- Le cartelle esattoriali continuano ad essere al centro dell’attenzione: con il nuovo governo si parla infatti di una proroga alla pace fiscale.
- La proroga coinvolgerebbe principalmente un annullamento delle cartelle esattoriali di basso importo, sotto i 1.000 euro.
- Intorno alla nuova pace fiscale, sorgono numerose ipotesi. L’intenzione del governo è quella di alleggerire i debiti cumulati dai cittadini, tuttavia le misure stanno ricevendo numerose critiche.
Si continua a parlare di cartelle esattoriali, ovvero delle cartelle che contengono debiti che i cittadini hanno cumulato verso lo stato, il fisco oppure una amministrazione comunale. Il nuovo governo intende infatti introdurre, con la Legge di Bilancio 2023, alcune misure di pace fiscale. Nella pratica, intende sostenere i cittadini nel pagamento di questi debiti.
Si tratta di debiti che possono essere cumulati sia privatamente, che da parte di aziende e imprese, per esempio su tasse e sanzioni. Tuttavia, la nuova tregua fiscale prevede uno stralcio delle cartelle esattoriali specifico, ovvero su quei debiti di basso importo.
Agire sulle cartelle esattoriali consentirebbe ampio margine di manovra a chi ha contratto dei debiti, nel saldo di queste somme. Il rinvio è una misura attuata durante la pandemia, dato che in alcuni mesi le cartelle esattoriali sono state sospese, proprio per venire incontro alle esigenze dei cittadini in difficoltà.
Tuttavia al momento siamo di fronte ad una pace fiscale più articolata, che al momento sta ricevendo anche qualche critica, e per cui alcune misure potrebbero essere in forse. Ecco di cosa si tratta.
Rinvio cartelle esattoriali: di cosa si tratta
Il rinvio delle cartelle esattoriali è stato predisposto tramite una sospensione totale nel periodo di pandemia, ovvero gli enti preposti alla riscossione hanno sospeso le notifiche ai cittadini per chiedere il saldo di queste somme non versate.
Si trattava di debiti cumulati da privati cittadini o da imprese, contenenti per esempio multe stradali, tasse non pagate, sanzioni cumulate, bollo auto non versato, e così via. Va tenuto presente che in questo caso la misura è arrivata in modo straordinario, ovvero collegata al periodo emergenziale.
Tuttavia negli ultimi anni la questione delle cartelle esattoriali è stata sempre più al centro della scena, poiché le problematiche intorno a questi debiti sono essenzialmente due:
- per gli enti di riscossione, tentare il recupero di molte somme è diventato piuttosto complesso, soprattutto se si parla di piccole cifre, per cui la spesa per il recupero sarebbe maggiore rispetto alle somme effettivamente restituite. La quantità di cartelle ha raggiunto numeri record;
- molti contribuenti si trovano in difficoltà nel saldare questi debiti, per cui molte somme non vengono di fatto restituite. Il periodo storico attuale non semplifica questa restituzione.
Per rispondere a queste problematiche, negli ultimi anni sono state introdotte misure di agevolazione per i contribuenti nel pagamento dei debiti, come ad esempio la possibilità di pagare a rate. Tuttavia in previsione della manovra del governo 2023, si intende intervenire con una vera e propria pace fiscale.
Rinvio delle cartelle esattoriali e pace fiscale in forse
Per garantire un nuovo sostegno nel pagamento di queste cartelle di debito, e snellire le procedure di riscossione, il nuovo governo intende per il 2023 aggiungere alcune misure di intervento specifiche su questi debiti.
La prima per rilevanza consiste nello stralcio delle cartelle esattoriali, dei debiti con importo inferiore a 1.000 euro. Si tratta di fatto di un annullamento delle cartelle esattoriali di basso importo, che consentirebbe a molti contribuenti di veder sparire del tutto i debiti più piccoli.
Si tratterebbe in questo caso di cartelle risalenti al periodo precedente al 2015, per cui la riscossione non è andata a buon fine. Tra questi debiti, è facile individuare somme non pagate come multe stradali, sanzioni di diverso tipo, bollo auto non versato, o piccole imposte non correttamente saldate.
In questo caso non si assisterebbe ad un rinvio delle cartelle, ma ad una vera e propria cancellazione. Tuttavia questa proposta per il momento ha innalzato anche numerose critiche, per cui la sua realizzazione potrebbe essere in forse.
Le critiche arrivano soprattutto da parte dei Comuni, principalmente perché lo stralcio potrebbe arrecare un danno ai conti economici delle singole amministrazioni comunali.
Per questi motivi, la misura di stralcio, così come è stata proposta, potrebbe ancora essere valutata, e si prospettano alcune modifiche. Tra queste, il provvedimento potrebbe diventare facoltativo, ovvero a discrezione delle singole amministrazioni, oppure potrebbe venire abbassata ulteriormente la soglia per lo stralcio.
La pace fiscale però si muove anche in un’altra direzione, ovvero nella garanzia, per i cittadini che hanno un debito, di poterlo saldare in modo agevolato, ovvero tramite rateizzazione.

Rateizzazione delle cartelle esattoriali
Un’altra misura che con molta probabilità verrà garantita dalla Legge di Bilancio 2023, consiste nella rateizzazione delle cartelle esattoriali, ovvero nella possibilità estesa, per i contribuenti che hanno un debito, di pagare in diverse rate le somme dovute.
Questo sistema è già stato introdotto, tuttavia potrebbe essere prorogato anche per il prossimo anno, secondo specifiche modalità. Si prevede infatti che le cartelle potranno essere pagate con rate fino a 5 anni, per ciò che riguarda i pagamenti non effettuati nel 2022.
Il governo intende anche alleggerire le sanzioni, in concomitanza delle effettive difficoltà economiche del periodo e di fronte ai rincari delle bollette. Si tratta in questo caso di una sanzione portata al 3% per gli anni 2019-2020, in concomitanza con il periodo di pandemia, e di una sanzione al 5% per chi ha presentato una dichiarazione dei redditi con omissioni.
In questo ultimo caso, più che di rinvio delle cartelle esattoriali o rateizzazione, si parla di una estensione del ravvedimento operoso, misura già consentita per il pagamento di diverse somme.
Rinvio delle cartelle esattoriali e sospensione
Quelle che abbiamo visto fino ad ora sono le possibilità di intervento preannunciate per la Legge di Bilancio 2023.
Tuttavia, va anche evidenziato che alcune possibilità di rinvio e sospensione delle cartelle esattoriali sono già disponibili, in base alle regole proposte dall’Agenzia delle Entrate.
L’Agenzia parla infatti anche della possibilità di annullamento, nel caso di errori:
“Il contribuente, se ritiene infondato l’addebito, può rivolgersi all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate che ha emesso il ruolo per chiedere il riesame al fine di ottenere l’annullamento in autotutela, totale o parziale della pretesa.”
In questo caso si fa riferimento all’eventualità che la richiesta del saldo dei debiti sia infondata, per cui il contribuente può difendersi chiedendo la sospensione della cartella. Il contribuente può procedere online alla sezione “consegna documenti e istanze“, alla propria area riservata.
Il contribuente può chiedere quindi il riesame, e in caso di effettivo errore da parte del fisco, i debiti vengono cancellati, e le eventuali somme già versate dal contribuente vengono restituite.
Rinvio cartelle esattoriali – Domande frequenti
Negli anni di pandemia, ha garantito la sospensione dell’invio delle richieste di saldo dei debiti da parte del fisco ai cittadini. Attualmente invece si parla di pace fiscale, ecco le prospettive per il 2023.
Il governo prevede uno stralcio delle cartelle esattoriali con importo inferiore a 1.000 euro, e ulteriori misure di agevolazione come il pagamento a rate e le sanzioni ridotte.
Si prevede una proroga delle misure di agevolazione nel pagamento delle cartelle per il 2023: ecco di cosa si tratta, punto per punto.
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