Decreto PA bis: nuove assunzioni e riorganizzazione

Scopri le principali disposizioni del Decreto PA bis, in vigore dal 23 giugno 2023, che prevede assunzioni, semplificazioni dei concorsi pubblici e altre misure per il potenziamento della Pubblica Amministrazione.

di Francesca Di Feo

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  • Il Decreto PA bis rappresenta un importante intervento per il rafforzamento e l’organizzazione della Pubblica Amministrazione.
  • Le sue disposizioni riguardano diverse aree, dall’assunzione di personale nei Ministeri all’implementazione di nuove modalità per i concorsi docenti, dalla riorganizzazione del Ministero del lavoro all’introduzione di misure per i lavoratori socialmente utili.
  • Queste misure sono mirate a migliorare l’efficienza e l’efficacia della Pubblica Amministrazione e a favorire lo sviluppo e la ripresa del Paese.

Il Decreto PA bis, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale e in vigore dal 22 giugno 2023, introduce una serie di importanti disposizioni per il settore pubblico e la Pubblica Amministrazione.

Le misure previste nel decreto sono volte a rafforzare e organizzare i concorsi pubblici, nonché a favorire l’assunzione di personale nei Ministeri e nelle varie amministrazioni statali.

In questo articolo, esamineremo dettagliatamente i principali punti del Decreto PA bis e le loro implicazioni.

Nuove assunzioni nei Ministeri con il Decreto PA bis

Uno degli obiettivi principali del Decreto PA bis è quello di realizzare i progetti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). A tal fine, sono previste significative assunzioni nei Ministeri e nelle Pubbliche Amministrazioni.

Queste assunzioni riguardano sia posizioni dirigenziali che amministrative, e saranno effettuate tramite procedure concorsuali pubbliche o lo scorrimento di graduatorie di concorsi pubblici.

Ad esempio, il Ministero dell’Istruzione avrà l’opportunità di aumentare il proprio organico con l’assunzione di:

  • 2 posizioni dirigenziali di livello generale;
  • 8 posizioni dirigenziali amministrative di livello non generale;
  • 40 unità di personale a tempo indeterminato da inquadrare nell’Area dei funzionari del CCNL Comparto Funzioni Centrali 2021.

Vediamo qui di seguito quali sono le ulteriori assunzioni previste dal decreto.

1. Nuove assunzioni nel settore della Cultura

Il Decreto PA bis prevede anche importanti assunzioni nel settore della Cultura. Il Ministero della Cultura sarà autorizzato ad assumere 100 nuovi dipendenti non dirigenziali a tempo indeterminato attraverso concorso pubblico.

Queste nuove assunzioni mirano a potenziare il contingente di personale nel Ministero e a supportare le attività nel campo culturale.

2. Nuove assunzioni nel Ministero della Giustizia

Anche il Ministero della Giustizia beneficerà di nuove assunzioni grazie al Decreto PA bis. Saranno previste 70 assunzioni di personale dirigenziale non generale tramite concorso pubblico.

Queste assunzioni avverranno nei limiti della dotazione organica vigente e mirano a potenziare le risorse umane nel settore della Giustizia.

3. Nuove assunzioni nel Ministero del Turismo

Il Decreto PA bis prevede inoltre l’arrivo di nuove assunzioni nel Ministero del Turismo. Saranno reclutate 20 nuove unità di personale per rafforzare il settore turistico.

Il Governo ha già stanziato le risorse necessarie per le assunzioni, con una spesa di 483.888,86 euro per l’anno 2023 e di 893.333,33 euro annui a decorrere dall’anno 2024.

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4. Assunzioni di Garanti per la protezione dei dati personali

Il Decreto PA bis prevede un incremento dell’organico con la figura del Garante per la protezione dei dati personali al fine di rafforzare la capacità amministrativa e l’efficacia dell’attività svolta.

Il tetto dell’organico sale da 200 a 287 unità, consentendo l’assunzione di ulteriori 87 figure. Queste nuove assunzioni saranno oggetto di concorsi pubblici che verranno banditi a partire da luglio 2023.

5. Assunzioni di lavoratori socialmente utili

Il Decreto PA bis introduce anche misure urgenti in materia di lavoratori socialmente utili (LSU). Le Pubbliche Amministrazioni avranno la facoltà di assumere a tempo indeterminato, o mediante contratti a tempo determinato, i lavoratori LSU, previo svolgimento di una prova selettiva.

La prova dovrà essere adeguata alla tipologia della professionalità richiesta e alla valutazione dei titoli, tenendo conto dell’anzianità di servizio.

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Decreto PA bis e scuola

Una delle novità più significative introdotte dal Decreto PA bis riguarda la semplificazione delle procedure concorsuali per il personale docente. Questa semplificazione è in linea con quanto previsto dal PNRR e ha l’obiettivo di migliorare l’efficienza e l’efficacia dei concorsi nel settore dell’istruzione.

Le modifiche riguardano sia le prove scritte che quelle orali:

  • per quanto riguarda le prove scritte, durante l’attuazione del PNRR (fino al 31 dicembre 2026), saranno previste prove con più quesiti a risposta multipla per accertare le conoscenze e le competenze del candidato in ambito pedagogico, psicopedagogico, didattico-metodologico, informatico e sulla lingua inglese;
  • per le prove orali, sarà valutata la conoscenza e la competenza del candidato sulla disciplina della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa, oltre alle competenze didattiche e l’abilità nell’insegnamento attraverso un test specifico.

Le graduatorie per i docenti

Il Decreto PA bis introduce anche modifiche alle graduatorie dei concorsi ordinari per il personale docente, banditi nel 2020. Queste graduatorie saranno prorogate fino al loro esaurimento e saranno utilizzate a partire dall’anno scolastico 2024-2025 nei limiti delle facoltà di assunzione residue.

In pratica, saranno utilizzate per coprire i posti rimanenti, necessari al raggiungimento degli obiettivi previsti dal PNRR. È importante sottolineare che questa disposizione non si applica ai concorsi banditi in un momento successivo all’entrata in vigore del Decreto.

Il Decreto PA bis prevede anche modifiche significative nel percorso di formazione degli insegnanti. Per gli anni accademici 2023-2024 e 2024-2025, i percorsi universitari e accademici di formazione potranno tenersi, ad esclusione dei tirocini e delle attività di laboratorio, in modalità telematica, con una percentuale non superiore al 50% del totale (rispetto al 20% attuale).

Il Decreto PA bis cancella l’ANPAL

Il Decreto PA bis prevede una riorganizzazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che comporta la soppressione dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL).

Le funzioni dell’ANPAL saranno attribuite al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che assumerà anche le risorse umane, strumentali e finanziarie dell’agenzia.

Il personale appartenente al comparto ricerca dell’ANPAL sarà trasferito all’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche (INAPP).

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Altre disposizioni del Decreto PA bis

Il Decreto PA bis comprende anche una serie di altre disposizioni che riguardano diversi settori. Ad esempio, sono previste risorse per:

  • la valorizzazione del personale tecnico-amministrativo delle università statali;
  • l’incremento del Fondo risorse decentrate del Ministero della Salute;
  • l’assunzione di personale tecnico o amministrativo per l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA);
  • l’introduzione di un credito d’imposta per le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie nel settore sportivo, anche in riferimento alla riforma dello sport.

Decreto PA bis – Domande frequenti

Quali sono le principali novità introdotte dal Decreto PA bis?

Il Decreto PA bis introduce diverse novità, tra cui assunzioni nei Ministeri e nella Pubblica Amministrazione, semplificazione dei concorsi docenti, soppressione dell’ANPAL, potenziamento del Garante per la protezione dei dati personali e misure per i lavoratori socialmente utili.

Come verranno selezionati i nuovi dipendenti nei Ministeri?

I nuovi dipendenti nei Ministeri verranno selezionati tramite procedure concorsuali pubbliche o lo scorrimento di graduatorie di concorsi pubblici.

Qual è l’obiettivo del PNRR e come viene coinvolta la Pubblica Amministrazione?

Il PNRR, ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha l’obiettivo di promuovere la ripresa economica del Paese. La Pubblica Amministrazione viene coinvolta attraverso assunzioni per realizzare i progetti legati al PNRR e potenziare le risorse umane nei vari settori, come istruzione, cultura, giustizia, turismo e salute. Scopri qui i dettagli.

Autore
Classe 1994, immediatamente dopo gli studi ho scelto di intraprendere una carriera nel Project Management in ambito di progetti Erasmus+ per EPS. Questo mi ha portato ad approfondire in particolare le tematiche inerenti alla fiscalità delle PMI, anche se la mia area di expertise risulta oggi molto più ampia in questo ambito. Oggi sono copywriter freelance appassionata di scrittura e di innovazione per le piccole e medie imprese.

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