Recupero Crediti Aziendali: come funziona e a chi rivolgersi (anche online)

Per PMI e microimprese il recupero crediti può salvare dalla crisi di liquidità. Una startup legaltech aiuta a sbrigare le pratiche online: scoprila in questa guida.

di Clelia Tesone

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recupero crediti difacile.it
  • Per le imprese è importantissimo recuperare i crediti insoluti di clienti e altri soggetti: altrimenti queste somme possono provocare perdite economiche non indifferenti.
  • Per procedere al recupero dei crediti è possibile scegliere tra diverse strategie e soluzioni.
  • Esistono tante soluzioni per recuperare i crediti insoluti, tra cui un’innovativa startup legaltech che offre il recupero crediti online.

Le attività imprenditoriali sono connotate da non pochi rischi, e uno dei più comuni è quello dell’inadempimento da parte dei debitori. Ad esempio, può accadere che non siano pagate delle fatture, i clienti non versino quanto dovuto e soprattutto non siano rispettati i termini di pagamento.

Le conseguenze che possono derivare per l’impresa sono molteplici, talvolta anche molto gravi, come la crisi di impresa, che può preludere ad un definitivo fallimento. Per tale ragione, recuperare i crediti insoluti è di fondamentale importanza, al fine di prevenire esiti talvolta disastrosi.

Tuttavia, recuperare il credito per un imprenditore non è sempre un’attività di semplice realizzazione. Chiedere un pagamento potrebbe implicare tempo e dispendio di risorse. In più l’azienda potrebbe non avere l’organizzazione necessaria per far fronte anche a questa attività.

Che fare in questi casi? Vediamolo nell’articolo.

Cos’è il recupero crediti

Uno dei problemi maggiormente diffusi per le imprese, soprattutto per quelle medio-piccole, è il mancato pagamento dei crediti. Infatti, non è un’eventualità rara che le attività commerciali non ottengano quanto loro dovuto dai clienti o in rari casi da fornitori tardivi.

Soprattutto quando si tratta di pagamenti esigui, infatti, i clienti (talvolta anche essi imprenditori) potrebbero non essere indotti ad adempiere, trascurando quelle che sono considerate piccole incombenze. 

Tuttavia, se i mancati pagamenti si accumulano, questo potrebbe generare non poche problematiche per l’imprenditore, che a sua volta è chiamato ad adempiere agli obblighi nei confronti dei propri creditori.

Se un ingranaggio nella catena dei pagamenti scricchiola, la macchina dell’impresa rischia di incepparsi.

Perché è importante recuperare i crediti

Dunque, il recupero crediti diviene un’attività fondamentale per recuperare liquidità, garantire i pagamenti ai fornitori e ad altri creditori, prevenire una crisi di liquidità.

I crediti insoluti sono una piaga per le imprese che può portare al dissesto. Mantenere i conti in regola può, quindi, rivelarsi il principale asso nella manica dell’impresa per sopravvivere sul mercato.

D’altro canto, si rammenta pure che il pagamento è un diritto del creditore, il quale, non solo può esigerlo, ma può anche lamentarsi del relativo ritardo nell’adempimento.

Non esiste un importo minimo per avviare una pratica di recupero crediti.

Come prevenire un credito insoluto?

La scelta preferibile in ogni caso è quella di prevenire crediti insoluti, piuttosto che cercare rimedi in caso di inadempimento. Come si previene una situazione di questo tipo? La risposta preferibile è sicuramente quella di garantire un’adeguata organizzazione della propria attività imprenditoriale.

In primo luogo, si deve tenere una puntuale documentazione delle proprie posizioni debitorie e creditorie. Solo se l’imprenditore avrà tutto sott’occhio sarà in grado di prevenire gli inadempimenti ed evitare che trascorra molto tempo dalla scadenza del termine per adempiere.

Cerca di documentare sempre i dati sulle forniture, le modalità e i termini di pagamento. Soprattutto, ogniqualvolta si decida di avviare un nuovo affare, è preferibile sottoscrivere un contratto che sia sempre per iscritto, in modo da avere una prova cartacea dello stesso. 

Un altro suggerimento è quello di reperire adeguatamente informazioni circa la solvibilità dei soggetti con cui concludi affari. Molto spesso, infatti, è possibile reperire questo dato in maniera agevole, anche tramite il CRIF. In tal modo, eviterai di intrattenere rapporti con soggetti privi di una buona reputazione.

Come funziona il recupero crediti

Il recupero crediti deve essere eseguito secondo le forme di legge. Può essere effettuato sia in via stragiudiziale, cioè senza l’intervento dell’autorità giudiziaria, sia giudiziale. In ogni caso, si tratta di un’operazione delicata e non priva di insidie.

1. Fase stragiudiziale

La prima fase è fondamentale per evitare di agire in giudizio e quindi sopportare:

  • le spese processuali, sia dal punto di vista delle imposte da pagare che del legale da remunerare;
  • l’incertezza del giudizio, dato che un processo non ha mai esito certo. In giudizio può accadere qualsiasi cosa e il credito potrebbe rimanere insoddisfatto.

Dunque, la fase stragiudiziale è fondamentale; essa presuppone in primo luogo un invito ad adempiere stragiudiziale

Con ciò si intende una lettera formale (talvolta anche una PEC o una telefonata, ma ti consigliamo di adottare sempre dei mezzi che ti consentano di conservare una prova documentale) con cui si chiede il pagamento entro una certa data. Dovranno essere indicati:

  1. importo preciso del pagamento;
  2. termine;
  3. indicazione per cui il creditore, in caso di persistente inadempimento, potrà rivolgersi all’autorità giudiziaria. 

Un’ulteriore soluzione che è possibile adottare è quella di avviare una procedura di mediazione o conciliazione, tramite la quale giungere ad un accordo bonario con il debitore.

2. Fase giudiziale

La seconda fase è quella giudiziale, che comporta il coinvolgimento dell’autorità giudiziaria al fine di ottenere il pagamento di quanto è dovuto al creditore. Questa fase presuppone:

  • una previa diffida ad adempiere al debitore, con rinnovato invito ad adempiere entro il termine;
  • ove persista l’inadempimento, è notificato il decreto ingiuntivo con conseguente notifica del precetto;
  • se anche questo strumento non risulterà essere soddisfacente, allora, è possibile ricorrere al pignoramento.

Come puoi vedere, la procedura di recupero crediti può essere assai complessa. Per questo, la stragrande maggioranza di imprese sceglie di rivolgersi ad un soggetto esterno che svolge suddetta attività in maniera professionale.

Come recuperare i crediti insoluti: 4 soluzioni

Se l’imprenditore non è esperto nella gestione dei diritti di credito, o non ha le competenze necessarie per muoversi, i risultati possono essere inconcludenti.

Molto spesso le aziende mettono in atto delle procedure che possono essere dispendiose in termini di tempo e denaro, che non portano a recuperare del tutto i crediti. Vediamo qui di seguito alcuni esempi di soluzioni tradizionali per il recupero.

  1. Assumere una risorsa interna
  2. Rivolgersi a uno studio legale
  3. Società di recupero crediti
  4. Recupero crediti online con difacile

1. Assumere un impiegato

Alcune aziende decidono di procedere in modo diretto dedicando un’impiegata o un impiegato amministrativo appositamente per fare solleciti o negoziare con i clienti. Si può trattare di un lavoratore assunto per svolgere questo lavoro, oppure di un dipendente già presente all’interno dell’impresa da dirottare a questa attività.

Come è facile immaginare, si tratta di un lavoro lungo e dispendioso che non sempre porta ai risultati sperati. Inoltre, se l’azienda ha poca esperienza in questo senso, decidere come muoversi risulta essere piuttosto complesso.

Risorsa interna all’azienda, facilmente controllabile.

Dipendente a libro paga (costo elevato), scarsa esperienza (e scarsa percentuale di successo).

2. Studio legale tradizionale

L’impresa potrebbe invece scegliere di chiedere il supporto di uno studio legale tradizionale. In questi casi è consigliato rivolgersi a professionisti esperti in materia, tuttavia bisognerà tenere in considerazione i costi inevitabili per procedere con la pratica.

Attivandosi un procedimento giudiziale, i costi e i tempi per recuperare il denaro si allungano notevolmente, fino alla conclusione del procedimento.

Intermediazione di un avvocato.

Costi notevoli, lunghi tempi per il procedimento giudiziale.

3. Società di recupero crediti

Rivolgersi ad una società di recupero crediti è l’alternativa tradizionale. Funziona grossomodo così:

  • l’azienda dà alla società il mandato generale alla riscossione, comunicando nominativo dei debitori, causali di pagamento e le indicazioni per la riscossione;
  • la società di recupero si attiva mettendo in campo agenti sul territorio o assoldando dei call center.

La soluzione preferibile è che si giunga ad accordo per un’eventuale forma di pagamento agevolato. 

Se invece il debitore dovesse opporsi al pagamento, si dovrà procedere all’invito di una lettera formale di messa in mora. Questa potrà essere utilizzata per iniziare un’eventuale procedura giudiziaria.

Affinché il recupero crediti riesca più facilmente, l’impresa dovrebbe vantare nei confronti di soggetti con partita iva italiana.

Cessione del credito

Un’altra ipotesi che pure è paventabile è la cessione del credito alla società di recupero crediti. In questo caso, la società compra il diritto di credito e subentra nel diritto acquistando il titolo di creditore.

In questo caso, la società provvede a recuperare per proprio conto il credito, pagando il primo creditore. In questo modo, egli sarà anche sollevato dal rischio di inadempimento del debitore, che è trasferito alla società di recupero crediti.

Quali sono gli svantaggi di affidarsi a una società di recupero crediti?

Anche se finora è stata la scelta più diffusa, appoggiarsi a una società specializzata nel recuperare i crediti comporta anche dei grossi svantaggi.

Anzitutto, esistono circa 1000 realtà in Italia (Rapporto Unirec 20231), tutte o quasi di piccole o piccolissime dimensioni (circa la metà composte da 1 lavoratore solo). Ciò significa che la scelta della società di credito può essere un lungo percorso, che non sempre può portare a una saggia decisione.

Le società più grandi, per giunta, tendono a fare selezione sugli incarichi. Molte di loro infatti scartano pratiche di recupero crediti inferiori a 7.000 euro, per concentrarsi su attività remunerative.

Il motivo? La maggior parte di queste società chiede all’impresa una percentuale sul recuperato, e questo può far lievitare enormemente i costi per ricevere indietro i propri soldi.

Infine c’è la questione call center. Servirsi di operatori pagati per sollecitare al telefono, o di agenti, non è ottimale né dal punto di vista professionale, né dal punto di vista del cliente creditore né del risultato.

Società specializzate nel settore.

Chiedono una percentuale sul recuperato, possono scartare richieste di recupero piccole, metodi generalisti e a tratti poco efficaci.

4. difacile.it: recupero crediti online

Anche il settore del recupero crediti sta vivendo il passaggio al digitale. Ad esempio, stanno nascendo nuovi progetti legaltech molto interessanti sotto tanti punti di vista: velocità, efficienza, comodità, costi.

difacile, per esempio, è una start-up innovativa che dal 2020 offre una piattaforma web per recuperare online i crediti aziendali.

difacile recupero crediti

L’idea fa capo alla Legalotto Srl, società con sede a Milano, e nasce da un pool di avvocati e professionisti del settore.

L’idea alla base è sfruttare l’innovazione tecnologica per automatizzare e semplificare il recupero crediti delle PMI e microimprese italiane, ossia per quelle attività imprenditoriali che hanno maggiori difficoltà a riscuotere quanto dovuto.

Non solo: difacile è al momento l’unica realtà per il recupero crediti italiana in grado di fornire anche l’assistenza giudiziale online per il recupero dei crediti commerciali. I solleciti stragiudiziali avvengono solamente tramite avvocati, ovvero professionisti esperti in questo ambito. Anche l’attività di recupero giudiziale avviene interamente online.

Una pratica può essere affidata a questa realtà in modo semplice e veloce, snellendo i tempi di attesa dei tradizionali studi legali: è possibile procedere online in meno di 5 minuti. Inoltre il servizio viene erogato in media entro 2 giorni lavorativi ed è possibile visionare online tutti gli aggiornamenti delle pratiche.

Come funziona difacile.it

La piattaforma difacile.it funziona in maniera molto semplice:

  • compili il form di contatto, fornendo i tuoi dati (richiede meno di 5 minuti);
  • ricevi consulenza legale gratuita in meno di 24 ore.
difacile modulo contatto richiesta recupero crediti

Una volta completati i primi step iniziali, accedi ad una tua area lavoro, dove potrai:

  • caricare i documenti utili per il professionista;
  • affidare a difacile la pratica di recupero crediti B2B;
  • monitorare l’avanzamento del processo;
  • rimanere in contatto con il team di assistenza.

difacile ti dà la possibilità di caricare più fatture alla volta, quindi di intraprendere l’attività di recupero crediti anche contro più debitori. Puoi richiedere:

  • solleciti di pagamento;
  • decreti ingiuntivi;
  • atti di precetto;
  • pignoramenti.

Anche i liberi professionisti e gli amministratori di condominio possono avvalersi dei servizi difacile: basta contattare direttamente la piattaforma via email. A differenza delle società di recupero crediti, difacile interviene anche per piccoli crediti, al di sotto di 7.000 euro.

Spesso le aziende rinunciano del tutto al recupero di piccole somme, tuttavia con questo strumento è possibile procedere in modo veloce e poco dispendioso.

Quanto costa difacile?

Le tariffe applicate dalla piattaforma difacile sono chiare e trasparenti. Questa realtà non chiede una percentuale sul recuperato, come invece fanno molte società di recupero crediti. Sono infatti presenti ei costi fissi non proporzionali al valore dei crediti.

Si parte da un costo base di 45 euro (IVA escl.) per una intimazione di pagamento, a salire. In caso di effettivo recupero di maggiori spese legali dal debitore, il delta tra quanto recuperato e quanto già speso costituirà un corrispettivo aggiuntivo.

ServiziCorrispettivo pratica*Contributo spese
Intimazione di pagamento€ 40€ 5
Ricorso per Decreto Ingiuntivo€ 80€ 45 – € 170
Transazione€ 150
Precetto€ 80€ 20
Pignoramento presso terzi€ 300€ 143 – € 266
*: Prezzi IVA esclusa. Contributo spese salvo eventuale conguaglio.

Come riportato sulla piattaforma, puoi rivolgerti a difacile per qualunque tipo di credito B2B. Tuttavia, la convenienza maggiore si ottiene su crediti compresi tra 2.500 e 7.000 euro.

Società di recupero crediti vs difacile

Società di recuperodifacile.it
Recupero crediti < 7.000€
Costiproporzionali al valore del creditosolo fissi
Solleciti stragiudizialiagenti e call centeravvocati
Gestione pratica online
Richiesta recupero creditivariabile a seconda della societàonline in 5 minuti
Aggiornamento pratichecontattando la societàdashboard personale
Erogazione del serviziovariabile a seconda della societàin media entro 2 giorni

Se il recupero crediti fallisce? Il vantaggio fiscale

Quando i rapporti con un cliente debitore sono al capolinea, tentare di recuperare il credito ha sempre un risvolto utile. Infatti, se la società riuscisse effettivamente nell’intento, come azienda otterresti i soldi indietro.

Se invece dovesse fallire, l’impresa ha comunque diritto ad un beneficio fiscale pari al 24% dell’importo totale della fattura rimasta insoluta, portando a perdita il credito.

In altre parole, anche quando il credito commerciale sembra irrecuperabile, muoversi legalmente per recuperarlo è comunque la strada da percorrere.

  1. XIII Rapporto UNIREC ↩︎

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Clelia Tesone

Avvocato specializzato in diritto civile

Laureatasi in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e con approfondita conoscenza delle materie del Diritto Civile e del Diritto Amministrativo. Ha conseguito l’abilitazione alla professione di avvocato, a seguito dell’espletamento della pratica forense in diritto civile e il tirocinio ex art. 73 d.l. 69/2013 presso la Procura della Repubblica di Napoli Nord.

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