Detrazioni fiscali 730/2024: l’elenco delle spese che si possono scaricare

I contribuenti possono ottenere numerose detrazioni fiscali con il modello 730/2024: ecco un elenco completo delle spese che si possono scaricare.

di Laura Pellegrini

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  • Le detrazioni fiscali da inserire nel 730 del 2024 consentono di risparmiare sull’Irpef in base ad alcune delle spese sostenute durante l’anno.
  • Le spese detraibili, nella maggior parte dei casi, si possono scaricare solo in parte e limitatamente a una detrazione di imposta variabile.
  • I principali costi da inserire nel 730 riguardano le spese mediche, veterinarie o funebri, le spese per i figli e quelle sostenute per ristrutturazioni edilizie.

Si avvicina il periodo utile per la presentazione della dichiarazione dei redditi e sono molti i contribuenti che potrebbero chiedersi quali sono le detrazioni fiscali da percepire con il 730 per il 2024.

Nella dichiarazione annuale, infatti, è possibile inserire delle spese sostenute per sé stessi o per persone fiscalmente a carico nel corso dell’anno precedente, per scaricarle: le detrazioni vanno applicate dopo aver calcolato l’imposta dovuta, in quanto incidono direttamente sul suo ammontare.

Scopriamo quali sono le detrazioni fiscali che si possono scaricare nel modello 730/2024, come si applicano le percentuali e quali sono i limiti per ottenere uno sconto sull’Irpef.

Detrazioni fiscali 730/2024: l’elenco delle spese

Spese detraibiliDetrazione di imposta
Spese mediche19% – franchigia di 129,11 euro
Sese veterinarie19% – franchigia di 129,11 euro
Spese funebri19%
Spese di istruzione19%
Spese attività sportive19% (massimo 210 euro)
Spese per il trasporto pubblico19% (massimo 250 euro)
Spese di ristrutturazione e risparmio energetico50% e 65%
Sismabonus50%
Superbonus90%
Bonus mobili ed elettrodomestici50%
Sistemazione aree verdi (bonus verde)36%
Rimozione barriere architettoniche75%
Spese per gli interessi passivi dei mutui19%
Spese di intermediazione immobiliare19%
Spese di assicurazione19%
Spese di affittovariabile

I lavoratori dipendenti possono scaricare una serie di spese nella dichiarazione dei redditi (modello 730) ottenendo delle detrazioni fiscali: nella maggior parte dei casi, le aliquote di detrazione sono pari al 19% delle spese sostenute e spesso vengono riconosciute solo su una parte di tali spese (per esempio le spese mediche hanno una franchigia di 129,11 euro).

La principale differenza tra le detrazioni e le deduzioni fiscali riguarda la loro applicazione: mentre le prime si sottraggono alla percentuale dell’imposta lorda, le seconde vanno sottratte dall’ammontare del reddito complessivo.

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Detrazioni fiscali spese mediche: importi e regole

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Una delle detrazioni fiscali più importanti che si può inserire nel modello 730 riguarda il recupero di una parte delle spese mediche sostenute nel corso dell’anno precedente a quello di presentazione della dichiarazione dei redditi. Per il 2024, quindi, si fa riferimento ai costi sostenuti nel corso del 2023.

Su qualsiasi tipologia di spesa medica (generica, specialistica, farmaceutica, chirurgica, ecc) è possibile ottenere una detrazione d’imposta del 19% sull’importo che supera la franchigia di 129,11 euro. Occorre quindi sommare tutte le spese sostenute e sottrarre 129,11 euro: a questo punto, se superano la franchigia, si può applicare la detrazione al 19%.

Quando le spese sanitarie sostenute nel corso dell’anno superano la soglia massima di 15.493,71 euro, è possibile ripartire la detrazione spettante in quattro quote annuali di pari importo.

Detrazioni spese veterinarie

Per quanto riguarda le spese veterinarie sostenute nell’arco dell’anno, le regole cambiano leggermente rispetto a quanto detto fino ad ora: infatti, su tali costi è prevista una detrazione di imposta pari al 19% sulla quota eccedente la franchigia (sempre di 129,11 euro) e un limite massimo di esborso annuo pari a 387,34 euro. La detrazione massima spettante a ciascun contribuente, quindi, è pari a 49 euro.

Si possono portare in detrazione le seguenti spese veterinarie:

  • prestazioni professionali del medico veterinario;
  • importi pagati per l’acquisto dei medicinali prescritti dal veterinario;
  • analisi di laboratorio e interventi presso cliniche veterinarie.
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Detrazioni spese funebri

Anche le spese funebri sono detraibili nella dichiarazione dei redditi in misura pari al 19% per un importo non superiore a 1.550 euro: ciò significa che si possono recuperare al massimo 294,50 euro. Qualora più persone abbiano sostenuto tali spese, la detrazione spettante può essere ripartita in più parti.

Detrazioni fiscali per figli e familiari

Sono numerose anche le detrazioni fiscali per i familiari a carico, in cui sono compresi:

  • il coniuge e i figli sotto i 21 anni, se possiedono un reddito inferiore a 2.840,51 euro l’anno;
  • i figli di età non superiore a 24 anni, se hanno un reddito complessivo uguale o inferiore a 4.000 euro.

1. Detrazioni spese di istruzione

La detrazione fiscale sulle spese di istruzione, sempre al 19%, riguarda i costi sostenuti per la frequenza di scuole dell’infanzia, primarie o secondarie; e delle spese universitarie per i figli più grandi.

L’importo massimo che si può portare in detrazione per il primo ciclo di studi (infanzia, scuola primaria, e secondaria di primo e secondo grado) è di 800 euro, sul quale viene applicata una detrazione di imposta pari al 19%: il risparmio sull’imposta lorda, nel migliore dei casi, ammonterà a 152 euro.

Per quanto riguarda l’istruzione universitaria non esiste un unico massimale, ma diversi in funzione dell’area geografica dell’ateneo e della macro-area disciplinare nella quale si colloca il corso frequentato dallo studente. Di seguito abbiamo riportato gli importi massimi da portare in detrazione.

NordCentroSud e Isole
Area Medica€ 3.900€ 3.100€ 2.900
Area Sanitaria€ 3.900€ 2.900€ 2.700
Area Umanistico-Sociale€ 3.700€ 2.900€ 2.600
Area Tecnico-scientifica€ 3.200€ 2.800€ 2.500

2. Detrazioni spese attività sportive

Le attività sportive praticate dai figli di età compresa tra i 5 e i 18 anni si possono portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi nella misura del 19% su un importo non superiore a 210 euro: il risparmio, quindi, ammonta a 40 euro massimi.

Tra le spese che si possono portare in detrazione ci sono quelle relative all’iscrizione annuale, alla frequenza e all’eventuale abbonamento presso impianti sportivi, palestre o altre strutture che rispettino le caratteristiche individuate dal decreto del 28 marzo 2007.

3. Detrazioni spese trasporto pubblico

A decorrere dal 1° gennaio 2018, è possibile portare in detrazione nel modello 730 anche le spese relative all’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale, regionale e interregionale per un importo pari al 19% su un massimo di 250 euro di spesa (limite da intendere cumulativamente per sé stessi e per i propri familiari a carico). 

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Detrazioni fiscali per le spese edilizie

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Un capitolo a parte riguarda la spese sostenute per gli interventi di ristrutturazione edilizia, per le quali è possibile portare in detrazione moltissimi interventi grazie ai bonus casa che il Governo ha introdotto e confermato in questi anni.

Nel dettaglio, risultano ancora attive le seguenti detrazioni fiscali:

  • bonus ristrutturazione (detrazione al 50% con limite a 96.000 euro) e risparmio energetico (Ecobonus al 50% o 65% in base agli interventi eseguiti);
  • Sismabonus con detrazione al 50%;
  • Superbonus con detrazione al 90% per il 2023 (o eventualmente 110% per gli aventi diritto);
  • bonus mobili ed elettrodomestici, con detrazione 50% e limite a 5.000 euro per le spese sostenute 2023;
  • bonus Verde per la sistemazione del giardino, con detrazione al 36% su un massimo di 5.000 euro;
  • bonus sicurezza, con detrazione al 50%;
  • bonus barriere architettoniche con detrazione al 75%.

Per quanto riguarda il pacchetto dei bonus edilizi, tra le ultime novità del Governo c’è lo stop alle cessioni del credito e agli sconti in fattura: perciò si potranno ottenere solo detrazioni fiscali sui lavori effettuati.

Detrazioni fiscali per affitto e mutuo

Esistono poi alcune detrazioni fiscali sugli interessi passivi del mutuo, oltre a spese detraibili per quanto riguarda l’affitto per famiglie, studenti universitari e giovani.

In presenza di un mutuo ipotecario contratto per l’acquisto della prima casa da adibire ad abitazione principale, è possibile ottenere una detrazione di imposta al 19% degli interessi passivi e relativi oneri accessori. La quota massima di interessi che si possono portare in detrazione è di 4.000 euro.

Per quanto riguarda le detrazioni sul canone di affitto, invece, possiamo distinguere diverse casistiche:

  • inquilini a basso reddito, ovvero inferiore a 15.493,71 euro (detrazione di 300 euro) oppure fino a 30.987,41 euro (detrazione di 150 euro);
  • detrazioni in caso di contratti a canone concordato oppure per chi trasferisce la residenza per motivi di lavoro, per cui spettano detrazioni di 495,80 euro (a fronte di un reddito complessivo inferiore a 15.493,71 euro) oppure 247,90 euro (se il reddito risulta comunque inferiore a 30.987,41 euro);
  • giovani under 31 con reddito inferiore a 15.493,71 euro, ai quali spetta una detrazione di 991,60 euro, oppure pari al 20% del canone annuo (comunque non oltre 2.000 euro);
  • studenti universitari fuori sede, possono ottenere una detrazione di imposta pari al 19% calcolabile su un importo non superiore a 2.633 euro.
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Altre spese che si possono scaricare nel 2024

Infine, esistono anche delle detrazioni fiscali relative ad altre tipologie di spese, ovvero i costi di intermediazione immobiliare e le spese di assicurazione.

Mentre per le prime è prevista una detrazione di imposta al 19% su una soglia massima di 1.000 euro (con un risparmio di massimo 190 euro), per le seconde è prevista una detrazione nella misura del 19%, limitatamente ai premi relativi a tre tipologie di assicurazione:

  1. sulla vita e contro gli infortuni, stipulati o rinnovati prima del 31 dicembre 2000;
  2. contratti stipulati o rinnovati dal 1° gennaio 2001 aventi ad oggetto il rischio di morte e di invalidità permanente non inferiore al 5% da qualsiasi causa derivante;
  3. contratti contro il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana.

Detrazioni fiscali 730/2024 – Domande frequenti

Cosa cambia nel 730 del 2024?

Il Fisco ha semplificato la procedura di presentazione del modello 730: a partire dal 2024, infatti, si passa dalla dichiarazione dei redditi precompilata alla modalità semplificata.

Quando sarà disponibile il 730 precompilato 2024?

Il 730 semplificato 2024 è il nuovo percorso semplificato e guidato di presentazione della dichiarazione precompilata: sarà disponibile online entro il 30 aprile 2024 per lavoratori dipendenti, pensionati e altri soggetti destinatari.

Da quando è modificabile il 730?

Il contribuente è tenuto a modificare o integrare il modello 730 in caso di errori o redditi non presenti: solitamente la dichiarazione si può correggere fino al 30 novembre. 

Autore
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Laura Pellegrini

Giornalista e content editor

Dopo la Laurea in Comunicazione e Società, ho iniziato la carriera da freelance collaborando con diverse realtà editoriali. Ho scritto alcuni e-book sui bonus e ad oggi mi occupo della redazione di articoli di economia, risparmio e lavoro.

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