Quanto bisogna fatturare per vivere bene con la Partita Iva?

Quanto bisogna fatturare per vivere bene con la Partita Iva? Ecco come calcolare il guadagno netto e qual è la soglia "ideale".

di Laura Pellegrini

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  • Per vivere bene con la Partita Iva, in regime forfettario o ordinario, occorre fatturare almeno 1.700 euro al mese, che corrispondono a un guadagno similare a quello di un lavoratore dipendente.
  • Nel regime forfettario la tassazione è più semplice e ridotta, ma bisogna considerare l’imposta sostitutiva unica, il coefficiente di redditività e i contributi previdenziali; nel regime ordinario, invece, la tassazione è più elevata e complessa ma c’è la possibilità di detrarre alcune spese.
  • Per scoprire quanto fatturare per vivere bene con la Partita Iva bisogna considerare anche lo stile di vita, le priorità e le spese personali, oltre alla zona di residenza.

Quanto devo fatturare per vivere bene con la Partita Iva? Non è sempre facile stabilire una cifra esatta che consente di vivere serenamente, ancor più ad oggi, quando il costo della vita è in aumento e le spese da sostenere sono parecchie.

Per capire quanto fatturare per vivere dignitosamente bisogna considerare diversi fattori: dallo stile di vita al luogo in cui si vive, dalle priorità individuali alle spese personali. Generalmente per condurre una vita dignitosa una Partita Iva dovrebbe almeno eguagliare lo stipendio di un lavoratore dipendente, ovvero ottenere circa 1.300 o 1.500 euro netti al mese.

Ma allora quanto devo fatturare per guadagnare 1.500 euro al mese? Ecco quali sono i calcoli da fare, le tasse da considerare e le differenze tra regime ordinario e regime forfettario.

Quanto devo fatturare per vivere bene in Italia

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Chiedersi quanto bisogna fatturare per vivere bene in Italia è una domanda comune per moltissime Partita Iva, in regime forfettario o ordinario, che hanno intenzione di analizzare la propria situazione reddituale e patrimoniale per valutare eventuali cambiamenti nella strategia di lavoro.

In un recente studio, intitolato “Happiness, income satiation and turning points around the world1“, un ricercatore di nome Andrew T. Jebb e i suoi colleghi alla Purdue University hanno cercato di capire quanto bisogna guadagnare per vivere bene ed essere felici: per avere una vita soddisfacente bisogna percepire almeno 95.000 dollari, che corrispondono a più di 87.000 euro annui. Una soglia lontanissima per il nostro Paese, dove mediamente i lavoratori percepiscono 28.000 euro all’anno.

Altri studi recenti, invece, hanno calcolato lo stipendio ideale per vivere bene in Italia: “basterebbero” 3.500/4.000 euro al mese per condurre una vita dignitosa e per acquistare tutti i beni necessari mettendo da parte qualche risparmio. Ma purtroppo non è sempre facile raggiungere questi obiettivi, soprattutto per i lavoratori autonomi.

Lo stipendio medio di un lavoratore in Italia, ad oggi, ammonta a 1.600 euro secondo l’Istat: ma quanto deve fatturare una Partita Iva per guadagnare questi soldi?

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Quando devo fatturare per vivere bene con Partita Iva

Prima di scoprire il fatturato necessario per ottenere 1.600 euro al mese netti, bisogna anzitutto aver chiara la distinzione tra i termini “guadagno” e “fatturato”: un lavoratore autonomo emette, solitamente a cadenza mensile, delle fatture che indicano l’importo da incassare dai clienti.

Il fatturato, quindi, è la somma dei ricavi ottenuti da un’impresa o ditta individuale attraverso cessioni di beni o prestazioni di servizi, registrati ai fini Iva. A partire da questo, si può calcolare il guadagno, che si ottiene partendo dall’utile netto e dividendolo per le vendite nette, escludendo quindi tutte le spese.

Tale importo è definibile come guadagno netto, in quanto viene “svuotato” dalle tasse, dai contributi previdenziali e dalle altre voci di spesa che influiscono su di esso.

Ciò significa che per guadagnare 1.600 euro al mese (al pari dello stipendio medio di un lavoratore dipendente), una Partita Iva deve fatturare almeno 3.000 euro, in base anche al regime di appartenenza.

Differenza tra regime ordinario e forfettario

Ogni Partita Iva in Italia può scegliere tra due diversi regimi: quello ordinario e quello forfettario. Ma quali sono le differenze e quale conviene di più? Ecco come funzionano:

  • nel regime forfettario la tassazione è più leggera e più semplice, ma bisogna considerare il coefficiente di redditività e calcolare i contributi previdenziali;
  • nel regime ordinario, invece, la tassazione è più elevata, ma c’è la possibilità di ottenere delle detrazioni aggiuntive sulle spese sostenute, oltre alla necessità di calcolare diversamente i contributi.

Nel regime ordinario, a fronte di una maggiore tassazione, per ottenere un guadagno di 1.600 euro bisognerà fatturare di più rispetto al regime forfettario.

Quanto fatturare per guadagnare 1.300 euro nel regime forfettario

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Una volta compresa la distinzione tra i due regimi, possiamo andare a calcolare quanto devi fatturare per guadagnare 1.300 euro netti al mese se ti trovi nel regime forfettario: questa soluzione è prediletta dai giovani imprenditori che intendono aderire a un regime semplificato sia per il calcolo fiscale sia per la riduzione delle tasse.

Se vuoi guadagnare 1.300 euro netti, devi fatturare almeno 1.700/1.800 euro al mese in regime forfettario. Vediamo quali sono le spese e la imposte che dovrai tenere in considerazione per effettuare il calcolo.

Come calcolare il fatturato e quali spese sottrarre

Nel regime forfettario è prevista un’imposta sostitutiva unica pari al:

  • 15% per chi possiede un’attività;
  • 5% per tutti i nuovi imprenditori (per i primi cinque anni).

Il coefficiente di redditività, invece, è la percentuale applicata agli incassi conseguiti per ottenere il reddito imponibile sul quale verrà calcolata l’imposta sostitutiva e i contributi da pagare. Questa percentuale varia al variare delle diverse attività.

Infine non bisogna dimenticare di versare i contributi previdenziali, che vanno sottratti al guadagno lordo prima di ottenere il netto: nonostante non siano previste quote minime annuali, è comunque una spesa da non sottovalutare.

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Quanto fatturare per guadagnare 1.300 euro nel regime ordinario

Se sei una Partita Iva in regime ordinario, invece, per guadagnare 1.300 euro al mese netti devi fatturare almeno il doppio, in quanto sei sottoposto a un regime fiscale completamente diverso dal precedente che prevede il calcolo dell’Irpef tramite tre diversi scaglioni di reddito e l’applicazione dell’Iva al 22%, oltre al versamento dei contributi previdenziali.

Gli scaglioni Irpef 2024 sono stati modificati dal Governo Meloni e prevedono tre fasce di reddito alle quali sono associate diverse percentuali da applicare all’imponibile.

Reddito imponibileScaglione IRPEF
fino a 28.000€23%
da 28.001€ a € 50.000€35%
redditi superiori a 50.000€43%
A proposito dei contributi, va segnalato che non tutte le partite Iva aderiscono all’INPS: i liberi professionisti iscritti ad un Albo hanno infatti generalmente condizioni diverse per il versamento dei contributi, in base alla cassa specifica. Il calcolo totale del guadagno netto potrebbe quindi variare.

Quanto devo fatturare per vivere bene con la Partita Iva? – Domande frequenti

Quanto devo fatturare per guadagnare 1.500 euro con la Partita Iva?

Se sei una Partita Iva in regime forfettario e desideri guadagnare 1.500 euro al mese devi raggiungere un fatturato di almeno 1.983 euro, se invece sei nel regime ordinario devi fatturare almeno 2.822 euro.

Quanto guadagno se fatturo 1.000 euro al mese?

Un fatturato mensile lordo di 1.000 euro per una Partita Iva, in regime agevolato, corrisponde a un guadagno di circa 700 euro al mese. Scopri quanto fatturare per vivere bene con partita Iva.

Quanto mettere da parte al mese con la Partita Iva?

Non esiste una cifra fissa da accantonare con la Partita Iva, ma considerando le spese da sostenere nel regime ordinario (che è quello più oneroso), con una flat tax al 5% è consigliabile mettere da parte circa il 25% dei tuoi incassi, mentre con l’aliquota del 15% la quota sale al 35%.

  1. “Happiness, income satiation and turning points around the world”, nature.com ↩︎
Autore
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Laura Pellegrini

Giornalista e content editor

Dopo la Laurea in Comunicazione e Società, ho iniziato la carriera da freelance collaborando con diverse realtà editoriali. Ho scritto alcuni e-book sui bonus e ad oggi mi occupo della redazione di articoli di economia, risparmio e lavoro.

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