Inps utilizzerà l’AI per trovare lavoro agli ex percettori del Reddito di Cittadinanza

L'Inps decide di utilizzare l'AI (intelligenza artificiale) per incrociare domanda e offerta di lavoro: ecco come funziona e i beneficiari.

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  • Inps arruola l’AI per migliorare la ricerca del lavoro a chi aderisce alle nuove misure Supporto Formazione e Lavoro e Assegno di Inclusione.
  • La nuova piattaforma dell’Istituto cercherà le offerte di lavoro più consone al curriculum, migliorando l’incrocio tra domanda e offerta.
  • Grazie all’indice di affinità si metteranno a confronto i CV caricati sulla piattaforma con gli annunci delle agenzie per il lavoro, che potranno offrire anche corsi di formazione.

Al via la nuova piattaforma SIISL (Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa) in forma sperimentale, che utilizza l’AI per migliorare l’incrocio tra la domanda e l’offerta di lavoro, in modo da aiutare gli ex percettori del Reddito di Cittadinanza a trovare un’occupazione in linea con le proprie conoscenze e competenze professionali.

L’algoritmo di intelligenza artificiale è in grado di valutare quali possano essere le offerte di lavoro più in linea con il curriculum dei soggetti iscritti alla piattaforma per fornire loro l’offerta più adeguata alla propria posizione. Per farlo utilizza 18 variabili e crea una sorta di “indice di affinità”.

Inps arruola l’AI per la ricerca del lavoro

I percettori del Supporto Formazione e Lavoro e dell’Assegno di Inclusione possono godere di un nuovo servizio innovativo: l’Inps, in collaborazione con Accenture (con cui ha un contratto per la fornitura di servizi informatici), ha arruolato l’AI per la ricerca di un lavoro agli ex percettori del reddito di cittadinanza.

Tutti coloro che risultano iscritti alla piattaforma SIISL del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali possono caricare il proprio curriculum online e attendere il calcolo del cosiddetto “indice di affinità“, sulla base di 18 variabili, in modo da ottenere offerte di lavoro congrue alla propria posizione professionale tra tutte quelle presenti nelle agenzie per il lavoro.

L’indice di affinità è un indicatore che evidenzia il livello di compatibilità tra il curriculum vitae di un soggetto e l’offerta di lavoro selezionata: l’obiettivo è quello di favorire l’incrocio tra la domanda e l’offerta di lavoro.

I beneficiari di questo sistema sono coloro che in precedenza percepivano il reddito di cittadinanza, ovvero coloro che attualmente ricevono l’Assegno di Inclusione o beneficiano della misura Supporto Formazione e Lavoro.

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Come funziona l’intelligenza artificiale utilizzata dall’Inps

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Il meccanismo di machine learning utilizzato dall’Inps opera in due direzioni:

  • da un lato analizza la distanza semantica tra le parole utilizzate nel curriculum e quelle inserite nella descrizione dell’offerta di lavoro (job title, esperienza, ecc);
  • dall’altro lato riconduce la descrizione del cittadino a campi e categorie facilmente confrontabili (per esempio il titolo di studio che può essere collegato alla professione).

L’algoritmo di intelligenza artificiale si basa su un modello open source, allenato su dataset in lingua italiana e utilizza 18 variabili che fanno riferimento a cinque determinati aspetti del lavoro:

  1. l’esperienza personale del candidato;
  2. la vicinanza alla sede di lavoro;
  3. il percorso di formazione del candidato;
  4. le competenze acquisite;
  5. le aspirazioni professionali.

Altri parametri da tenere in considerazione nella scelta del match perfetto tra curriculum e offerta di lavoro riguardano il Comune di residenza e la disponibilità al trasferimento, il titolo di studio e la formazione acquisita, le conoscenze informatiche e linguistiche, le preferenze contrattuali o sulle modalità di lavoro (ibrido, in sede o da remoto).

A cosa serve l’indice di affinità

Una volta riempite tutte le macro-aree di analisi, a ciascuna variabile viene assegnato un “punteggio” che Inps non mostra pubblicamente ai candidati, per non spingerli a modificare delle condizioni di partenza per migliorare il proprio ranking.

Così facendo l’istituto intende perseguire due obiettivi:

  • capire quanto il profilo professionale è vicino alla ricerca del mercato per i candidati che vogliono trovare lavoro;
  • mantenere un certo controllo della situazione sul territorio per le Regioni e le agenzie per il lavoro.

L’indice di affinità quindi non è una “pagella” dei candidati, ma semplicemente un metodo orientativo per confrontare i curriculum e i profili professionali dei candidati con le offerte di lavoro più adeguate da parte delle agenzie.

D’altro canto, le agenzie potrebbero in questo modo offrire ai candidati dei corsi di formazione per migliorare le proprie competenze e colmare le lacune: tali corsi verrebbero poi rimborsati dal Ministero.

Nuove funzionalità in arrivo

Secondo l’Istituto previdenziale questo meccanismo di intelligenza artificiale va a velocizzare e migliorare la ricerca del lavoro per gli ex percettori del Reddito di Cittadinanza, andando a favorire enormemente la dinamica di incontro nel mercato del lavoro.

Il sistema, come ha specificato l’Inps, verrà ulteriormente migliorato con l’aggiunta di nuove funzionalità: si lavora, per esempio, a un’analisi a livello territoriale dello scostamento tra le competenze richieste dal mercato del lavoro e quelle oggetto di offerta formativa.

Il ruolo dell’AI nei sistemi Inps

Da alcuni mesi a questa parte, l’Inps ha cercato di migliorare i propri servizi sfruttando le nuove tecnologie: per esempio, gli algoritmi di intelligenza artificiale e il machine learning.

Oltre alla piattaforma SIISL appena descritta, a febbraio era stato arruolato un chatbot per fornire indicazioni sull’assegno unico universale e nello stesso mese l’Inps annunciava anche l’uso di algoritmi di AI per semplificare l’istruttoria di coloro che richiedono l’invalidità civile.

Nei progetti futuri dell’ente trova spazio anche un sistema di smistamento automatico dei messaggi di posta elettronica certificata oltre a diversi chatbot per fornire informazioni sulla Naspi o consulenza per i pensionati che ne abbiano bisogno.

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Laura Pellegrini

Giornalista e content editor

Dopo la Laurea in Comunicazione e Società, ho iniziato la carriera da freelance collaborando con diverse realtà editoriali. Ho scritto alcuni e-book sui bonus e ad oggi mi occupo della redazione di articoli di economia, risparmio e lavoro.

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