grazie in anticipo

    Rispondi
    • Buongiorno,
      non dovrebbe cambiare molto, solo la responsabilità specifica per l’inevitabile crescita della quantità di lavoratori dipendenti.

      Consigliamo di approfondire con il responsabile per la sicurezza dell’ente sportivo.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  34. Salve se firmassi un contratto di cococo con la palestra per cui collaboro e successivamente aprissi la partita iva, il contratto di collaborazione che ho firmato precedentemente potrebbe essere ritenuto un documento tale da non poter consentire dell agevolazione di imposta sostitutiva al 5% per apertura nuova p.iva?

    Rispondi
    • Buongiorno,
      potrebbe essere considerata prosecuzione di attività. Si consiglia in ogni caso di approfondire con una commercialista.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  35. Buongiorno se dovessi aprire la partita iva e fatturare alla stessa azienda(e non solo) con cui fino ad ora ho avuto il contratto sportivo, la p iva verrà aperta al 5 o al 15%? È la prima apertura per me .
    Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      fermo restando che sarebbe opportuna una verifica sui requisiti con un commercialista, sembrerebbe non potersi applicare l’aliquota agevolata al 5%.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  36. Buongiorno,
    nel momento del superamento dei 5000€ il versamento dei contributi all gestione separata inps sono mensili o si fanno in sede di modello Unico?
    Vi ringrazio

    Rispondi
    • Buongiorno,
      il versamento dei contributi previdenziali è onere del committente che tratterrà la quota a carico del collaboratore.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  37. Buonasera, lavorando in una pubblica amministrazione e facendo l’allenatore di calcio in una società dilettantistica se non supero un compenso di 5000 euro l’anno, dovrò presentare una semplice comunicazione come già fatto negli anni precedenti alla mia amministrazione o dovrò fare sempre alla mia amministrazione una richiesta di lavoro autonomo extra professionale e attendere una risposta per iniziare l’attività calcistica? Grazie.

    Rispondi
    • Buonasera,
      in questi casi, quando ci sono variazioni normative così significative è sempre opportuno consultarsi con la propria amministrazione pubblica prima di intraprendere qualsiasi iniziativa.

      La comunicazione è collegata alla scelta operata in funzione della riforma dello sport 2023.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  38. Buongiorno, la figura del professionista sportivo non è ammessa per partite iva che operano anche in altri settori diverso da quello sportivo… es. turistico (allenatore presso un hotel).
    Nel caso invece di partita iva operante nel settore sportivo, più specificatamente personal trainer e preparatore presso palestra sportiva, tale figura è compatibile come “professionista sportivo” secondo la recente riforma… confermate questa cosa?
    Da ultimo trattandosi di partita iva, ed essendo ricompreso tra i professionisti sportivi, gode comunque dei parametri di esenzione previsti (essendo poi ovviamente le quote eccedenti tassate secondo il proprio regime professionale e non come sportivo) ? Grazie mille.

    Rispondi
    • Buonasera,
      la richiesta è molto complessa e dovrebbe essere analizzata con un professionista per il caso concreto.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  39. Buonasera , io lavoro da 8 anni in una asd con contratto co.co co. nn superando i 5000 euro dal 1 luglio 2023 al 31 dicembre ,il compenso percepito attualmente subirà variazioni con l applicazione della nuova legge ? È da i 10000 o 15000 annui che il datore di lavoro applicherà la nuova riforma?

    Rispondi
    • Buonasera,
      al di sotto dei 5.000 euro non ci dovrebbero essere variazioni significative. La normativa e i documenti di prassi sono aggiornati costantemente, consigliamo di seguire l’evoluzione.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  40. Buongiorno, sono il presidente di una società ciclistica Amatoriale, dal 1 luglio devo assumere i miei tesserati che prendono rimborsi sotto i 5000€ ?

    Rispondi
    • Buonasera,
      in linea di principio non dovrebbe essere necessario. Da approfondire con un commercialista con il caso concreto.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  41. Buongiorno.
    La riforma dello sport ha precisato anche il rispetto degli obblighi della sicurezza sul lavoro (dlgs 81/2008): questi obblighi vanno rispettati anche se mi avvalgo di lavoratori autonomi esterni NON tesserati né associati con la nostra ASD? Lavoratore esterno che ci farebbe fattura mensile per le sue prestazioni di assistente bagnanti (circa 6 ore settimanali).
    Nella fattispecie si tratta della figura dell’assistente bagnanti in piscina

    Rispondi
    • Buonasera,
      le norme sulla sicurezza sul lavoro si applicano agli enti che assumono lavoratori dipendenti. Si consiglia di approfondire con un esperto, in ogni caso, per evitare di incorrere in sanzioni.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  42. Buongiorno, da tutte le FAQ lette non sono uscite domande sull’INAIL da versare da parte di una ASD nei confronti di un CO.CO.CO (allenatore) con compensi inferiori ai 5000€ annui. Vi pongo io quindi questa domanda. Quali sono le aliquote da conoscere appunto nel caso di un allenatore che percepirò meno di 5000€? Grazie mille

    Rispondi
    • Buonasera,
      il versamento dell’inail dipende dalla tariffa dell’istituto applicata all’ente e dal tasso di infortuni. E’ un importo che può variare ma, per la cifra di 5.000 euro, non dovrebbe essere elevata.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  43. Buon pomeriggio, sono pensionato con quota 100 ho 63 anni, sono a chiedere se in caso di attività come volontario i compensi percepiti fino ai 150 euro per spese di trasporto vanno a ridurre in uguale importo la quota di pensione

    Rispondi
    • Buonasera,
      non crediamo che possano ridurre l’importo della pensione, tuttavia è necessaria una corretta qualificazione e gestione del rimborso. Dovrebbe consultare un commercialista per inquadrare meglio la questione ed evitare sorprese.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  44. Buongiorno,
    Ho intenzione di aprire partita iva,da settembre lavorerò in un circolo Arci come istruttore di corsi di ginnastica, ho intenzione di aprire partita iva.
    Tutte le agevolazioni per il regime forfettario che valgono per chi lavora presso ASD valgono anche nel mio caso?
    Grazie e buona giornata

    Rispondi
    • Buonasera,
      la richiesta non è chiara, si consiglia di approfondire con un commercialista anche per verificare gli eventuali limiti della mono committenza.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  45. buongiorno
    percepisco reddito di lavoro dipendente e sono istruttrice presso un asd 2 volte a settimana. in questo caso i 5.000 euro esenti da tasse e contributi fanno cumulo con il reddito da lavoro dipendente?

    Rispondi
  46. Buonasera,
    Sono un dipendente statale ed ho da poco inoltrato una comunicazione preventiva alla mia amministrazione che sarà mia intenzione, qualora nulla osti, iniziare una attività lavorativa sportiva con una ASD sportiva e che la stessa non inciderà ne andrà in conflitto con l’attività lavorativa principale, precisando che il compenso per tale prestazione non sarà superiore a 5000 euro l’anno.
    Qualora non dovessi ricevere risposta come devo intendere l’istanza?
    Vale anche in questo caso il silenzio assenso?

    Rispondi
    • Buonasera,
      dovrebbe valere il silenzio assenso per questo caso specifico. Potrebbe essere utile un sollecito per maggiore certezza.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  47. Grazie per il chiarimento,
    Ne approfitto per porle un ultimo questo.
    Qualora gli accordi tra il sottoscritto (lavoratore sportivo) e L’ASD (datore di lavoro) fossero quelli di non superare i 5000 euro l’anno, c’è ugualmente l’obligo da parte dell’asd di stipulare un contratto di lavoro sportivo o può in questo caso non farlo?
    E se si, che tipo di contratto sarebbe più idoneo fare con somme così irrisorie?
    Grazie per la sua pazienza nel rispondere.

    Rispondi
    • Buongiorno,
      è prevista esenzione totale dagli obblighi fiscali e contributivi fino a 5.000 euro di reddito del lavoratore sportivo dilettante.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  48. Buongiorno,
    Le vorrei chiedere.
    Mi pare di capire che:
    Superati i 5000 euro le trattenute INPS vengono calcolate da questa cifra fino ai compensi al 31 dicembre dello stesso anno.
    Vengono trattenute dalla socità sportiva (o dalle società eroganti).
    La mia domanda è:
    La cifra trattenuta viene versata interamente dal lavoratore oppure divisa in percentuale con la società?
    In quest’ultimo caso in che percentuale?
    Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      il versamento dei contributi previdenziali per 2/3 a carico del committente e per 1/3 a carico del collaboratore.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  49. Buonasera, innanzitutto grazie per il vs articolo, molto chiaro ed esaustivo. Personalmente ritengo che sia una misura molto giusta che equipara finalmente i lavoratori nel settore dello sport agli altri, mantenendo tuttavia vantaggi economici non indifferenti. Bene ha fatto il ministro a dare corso ad una norma introdotta già nel 2021 ma poi mai deliberata.
    Ho solo due perplessità in merito a quanto letto.
    Il primo quesito è: A chi spetta il versamento dei contributi INPS nella misura del 25% (ridotti al 12.50% fino al 31.12.27) dell’importo del contratto al di sopra dei 5000 euro? Esclusivamente al prestatore d’opera (atleta, allenatore, ecc.) oppure in parte anche alla società committente? Vi sono indicazioni chiare nel Dlgs?
    Una seconda domanda riguarda invece la tassazione IRPEF per la quota eccedente i 15000 euro annui. Quali sono le aliquote IRPEF?
    Grazie per la risposta.

    Rispondi
  50. Buongiorno,
    Sono il presidente di una a.s.d. e non capisco se la figura del consulente del lavoro sia obbligatoria oppure no: per segnare un lavoratore sul ras mi viene richiesto il PAT Inail che non avendo mai assunto nessuno non so come rintracciarlo.
    Oltretutto a quanto ammonterebbe l’importo Inail per un co.co.co?
    Grazie mille

    Rispondi
    • Buonasera,
      in linea di principio per la tenuta del libro unico del lavoro è preferibile rivolgersi a un commercialista autorizzato alla gestione dei rapporti con INL (in alternativa a un consulente del lavoro.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  51. Buongiorno, la riforma sullo sport modifica i metodi al di fuori della laurea per diventare personal trainer? Se sì, in che modo? Se no, rimangono sempre le stesse disposizioni secondo cui solo chi ha ricevuto un riconoscimento da un’associazione riconosciuta CONI può esercitare la professione?

    Rispondi
    • Buonasera,
      la riforma dello sport 2023 interviene prevalentemente su questioni fiscali e previdenziali.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  52. Buongiorno,
    non ho letto tutte le domande e risposte a commento dell’articolo.
    Io e mia moglie siamo custodi di un convitto di una società di calcio di serie C. Mia figlia e mio cognato sono addetti alle pulizie di stadio e uffici, per la medesima società sportiva.
    Come siamo inseriti a come questa riforma ci interessa?

    Rispondi
    • Buongiorno,
      in linea di principio potrebbe interessarvi. Da approfondire con un professionista del settore.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
    • Buongiorno,
      se le norme di affiliazione alla ASD lo consentono non ci dovrebbero essere ostacoli. Una valutazione approfondita dovrà essere fatta in caso di pagamenti o rimborsi.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  53. buonasera ma posso aprire una p.iva forfettaria come personal trainer a settembre se fino a Giugno avevo lavorato con le collaborazioni sportive?
    e posso avere agevolazione del 5% di tassazione invece che del 15% ?
    grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      all’apertura della partita iva non ci dovrebbe essere alcun ostacolo, per la agevolazione, invece, qualche dubbio permane.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  54. Buonasera,

    con contratto da dipendente statale (docente, 12 h di part time) è possibile in contemporanea essere attivi con p.iva regime forfettario? Purché non ci sia conflitto con il lavoro da dipendente. Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      potrebbe esserci qualche limitazione in merito, anche alla luce della nuova riforma. Da richiedere esplicita autorizzazione alla amministrazione o trovare formule alternative.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  55. Buonasera,
    collaboro con una asd per la parte amministrativa-gestionale. Percepisco meno di 5mila euro l’anno dalla ASD, sono comunque obbligata a fare comunicazione preventiva al centro per l’impiego tramite un consulente abilitato o la comunicazione deve essere fatta solo se supero i 5mila annui?
    Invece, per quanto riguarda i collaboratori sportivi, bisogna fare comunicazione mediante il RAS per tutti o solo per chi percepisce più di 5mila euro annui?

    grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      probabilmente dovrebbe essere inquadrata in modo diverso rispetto a prima. Il suo rapporto di lavoro non è sportivo e dovrebbe essere trattato di conseguenza.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  56. Buongiorno, supponiamo che lavoro per una società professionistica e ho un co.co.co con una cifra di 9000€ annui, la riforma farà si che io non sia compreso e ei conseguenza paghi tasse a differenza di chi invece lavora nel dilettantismo?

    Rispondi
  57. Buon giorno io sono un militare è faccio il direttore di gara a livello amatoriale non supero la soglia dei 5000€ annui. Oltre fare la comunicazione al mio Ente devo fare altro o è rimasto tutto invariato con la nuova riforma e il suo correttivo?

    Rispondi
        • Buongiorno,
          i rimborsi spese sono ammissibili sempre nei limiti previsti dalla riforma. In caso di attività svolta a favore di PA è sempre meglio essere prudenti e condividere le scelte con l’amministrazione pubblica di riferimento.

          Grazie per averci scritto

          Rispondi
  58. Buonasera,
    Sono un dipendente statale ed ho da poco inoltrato una comunicazione preventiva alla mia amministrazione che sarà mia intenzione, qualora nulla osti, iniziare una attività lavorativa sportiva con una Società sportiva Professionista e che la stessa non inciderà ne andrà in conflitto con l’attività lavorativa principale, precisando che il compenso per tale prestazione non sarà superiore a 9000 euro lorsi l’anno.
    Qualora non dovessi ricevere risposta come devo intendere l’istanza?
    Vale anche in questo caso il silenzio assenso?
    Ci possono essere delle controversie in merito? Oppure mi possono fare tranquillamente un contratto nonostante sia un dipendente statale?
    Grazie per la risposta

    Rispondi
  59. Buongiorno,
    sono il presidente di una ASD, ho 3 istruttori sportivi che percepiscono compensi al di sotto dei 5000 euro annui.
    Attualmente abbiamo redatto con loro un contratto di collaborazione sportiva e non viene versata nessuna tassazione (viene inviato a loro il CU a fine anno e nè loro nè noi paghiamo nulla)
    con la nuova riforma cambierà qualcosa? dovremo farli diventare tutti co.co.co? dovremo fare dei contratti diversi? loro dovranno pagare il 20% di ritenuta d’acconto o incasseranno comunque 5000€ esentasse come adesso?

    grazie

    Rispondi
    • Buonasera,
      al di sotto dei 5.000 non ci sono stati significativi cambiamenti in merito. Verificare con un professionista in questa fase.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  60. buongiorno,
    sono il presidente di una ASD,
    ho 3 collaboratori con contratto di collaborazione occasionale che non superano i 5000€ annui,
    cambia qualcosa per quanto riguarda l’esenzione? il lavoratore autonomo occasionale con la nuova riforma sarà tassato al 20% con ritenuta perchè non più inquadrato come lavoratore sportivo? (attualmente è esentasse)
    Dobbiamo fargli un contratto co.co.co anche se non superano sicuramente la soglia dei 5000€?

    grazie

    Rispondi
  61. Buongiorno , non mi e’ chiaro se i redditi percepiti con cococo da diverse ssd sotto i 15000 faranno cumulo in fase di dichiarazione dei redditi con il mio impiego da insegnante ? Perché ad ora senza superare i 10 mila non hanno mai fatto cumulo in fase di dichiarazione. Grazie

    Rispondi
    • Buonasera,
      il limite che prima era di 10000 è stato innalzato a 15000 senza altre variazioni. Per la parte eccedente euro 5000 il reddito sarà assoggettato a inps.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  62. Buonasera, le agevolazioni di tasse e inps, sono applicabili solo ai contratti di volontariato e di collaborazione o anche a chi ha la partita IVA come personal trainer?

    Rispondi
    • Buongiorno,
      le agevolazioni valgono solo per l’applicazione dei contratti di lavoro sportivo.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  63. Buongiorno, sono un dipendente pubblico (ministero della difesa) fino al 30 giugno 2023 sono stato tesserato con una societa’ professionistica ricevendo un compenso sotto i 5000 euri.
    Le mie domande sono queste: 1) in che modo adesso la societa’ puo tesserarmi, 2)il compenso che mi verra’ dato sempre sotto i 5000 con che voce sara’ dato. 3) a fine anno sara’ tassato se faccio il cumulo dei CUD?

    Rispondi
    • Buongiorno,
      trattandosi di lavoratore sportivo dipendente pubblico dovrà chiedere autorizzazione all’ente di appartenenza, per il resto non dovrebbe cambiare nulla rispetto alla precedente normativa.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  64. Buonasera, ho 2 cose da chiedere: 1) con partita iva forfettaria il 5% (appena aperta) si calcola sulla parte eccedente i 15000? 2) invece, in caso di contratto occasionale, si somma al reddito da contratto cococo con ssd o e’ una cosa a parte? 3) per quali casi consigliereste partiva iva anziché cococo ? Grazie

    Rispondi
    • Buonasera,
      la tassazione forfettaria dovrebbe essere applicata oltre i 15.000, da verificare nel tempo l’evoluzione della normativa e della prassi.
      La partita iva è consigliabile al superamento dei limiti per co.co.co.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  65. Buongiorno,
    vorrei chiedere conferma di quanto segue:
    un istruttore sportivo che apre partita iva con regime forfetario nella fascia da 5000 a 15000 euro sarà esente da imposte per via delle agevolazioni previste dalla nuova riforma (soglia di esenzione sui primi 15000) e verserà i contributi previdenziali alla gestione separata per la parte eccedente i 5000€ e, per i primi 5 anni della riforma, si applica la riduzione del 50% sull’imponibile.
    E’ corretto?
    Ringrazio anticipatamente

    Rispondi
    • Buonasera,
      dovrebbe essere confermato quanto scrive. Da verificare alla luce delle prossime circolari di prassi e dell’evoluzione di una materia sostanzialmente nuova.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  66. Salve, in merito ai premi con ritenuta a titolo d’imposta del 20% previsti nell’art. 36, come deve comportarsi un giocatore con p.iva autonoma forfettaria che riceve il premio per la vincita di un torneo?
    Emette regolare fattura portando la vincita a normale base imponibile (sia d’imposta che Inps)? Oppure non deve fatturare ma ricevere il premio con la ritenuta a titolo d’imposta del 20%?
    Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      secondo l’art. 36 comma 6-quater. Le somme versate a propri tesserati, in qualità di atleti e tecnici che operano nell’area del dilettantismo, a titolo di premio per i risultati ottenuti nelle competizioni sportive, anche a titolo di partecipazione a raduni, quali componenti delle squadre nazionali di disciplina nelle manifestazioni nazionali o internazionali, da parte di CONI, CIP, Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva, associazioni e società sportive dilettantistiche, sono inquadrate come premi ai sensi e per gli effetti dell’articolo 30, secondo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600.
      Pertanto sembrerebbero non attratti dal regime iva.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  67. Salve, sono Arcangelo Priulla, responsabile settore bowling della nuova Fisbb, desideravo sapere se gli atleti possono essere volontari? Inoltre ho seguito una call con Consulenti dello sport e indicavano la possibilità di un rimborso forfettario anche per i volontari di max 150 euro mensili coon autocertificazione, ma non ho capito bene a che titolo?
    Grazie anticipatamente dell’attenzione
    Distinti saluti
    Arcangelo Priulla

    Rispondi
    • Buongiorno,
      il rimborso di 150 euro riguarda spese documentate che, in mancanza di documentazione a supporto potrebbero (con molta cautela) essere autocertificate. Ogni cittadino italiano può essere volontario di una associazione sportiva, nel caso percepisca compensi inquadrabili nel settore del lavoro sportivo devono essere inquadrati secondo i parametri della riforma. Ad esempio se l’atleta ha un corrispettivo mensile di 400 euro fisso, certamente non potrà essere inquadrato come volontario.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  68. Buongiorno, è possibile (e in che modo) inquadrare in una società sportiva un lavoratore sportivo (es. un massaggiatore o preparatore atletico) senza tesseramento, se questo è già tesserato per una società della stessa federazione?

    Rispondi
    • Buongiorno,
      il lavoro sportivo, a prescindere dal tesseramento, dovrebbe rispettare le norme previste dalla riforma dello sport.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  69. Buongiorno, sono un militare, sono iscritto per un ASD dove sostengo incontri di kick boxing, ma non ho un contratto con l’Asd, ma ottengo un gettone di presenza ad evento in cui vengo invitato, e faccio un accordo con il promoter. Come dovrei essere inquadrato?
    Sono un lavoratore extraprofessionale retribuito?

    Rispondi
    • Buonasera,
      in caso di ricevimento di compenso dovrebbe ottenere il nulla osta da parte dell’amministrazione pubblica per la quale lavora. L’importo complessivo annuo degli incassi è essenziale per l’inquadramento.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  70. Salve!
    Sono disoccupato attualmente, ma nell’ultimo anno ho lavorato presso un asd con lettera di incarico per prestazioni sportive.
    Sarà ancora possibile percepire la Naspi? O cambierà qualcosa?
    Grazie.

    Rispondi
    • Buongiorno,
      l’INPS nella circolare 174/2017, precisava che Redditi derivanti dallo svolgimento di attività sportiva dilettantistica erano compatibili con l’indennità di disoccupazione NASpI. Dopo la riforma dello Sport 2023 mancano istruzioni in tal senso. Le suggeriamo di fare un passaggio con la sede Inps di appartenenza.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  71. Ho uno stipendio come impiegato a tempo indeterminato. Ho frequentato un corso per diventare allenatore di basket e adesso una società mi vorrebbe dare una squadra di bambini con un rimborso spese di 200€ mensili che mi corrisponderanno tramite bonifico. Mi hanno assicurato che questo non influirà in alcun modo con le tasse che pago da dipendente in quanto sono sotto i 5000€ annui. E’ così? C’è qualcosa che dovrei sapere? Grazie e complimenti per il sito!

    Rispondi
  72. Buongiorno
    per un atleta dilettante (calcio di 2° categoria) che percepisce un compenso (o rimborso spese) inferiore a 5000€ annui si deve redigere ugualmente un contratto co.co.co o solo al superamento della somma di 5000?
    Grazie
    Michele

    Rispondi
    • Buongiorno,
      il contratto è qualificato come sportivo, oltre 5000 euro si dovrà versare l’inps alla gestione specifica.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
    • Buongiorno,
      l’INPS nella circolare 174/2017, precisava che Redditi derivanti dallo svolgimento di attività sportiva dilettantistica erano compatibili con la Dis coll. Dopo la riforma dello Sport 2023 mancano istruzioni in tal senso. Si consiglia di recarsi presso la sede Inps di appartenenza.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  73. Buonasera,
    un presidente che svolge attività di mera segreteria, può essere inquadrato come lavoratore sportivo? In tal caso c’è bisogna di un assemblea soci che ne ratifichi la mansione, il compenso ed il tal caso la firma dello stesso a chi spetta? Vi ringrazio per l’aiuto.

    Rispondi
    • Buongiorno,
      l’inquadramento non è come lavoratore sportivo. L’assemblea sarebbe opportuna.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  74. Buongiorno, sono presidente di una asd,
    è il primo sito che tratta di riforma sportiva dove si cita quali lavoratori sportivi i custodi, receptionist, addetti alle pulizie, giardinieri. Sarei curioso di sapere sulla base di quale intepretazione ricomprendete queste figure perchè se così fosse avrei risolto tutti i miei problemi di gestione di questi collaboratori che anocra non so come inquadrare.
    Grazie per l’attenzione

    Rispondi
    • Buongiorno,
      la riforma si rivolge ai lavoratori sportivi, nel senso di “lavoratori del settore sportivo” (abbiamo esplicitato meglio il concetto in modo da renderlo più facilmente comprensibile). La riforma coinvolge anche receptionist, ecc. pur trattandoli in modo diverso rispetto ai “lavoratori sportivi” veri e propri, come atleti, allenatori, ecc.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  75. Buongiorno, considerato il fatto che versamento dei contributi previdenziali per 2/3 a carico del committente e per 1/3 a carico del collaboratore.

    Materialmente l’intera cifra (tutti i 3/3) viene versata dalla società, trattenendo 1/3 dal lordo del compenso del collaboratore (come succede solitamente, al di fuori del mondo sportivo), oppure è il collaboratore stesso che deve effettuare un versamento?

    Grazie.

    Rispondi
  76. Buonasera , sono un agente di commercio settore alimentare che collabora con una ssd in qualità di tecnico “formatore” di ragazzini , con piccolo compenso ed anche tesserato per la stessa società e svolgo anche gare (senza compenso) .
    Sicuramente non opererò con altre ssd ,
    Il compenso da formatore è inferiore ai 5000 euro nell’anno (la nostra stagione da dal 01/07 al 30/06 , e in ogni caso il compenso è inferiore ai 5000)
    Quale tipo di contratto sarebbe più opportuno ? Vorrei se fosse possibile evitare di modificare codici ateco per la partita iva . Un cococo potrebbe andare bene ?
    Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      può attivare il lavoro sportivo come co.co.co.. Da verificare il migliore inquadramento possibile con la SSD.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  77. Buongiorno,
    vorrei porre una domanda riguardo la mia specifica situazione.
    Io svolgo attività di istruttore di nuoto e allenatore di calcio presso due associazioni sportive. Vorrei capire se ho l’obbligo di aprire la partita IVA o se posso limitarmi a un co.co.co.
    Questo è il mio scenario:
    1) Ho due committenti distinti.
    2) Il monte ore totale settimanale del mio impegno da istruttore sportivo non supera le 18 ore (limite che mi pare sarà forse alzato a 24 ore, come prestazione occasionale).

    Grazie per l’attenzione

    Rispondi
    • Buongiorno,
      l’apertura di partita iva dipende dalla sua situazione personale e individuale, in linea di principio non dovrebbe essere obbligatorio.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  78. Salve, se io istruttore al 30
    giugno 2023 sono arrivata a percepire 5000€ di compenso,ciò che prenderò dal 1 luglio a 31 dicembre sarà da sommare ai 5000€ già presi nell’anno?
    Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      i compensi si sommano ma la tassazione potrebbe essere specifica per il 2023, sulla base delle norme in vigore per il regime transitorio.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
    • Buongiorno,
      l’inps si versa al superamento della soglia, è il lavoratore che deve verificare la soglia e comunicare all’associazione l’avvenuto superamento.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  79. Salve,
    Con la nuova riforma dello sport, si possono avere familiari a carico che abbiamo un qualsiasi contratto previsto dalla riforma?
    Ad esempio posso avere mio figlio a carico che lavora come istruttore e guadagna 6000 € l’anno?

    Rispondi
    • Buongiorno,
      la riforma 2023 del lavoro sportivo non ha modificato nulla in merito alle detrazioni.
      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  80. Buongiorno, sono un dipendente del Ministero della Giustizia e al di fuori dell’orario di lavoro svolgo l’attività di Allenatore/Istruttore, essendo patentato, presso una società di calcio, l’ammontare dei compensi annui arriva a 6.000 €.
    Come mi devo comportare, e se superando i 5.000 annui cosa comporta.
    Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      a parte l’obbligo di richiedere l’autorizzazione, superando i 5.000 euro scatta il pagamento inps.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  81. Buon pomeriggio,
    sono il presidente di una ASD ed oltre a svolgere attività sportiva facciamo anche attività ludico ricreativa (doposcuola) prevista dallo statuto come attività secondaria.
    Le persone che si occupano di questa attività possono essere inquadrate come collaboratori sportivi? Se no, come dovrebbero essere inquadrate?

    Rispondi
    • Buongiorno,
      in linea di principio non crediamo possano essere inquadrati come lavoratori sportivi. Consigliamo di approfondire tutta la situazione dell’associazione (partita iva, rapporto tra attività istituzionale e commerciale, ecc.) per evitare di sbagliare inquadramento.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  82. Buongiorno. Sono un Docente presso la pubblica amministrazione e vorrei sapere se, mediante questa riforma, è prevista la compatibilità con i contratti co.co.co.. Premesso che le pubbliche amministrazioni sono un pò confuse, sopratutto i dirigenti, e vogliono sapere, spesso, da noi, per fornirci l’autorizzazione necessaria a svolgere l’attività come lavoratore sportivo, se questi e compatibile e se non vi è conflitto con i contratti co.co.co. che le società intendono farci.
    Grazie.

    Rispondi
    • Buongiorno,
      per svolgere attività sportiva è necessaria una autorizzazione dell’ente ed ogni situazione dovrebbe essere valutata in modo specifico. In linea di principio è possibile.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  83. Buongiorno..spiego brevemente la mia situazione lavorativa.Ad oggi lavoro in 2 palestre con contratto di collaborazione sportiva.Uno dei due centri mi ha chiesto di aprire la partita iva.. come mi dovrei comportare con il secondo?
    sarebbe meglio,all’apertura della partita iva,inziare a fatturare per entrambi i centri o potrei continuare ad avere un co.co.co in un centro e fatturare in un altro??
    che tipologia di tassazine dovrei prendere in considerazione nel mio caso?
    io non vorrei incappare in probelmatiche fiscali e per questo mi domandavo quale potesse essere la soluzione migliore per me.Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      a nostro avviso la migliore soluzione sarebbe la fatturazione con partita iva a entrambe le palestre.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  84. Buongiorno, sono un agente di commercio settore gioiellerie, in regime forfettario, sono il presidente di una ASD ed il maestro della stessa. Vorrei sapere riguardo la nuova riforma dello sport, che tipo di inquadramento posso fare.
    Grazie

    Rispondi
  85. Buongiorno, sono un personal trainer e attualmente collaboro con una palestra A.S.D. con contratto di collaborazione sportiva. Dal 2024 vorrei aprire partita IVA e aggiungere anche prestazioni sportive (allenamenti personalizzati) rivolte a singoli clienti persone fisiche. In base alla nuova legge, sono considerata “lavoratore sportivo” sia se fatturo ad ASD che a persone fisiche?

    Rispondi
    • Buonasera,
      è considerato lavoratore sportivo solo per la quota di fatturazione verso la ASD. Vista la complessità della materia la invitiamo a rivolgersi a un commercialista esperto in materia.
      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  86. Buongiorno, lavoro come collaboratore sportivo a 40h settimana, ovviamente non è più possibile questa soluzione visto il tetto massimo delle 24h. Entro quando la situazione deve essere messa in regola?
    Inoltre lavoro come insegnante precario con contratto a tempo determinato fino a giugno 2024 a 12h settimanali.
    Devo quindi aprire la P.iva in regime forfettario o la società in cui lavoro come CO.CO.CO deve assumermi come dipendente?
    Posso avere sia la partita iva in regime forfettario che un part time come dipendente pubblico?
    grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      le sue richieste sono molto articolate e complesse e richiederebbero una autorizzazione presso l’ente pubblico (tranne che per i precari non sia previsto) e una verifica del migliore inquadramento con una analisi delle attività svolte come lavoratore sportivo. Si suggerisce di avviare una consulenza con un commercialista esperto.
      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  87. Buongiorno,
    sono una dipendente presso un’azienda privata, al contempo, dovrei firmare un contratto per un ASD dilettantistica per seguire delle pratiche amministrative della società, senza un fisso orario mensile; presso l’ASD non percepirò un reddito maggiore di 5.000€. Rientro comunque nella riforma dello sport per quanto riguarda i contributi da pagare all’INPS oppure sono esente?
    Grazie

    Rispondi
    • Buonasera,
      non viene considerato lavoratore sportivo, da verificare l’inquadramento con un consulente del lavoro ai fini della riforma.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  88. Buongiorno, desidero porre un quesito:
    un istruttore di anni 68 percettore di pensione sociale può lavorare presso un’unica asd con cococo sportivo ricevendo compenso annuo sotto i 5000 euro? Rischia di vedersi decurtata la pensione?
    Grazie

    Rispondi
    • Buonasera,
      a nostro avviso non dovrebbe incidere sulla pensione, nel suo caso specifico. Si suggerisce, in ogni caso, di richiedere una interpretazione autentica all’INPS o fare un passaggio con un patronato.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  89. Buongiorno,
    per allenatori già dipendenti di amministrazione pubblica, il Premio Erogato dalle Federazioni Nazionali rientra nei 15000 esenti?
    È possibile aprire la Partita Iva per questa tipologia di lavoratori?

    Rispondi
    • Buonasera,
      per apertura partita iva e per qualsiasi attività sportiva dovrebbe richiedere l’autorizzazione all’ente pubblico.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  90. salve ho letto che il discorso coco sotto i 5000 e’ esente da tasse ecc ma fa cumulo per:
    -chi fa isee
    -quelli in naspi
    -e pensionati quota 100 con conseguente sospensione

    corrisponde a verita’ ?

    Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      l’esenzione dalle imposte non esime dal cumulo del reddito ai fini delle prestazioni. In linea di principio corrisponde a verità, da valutare sempre caso per caso con un professionista.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  91. COME SI RISOLVE IL PROBLEMA DEI MINORI?
    dalla normativa (Dlgs 36) si evince la presenza di 2 ben distinte aree di intervento.
    E’ in particolare nell’area di competenza delle singole società sportive che sono state introdotte le novità più interessanti e più impattanti.
    Dopo il tesseramento la legge dispone – e regolamenta – il rapporto tra il tesserato e la società sportiva, mediante la evidenziazione di 2 specifici rapporti giuridici: il lavoro sportivo o il volontariato ( art. 25 e seguenti Dlgs 36/21).
    La individuazione delle sopracitate 2 figure giuridiche impone una riflessione per quanto attiene la posizione dei minori, visto che non risulta contemplata una specifica configurazione giuridica propria, pur sapendo, il legislatore, che i minorenni non possono essere titolari (almeno fino ad una certa età anagrafica) di un contratto di lavoro e/o di un rapporto di volontariato.
    Non corrisponderebbe al vero l’asserzione che quanto sopra rappresenti una dimenticanza, nella considerazione che è tuttora operante la legge 977/1967 a “ tutela del lavoro dei bambini e degli adolescenti”.
    L’età minima per l’ammissione al lavoro è fissata al momento in cui il minore ha concluso il periodo di istruzione obbligatoria e comunque non può’ essere inferiore ai 15 anni compiuti recita testualmente l’art 3 della citata legge.
    Ma la medesima disposizione legislativa – con particolare riferimento ai bambini ( minore che non ha ancora compiuto i 15 anni: art 1 comma 2) – prevede la deroga introdotta con l’art 4, ovvero che: E’ vietato adibire al lavoro i bambini, salvo quanto disposto dal comma 2.
    ( 2). La direzione provinciale del lavoro può’ autorizzare, previo assenso scritto dei titolari della potestà’ genitoriale, l’impiego dei minori in attività’ lavorative di carattere culturale, artistico, sportivo o pubblicitario e nel settore dello spettacolo, purché’ si tratti di attività’ che non pregiudicano la sicurezza, l’integrità’ psicofisica e lo sviluppo del minore, la frequenza scolastica o la partecipazione a programmi di orientamento o di formazione professionale.
    Per quanto riguarda gli adolescenti – di età compresa tra i 16 ed i 18 anni – si rimanda all’allegato 1.
    Considerato che la citata legge richiama anche il lavoro sportivo, può non certamente configurarsi un traslazione del potere di rilascio dell’autorizzazione in capo al Federazione sportiva per il solo effetto dell’intervenuto tesseramento, pur rappresentando l’art 15, comma 1) che: “Il tesseramento è l’atto formale con il quale la persona fisica diviene soggetto dell’ordinamento sportivo ed è autorizzata a svolgere attività’ sportiva con una Associazione o società’ sportiva”.
    Or bene il sopra richiamato comma 1 utilizza 2 parole dal significato completamente diverso l’uno dall’altro: tesseramento ed autorizzazione, con conseguente sollecitazione alla proposizione di un quesito: come può essere autorizzata l’attività sportiva ad un “ bambino ” se preventivamente non si è in possesso dell’autorizzazione della direzione provinciale del lavoro?
    In siffatta ipotesi il tesseramento si concretizzerebbe, solo ed unicamente, nell’atto formale di adesione all’ordinamento sportivo, negando, conseguentemente, la possibilità di poter utilizzare uno dei 2 rapporti giuridici per svolgere l’attività con la società sportiva, escludendo ogni possibilità di autorizzazione.
    A conferma di quanto sopra vale richiamare l’art 33, comma 6) del Dlgs 36/21, ovvero che: “Fermo restando quanto previsto dalla L. 977, sull’impiego dei minori in attività’ lavorative di carattere sportivo, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o dell’autorità’ politica da esso delegata in materia di sport, da adottarsi , entro 12 mesi dall’entrata in vigore del presente decreto sono introdotte disposizioni specifiche a tutela della salute e della sicurezza dei minori che svolgono attività’ sportiva, inclusi appositi adempimenti e obblighi, anche informativi, da parte delle società’ e associazioni sportive, tra cui la designazione di un responsabile della protezione dei minori, allo scopo, tra l’altro, della lotta ad ogni tipo di abuso e di violenza su di essi e della protezione dell’integrità’ fisica e morale dei giovani sportivi “.
    La conferma di quanto previsto dalla legge 977 – quindi anche il rilascio di apposita autorizzazione da parte della competente Direzione provinciale del lavoro – esclude automaticamente che tale autorizzazione sia direttamente ricompresa nella pratica del tesseramento.
    Per quanto sopra si deve concludere che in assenza di tale autorizzazione i bambini non possano instaurare un qualsivoglia rapporto giuridico ( lavoro sportivo o volontariato) con la società sportiva, con conseguente inibizione allo svolgimento dell’attività sportiva.
    Or se è vero – come è vero – che l’art 33, comma 1) del Dlgs 36/21 espressamente dispone che: “ Per tutto quanto non regolato dal presente decreto, ai lavoratori sportivi si applicano le vigenti disposizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, in quanto compatibili con le modalità’ della prestazione sportiva” non possiamo esimerci dal chiederci: con quale diritto questi soggetti – in assenza della citata autorizzazione i cui sopra – possano essere legittimati ad accedere al luogo di lavoro, considerato che in tale ambito solo gli appositamente autorizzati vi possono accedere?
    Risulta priva di ogni fondatezza la motivazione che, nel caso su cui si verte, siamo in presenza di una prosecuzione di un’operatività senza soluzione di continuità, considerato che – fino al 30 giugno 2023 – non sussisteva nessun obbligo di qualificare il rapporto intercorrente tra la società sportiva ed il tesserato.

    Rispondi
  92. Salve vorrei un chiarimento. io sono un lavoratore dipendente che fa gare di Crosstraining ed in alcune di queste sono previsti PREMI in denaro.
    Non essendo TESSERATO o facente parte di nessuna società sportiva, ma partecipando da “libero”, l’organizzatore è tenuto a tassare alla fonte il premio che mi spetterebbe in caso di vincita oppure la tassazione è prevista solo se i vincitori sono TESSERATI o ISCRITTI con qualche società?
    Se può inserirmi anche il riferimento normativo sarebbe ottimo
    Grazie

    Rispondi
  93. Buongiorno, lavoro per più società sportive, se supero i 5000 euro in una sola società, i 2/3 dei contributi li deve versare solo la società dove supero i 5000 €?
    Grazie.

    Rispondi
    • Buongiorno,
      la posizione è complessiva, la sua situazione è da approfondire con un esperto, alla luce delle recenti modifiche.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  94. Buongiorno. Vorrei capire se per raggiungere i 5000 euro per il 2023 si considerano i compensi percepiti dal 1 gennaio 2023 o solo quelli dal 1 luglio al 31 dicembre. Esempio: se io ho già percepito al 30 giugno 2023 3000 euro dal 1 luglio posso percepire altri 3000 euro senza versare i contributi? Perchè cosi arrivo a 6000 euro comunque percepiti in 2 regimi differenti

    Rispondi
    • Buongiorno,
      nel provvedimento vi sono delle norme transitorie che preservano i diritti quesiti dallo sportivo prima della riforma. Trattandosi di una materia complessa le consigliamo di visionare tutta la sua documentazione insieme a un professionista.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  95. Buonasera,
    un collaboratore sportivo che opera presso una asd in regime forfettario con partita iva, può inserire nella fattura oltre al compenso un rimborso benzina? se può inserirlo dovrebbe essere forfettario o tabelle aci?

    Rispondi
    • Buongiorno,
      non dovrebbe essere un compenso esente da tassazione e quindi soggetto, comunque a IRPEF e IVA, tuttavia la questione andrebbe approfondita con il professionista che conosce a fondo la sua situazione.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  96. un pensionato quota 100 che prima della riforma collaborava con le asd ricevendo un rimborso spese ai sensi dell’art.67 del TUIR ( redditi diversi e quindi non cumulabili con quota 100), con l’attuale inquadramento dei lavoratori sportivi potrà continuare a collaborare o sarà escluso da tale possibilità?
    Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno,
      il caso andrebbe approfondito con un commercialista, verificando l’inquadramento anche alla luce del totale delle somme corrisposte.
      Grazie per averci scritto.

      Rispondi
  97. Buongiorno, se io sono lavoratore dipendente che guadagna 26000 euro lordi all anno e in più sono allenatore di una squadra di bambini dilettanti di una società dilettantistica dove guadagno 1800 euro all anno, i due redditi si cumulano oppure i secondi, essendo redditi da lavoro sportivi sono esentasse fino alla soglia stabilita dalla normativa???

    Rispondi
    • Buongiorno,
      i proventi per attività sportiva, fino a 5.000 euro annui non scontano imposte.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  98. Buonasera, sono la Presidente di una Asd di Pesca di superficie. Nella mia Asd nessuno percepisce compensi . i soci ed io come dovremo esser inquadrati sul RAS? Come Volontari? Come Lavoratori Sportivi? Anche se, ripeto, nessuno percepisce nulla. Si partecipa solamente a gare di campionati provinciali . Grazie, Elisa

    Rispondi
  99. Buongiorno,
    oltre alla registrazione del contratto sul ras, in caso di cococo sportivi sotto i 5000 euro, è necessario inviare il flusso Uniemens?

    Rispondi
    • Buongiorno,
      fino a 5000 Euro non scatta l’obbligo di contribuzione Inps e nemmeno del flusso Uniemens
      Sopra la soglia dei 5000 scatta l’obbligo della contribuzione Inps e del flusso Uniemens anche tramite Ras.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  100. Buonasera, faccio un esempio per cercare di essere chiaro. Dal 01/01/2024 gioco a calcio con una squadra di calcio dilettante e percepisco da gennaio a giugno 3500 euro con la società “A”, poi da Luglio a dicembre 2024 cambio squadra e giocherò con un altra squadra “B” e percepisco altri 3’000 euro. In sostanza in totale percepisco 6500 euro, quindi ho superato la soglia dei 5’000 euro ma nessuna delle due squadre ha superato i 5’000 euro quindi l’obbligo dei versamenti dei contributi previdenziali. Chi procede al pagamento dei contributi sia a carico del dipendente e della società? come funziona? Grazie in anticipo

    Rispondi
    • Buongiorno,
      dovrebbe informare entrambe le società in quanto incide sui compensi erogati oltre al limite da 5.000 euro.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi

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